Came To Die
Il corpicino esile e smunto era dolcemente adagiato tra le lenzuola candide dell'ospedale. La sua mente ancora schiava del mondo dei sogni tentava invano di ricordare ciò che era accaduto.
Niente. Vuoto più assoluto. Nero e vuoto.
Si sentiva come un cieco lasciato da solo in una stanza enorme e deserta.Un cieco che preso dalla frenesia si muoveva impaziente di svelare ai suoi occhi la verità, e quest'ultima, che orgogliosa e fiera di non mostrarsi fuggiva dalle sue pupille lasciando che lentamente e inesorabilmente scivolasse nel silenzioso oblio.
Una stretta al cuore, un altra ancora, come se sotto lo sguardo inquisitore di qualcuno il suo cuore esplodesse per la rabbia di non riuscire a farla muovere, ed inviava arrogante altro sangue al suo esile corpo, quasi si sforzasse di comandare quegli impulsi prima ancora di farli giungere al cervello.
Un assordante tonfo porta il suo cuore a fermarsi per il troppo sforzo, dopo la serie di battiti nettamente più frenetici.
L'elettrocardiogramma segna un lungo e piatto suono, privo di cambiamenti.
Si era fermato. Si era maledettamente fermato non appena il ragazzo aveva distolto lo sguardo da lei.
Sentiva i medici urlare parole che lei non capiva: << Arresto cardiaco! >> ripetevano allarmati, senza sosta.
La sua mente però si era ora svegliata a quel frastuono, e dolcemente sussurrava al cuore parole vane mentre quest'ultimo contava i suoi battiti come fossero ultimi respiri.
Uno, due, tre, quattro.
Uno, due, tre, quattro.
Un altro tonfo. "Resisti.. vivi.. continua a battere" sussurrava ingannevole la ragione, tanto a lei che importava..? Non era lei a patire le conseguenze di un dolore e di un agonia che la rendevano vuota.
Una scossa, un altra ancora.
Qualcuno aveva scostato burbero le lenzuola candide, strappato senza alcuna pietà quello che sembrava essere un camice bianco, decisamente sformato rispetto al suo esile corpicino che poco prima era avvolto da esso.
Il suo busto era stato denudato senza alcun pudore ed i seni candidi e perlacei si alzavano e si abbassavano frettolosi, dettati dal respiro.
Qualcosa premeva insistente su di loro, scaricando ondate di corrente che spaventavano il cuore già affannoso.
Stavano usando un defibrillatore? Probabilmente sì e spaventato il suo cuoricino aveva ripreso a correre veloce, pregando che a questo modo avrebbero smesso con quella spiacevole ed insistente tortura.
*ANGOLINO AUTRICE
Ehm.. ciao ^-^ Ok.. non so esattamente cosa.. questa cosa sia.. ma mi è venuta in mente e l'ho scritta per sapere cosa ne pensavate...
Lo so, non ha senso.. << Cos'è sta cosa? >> Potreste chiedervi tutti quanti. Bhè.. a dir la verità non lo so neanche io.. ma mi è venuta in mente e l'ho scritta, anche se non ha un significato proprio e sembran solo parole messe lì a casaccio..
Vorrei però sapere la vostra, per cortesia.. e gradirei tantissimo una piccola piccola Recensione Grazie per aver letto!
Un bacione
ValyT