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Autore: _CrazyWriters_    12/06/2011    1 recensioni
Chi avrebbe mai pensato che la cosa che amavo di più al mondo mi si sarebbe rivolta contro? Chi avrebbe mai pensato ad una cosa simile? Una sola domanda… perché? Forse una risposta non la troverò mai… forse dev’essere così e basta…
E poi… lui è un vampiro. Insomma chi sarebbe tanto scema da mettersi con un vampiro? Ovvio, solo io...
*Ila*
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Ila*

Capitolo 12: Ma cosa diavolo sta cambiando?

Aprii gli occhi.
Il cielo era scuro e alcune nuvole lo coprivano impedendo alla luna di sprigionare tutta la sua lucentezza.
Possibile che fosse già notte fonda? Avevo perso la cognizione del tempo, cosa che era capitata sempre più spesso negli ultimi tempi.
Non stavo male, anzi. Mi sentivo stranamente forte ed energica come se mi fossi appena fatta di qualche sostanza stupefacente.
Mi sollevai poggiandomi sui gomiti e mi guardai intorno.
Ero nella radura, quella dove ero solita studiare assieme a Damon.
A proposito di Damon, ricordo che c’era anche lui con me. Dov’era andato?
“Ben svegliata!” disse la sua voce.
Guardai di fronte a me strizzando un po’ gli occhi per vedere meglio.
Immerso nell’oscurità c’era lui e stava camminando nella mia direzione.
“Hai dormito parecchio. Infondo ti sei data da fare…” sorrise.
Era completamente nudo e passeggiava tranquillamente poggiando i piedi sull’erba umida.
Rimasi a bocca aperta e non mi voltai da un lato per distogliere lo sguardo imbarazzata. No, restai a fissarlo in tutta la sua bellezza e fierezza.
Damon aveva un corpo così… wow! Così indescrivibile, non so nemmeno come definirlo. Aggettivi come strabiliante, fantastico o incredibilmente sexy lo sminuirebbero. Lui è di più… molto di più. Anche troppo forse. Ogni volta che me lo trovo davanti mi rende mentalmente instabile.
“Anche tu non sei una visione niente male…” disse scoprendo quei denti candidi che rendevano il suo sorriso ancora più bello.
Aveva notato la mia faccia sbalordita. Anche io ero completamente nuda e capii che dovevamo aver combinato qualcosa.
“Aspetta, sei un po’ sporca proprio qui…” disse piano.
Si avvicinò a me e con la lingua pulì una goccia di sangue che mi era rimasta sulle labbra.
Fatto questo mi baciò passionale spingendomi verso di lui con una mano.
“Che è successo qui?” chiesi appena mi ripresi da quel bacio.
“Diciamo che ti sei divertita e mi hai fatto divertire… Cazzo, non pensavo che fossi in grado di fare certe cose! Essere una cattiva ragazza ti piace molto…” sorrise ripensando a quello che doveva essere successo poco prima.
Il problema era che io non ricordavo niente.
“Mi spiace, ma non riesco a ricordare cosa posso aver fatto…” dissi.
“Beh, se può aiutarti…” rispose e mi mostrò il suo corpo.
Era cosparso di morsi e graffi… i miei morsi e i miei graffi.
“Oddio!” esclamai e mi tornò alla mente tutto, ma proprio tutto tutto.
“Già…” rise compiaciuto.
Ad essere sincera nemmeno io pensavo di poter fare certe cose… Se solo lo avessero saputo i miei.
Scacciai dalla mente quei pensieri e mi alzai da terra.
Poco più distante scorsi una sagoma nera in mezzo alla radura. La guardai meglio…
“Ma che cazzo…?!” caddi all’indietro.
“Ehi, piano con le parole!” rise Damon.
Lo guardai negli occhi e improvvisamente mi venne da piangere, ma le lacrime non scesero.
“Era un cacciatore… Un tipo di passaggio credo. Aveva anche degli amici, ma non sono riuscito a prenderli, sono sgommati via sul loro pick-up. Mentre ti occupavi di lui ho cercato di inseguirli ma…” iniziò a dire.
“L’ho ucciso io?” chiesi.
“Si, e sei stata anche brava, da non credere…” sorrise.
Mi portai una mano alla bocca, sconvolta.
“Dai su, alzati.” mi prese per un braccio e mi sollevò con forza.
“Damon, poteva avere famiglia… una moglie, dei figli… magari dei nipoti!” sbraitai.
La mia voce riecheggiava nel silenzio.
“Si ok, gli manderanno dei fiori… Ora per favore calmati.” rispose lui con la più totale naturalezza.
“Dei fiori? Damon, ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?” dissi io arrabbiata.
“Ma la vuoi smettere? Non mi sembravi tanto sconvolta quando l’hai squartato con un morso! Non farti mille problemi... Riesci a sentirlo? L’odore del sangue fresco… Non dirmi che non ti piace perché non ci credo.” continuò il vampiro alzando la voce.
In effetti quel profumo era invitante e Damon aveva ragione… mi piaceva.
“Ora basta con i finti rimpianti… dobbiamo sbarazzarci del corpo.” disse e indossò i suoi jeans.
Tornò dal corpo dell’uomo e lo alzò da terra.
In quel momento la ferita si riaprì e del sangue iniziò a colare sull’erba.
Non riuscii a resistere.
Mi fiondai addosso a Damon e gli strappai dalle mani l’uomo privo di vita e con tutta la ferocia che potete immaginare iniziai a nutrirmi.
Quando mi rialzai sentii i denti pungere e gli occhi bruciare.
“Brava, così si fa…” disse il mio ragazzo scoprendo a sua volta i denti appuntiti.
Corse da me e quando entrambi cademmo per terra iniziò a baciarmi.
Cosa mi stava succedendo?

...continua...

  
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