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Autore: SallyD    12/06/2011    6 recensioni
Giugno 1932
Lei che è seduta sulla poltrona della sua vecchia casa.
Lei che non vive più in questa casa,da tempo.
Lei che si ripecchia nel vetro della finestra e spaventata distoglie lo sguardo.
Lei che vuole farla finita,da un pò.
Lei che non riesce mai a dire,NO.
Lei il cui nome è quello di un ponte.
Lei che è stata venduta e tradita da qualcuno dal suo stesso sangue.
Lei che odia la vita.
Ma lei,chi è?
Lei è semplicemente,Brooklyn Roberts.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Avete proprio ragione il capitolo precedente fa letteralmente schifo ):
E visto che non mi è piaciuto ho modificato il tempo della storia dal presente al passato xP
Spero che però questo vi piaccia =D
Recensite in molte <3
Bacini baciotti Clody <3


Brooke restò seduta al suo posto per tutta la serata avvolta dalle braccia di Tony che non la mollava neanche un istante.
Pensò spesso alla canzone che suo marito le aveva "dedicato".
Aveva adorato il modo di cantare di quel ragazzo,aveva adorato tanto l'espressione del suo volto,aveva apprezzato le parole che sapeva non erano state scritte da Tony.
Si ritrovò poi sola al tavolo,stracciò il vestito rosso regalatogli dal "mostro",come lo chiamava lei,e lo fece più corto per essere libera di muoversi.In fretta si sfilò le scarpe e si avvicinò al bancone del bar con l'intenzione di chiedere qualcosa di molto forte da bere,doveva pur far affogare il suo dolore in qualche modo.
Non aveva mai bevuto in vita sua,anzi odiava profondamente l'alchool ma in quel periodo un bicchierino di whisky o di brandy non le dispiaceva affatto.
Sistemò quel pezzò si stoffa stracciato sul bancone e si sedette su uno degli sgabelli in legno,ricoperti da un soffice cuscino rosso. Aspettò per qualche istante l'arrivo di un bar-man che però tardò ad arrivare.
Sbuffò un paio di volte tentando di attirare l'attenzione di qualche cameriere che fuggiva letteralmente dal locale.Sciolse i capelli che le arrivavano all'altezza del bacino e prese a picchiettare le unghia sul lungo banco in legno massiccio.
«Buonasera Miss,serve aiuto?» chiese una voce maschile sorprendoendola alle spalle.
Lentamente Brooke si voltò rovandosi proprio chi aveva sperato per tutta la serata le si avvicinasse.
Guardò i suoi riccioli scuri e lucidi,poi si soffermò sui suoi occhi castani, che non di un castano qualunque,erano luminosi e gioiosi. Apprezzò la sua bocca,il suo naso e il suo fisico alto,asciutto e un pò muscoloso.
Era rimasta a fissarlo per troppo tempo così abbassò il capo e rispose alla domanda.
«In verità cercavo qualcuno che potesse servirmi un drink» Lui le sorrise facendo il giro intorno al bancone per poi sollevare il diversivo di legno e posizionarsi dietro quell'ultimo.
«Bene Miss,cosa le servo?» Brooke sorrise e vide Nick risponderle con la stessa espressione.
Era da due miseri mesi che non sorrideva,le faceva strano tirare su gli angoli della bocca e mostrare i suoi bianchissimi denti.
«Whisky,grazie»
Nick prese una bottiglia, il cui contentuto era di un colore vicino al giallo ocra, e ne versò in due bicchieri di vetro.Li prese sotto lo sguardo attento di Brooke e li appoggiò su un tavolo poco distante da loro.
Si accomodò su una delle sedie mentre Brooke ancora sullo sgabello osservava impietrita la scena,come gli era saltato in mente?Era un invito indiretto?
«Venga,non la mangio mica.» le disse indicando la sedia accanto a lui.
Brooke fu in un primo momento irritata dal comportamento di quello sconosciuto,però poi i suoi occhi magnetici la fecero sprofondare nella tentazione.Avanzò scalza verso il tavolo ascoltando la risata cristallina di Nick.
Sedette al tavolo e afferrò dalle mani di quel musicista il suo bicchiere di whisky. Ci fu del silenzio tra di loro entrambi non sapevano cosa dire,su cosa discutere.
A Brooke,però,venne una grandiosa idea : ringraziarlo per la canzone.Prima bevve un sorso dell'alcolico e lo buttò giù con estrema lentezza,quindi parlò.
«Devo ringraziarla.» disse con la sua adorabile vocina.
«Per cosa?» questa volta fu Nick a bere. Brooke lo guardò negli occhi per poi cercare con lo sguardo sui suoi sandali appoggiati sul tavolo. Arrossì di botto
«Per la canzone,mi è piaciuta molto,davvero » sorrise guardando il soffitto della sala.
«Non deve ringraziare me,ma suo marito che le ha scritto quelle belle parole.» Nick avvicinò la sua sedia a quella di Brooke e lei potè guardarlo meglio.Indossava una camicia blu,dei pantaloni marroni sorretti da due bretelle dello stesso colore e un paio di scarpe blu.
«Mi crede così stupida?So che non le ha scritte lui quelle parole,altrimenti mi sarei semplicemente congratulata con lei» disse bevendo ancora innervosita,osservandolo dall'orlo del bicchiere.
«D'accordo,lo ammetto.Ho scritto io quelle parole e la canzone,ma questo non vuol dire che lei non ami lo stesso suo marito no?» chiese con una punta di malizia Nick che aveva avvertito la freddezza della ragazza nei rigaurdi del suo capo.
Brooke evitò gli occhi di Nick e non rispose alla domanda,per sua fortuna arrivò in tempo Tony che la salvò da quella situazione imbarazzante.
«Ah,vedo che hai fatto conoscenza con il mio cantante...» disse Tony accomodandosi accanto a Brooke prendendole la mano.
«Si.» disse semplicemente. Una scossa trafisse la schiena di Nick, si accorse che prima gli era sembrata felice e spiritosamentre adesso sembrava triste e malinconica.Questo fece molto incuriosirlo,voleva sapere perchè quell'improvviso cambio d'umore.
«Ho una bellissima moglie vero?» chiese a Nick che sovrappensiero annuì semplicemente cercando negli occhi chiari e bellissimi di Brooke una risposta. L'attirò a se e le ficcò letteralmente la lingua in bocca senza neanche un preavviso.Nick ne restò disgustato.
«Bene-disse mordendole il labbro-tesoro,io devo restare al locale questa notte e domani mattina dovrò partire per Washington,quindi puoi prendere un taxi o...Potresti accompagnarla tu.» indicò Nick che rimase di stucco,ma annuì.
«D'accordo signore.» sussurrò Nick che quando Tony lasciò la sua ragazza,la invitò a seguirlo fino alla sua auto.Camminarono fianco a fianco per un pò di tempo,Brooke aveva indossato di nuovo i suoi sandali e aveva gettato in un cassonettò la stoffa del vestito.
Arrivarono all'auto e Brooke notò la differenza rispetto a quella con cui era venuta,ma non le importò anzi ne fu sollevata,per un secondo solo le sarebbe piaciuto ritornare alla normalità.
Salirono sull'auto fino ad arrivare a casa Brown dove un paio di scagnozzi fermarono l'auto di Nick.Dopo che riconobbero il conducente li fecero passare. Brooke aspettò che Nick da gentiluomo l'aiutasse a scendere e così fu.
«Eccoci arrivati» sospirò Nick.
«Infatti» constatò Brooke
«Comunque io non mi sono ancora presentato.Sono Nicholas,ma tutti mi chiamano Nick.» disse prendendole la mano,baciandone il palmo.Brooke fu sorpresa da una morsa allo stomaco.
«Io Brooklyn,ma tutti mi chiamano Brooke.» sorrisero entrambi.
Poi Brooke si avviò verso casa.Si voltò a metà strada e osservò Nick.
«Buonanotte,allora» le disse Nick
«Buonanotte a lei.» rispose Brooke continuando a camminare.Da un bel pò,Nick, voleva trovare il coraggio di invitarla ad uscire pur di rivederla.La richiamò solo quando lei aveva quasi varcato la soglia di casa.
«Senta Brooke...» Brooke sorpresa si voltò e lo incitò a parlare «Volevo chiederle se domattina ha da fare...» Brooke scosse la testa e sorrise. «Le andrebbe di venire alle prove del mio gruppo?» chiese con quel pò di fiato che gli era rimasto in canna.
«D'accordo,domattina sarò puntuale alle 11» sorrise nuovamente e si chiuse la porta alle spalle.
Nick sorrise al cielo felice e ringraziò il suo capo nella sua testa fino a quando non mise in moto e partì,mentre Brooke si sbellicava dalle risate dietro la finestra.

  
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