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Autore: JaseyRae    12/06/2011    5 recensioni
E nessuno la vuole intorno proprio come lei non vuole intorno nessuno.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Cause I got your picture 
I'm coming with you 
Dear Maria, count me in 
There's a story at the bottom of this bottle 
And I'm the pen 
Make it count when I'm the one 
Who's selling you out 
'Cause it feels like stealing hearts 
Calling your name from the crowd 
{All Time Low - Dear Maria, count me in.}


Arriva Maria con quella sua camminata lenta che sembra quella di una marcia funebre, anche quando piove non le viene in mente di correre a ripararsi sotto il portico della scuola. Non ha nemmeno l’ombrello per ripararsi, le gocce le scivolano sul cappuccio nero che le copre il capo. Qualche pagliuzza bionda dei suoi capelli piatti si intravede sotto il nero della felpa, le incorniciano il visino paffutello e bianco, e quelle guance perennemente rosse, sembrano bagnate da lacrime, ma sono solo gocce di pioggia che giocano un brutto scherzo. Perché la tristezza dentro di lei c’è, ma le lacrime non escono mai. Neanche quando è sola.
Maria è strana, è sola, semplicemente perché è diversa. E nessuno la vuole intorno, proprio come lei non vuole intorno nessuno. E’ il terzo anno che frequenta la stessa scuola, la St. Jimmy, e che non si è fatta ancora un amica del cuore, come le sue compagne.
Ma a lei sembra inutile, a volte le vede litigare in classe, piangere nei corridoi o in bagno, perché una ha tradito l’altra, le ha rubato il ragazzo o le ha detto una bugia.
A Maria non piacciono queste cose, a Maria non piace avere problemi, e non ne vuole avere, per nulla al mondo. A Maria basta stare chiusa in camera, ascoltare della buona musica e disegnare, lei e il suo peluche preferito, Teo il Pinguino, ha 16 anni ormai lei, ma non si vergogna di essere ancora affezionata a un piccolo pinguino mezzo distrutto che possiede da quando è nata, e poi non ha amici, quindi con chi si dovrebbe vergognare di questa cosa?
Maria porta Teo dappertutto, è sempre nel suo zaino quando è a scuola, e quando è a casa è sul suo comodino. Teo è l’unico vero amico di Maria, a lei piace perché lui la ascolta sempre e non le da mai problemi, tranne quando qualche volta ce l’ha in tasca e le scivola nel gabinetto, allora lì sì che è un casino ripescarlo e buttarlo in lavatrice. A Maria piacerebbe essere un peluche, guardare il mondo con quegli occhi di plastica ferma, immobile e impassibile, qualche volta ci prova, si sdraia sul suo letto e osserva il soffitto, e rimane lì per ore e per ore ferma immobile nella stessa posizione, cercando di non pensare a nulla, ma sempre qualche pensiero le frulla nella mente, come la macchia di muffa che si sta formando sopra il suo letto, o l’intonaco che si sta per staccare dal muro.

Tutti guardano Maria mentre arriva davanti a scuola, e hanno così paura che pietrificati non riescono nemmeno a staccarle gli occhi di dosso.

Ma a Maria piacerebbe essere un peluche, tranne quando cade nel cesso.
   
 
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