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Autore: _Syn    13/06/2011    4 recensioni
Albus Severus/Scorpius
Il problema di Albus è che non sa esattamente ciò che vuole. Il risultato è che finisce per non fare una scelta e imbocca la via dell'eccedenza: o tutto o niente. Soprattutto se si tratta di quelle cose lì che gli stanno davanti e lo guardano come se avessero vita propria.
Scorpius, invece, sa esattamente ciò che vuole. Ma per tutta la vita quella sicurezza non l'ha aiutato a raggiungere i suoi obiettivi per via dell'autorità paterna. Il risultato è che si macera il fegato prima di fare un passo avanti e afferrare ciò che vuole, mentre Albus saltella da un lato all'altro, indeciso fino all'ultimo. Tanto lo sa bene che una scelta vera non la prenderà, non quando si tratta di quelle cose lì.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Fandom: Harry Potter
Titolo: To Choose or not to Choose
Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy
Pairing: Albus S./Scorpius
Genere: Fluff, Romantico
Avvertimenti: Slash, One Shot
Rating: Verde
Note: Non avevo mai partecipato alla Notte Bianca [maridichallenge], ma questa volta mi sono detta: massì, tentiamo, al massimo mi danno il premio  ficwriter peggiore. Comunque... Con questa shottina ho fillato la richiesta di nefene “Albus Severus/Scorpius”. Semplice semplice. Io ci ho aggiunto il fluff. Ed erano secoli che volevo scriverci, perciò ho colto l'occasione al volo e... boh, come primo tentativo spero non faccia troppo schifo.
Bye
 <3
Alexiel. 
 
To Choose or not to Choose

Il problema di Albus è che non sa esattamente ciò che vuole. Il risultato è che finisce per non fare una scelta e imbocca la via dell'eccedenza: o tutto o niente. Soprattutto se si tratta di quelle cose lì che gli stanno davanti e lo guardano come se avessero vita propria.
Scorpius, invece, sa esattamente ciò che vuole. Ma per tutta la vita quella sicurezza non l'ha aiutato a raggiungere i suoi obiettivi per via dell'autorità paterna. Il risultato è che si macera il fegato prima di fare un passo avanti e afferrare ciò che vuole, mentre Albus saltella da un lato all'altro, indeciso fino all'ultimo. Tanto lo sa bene che una scelta vera non la prenderà, non quando si tratta di quelle cose lì. 

“Abbiamo un frigo bello grande e... insomma, vale la pena di spendere il mio primo stipendio per questo, no?” dice Albus, lanciando occhiate alla vetrina e poi di nuovo a lui che, tra sé e sé, ha già deciso. 

Certe volte l'autorità paterna lo spaventa meno del modo in cui Al gestisce i suoi desideri. E i suoi soldi. 

“Al, vuoi davvero spendere tutti quei soldi per comprare due torte?” sospira Scorpius, le mani affondate nelle tasche del mantello nero. 

Sì, sono di fronte alla vetrina di una pasticceria – una delle più costose di Londra – e stanno osservando da dieci minuti due capolavori. Una Sacher ricoperta di cioccolata, farcita con uno strato marmellata di albicocche e uno di panna montata. La descrizione dice che il Pan di Spagna è inzuppato nello sciroppo al Rum. Sufficiente per uccidere con un boccone a testa un intero reparto geriatrico, conviene Scorpius. Scartata immediatamente.
La seconda torta rispetta meglio i suoi parametri in fatto di “leggerezza” e gusto. Una normalissima torta Margherita. Sì, direbbe Albus, è la torta che mangi da quando avevi sei anni ogni anno il giorno del tuo compleanno. Ma Scorpius non sceglierebbe mai e poi mai di affrontare le pene dell'inferno dopo aver assaggiato un solo boccone della Sacher per negarsi il piacere di crema pasticcera e panna montata – per non parlare dei deliziosi bigné mignon che sua madre Astoria usa per decorare il tutto, ripieni di crema alla nocciola e che farebbe resuscitare pure suo nonno Lucius. No, una torta Sacher, per quanto buona o divina, non varcherà la porta del loro appartamento. Né lo tenterà. Perché il fatto di sapere esattamente cosa vuole non impedisce a Scorpius di avere una certa debolezza d'animo. Insomma, lo rende facile preda delle tentazioni e dell'ignoto, cosa che Al ha imparato e sperimentato più volte da quando stanno insieme, o anche prima, come quella volta in cui Scorpius, pur sapendo che suo padre gli aveva più volte intimato di chiedere al Cappello di Smistarlo a Serpeverde, aveva pensato, in un angolo remoto del suo cervello, che la tavolata di Grifondoro sembrava allegra e così calorosa da mettergli addosso un buon umore che non aveva mai sperimentato prima. Questo era bastato al Cappello per urlare “Grifondoro!”, facendolo sbiancare e quasi svenire davanti all'intera scuola. La reazione di suo padre avrebbe voluto cancellarla con un bell'Oblivion.

“Due torte fantastiche. Lo sai che a Lily non piace la Margherita...”

Ragazzo mefistofelico. Lo sa che Scorpius ha “un debole” - assolutamente non in senso romantico – per Lily. E che non farebbe mai nulla per incorrere nel suo disappunto visto che non resiste ai suoi occhioni castani. 
Scorpius scrolla le spalle e maledice con gli occhi quella montagna di cioccolato, marmellata e panna, e poi tira fuori dalla tasca interna del mantello il portafogli. 

“Pago io!” urla a mezza voce Al, mettendogli una mano sul polso per impedirgli di prendere i soldi. 

“Non è il mio compleanno, Al, ma il nostro anniversario. Facciamo a metà.” replica Scorpius, mantenendo gli occhi piantati in quelli verdi e grandi di Albus.

Fanno così quando non riescono a trovare un accordo o a scendere a compromessi con il metodo tradizionale: ossia il dialogo. A casa, ovviamente, esistono metodi molto più persuasivi, ma non è che Scorpius possa infilare le mani nei pantaloni di Al in una delle strade più affollate di Londra. Confondere i passanti sarebbe una bella idea o usare un rapido incantesimo di Disillusione e Insonorizzazione. Per fortuna i suoi impulsi Grifondoro con il passare del tempo hanno trovato il modo di darsi una regolata. 

“Adoro il tuo modo di essere romantico.” fa Albus, prendendolo per mano e trascinandolo nella pasticceria.

A volte basta meno di uno sguardo per convincere il suo ragazzo, come i suoi tentativi di romanticismo non programmato. Ma probabilmente è per quel motivo che Albus s'è innamorato di lui, a sedici anni, quando Scorpius, praticamente senza volerlo e senza avere idea della reazione che avrebbe scatenato, gli aveva urlato in corridoio deserto che, per favore, la piantasse di incrociare la sua strada dieci volte al giorno, perché altrimenti l'avrebbe baciato e detto addio al poco contegno che gli era rimasto. Ecco quali erano i suoi “impulsi Grifondoro”. Certo, Albus aveva fatto la sua parte spingendolo a liberarli quando aveva rubato la mappa del Malandrino di James e deciso di seguire il ragazzo, perché aveva notato un atteggiamento strano in Scorpius, e voleva capirlo. 

“Ho solo spiegato i fatti...” dice Scorpius.

Quando entrano nella pasticceria sono colpiti da un profumo dolce, di zucchero, cioccolato e frutta, in qualche modo reso più intenso dalle carte colorate, dalle pareti dipinte con una vernice color oro che fa risplendere il negozio. 
Scorpius respira quell'odore e si riscuote da una sorta di torpore: davvero, a volte è troppo debole. 

“Allora vado a ordinare quelle due torte, d'accordo?” avverte Albus.

Silenzio. Scorpius si volta per cercarlo, per avere il suo assenso, e lo vede intento a osservare una torta che in vetrina non era esposta. Si è già innamorato anche di quella e dubita che riuscirà a convincerlo a scegliere tra la Sacher a quest'ultima. Non sa neanche che tipo di torta sia, ma poco importa. 
Per l'ennesima volta quel giorno, sospira e, voltandosi, si ritrova di fronte a una delle commesse con in mano un vassoio di pasticcini alla crema omaggio. 

“Prego.” sorride lei, offrendogliene uno. 

Scorpius accetta: ci rinuncia. Tanto vale smetterla. 

“Grazie.” ne addenta un pezzo e chiude gli occhi per assaporare fino in fondo la consistenza perfetta della crema e avverte un vago sapore di arancia. 

Lascia che Albus ammiri la terza torta che compreranno – inutile mentire e cercare di far mantenere al portafogli un peso dignitoso, lo sa che a fine serata sarà infinitamente più leggero – e intanto guarda il frigorifero con le torte gelato. Nel vetro, il suo riflesso ricambia uno sguardo felice – non aveva realizzato fino in quel momento quanto adorasse quel modo di fare di Al, la sua incapacità di scegliere tra una felicità e l'altra. Lo realizza sempre quando, dopo aver osservato abbastanza a lungo l'oggetto dei suoi attuali desideri, ricorda che alla fine ha scelto lui senza farsi troppi problemi o senza farsi venire dubbi. Albus l'ha scelto con una sicurezza che supera di gran lunga persino la propria e questo basta a far brillare i suoi occhi grigi riflessi nel vetro ghiacciato di quel frigorifero. 
Ed è felice, tra le altre cose, che Albus sia l'unica vera tentazione che non lo fa vergognare neanche per un secondo per quella debolezza d'animo che lo fa cadere e ricadere di giorno in giorno. Ma chissà perché, più cade e più gli sembra di volare.

“Scorpius! Questa è perfetta, devi vederla!”

Sorride.

“Arrivo.”
  
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