La prima volta che la vide era avvolta da diverse sciarpe e batteva i denti dal freddo. Trovava rigido il clima della Scozia, abituata com'era al caldo sole della Provenza. Roger pensò immediatamente che fosse la creatura più bella che avesse mai visto, anche con il viso metà coperto dalla stoffa.
Quando il suo sguardo incrociò gli occhi verdi di lei Roger ebbe una certezza: la sfida di quell'anno non sarebbe stata competere nel Tremaghi, ma conquistare il cuore di quella ragazza francese.


La prima volta che le parlò si sentì un idiota.
Roger era bello, nessuno aveva mai negato che fosse estremamente affascinante. Era intelligente, tanto da venir considerato come possibile futuro Caposcuola. Era popolare, grazie alla sua bravura a Quidditch e al ruolo di Capitano che ricopriva nella squadra di Corvonero. Era, insomma, ambito da quasi tutta la popolazione femminile di Hogwarts. Raramente aveva ricevuto risposte negative ai suoi inviti, mai le fortunate ragazze lo avevano respinto mortificandolo.
Fleur Delacour, così si chiamava la donna dei suoi sogni, ci mise trenta secondi a fargli capire che non era minimamente interessata a lui e altri venti per farlo allontanare con la coda fra le gambe.


Roger era sempre stato una persona determinata, sapeva essere estremamente cocciuto. Se si poneva un obiettivo sapeva raggiungerlo, sfruttando al meglio quell'intelligenza che lo aveva portato a Corvonero.
Per la prima volta era stato liquidato da una ragazza in malo modo, ma da quel momento Roger si impegnò ancora più a fondo nel tentativo di conquistare la bella francese. Era sicuro che, alla fine, sarebbe riuscito a strapparle un “sì”.


La prima volta che Fleur accettò di uscire con lui fu quando Roger le chiese di andare con lui al Ballo del Ceppo.
Roger si era immaginato una scena estremamente romantica, gli occhi di Fleur illuminati per la proposta e un abbraccio romantico come risposta. Ma Fleur non lo strinse, né i suoi occhi brillarono, semplicemente acconsentì con un cenno del capo.
Per la prima volta Roger aveva raggiunto un obiettivo e non si sentiva felice come avrebbe voluto.


La prima volta che la baciò lei era bellissima, vestita con un abito da sera di satin grigio. Se gli avessero chiesto di descrivere la donna perfetta, Roger avrebbe probabilmente ritratto Fleur.
Stavano passeggiando nei giardini di Hogwarts, la sera del Ballo del Ceppo. Erano usciti a prendere un po' d'aria dopo diverse danze, Fleur era rossa in volto dal caldo. Parlava quasi ininterrottamente da due ore, descrivendo Beauxbatons nei minimi dettagli e raccontandogli del Natale in Francia. Roger l'aveva ascoltata con un gran sorriso per tutto il tempo, bevendo ogni sua parola e sentendosi fortunato per quella compagnia tanto invidiabile. Giunti davanti a una fontana che non aveva mai visto, probabilmente allestita per quella sera, Roger aveva preso il viso di Fleur tra le mani e l'aveva baciata.
Fleur aveva sorriso, poi l'aveva trascinato in un cespuglio di rose.


La prima volta che l'aveva incontrata dopo il Torneo era stato alla Gringott.
Era stato un incontro casuale, che mai avrebbe potuto prevedere. Era uscito di casa pensando di prelevare semplicemente qualche galeone e aveva incontrato quella che per un anno aveva considerato la donna dei suoi sogni. Fleur gli aveva sorriso e gli aveva spiegato che aveva accettato un lavoro alla Gringott per migliorare il suo inglese. Si era anche fidanzata.
Roger la osservò mentre parlava del suo ragazzo, un certo Bill Weasley, probabilmente fratello dei Weasley che ancora frequentavano Hogwarts. Notò come negli occhi della ragazza ci fosse una luce particolare, quel brillio che non c'era stato quando le aveva chiesto di uscire con lui. Fleur sorrideva nel parlare di Bill, nel raccontare di come si erano conosciuti, e Roger si trovò a sperare di trovare, un giorno, una fidanzata innamorata di lui come Fleur lo era di Bill.


La prima volta che la vide dopo la fine della guerra aveva sorriso prima ancora di salutarla.
Non la vedeva dallo scontro finale contro Voldemort e i Mangiamorte. Allora era già sposata, preoccupata più per le sorti del marito che per quello che poteva accadere a lei. Roger l'aveva ammirata: non era più la ragazza un po' frivola e viziata che aveva conosciuto anni prima, ma una donna matura, innamorata.
La vide di nuovo a Diagon Alley, una mattina soleggiata di aprile. Camminava lentamente, guardando le vetrine e stringendo la mano di una bambina di forse quattro anni. Non ebbe bisogno di presentazioni per capire che era sua figlia.
Fleur lo salutò con un gran sorriso, presentandogli la bambina. Si chiamava Victoire, un nome evocativo. Roger pensò che fosse il ritratto dei suoi genitori: era biondissima come Fleur, ma aveva gli occhi e le lentiggini di Bill. Si nascondeva dietro la gonna di Fleur, vergognosa come mai era stata sua madre. Roger evocò una rosa senza spine e gliela regalò. Non si curò del leggero rossore che aveva colorato le guance di Fleur al ricordo di quella sera di tanti anni prima, quando si erano nascosti in cespugli ricchi di quei fiori.
Le guardò allontanarsi, mano nella mano, ed ebbe chiara l'immagine della felicità.





























Era da tempo che volevo scrivere una Roger/Fleur, coppia che va sotto il nome di Rose Bush in riferimento a quelle poche scene in cui compaiono insieme. Quello che è venuto fuori non mi soddisfa del tutto, ma l'ho anche scritto con la testa che per poco non esplode dallo studio XD
Roger è effettivamente Capitano di Corvonero e sarà Caposcuola. Nel quinto libro lo si vede da Madama Piediburro mentre bacia appassionatamente una ragazza e Cho dice che le aveva chiesto di uscire. E va al Ballo con Fleur, con cui si apparta pure. Insomma, io ce lo vedo come strafigo della situazione! Idea che mi sono fatta anche grazie a Mevrian, che ha scritto una bella storia su di lui, l'aveva definito come “il vero playboy di Hogwarts” XD
Per Fleur non ho molto da precisare... nel Calice si dice che probabilmente ha tentato un incantesimo da Veela su Cedric per farsi invitare al ballo, per cui ho immaginato che Roger fosse un po' un ripiego all'inizio, da cui la reazione poco entusiasta.

Baci!