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Autore: ryry    13/06/2011    4 recensioni
Nessuno era a conoscenza di un simile amore.
Nessuno aveva mai sospettato che dietro all’odio ed agli insulti – scambiati in continuazione per ben tre anni – sarebbe poi nato qualcosa che andava oltre all’immaginazione.
Da quando era iniziato il quarto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo – Hogwarts – due ragazzi avevano iniziato a comprendersi, a conoscersi e – successivamente – ad amarsi.
Ora avevano 17 anni e stavano per affrontare non solo i M.A.G.O. – l’ultimo ostacolo prima di entrare nel Mondo degli adulti – ma stavano per sostenere la sfida più ardua e complicata di tutte.

Questa One-shot si è classificata ottava al ‘Give me a second chance Contest’ indetto da Robinki sul Forum di EFP
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Questa One-shot si è classificata ottava al ‘Give me a second chance Contest’ indetto da Robinki sul Forum di EFP





Nick Autore (forum e EFP, se diversi): ryry6 (forum), ryry (EFP)
Titolo: Give me a second chance
Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ginny Weasley, Blaise Zabini
Genere: Romantico, Sentimentale
Avvertimenti: OOC, One-shot, What if?
Link Storia (se edita): //
NdA: Allora, inizio col dire che sono contenta non ti infastidisca l’OOC perché questa storia è proprio OOC XD secondo dato che non sono per niente brava a scegliere i titoli per le ff, ho pensato di nominare la mia one-shot proprio come il tuo Contest (tenendo conto che nella storia si parla di seconde opportunità, non è nemmeno errato il mio ragionamento di darle un simile titolo ù.ù) e terzo... beh, spero non sia un’enorme schifezza XD



GIVE ME A SECOND CHANCE



Nessuno era a conoscenza di un simile amore.
Nessuno aveva mai sospettato che dietro all’odio ed agli insulti – scambiati in continuazione per ben tre anni – sarebbe poi nato qualcosa che andava oltre all’immaginazione.
Da quando era iniziato il quarto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo – Hogwarts – due ragazzi avevano iniziato a comprendersi, a conoscersi e – successivamente – ad amarsi.
Ora avevano 17 anni e stavano per affrontare non solo i M.A.G.O. – l’ultimo ostacolo prima di entrare nel Mondo degli adulti – ma stavano per sostenere la sfida più ardua e complicata di tutte.
Combattere contro tutto e tutti per il loro amore.
Chi sono i due giovani innamorati?
Un indizio prima di averne la conferma.
Serpeverde e Grifondoro.

Il dolore allorché è profondo e vero
è un peso che non si sgrava mai dal cuore.
(William Shakespeare)




5 Marzo, Sala Comune dei Grifondoro, ore 17.30

<< Avete visto Hermione? >> domandò Ginny Weasley ai due ragazzi che erano concentrati a giocare una partita a scacchi.
<< Quando l’abbiamo salutata, dopo le lezioni, ci ha detto che doveva fare una ricerca per la McGranitt, quindi sarà sicuramente in biblioteca >> rispose Harry Potter, osservando l’alfiere del migliore amico – Ron Weasley – mangiarsi la sua torre.
La ragazza non fece in tempo a ringraziare i suoi compagni, che una giovane – in lacrime – attraversò di corsa il ritratto della Signora Grassa e si rifugiò nella sua camera da Caposcuola, lasciando i suoi compari Grifoni nell’incredulità e nella confusione più totale.
<< Ma cosa...? >> provò a domandare Ron, ma sua sorella gli fece segno di non muoversi e salì la rampa di scale per dirigersi dalla sua migliore amica.

Camera del Caposcuola dei Serpeverde, ore 17.40

<< Per Salazar, si può sapere che ti prende? >> domandò un alquanto esasperato Blaise Zabini.
Aveva visto il suo migliore amico – nonché fratello acquisito – Draco Malfoy, entrare nella loro Sala Comune come un automa per poi chiudersi nel bagno della sua stanza senza dire una parola.
<< Dray, vuoi rispondere? Guarda che se non esci entro cinque secondi, butto giù la porta e ti scaglio qualche Cruciatus per farti parlare! >> sbottò la serpe, sfoderando la bacchetta.
Dall’altro lato della soglia non arrivò nessun suono ed allora il bel moretto iniziò il conto alla rovescia, ma ancor prima di arrivare al cinque, la figura del Principe delle Serpi fece capolino nella camera.
<< Era ora che uscissi da quel bagno! Adesso saresti così gentile da spiegarmi – senza omissione di particolari – cosa ti è successo? >> chiese – per la millesima volta – Blaise.
<< Ho fatto una grossa cazzata, Zab >> mormorò il biondo, sedendosi sul letto e prendendosi la testa tra le mani.
<< Che novità! >> esclamò il moro, ricevendo un’occhiata omicida da parte del compagno << E si può sapere che genere di cavolata hai combinato, questa volta? >> domandò subito dopo.
<< Mio padre mi ha minacciato. Ha detto che mi avrebbe diseredato se fossi rimasto ancora con lei ed ha anche giurato che le avrebbe fatto del male se non avessi obbedito. Non potevo fare altrimenti Blaise, lo capisci? >> domandò il biondo, con voce disperata << L’ho lasciata >> fu il successivo sussurro di Draco.
Blaise non aveva bisogno di chiedere a chi si stesse riferendo, perché lui sapeva qual era il segreto di Malfoy.
Lui era l’unico – insieme alla piccola Weasley – a conoscere la verità.
<< Hai ragione, Dray, stavolta hai davvero fatto una grandissima cazzata >> concordò Zabini.

Camera della Caposcuola dei Grifondoro, ore 18.00

<< Hermione, è mezz’ora che ti sei chiusa lì dentro e non vuoi aprirmi. Avanti, fammi entrare. Magari ti farà bene sfogarti con un’amica >> disse – per la milionesima volta – Ginny.
Un debole ‘clic’ fece capire alla rossa che la Caposcuola aveva tolto l’incantesimo che non le permetteva di accedere alla stanza.
Ginny entrò e la prima cosa che vide fu la sua migliore amica stesa sul letto prona, con il volto immerso nel cuscino ed il corpo scosso dai singhiozzi.
<< Herm, cos’è successo? >> domandò la ragazza, sedendosi accanto alla Grifona e carezzandole i capelli ricci.
Hermione alzò il viso dalla stoffa del cuscino, spostando il suo sguardo ambrato e lucido per le lacrime sull’amica.
<< Mi ha lasciata, Ginny >> confessò la Caposcuola, ricominciando a piangere.

Senza la speranza
è impossibile trovare l’insperato.
(Eraclito)



10 Marzo, Una classe vuota del Secondo Piano, ore 19.15

<< Dobbiamo fare qualcosa, Hermione sembra una morta vivente >> disse Ginny.
Ormai erano cinque giorni che Hermione non faceva altro che piangere e studiava solo per non rovinare la sua media scolastica, ma ormai era diventata un automa.
Mangiava sotto minaccia di Ginny e – durante la notte – nemmeno il sonno riusciva a darle un po’ di pace a causa di un volto sorridente e familiare che faceva capolino nei suoi sogni.
<< Draco non è messo meglio della Granger >> fece notare Blaise.
Infatti il biondo Serpeverde sembrava un cadavere che camminava, la pelle era più pallida del solito e le occhiaie marcate erano la testimonianza delle sue notti insonni.
<< Dobbiamo capire perché Malfoy ha lasciato Hermione così all’improvviso >> convenne la Weasley.
<< Draco mi ha confidato che Lucius lo ha minacciato di diseredarlo se avesse continuato a stare con la Granger e che le avrebbe fatto del male se non avesse obbedito al suo ordine. Praticamente non ha avuto altra scelta se non quella di lasciarla >> espose Zabini.
<< Malfoy avrebbe potuto infischiarsene di ciò che gli ha detto Malfoy Senior, ma non è questo il punto. Hermione ed il tuo compare sono perfetti insieme – non credere sia semplice per me ammettere una cosa del genere, ma purtroppo è la verità – e Draco ha sempre dimostrato di tenere ad Herm in questi quattro anni. Ora entrambi hanno perso la speranza di poter stare insieme per colpa di Lucius. Il nostro compito è trovare un modo per far capire alla serpe che la ricchezza ed il sangue non hanno alcuna importanza, non se il prezzo da pagare è perdere l’amore >> disse Ginny, sedendosi su un banco con espressione pensierosa.
<< Cos’hai in mente rossa? >> domandò Blaise, curioso di scoprire i piani della Weasley.
<< Far rinascere in loro la speranza di un futuro insieme. Malfoy è il primo che deve chiedere scusa ed ho appena trovato un modo per far sì che metta da parte il suo stupidissimo orgoglio per correre da Hermione e supplicarla di perdonarlo >> rispose Ginny, con un ghigno così diabolico che persino l’algida serpe Blaise Zabini provò un brivido freddo lungo la schiena.

E’ umano amare,
ed è ancor più umano il perdonare.
(Tito Maccio Plauto)



13 Marzo, Corridoio del Terzo Piano, ore 10.00

La piccola Weasley aveva organizzato alla perfezione il suo piano e se tutto andava come previsto, tra meno di un’ora Hermione sarebbe stata nuovamente insieme e felice con il suo biondo Serpeverde.
I Grifondoro del settimo anno avevano appena concluso la lezione di Trasfigurazione insieme alle Serpi e Ginny arrivò appena in tempo per vedere suo fratello Ron baciare Hermione sotto lo sguardo stupefatto di tutti.
“Questo non rientrava nei piani” pensò la rossa.
Hermione si scostò immediatamente dall’amico e gli rifilò uno schiaffo così forte che si sentì lo schiocco rimbombare nel corridoio, in quel momento completamente silenzioso.
<< Ronald Bilius Weasley, non ti azzardare mai più a baciarmi >> sbraitò la Caposcuola dei Grifoni, allontanandosi di corsa dal gruppo.
<< Ma che diamine...? >> provò a chiedere Ginny, avvicinandosi con passo di marcia al fratello.
<< Everte Statim >> si sentì vociare ed in un secondo Ron venne scaraventato contro la parete alle sue spalle.
I presenti spostarono lo sguardo verso il Principe delle Serpi, constatando che era stato realmente lui ad attaccare il giovane Grifondoro.
<< Weasley, prova ancora ad avvicinarti a lei e giuro su Salazar che ti Crucio >> sibilò Draco Malfoy, minaccioso ed incavolato come mai nessuno l’aveva visto.
Gli studenti di entrambe le Case erano allibiti per quella presa di posizione da parte dell’algido Purosangue e lo osservarono allontanarsi nella medesima direzione che – pochi istanti prima – aveva imboccato la Granger.
<< Ron, ma cosa ti è saltato in mente? >> domandò Harry Potter, il primo ad essersi ripreso dallo shock.
<< Harry ha ragione, cosa ti è passato per la testa per agire in questo modo? >> chiese anche Ginny.
<< Ecco, io non... non pensavo che avrebbe reagito il quel modo... insomma, pensavo che fosse triste perché non trovavo il coraggio di farmi avanti... >> cincischiò il rosso, terribilmente imbarazzato per quella situazione.
<< Sai Ron, un proverbio Babbano dice più o meno così: “Chi tardi arriva, male alloggia” e tu la tua opportunità te la sei giocata moltissimo tempo fa >> riferì Ginny.
Purtroppo per lei quella frase aveva dato da pensare ad un moretto di sua conoscenza che pensò bene di tentare il tutto per tutto ed agì nello stesso modo del suo migliore amico, si avvicinò alla giovane Weasley e la baciò.
Ginny non si era esattamente preparata ad un simile gesto da parte di Harry, ma non fece nemmeno in tempo a capire appieno ciò che stava succedendo, che il giovane Grifondoro si ritrovò contro al muro, schiantato da un certo Serpeverde.
<< Ehi Potter, prova ancora a toccarla e non mi limiterò a lanciarti un innocuo schiantesimo >> annunciò Blaise Zabini, avvolgendo la vita della Weasley e trascinandola lontano da tutti quei volti curiosi.
“Questo sì che faceva parte dei piani” pensò la Grifondoro, complimentandosi da sola per com’era riuscita a far confessare alla serpe i suoi sentimenti.

Il vero amore rende sempre migliori,
qualunque sia la donna che lo ispira.
(Alexandre Dumas figlio)



Una classe in disuso della Torre di Astronomia, ore 10.10

Hermione Granger si continuava a ripetere – da quando Ron l’aveva baciata – cosa avesse mai fatto di male nella sua breve vita.
Prima il suo ragazzo la lasciava – dopo circa due anni e mezzo che stavano insieme all’insaputa di tutti, eccetto Blaise e Ginny – e pochi giorni dopo il suo migliore amico decideva di rivelarle i suoi sentimenti – non più ricambiati da quando aveva conosciuto il vero Draco Malfoy.
Era proprio vero che la vita non smette mai di sorprenderti.
<< Hermione >>
La voce che giunse alle orecchie della Grifondoro la fece sussultare, non aspettandosi che proprio lui l’avesse seguita.
E poi, per quale motivo l’aveva raggiunta?
<< Cosa vuoi ancora? Non ti basta avermi scaricata da un giorno all’altro senza una degna spiegazione? Non ti basta tutto il dolore che mi hai fatto e mi stai facendo patire? >> domandò la Caposcuola dei Grifoni, evitando di voltarsi verso il Serpeverde.
Draco Malfoy entrò nella classe e si chiuse la porta alle spalle, lasciando fuori da quelle quattro mura tutto ciò che non riguardava lui e la ragazza che era riuscita a cambiarlo.
<< Hai diritto ad una spiegazione per il mio comportamento >> ammise il biondo, sedendosi accanto alla giovane ed iniziando a raccontarle tutta la verità.
La Grifondoro ascoltò in silenzio e con attenzione tutta la confessione del Principe delle Serpi, scoprendo il motivo che aveva spinto il ragazzo ad agire in quel modo e comprendendo che lui – nonostante tutti gli ostacoli che stavano incontrando – continuava ad amarla.

Ama la verità,
ma perdona l’errore.
(Voltaire)



<< Ora sai perché ti ho lasciata >> mormorò Draco, osservando la ragazza con sguardo triste e pentito.
<< Perché hai deciso di raccontarmelo? >> domandò Hermione, curiosa.
<< Quando Weasley ti ha baciata, ho capito che – in realtà – non m’importa proprio niente di quello che pensano gli altri. Mio padre può anche diseredarmi, per quel che mi riguarda solo una cosa è di vitale importanza per me. Hermione, sono stato un bastardo e ti ho sempre giudicata male, ma dall’inizio del nostro quarto anno abbiamo messo da parte i pregiudizi e ci siamo conosciuti, scoprendo alla fine di amarci. Questi due anni e mezzo che siamo stati insieme sono stati i momenti più belli della mia vita e lasciarti è stata la cazzata più grande che avessi mai commesso. So che ciò che ti sto chiedendo è tanto – forse potrebbe anche essere una follia – ma, ti prego, perdona questa serpe innamorata e concedile una seconda opportunità. Ti giuro che non sbaglierò di nuovo perché ti amo più di me stesso e senza di te la mia vita è completamente vuota >> disse Draco, con tutta la sincerità di cui disponeva.
Hermione non si aspettava una confessione così sentita e vera, ma il sorriso che le nacque sulle labbra riuscì a contagiare il biondo ed a farlo sperare.
<< Sarei una pazza a rinunciare alla felicità per orgoglio. Mi chiedi di concederti una seconda chance? Te l’avrei data anche se non me l’avessi domandata! >> esclamò la giovane, fiondandosi tra le braccia del suo ragazzo e gioendo nel sentirsi nuovamente viva e completa.
<< Non immagini quanto sono felice >> sussurrò Draco.
<< E’ un bene perché avrei una piccola confessione da fare anch’io >> ammise Hermione, sorridendo.
Il Principe delle Serpi osservò la sua ragazza con cipiglio curioso e preoccupato, attendendo di sapere cosa gli doveva rivelare.
<< Tra sette mesi diventerai papà >> mormorò la riccia, lasciando completamente allibito il giovane Serpeverde.
<< Stai... mi stai dicendo che... sei incinta? >> domandò Draco, con voce flebile.
<< Di due mesi, sì >> confermò Hermione, contenta.
Il volto del biondo s’illuminò per quella notizia e strinse maggiormente a sé la ragazza, baciandola con tutto l’amore che provava per lei.
<< Mi hai reso l’uomo più felice del mondo >> disse Draco.



Sei anni dopo





6 Aprile, Sala da pranzo di Malfoy Manor, ore 13.00

<< Allora, com’è andato il viaggio di nozze? >> domandò Draco al suo migliore amico – nonché fratello acquisito – Blaise Zabini.
<< Benissimo, ci siamo rilassati e divertiti come due adolescenti >> rispose il moro, sorseggiando un costosissimo vino rosso.
<< Posso immaginare >> ridacchiò l’ex Principe delle Serpi.
Un rumore di passi affrettati fece voltare i due amici e dalla porta fecero la loro apparizione due bambini di cinque anni molto simili tra loro.
<< Zio Blaise >> urlarono in coro i due gemelli.
<< I miei nipotini preferiti! >> esclamò Zabini, poggiando sul tavolo il bicchiere di vino per abbracciare Aurora e Cassian Malfoy.
<< E zia Ginny...? >> iniziò a chiedere la piccola Aurora.
In quello stesso istante due donne fecero il loro ingresso nella sala da pranzo, accompagnate da piatti colmi di leccornie che levitavano alle loro spalle.
<< Ecco i miei nipotini! >> esclamò Ginny Weasley in Zabini, correndo dai due bambini.
Hermione fece posare tutte le portate sul lungo tavolo al centro della stanza, prima di raggiungere il marito ed osservare i loro amici che ridevano e scherzavano con Aurora e Cassian.
<< Sono contento che tu mi abbia perdonato, quel giorno di sei anni fa >> disse Draco, avvolgendo le spalle della moglie e stringendola a sé.
<< Tutti abbiamo diritto ad una seconda opportunità e poi, ti amavo – e ti amo – più di me stessa, quindi sarebbe stato impossibile non perdonarti >> rispose Hermione, incrociando il suo sguardo ambrato con quello argentato del biondo.
Draco sorrise a quelle parole e scoccò un leggero bacio sulle labbra della donna, tornando poi ad osservare i coniugi Zabini chiacchierare animatamente con i suoi figli.

Il perdono è l’essenza dell’amore.
Amare è perdonare,
perdonare è amare.
(Andrew Greeley)



   
 
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