Capitolo
25 : Non riesco a staccarmi da te
La
mattina dopo mi svegliai con un gran mal di testa
e convinsi mia madre a non farmi andare a scuola almeno mi sraei
evitata un
problema visto che non avrei dovuto vedere quello
str……sgradevolissimo ragazzo.
Rimasi a letto a guardarmi la tv qualunque canale io mettesi
trasmettevano solo
maledettissimi film e telefilm d’amore a lieto fine, si certo
come no….il lieto
fine ci sarebbe stato eccome, Federico e Giorgia sposati e innamorati,
questo sarebbe
stato il lieto fine ed io sarei rimasta zitella a vita e sarei andata a
fare
l’eremita da qualche parte, ebbi un brivido al solo pensiero.
Spensi la tv
convinta che guardarla mi facesse solo pensare a cose sgradevoli e
accesi la
radio ma visto che il destino era contro di me indovinate un
po’ che canzone
trasmettevano? (QUI)
La canzone della volta che avevamo ballato in discoteca, mi sedetti ad
ascoltarla ed esaminai le parole
Mi
hai
lasciato senza parole
come una primavera
e questo è un raggio di luce
un pensiero che si riempe
di te
E l'attimo in cui il sole
diventa dorato
e il cuore si fa leggero
come l'aria prima che il tempo
ci porti via
ci porti via
da qui
Era
vero, mi aveva letteralmente lasciato senza parole dalla prima volta
che lo avevo visto, il giorno che mi aveva aiutato a rialzarmi dopo
quella
pallonata in testa
Ti
vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Mi hai detto ti ho visto cambiare
Tu non stai più a sentire
per un momento avrei voluto
che fosse vero anche soltanto
un pò
Perchè ti ho sentito entrare
ma volevo sparire
e invece ti ho visto mirare
invece ti ho visto sparare
a quell'anima
che hai detto che non ho
Avrei
voluto
veramente che fosse vero soltanto un po’ e invece mi aveva
letteralmente
sparato all’anima, mi aveva distrutta
Ti
vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei ritrovare
vorrei viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos'è l'amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore
Spensi
la
radio con le lacrime agli occhi, ma perché faceva
così male? Pensavo che
nessuno poteva aiutarmi ed era questo che faceva male, nessuno tranne
lui, lui
era l’unico in grado di aiutarmi e invece di farlo continuava
a farmi del male,
a mettermi in difficoltà, neanche io sapevo cosa mi stava
succedendo era come
se avessi un peso che mi schiacciava il cuore,
un vuoto, una tristezza, così
grande da svuotarti, toglierti tutto.
Mi alzai per andare a vestirmi, volevo andare a fare un po’
di shopping e poi
sarei passata a prendere Mary fuori la sua scuola visto che quel giorno
sarebbe
uscita alle undici e mezzo ed erano già le dieci. Non feci
in tempo ad
infilarmi la maglietta che suonò il campanello, sbuffando
andai ad aprire ma
quello o meglio chi mi trovai davanti mi fece quasi prendere
un’infarto
-Ciao Alex- Disse sorridendo
-C-Claudio….ma tu che diavolo ci fai qui?- Dissi a bocca
aperta
-Volevo salutarti-
-M-ma chi ti ha detto che vivo qui?-
-Tuo padre lo ha detto a mio padre e quindi eccomi qui- Mi rispose
sorridendo
-Posso sapere cosa vuoi?-
-Te l’ho detto, volevo salutarti…..e poi dirti che
mi sei mancata tantissimo-
-Non posso dire la stessa cosa di te mi dispiace- Dissi acida
-Dai
Ale, ti prego…non mi trattare male-
-Non ti devo trattare male? Dopo quello che mi hai fatto è
il minimo- Risposi
incorciando le braccia
-Lo so, sono uno stronzo, però ti giuro che mi manchi
tantissimo- Continuò
-Tu non, non mi manchi affatto- Risposi
-Non ci credo- Disse lui sorridendo
-Cosa non credi? Che io riesca benissimo a stare senza di te o che tu
non
riesci a stare senza di me?-
-No, Ale non è così, io sono stato un deficiente
a lasciarti…..dico sulserio ma
ero confuso non….non sapevo
neanche io
cosa volevo-
-Tu eri confuso? Siamo stati insieme per tre anni e una volta aver
fatto l’amore
tu mi hai lasciata dicendo che…-
-Quello che ho detto me lo ricordo benissimo, però sono
umano e anche io faccio
degli errori, come anche tu li avrai fatti perché nel caso
non te ne fossi
accorta tu non sei perfetta, ed è giusto che sia
così- Accidenti, aveva ragione
io ne avevo fatti eccome di errori ed uno era stato proprio quello di
innamorarmi di Federico
-No, io non penso di essere perfetta, ho fatto tantissimi errori e se
ora ti
perdono e torno con te…la mia lista di errori si
moltiplicherebbe- Risposi
-Ale….ti scongiuro, mi manchi tantissimo- Disse
-Anche tu mi mancavi, ma ora ho ben altri problemi, addio Claudio-
Dissi
richiudendo la porta, Ci mancava solo lui.
Dopo
essermi preparata (QUI)
andai
a prendere Mary a scuola e la trovai ad aspettarmi davanti al cancello,
dopo
aver fatto shopping ci fermammo a mangiare da MC Donald’s e
tra un boccone e l’altro
le raccontai tutto
-Coha? He fahha hosha, hohare ha he hoho haer haho i hoi hohi hohohi-
Disse
Mary parlando a bocca piena
-Mary, non prendertela ma non ho capito un accidenti di ciò
che hai detto- Le
dissi
-Dico, che ha una faccia tosta, tornare da te dopo aver fatto i suoi
porci
comodi- Mi rispose mandando giù il cibo
-E’ già, è tornato proprio nel momento
meno opportuno- Dissi
-Forse no, potresti tornare insieme a lui per fara provare a Federico
ciò che
hai provato tu quando lo hai visto con Giorgia- Questa ragazza era
proprio un
caso disperato quando le venivano queste idee
-No, scordatelo…..non ti ricordi come stavo quando Claudio
mi ha lasciata?-
-Certo che me lo ricordo….mi hai sporcato la mia maglietta
preferita con le
lacrime mischiate all’eyeliner, però magari
è una buona idea-
-No, io non voglio avere più niente a che fare con lui- Non
appena finii da
dire questa frase un uomo entrò nel fast food con un mazzo
di rose rosse in
mano
-C’è una certa Alessia Ferri qui dentro?-
-Si, sono io- Risposi confusa
-Queste sono per te, e questa canzone te la dedica il ragazzo che ti
ama-
Disse, per un momento quando pronunciò quelle parole pensai
a Federico ma
quando iniziò la musica tutti i miei sogni furono infranti (QUI)
Quella era la
canzone mia e di Claudio, si era sentita al nostro primo appuntamento e
quindi
l’avevamo proclamata nostra. Sorrisi quando la canzone
terminò Claudio entrò e
si avvicinò a me
-Allora? Esci con me stasera?- Mi chiese sorridendo
-Mmmm, no- Fu la mia unica risposta prima di alzarmi e di uscire dal
ristorante
seguita da Mary.
-Accidenti
Ale, tu sei matta…..è romanticissimo- Disse Mary
colpendomi sul braccio,
eravamo sedute sotto il parco di casa mia e stavamo commentando
l’accaduto
-Tu sei lo spirito della contraddizione, prima mi hai detto che ha una
faccia
tosta nel voler tornare con me e ora sarei io la matta-
-Prima non ti aveva dedicato quella canzone e quelle fantastiche rose
rosse-
-Senti Mary, se vuoi te lo lascio volentieri, però ti
avverto a letto non è
tanto bravo- Dissi scoppiando a ridere e facendo scoppiare a ridere
anche lei
-Ma smettila……Oh oh, problemi- Disse lei
cmabiando tono di voce
-Perché?- Chiesi io voltandomi, poi lo vidi, il grande
grande grande GRANDE
problema
-Ciao- Disse avvcinandosi a noi
-Possiamo parlare?- mi chiese
-Federico io non devo dirti nulla quindi non capisco di cosa tu voglia
parlarmi- Risposi dandogli le spalle
-Come mai oggi non sei venuta a scuola?- Mi chiese
-Avevo mal di testa, e poi non sono affari tuoi-
-Ora basta- Disse afferrandomi per un polso e trascinandomi via
-Ma sei impazzito????- Dissi cercando di togliermi le sue mani di dosso
-Io e te parleremo con o senza il tuo consenso- Mi rispose continuando
a trascinarmi.
Mi
fece entrare in casa sua poi mi invitò a sedermi sul divano
ma io scossi la
testa rimandendo in piedi
-Non si arrabbia la tua ragazza se porti altre ragazze a casa tua-
-Primo Giorgia non è la mia ragazza e poi non vedo ragazze
qui ma solo bambine
immature-
-IO? Io sarei una bambina immatura? Casomai tu lo sei, mi hai
trasicnato a casa
tua nonostante le mie proteste per dirmi chissà cosa- Rispoi
incrociando le
braccia
-Sia ieri…ieri sera ho parlato con Roby e…mi ha
fatto capire delle cose-
-Cosa? Che sei uno stupido?-
-Anche, però…..io ho capito che…che
ti….si insomma….- Ma perché avevo
questa
sensazione? Sentivo un nodo allo stomaco o meglio delle farfalle nello
stomaco,
era….piacevole al contrario delle altre volte
-Io non voglio stare con Giorgia, voglio….- Accidenti, ma
perché ci metteva
così tanto a parlare?
-Ti
va di venire a cena con me stasera?- Mi chiese infine, Avevo capito
bene? Mi
stava chiedendo un appuntamento??
-Perché?-
Fu l’unica cosa che mi venne in mente di chiedergli
-Perché ho bisogno di parlarti di alcune cose e mi sembra la
cosa più adatta
parlarne a cena fuori, ti va?- E me lo chiedeva anche???
-Certo!!
Volevo dire, si certo- Risposi enfatizzando troppo, un po’
troppo
-Ok, allora ti passo a prendere verso le sette-
-No, casomai vediamoci lì perché oggi pomeriggio
devo andare a casa di Mary ed
è più comodo se vengo da lì piuttosto
che tornare a casa- Dissi, in realtà
dovevo andare a casa di Mary perché doveva assolutamente
prestarmi un vestito
per l’occasione
-Ok, allora ci vediamo alla pizzeria vicino al cinema alle otto?-
-Va bene, a dopo- Risposi aprendo la porta ed uscendo.
Inizia
a ridere come una matta per strada mentre tornavo da Mary,
chissà cosa voleva
dirmi!!!!!!!!!! E poi la cosa positiva è che lui mi aveva
benissimo detto di
non voler tornare con quella strega…..che bello!!!.
Verso
le sette e mezza ero pronta (QUI)
Non
vedevo l’ora di andare giusto per vedere cosa avesse di
così importante da
dirmi
-Ok, sei pronta….mi raccomando appena puoi chiamami e
raccontami tutto- Mi
disse Mary mentre uscivo da casa sua
-Ma si certo, la prima cosa che faccio quando torno a casa è
chiamare te- Le
risposi abbracciandola dopodiche uscii fuori e mi diressi in pizzeria
Quando
arrivai mi cominciarono a tremare le gambe, ero agitatissima e
felicissima e…confusissima
però mi feci forza ed entrai nel locale.
Federico
P.O.V
Non sapevo minimamente cosa le avrei detto,
però….dovevo parlarle, avevo
bisogno di spiegarle che tra me e Giorgia non c’era niente,
che io non ero più….innamorato
di le che ora…..mi interessava solo LEI, lo so era a dir
poco pazzesco che io
mi interessassi ad una ragazza all’infuori di Giorgia ma era
così, Alessia era
riuscita a farmela
dimenticare dal primo
momento in cui i nostri sguardi si erano incrociati, quando
l’avevo aiutata a
rialzarzi, mi aveva fatto inna…..
-Ciao
tesoro, che strana coincidenza ritrovarci qui- Mi disse una voce alle
mie
spalle
-Giorgia, perfavore sto aspettando una persona quindi….-
-Tranquillo me ne vado subito, però prima avevo bisogno di
fare una cosa-
-Cosa- Chiesi sbuffando ma prima che potessi accorgermene mi ritrovai
con le
sue labbra incollate alle mie.
Alessia
P.O.V
M
ene stavo li a fissarli, di nuovo…..stavolta non avevo forza
neanche di
piangere, ma perché? perché mi aveva fatta andare
lì per assistere a questa
sceneggiata patetica, con una confusione terribile in testa uscii dalla
pizzeria e mi sedetti sulla panchina di fronte a fissare il vuoto,
forse per
riempirlo, forse perché sentivo dolore in ogni parte del
corpo e se provavo a
distogliere lo sguardo delle lame erano pronte inesorabili a pungermi
il cuore,
il mio ex cuore
-Alessia,
che fai qui?- Alzai lo sguardo emettendo un gemito di dolore
-Ehi, rispondimi- Continuò, guardai Claudio attentamente poi
con un gesto
automatico mi tuffai tra le sue braccia
-P-portami via- Riuscivo solamente a dire
-Ok, ma cosa ti è successo? Mi chiese lui abbracciandomi
-Mi fa male, mi fa male- Riuscivo solamente a dire
-Ma cosa? Cosa ti fa male?-
-Il…il cuore- Risposi singhiozzando
-Coraggio andiamo, ti accompagno a casa- Mi disse facendomi alzare e
dirigendomi fino alla sua macchina
Dopo
un quarto d’ora arrivammo sotto casa mia e lui mi
accompagnò su casa visto che
i miei non c’erano
-Vuoi…vuoi entrare?- Gli chiesi
-Non vorrei disturbare- Mi rispose lui
-Sono sola- Dissi
-Ok, allora entro- Continuò lui richiudendo la porta
Mi
addormentai sul divano con la testa sulla spalla di Claudio, eravamo
stati
seduti sul quel divano in silenzio per almeno due ore pima di
addormetarmi,
almeno per un po’ il dolore si sarebbe calmato.
Federico
P.O.V
Tornai
a casa confuso, non era venuta, avevo paura che avesse visto Giorgia
baciarmi e
se ne fosse andata, non appena varcai il cancello del cortile vidi
Claudio l’ex
di Alessia uscire dal suo palazzo
-E tu che cazzo ci fai qui?- Gli chiesi fronteggiandolo
-Sono affari miei-
-Lo capisci che lei nn ti vuole vedere-
-E’
no mio caro, è te che non vuole vedere, lasciala in pace va
bene- Mi rispose
-No, non va bene per niente perché io….sono
innamorato di lei- Dire quella
frase fu come tornare a respirare, respirare finalmente dopo tanto
tempo, ecco
perché non riuscivo a staccarmi da lei,
ne ero innamorato.
*Note
dell’autrice*
Finalmente,
ammetere questi cavolo di sentimenti per lui è stato come un
parto XD
Spero
che il capitolo vi sia piaciuto :)
Ringrazio come sempre _Renesmee Cullen_ saketta loveis4ever In_my_heart DontJumpMelanie WillTurner
E
poi un grazie speciale va a chiunque abbia
inserito la mia storia tra le seguite, preferite e ricordate :)
Grazie
ancora