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Autore: Cleppy_Ds    13/06/2011    14 recensioni
Roma, Italia. Alessia, diciassettenne come tante, con un bell' aspetto e un carattere deciso e forte all'apparenza ma in fondo fragile.Federico è il classico ragazzo desiderato in tutta la scuola con un carattere da don giovanni che non si preoccupa altro che per se stesso. Caratteri diversi che si scontreranno....perchè come dice quel detto "gli opposti si attraggono"
Dal prologo: "Il dolore ha cambiato forma….. è finito tutto, lottare ormai non ha più senso,ho perso,ho perso in partenza, ormai mi sono resa conto di quanto in tutto questo tempo io sia stata una perfetta idiota"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 25 : Non riesco a staccarmi da te

 

La mattina dopo mi svegliai con un gran mal di testa e convinsi mia madre a non farmi andare a scuola almeno mi sraei evitata un problema visto che non avrei dovuto vedere quello str……sgradevolissimo ragazzo.
Rimasi a letto a guardarmi la tv qualunque canale io mettesi trasmettevano solo maledettissimi film e telefilm d’amore a lieto fine, si certo come no….il lieto fine ci sarebbe stato eccome, Federico e Giorgia sposati e innamorati, questo sarebbe stato il lieto fine ed io sarei rimasta zitella a vita e sarei andata a fare l’eremita da qualche parte, ebbi un brivido al solo pensiero. Spensi la tv convinta che guardarla mi facesse solo pensare a cose sgradevoli e accesi la radio ma visto che il destino era contro di me indovinate un po’ che canzone trasmettevano? (QUI)
La canzone della volta che avevamo ballato in discoteca, mi sedetti ad ascoltarla ed esaminai le parole

Mi hai lasciato senza parole
come una primavera
e questo è un raggio di luce
un pensiero che si riempe
di te
E l'attimo in cui il sole
diventa dorato
e il cuore si fa leggero
come l'aria prima che il tempo
ci porti via
ci porti via
da qui

Era vero, mi aveva letteralmente lasciato senza parole dalla prima volta che lo avevo visto, il giorno che mi aveva aiutato a rialzarmi dopo quella pallonata in testa

Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Mi hai detto ti ho visto cambiare
Tu non stai più a sentire
per un momento avrei voluto
che fosse vero anche soltanto
un pò
Perchè ti ho sentito entrare
ma volevo sparire
e invece ti ho visto mirare
invece ti ho visto sparare
a quell'anima
che hai detto che non ho

 

Avrei voluto veramente che fosse vero soltanto un po’ e invece mi aveva letteralmente sparato all’anima, mi aveva distrutta

 

Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei ritrovare
vorrei viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos'è l'amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore

 

Spensi la radio con le lacrime agli occhi, ma perché faceva così male? Pensavo che nessuno poteva aiutarmi ed era questo che faceva male, nessuno tranne lui, lui era l’unico in grado di aiutarmi e invece di farlo continuava a farmi del male, a mettermi in difficoltà, neanche io sapevo cosa mi stava succedendo era come se avessi un peso che mi schiacciava il cuore, un vuoto, una tristezza, così grande da svuotarti, toglierti tutto.
Mi alzai per andare a vestirmi, volevo andare a fare un po’ di shopping e poi sarei passata a prendere Mary fuori la sua scuola visto che quel giorno sarebbe uscita alle undici e mezzo ed erano già le dieci. Non feci in tempo ad infilarmi la maglietta che suonò il campanello, sbuffando andai ad aprire ma quello o meglio chi mi trovai davanti mi fece quasi prendere
un’infarto
-Ciao Alex- Disse sorridendo
-C-Claudio….ma tu che diavolo ci fai qui?- Dissi a bocca aperta
-Volevo salutarti-
-M-ma chi ti ha detto che vivo qui?-
-Tuo padre lo ha detto a mio padre e quindi eccomi qui- Mi rispose sorridendo
-Posso sapere cosa vuoi?-
-Te l’ho detto, volevo salutarti…..e poi dirti che mi sei mancata tantissimo-
-Non posso dire la stessa cosa di te mi dispiace- Dissi acida

-Dai Ale, ti prego…non mi trattare male-
-Non ti devo trattare male? Dopo quello che mi hai fatto è il minimo- Risposi incorciando le braccia
-Lo so, sono uno stronzo, però ti giuro che mi manchi tantissimo- Continuò
-Tu non, non mi manchi affatto- Risposi
-Non ci credo- Disse lui sorridendo
-Cosa non credi? Che io riesca benissimo a stare senza di te o che tu non riesci a stare senza di me?-
-No, Ale non è così, io sono stato un deficiente a lasciarti…..dico sulserio ma ero confuso non….non sapevo  neanche io cosa volevo-
-Tu eri confuso? Siamo stati insieme per tre anni e una volta aver fatto l’amore tu mi hai lasciata dicendo che…-
-Quello che ho detto me lo ricordo benissimo, però sono umano e anche io faccio degli errori, come anche tu li avrai fatti perché nel caso non te ne fossi accorta tu non sei perfetta, ed è giusto che sia così- Accidenti, aveva ragione io ne avevo fatti eccome di errori ed uno era stato proprio quello di innamorarmi di Federico
-No, io non penso di essere perfetta, ho fatto tantissimi errori e se ora ti perdono e torno con te…la mia lista di errori si moltiplicherebbe- Risposi
-Ale….ti scongiuro, mi manchi tantissimo- Disse
-Anche tu mi mancavi, ma ora ho ben altri problemi, addio Claudio- Dissi richiudendo la porta, Ci mancava solo lui.

 

Dopo essermi preparata (QUI) andai a prendere Mary a scuola e la trovai ad aspettarmi davanti al cancello, dopo aver fatto shopping ci fermammo a mangiare da MC Donald’s e tra un boccone e l’altro le raccontai tutto
-Coha? He fahha hosha, hohare ha he hoho haer haho i hoi hohi hohohi- Disse Mary parlando a bocca piena
-Mary, non prendertela ma non ho capito un accidenti di ciò che hai detto- Le dissi
-Dico, che ha una faccia tosta, tornare da te dopo aver fatto i suoi porci comodi- Mi rispose mandando giù il cibo
-E’ già, è tornato proprio nel momento meno opportuno- Dissi
-Forse no, potresti tornare insieme a lui per fara provare a Federico ciò che hai provato tu quando lo hai visto con Giorgia- Questa ragazza era proprio un caso disperato quando le venivano queste idee
-No, scordatelo…..non ti ricordi come stavo quando Claudio mi ha lasciata?-
-Certo che me lo ricordo….mi hai sporcato la mia maglietta preferita con le lacrime mischiate all’eyeliner, però magari è una buona idea-
-No, io non voglio avere più niente a che fare con lui- Non appena finii da dire questa frase un uomo entrò nel fast food con un mazzo di rose rosse in mano
-C’è una certa Alessia Ferri qui dentro?-
-Si, sono io- Risposi confusa
-Queste sono per te, e questa canzone te la dedica il ragazzo che ti ama- Disse, per un momento quando pronunciò quelle parole pensai a Federico ma quando iniziò la musica tutti i miei sogni furono infranti (QUI) Quella era la canzone mia e di Claudio, si era sentita al nostro primo appuntamento e quindi l’avevamo proclamata nostra. Sorrisi quando la canzone terminò Claudio entrò e si avvicinò a me
-Allora? Esci con me stasera?- Mi chiese sorridendo
-Mmmm, no- Fu la mia unica risposta prima di alzarmi e di uscire dal ristorante seguita da Mary.

-Accidenti Ale, tu sei matta…..è romanticissimo- Disse Mary colpendomi sul braccio, eravamo sedute sotto il parco di casa mia e stavamo commentando l’accaduto
-Tu sei lo spirito della contraddizione, prima mi hai detto che ha una faccia tosta nel voler tornare con me e ora sarei io la matta-
-Prima non ti aveva dedicato quella canzone e quelle fantastiche rose rosse-
-Senti Mary, se vuoi te lo lascio volentieri, però ti avverto a letto non è tanto bravo- Dissi scoppiando a ridere e facendo scoppiare a ridere anche lei
-Ma smettila……Oh oh, problemi- Disse lei cmabiando tono di voce
-Perché?- Chiesi io voltandomi, poi lo vidi, il grande grande grande GRANDE problema
-Ciao- Disse avvcinandosi a noi
-Possiamo parlare?- mi chiese
-Federico io non devo dirti nulla quindi non capisco di cosa tu voglia parlarmi- Risposi dandogli le spalle
-Come mai oggi non sei venuta a scuola?- Mi chiese
-Avevo mal di testa, e poi non sono affari tuoi-
-Ora basta- Disse afferrandomi per un polso e trascinandomi via
-Ma sei impazzito????- Dissi cercando di togliermi le sue mani di dosso
-Io e te parleremo con o senza il tuo consenso- Mi rispose continuando a trascinarmi.

 

Mi fece entrare in casa sua poi mi invitò a sedermi sul divano ma io scossi la testa rimandendo in piedi
-Non si arrabbia la tua ragazza se porti altre ragazze a casa tua-
-Primo Giorgia non è la mia ragazza e poi non vedo ragazze qui ma solo bambine immature-
-IO? Io sarei una bambina immatura? Casomai tu lo sei, mi hai trasicnato a casa tua nonostante le mie proteste per dirmi chissà cosa- Rispoi incrociando le braccia
-Sia ieri…ieri sera ho parlato con Roby e…mi ha fatto capire delle cose-
-Cosa? Che sei uno stupido?-
-Anche, però…..io ho capito che…che ti….si insomma….- Ma perché avevo questa sensazione? Sentivo un nodo allo stomaco o meglio delle farfalle nello stomaco, era….piacevole al contrario delle altre volte
-Io non voglio stare con Giorgia, voglio….- Accidenti, ma perché ci metteva così tanto a parlare?

-Ti va di venire a cena con me stasera?- Mi chiese infine, Avevo capito bene? Mi stava chiedendo un appuntamento??

-Perché?- Fu l’unica cosa che mi venne in mente di chiedergli
-Perché ho bisogno di parlarti di alcune cose e mi sembra la cosa più adatta parlarne a cena fuori, ti va?- E me lo chiedeva anche???

-Certo!! Volevo dire, si certo- Risposi enfatizzando troppo, un po’ troppo
-Ok, allora ti passo a prendere verso le sette-
-No, casomai vediamoci lì perché oggi pomeriggio devo andare a casa di Mary ed è più comodo se vengo da lì piuttosto che tornare a casa- Dissi, in realtà dovevo andare a casa di Mary perché doveva assolutamente prestarmi un vestito per l’occasione
-Ok, allora ci vediamo alla pizzeria vicino al cinema alle otto?-
-Va bene, a dopo- Risposi aprendo la porta ed uscendo.

Inizia a ridere come una matta per strada mentre tornavo da Mary, chissà cosa voleva dirmi!!!!!!!!!! E poi la cosa positiva è che lui mi aveva benissimo detto di non voler tornare con quella strega…..che bello!!!.

 

Verso le sette e mezza ero pronta (QUI) Non vedevo l’ora di andare giusto per vedere cosa avesse di così importante da dirmi
-Ok, sei pronta….mi raccomando appena puoi chiamami e raccontami tutto- Mi disse Mary mentre uscivo da casa sua
-Ma si certo, la prima cosa che faccio quando torno a casa è chiamare te- Le risposi abbracciandola dopodiche uscii fuori e mi diressi in pizzeria

Quando arrivai mi cominciarono a tremare le gambe, ero agitatissima e felicissima e…confusissima però mi feci forza ed entrai nel locale.

 

 

 

 

 

Federico P.O.V
Non sapevo minimamente cosa le avrei detto, però….dovevo parlarle, avevo bisogno di spiegarle che tra me e Giorgia non c’era niente, che io non ero più….innamorato di le che ora…..mi interessava solo LEI, lo so era a dir poco pazzesco che io mi interessassi ad una ragazza all’infuori di Giorgia ma era così, Alessia era riuscita  a farmela dimenticare dal primo momento in cui i nostri sguardi si erano incrociati, quando l’avevo aiutata a rialzarzi, mi aveva fatto inna…..

-Ciao tesoro, che strana coincidenza ritrovarci qui- Mi disse una voce alle mie spalle
-Giorgia, perfavore sto aspettando una persona quindi….-
-Tranquillo me ne vado subito, però prima avevo bisogno di fare una cosa-
-Cosa- Chiesi sbuffando ma prima che potessi accorgermene mi ritrovai con le sue labbra incollate alle mie.

 

 

 

 

Alessia P.O.V

M ene stavo li a fissarli, di nuovo…..stavolta non avevo forza neanche di piangere, ma perché? perché mi aveva fatta andare lì per assistere a questa sceneggiata patetica, con una confusione terribile in testa uscii dalla pizzeria e mi sedetti sulla panchina di fronte a fissare il vuoto, forse per riempirlo, forse perché sentivo dolore in ogni parte del corpo e se provavo a distogliere lo sguardo delle lame erano pronte inesorabili a pungermi il cuore, il mio ex cuore

-Alessia, che fai qui?- Alzai lo sguardo emettendo un gemito di dolore
-Ehi, rispondimi- Continuò, guardai Claudio attentamente poi con un gesto automatico mi tuffai tra le sue braccia
-P-portami via- Riuscivo solamente a dire
-Ok, ma cosa ti è successo? Mi chiese lui abbracciandomi
-Mi fa male, mi fa male- Riuscivo solamente a dire
-Ma cosa? Cosa ti fa male?-
-Il…il cuore- Risposi singhiozzando
-Coraggio andiamo, ti accompagno a casa- Mi disse facendomi alzare e dirigendomi fino alla sua macchina

Dopo un quarto d’ora arrivammo sotto casa mia e lui mi accompagnò su casa visto che i miei non c’erano
-Vuoi…vuoi entrare?- Gli chiesi
-Non vorrei disturbare- Mi rispose lui
-Sono sola- Dissi
-Ok, allora entro- Continuò lui richiudendo la porta

 

Mi addormentai sul divano con la testa sulla spalla di Claudio, eravamo stati seduti sul quel divano in silenzio per almeno due ore pima di addormetarmi, almeno per un po’ il dolore si sarebbe calmato.

 

 

 

 

 

Federico P.O.V

Tornai a casa confuso, non era venuta, avevo paura che avesse visto Giorgia baciarmi e se ne fosse andata, non appena varcai il cancello del cortile vidi Claudio l’ex di Alessia uscire dal suo palazzo
-E tu che cazzo ci fai qui?- Gli chiesi fronteggiandolo
-Sono affari miei-
-Lo capisci che lei nn ti vuole vedere-

-E’ no mio caro, è te che non vuole vedere, lasciala in pace va bene- Mi rispose
-No, non va bene per niente perché io….sono innamorato di lei- Dire quella frase fu come tornare a respirare, respirare finalmente dopo tanto tempo,  ecco perché non riuscivo a staccarmi da lei, ne ero innamorato.

 

 

 

 

*Note dell’autrice*

Finalmente, ammetere questi cavolo di sentimenti per lui è stato come un parto XD

 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)

 

 

 

Ringrazio come sempre   _Renesmee Cullen_ saketta   loveis4ever   In_my_heart   DontJumpMelanie   WillTurner

 

E poi un grazie speciale va a chiunque abbia inserito la mia storia tra le seguite, preferite e ricordate :)

 

Grazie ancora

 

 

 

 

  
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