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Autore: supersara    14/06/2011    3 recensioni
Una storia ambientata ai giorni nostri in Giappone. Da un'amicizia che dura da una vita potrà mai nascere un amore? Sesshomaru e Rin non lo avevano mai calcolato, ma la loro vita cambierà radicalmente dopo l'arrivo di Inuyasha dall'Italia. Spero di avervi incuriosito un pò :)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sesshomaru era seduto sulla poltrona del salotto e fra un sospiro e l'altro continuava a tenere gli occhi fissi sul libro che stringeva fra le mani.

Rin gli passò davanti con il borsone da palestra pronto. Si fermò a guardarlo per un attimo e fu felice di constatare che stava leggendo, di solito quando si dava alla lettura era sempre di buon umore, magari stava anche leggendo uno dei libri fantasy sui vampiri che lei stessa gli aveva raccomandato.

-Cosa leggi?- gli chiese per iniziare una conversazione.

-Diritto comparato-

-...Blea...- commentò la ragazza.

Sesshomaru infastidito la guardò con una faccia che sembrava dire: “problemi!?”

-Hai un esame in vista?-

-Si, dovevo darlo fra un mese ma ho deciso che mi presenterò all'appello della prossima settimana- rispose il demone.

-Vuoi preparare un esame su quel mattone in una settimana? Sei pazzo?- disse Rin esterrefatta.

-Esatto, almeno avrò la mente occupata dai problemi che mi assillano!-

-Ma smettila! Qual è il problema se tuo fratello si trasferisce qui? A me Inuyasha è sempre stato simpatico!- cercò di rimproverarlo Rin.

-Lui non può venire qui...per la tua privacy! Sei una ragazza, non puoi vivere con un uomo in casa!-

-Ma se sono quasi tre anni che abitiamo insieme! Ci sono centinaia di ragazzi e ragazze che condividono gli appartamenti per lo studio o per altro! Non sarà un problema, starò attenta a non girare per casa in tenuta intima! La tua è solo una scusa perché non lo vuoi!-

Sesshomaru la guardò e poi riabbassò lo sguardo sul libro. Rin non poteva capire quanto il ragazzo detestasse suo fratello, e solo l'idea di dividere la casa con lui lo faceva andare su tutte le furie. La ragazza prese il borsone e uscì sbattendo la porta. Sesshomaru non ci fece caso, era troppo intento a pensare ai lati negativi di avere Inuyasha li, e se ci avesse provato con Rin? No, non doveva assolutamente succedere, non sopportava minimamente l'idea! Avrebbe trovato un appartamento per quel rompiscatole il prima possibile!

 

Rin si cambiò e indossò la sua tuta da capoeira, aveva cominciato da poco quel corso, le arti marziali non le piacevano, ma in quella palestra si allenava anche Bankotsu, quindi pur di vederlo si era iscritta e aveva deciso di seguire l'unico corso in cui ci si basava sulla musica.

Uscì dallo spogliatoio e percorse il lungo corridoio, c'erano di tanto in tanto delle porte che erano l'ingresso alle sale dove si svolgeva una determinata disciplina. Dopo aver camminato per un bel po' la ragazza vide la sua amica Kagome, che come lei stava seguendo il corso di capoeira per principianti, e Ayame, una ragazza della loro età che era già una professor (terza gradazione dell'allievo adibito all'insegnamento della capoeira) che insegnava al gruppo dei principianti. Le due erano affacciate alla finestrella di vetro della sala dove si praticava il kung fu ed osservavano sbalordite.

-Salve ragazze!- fece Rin.

Le due la guardarono per un attimo e poi Kagome le disse: -Rin sta succedendo un disastro qui dentro!-

Rin sorpresa si affacciò a guardare e restò esterrefatta dalla scena: un ragazzo con uno strano kimono rosso aveva messo a tappeto da solo metà degli allievi del corso di kung fu.

-Ma che fanno?- chiese Rin.

-Quel ragazzo si è presentato qui ed ha detto al maestro di voler entrare a far parte del corso avanzato di kung fu, ma naturalmente non viene preso chiunque ad un corso del genere, così questo tizio ha dichiarato di voler sfidare tutti gli allievi uno per uno, se alla fine fosse riuscito a sconfiggerli tutti allora avrebbero dovuto accettarlo- spiegò Ayame.

-Ma dai è una pazzia!- esclamo Rin.

-Eppure pare che ce la stia facendo!- commentò Kagome.

Il ragazzo atterrò un altro avversario. Aveva una tecnica particolare: solitamente nel kung fu si dava spazio a tutte le proprie abilità, contava la forma, lo stile, la pulizia, ma questo ragazzo aveva davvero una forza incredibile e la sua tecnica era più che altro “un colpo, un morto”, infatti colpiva con una violenza esagerata per uno sportivo. Ad un tratto il maestro si alzò e disse: -Così può bastare, ti comunico che sei ufficialmente nel gruppo-

-Come sarebbe? Ho detto che li avrei affrontati tutti ed è quello che ho intenzione di fare!-

-Che cosa staranno dicendo?- Chiese Kagome. Le finestre erano insonorizzate, quindi da fuori non si capiva niente, le tre vedevano soltanto che il nuovo arrivato sembrava non essere affatto soddisfatto.

-Non puoi affrontare altri 30 ragazzi- disse il maestro.

-Oh eccome se lo posso fare!-

Un ragazzo con una lunga treccia nera si alzò in piedi e disse: -Maestro, se me lo permette farò star zitto questo sbruffone!-

-Sbruffone a chi? Razza di esaltato?-

-Ah, sarei io l'esaltato?-

-Ragazzo, questo è Bankotsu, il più forte della nostra scuola. Lui sarà il tuo prossimo ed ultimo avversario, ma qualunque sarà l'esito dello scontro, tu sei comunque dei nostri-

-Tsk...va bene allora, sei pronto?-

Bankotsu si posizionò di fronte all'avversario e assunse la posizione di guardia.

Rin, Kagome e Ayame continuavano a guardare con estremo interesse. Ad un tratto Rin riuscì a vedere in faccia il ragazzo misterioso.

-Ma quello è...- fece.

Il maestro diede il via alla lotta. I due rimasero per qualche secondo immobili per studiarsi a vicenda. Bankotsu lo aveva visto combattere e aveva capito più o meno il suo stile, non doveva farsi colpire, altrimenti se la sarebbe vista brutta, doveva essere veloce, coglierlo di sorpresa e soprattutto metterlo fuori uso il prima possibile.

L'avversario gli si avventò contro con un grido di battaglia. Bankotsu evitò i suoi pugni e capì che stava per sferrare un calcio laterale, quindi si spostò leggermente appena vide che il suo piede stava per partire e lo bloccò con la mano non appena arrivò nel punto propizio, esercitò una forte pressione per farlo cadere e poi gli afferrò il braccio e lo portò dietro la schiena in una mossa di sottomissione.

Il ragazzo dovette arrendersi.

A quel punto Bankotsu si alzò e andò a godersi le lodi dei suoi compagni mentre l'altro restò a terra arrabbiatissimo.

-Ok ragazzi pausa, riprendiamo fra mezz'ora- Fece il maestro.

A quel punto quasi tutti uscirono dalla sala, mentre l'ultimo arrivato restò seduto a terra a sferrare pugni contro il pavimento.

-Su non te la prendere!- Fece una voce alle spalle del ragazzo.

Era un altro tizio che si allenava li, uno di quelli che non aveva affrontato. Il giovane gli porse la mano dicendo: -Molto piacere, io mi chiamo Miroku!-

L'altro ancora a terra prese la mano e si fece aiutare a rialzarsi per cordialità e disse: -Io sono Inuyasha-

Bankotsu uscendo dalla sala vide Rin e disse: -Ciao Rin! Sono stato bravo eh?-

-Ciao Bankotsu- si limitò a dire Rin mentre lo superava ed entrava.

Il ragazzo ci restò abbastanza male.

Rin entrata nella stanza guardò il ragazzo dai capelli argentati e disse: -Inuyasha?-

Il giovane la guardò e rispose sorpreso: -Sono io...e tu sei?-

-Sono Rin! Rin Ukage! Ti ricordi?-

Inuyasha sgranò gli occhi e disse: -Ma dai! Sono anni che non ci vediamo! Come ti sei fatta carina!-

Rin arrossì terribilmente. A quel punto entrò anche Kagome e fece all'amica: -Vi conoscete?-

-Si, lui è il fratello minore di Sesshomaru, Inuyasha. Questa è la mia amica Kagome- Li presentò Rin.

Inuyasha le porse la mano e disse: -non ricordavo che Tokyo fosse piena di ragazze così carine-

anche Kagome arrossì ed accennò un flebile “grazie”.

-Ma quando sei arrivato?- Chiese Rin.

-A dire la verità in mattinata ero già qui, ma non avevo voglia di trovare Sesshomaru, così ho cercato subito una palestra di Kung Fu- spiegò Inuyasha.

-Ah...beh hai una vera passione...comunque è stato un bene che ti abbia trovato, facciamo così, il mio corso di capoeira sta per cominciare, durerà circa un'ora, credo che anche ai ragazzi di kung fu manchi più o meno un'oretta, finita la lezione aspettami qui fuori cosi andremo a casa insieme, Sesshomaru sarà felice di sapere che sei arrivato!- Fece Rin.

-Si, come minimo mi stenderà il tappeto rosso! Ah ah ah!- Rise Inuyasha.

Anche Rin per assecondarlo fece una risatina nervosa.

-Kagome, Rin io devo cominciare la lezione!- Le chiamò Ayame.

-Si arriviamo- Le rispose Kagome.

-Tutto chiaro allora? Mi raccomando aspettami!- Fece Rin per poi andare verso l'uscita.

A quel punto Miroku guardò Inuyasha e disse: -Umm...neanche 5 minuti di conversazione e una ragazza ti ha già invitato a casa sua...caro Inuyasha, questo potrebbe essere l'inizio di una grande amicizia!-

-Beh lo spero, mi farebbe comodo qualcuno su cui contare! Dimmi Miroku, come funzionano qui le cose?-

-Un vero strazio! Ci alleniamo tutti i santi giorni, anche per quattro ore di fila, ci salviamo solo la domenica! Non si parla durante la lezione, non si scherza e non si gioca! Sembra di stare in un campo di concentramento!- Si lamento Miroku.

-Ottimo! Finalmente un po' di serietà!- Esultò Inuyasha lasciando il suo interlocutore alquanto sorpreso.

Poi il ragazzo dalla lunga chioma argentata si guardò attorno. La sala era enorme e ben fornita, ed era rimasta vuota per la pausa tranne che per una persona che continuava a tirare al sacco dei calci laterali sinistri. Inuyasha studiò quella figura e si rese conto che si trattava di una donna. Era impossibile accorgersene prima, Inuyasha non aveva mai visto una ragazza calciare con quella forza, faceva rimbombare tutta la sala, inoltre aveva dei pesetti da due kili su entrambe le gambe.

-Perché quella ragazza si allena qui?- chiese Inuyasha.

-Ah, quella è Sango, si allena qui con noi perché non ci sono ragazze forti come lei, non ha stimoli ad allenarsi con il gruppo avanzato delle ragazze...eppure io né avrei...comunque lasciala perdere, è una vera arpia, non parla con nessuno, si allena soltanto...fa quasi paura!- spiegò Miroku.

-...Mi piace!- disse Inuyasha.

-Ah beh, auguri allora!- Gli fece Miroku.

Poco dopo i ragazzi del Kung Fu rientrarono seguiti da maestro e continuarono la lezione con il potenziamento delle gambe e un po' di stretching finale. Quindi dopo la lezione Inuyasha si fermò a ringraziare il maestro e si diresse verso l'uscita dove avrebbe aspettato Rin.

  
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