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Autore: XxSoniaxX    14/06/2011    2 recensioni
L'estate di Sonya finì a Lylie, dove aveva ritrovato Tom e dove si era innamorata di Bill. Passione, tradimenti, intrighi, scelte, dopo aver visto tutto ciò, Sonya e Bill si salutarono con una promessa, si sarebbero amati da lontano, aspettando l'estate successiva. Una piccola sorpresa però aspettava di far capolino nella vita del cantante, Sonya aspettava un bambino e la scelta di non dire niente, aveva reso le cose ancora più difficili. Cosa accadrà? quali saranno le nuove scelte di Sonya? Bill scoprirà di diventare padre? scopritelo insieme a me in questa nuova storia!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi :) ho cercato di fare il prima possibile

Grazie a tutte coloro che recensiscono

ma anche a quelle persone che leggono semplicemente ^^

ecco a voi

 

 

Sabina

Lasciai la porta della camera sbattere, e velocemente mi fiondai a fare colazione,
ero tremendamente in ritardo, il chitarrista non aveva minimamente pensato di svegliarmi.
Quando finalmente giunsi nel piccolo ristorante capii di essere rimasta l'unica, anche Tom
non si vedeva, forse era già andato in spiaggia pensai.
Inghiottii la mia brioche dopodichè iniziai a dirigermi verso la spiaggia, come immaginavo Tom
era già seduto sulla sdraio a prendere il sole, sembrava un Dio sceso sulla terra, nessuna creatura
era più bella di lui, < grazie per avermi svegliato > interruppi il sonnellino del ragazzo, sistemandomi
su una sdraio lì vicino, < non sono mica la tua balia > disse spostandosi gli occhiali da sole sulla testa,
< simpatico > feci una smorfia per poi sistemarmi sotto i caldi raggi di sole. Dopo qualche minuto
decisi di andare a fare un bel bagno, notai di aver attirato l'attenzione di Tom mentre delicatamente
mi ero alzata. L'acqua era di un verde smeraldo trasparente, ed era piena di pesci colorati,
la spiaggia era poco affollato, non c'era praticamente nessuno.
Quando mi girai per tornare sotto il mio ombrellone, notai una cerchia di ragazze tutte intorno
al chitarrista, sapevo che la sera stessa del nostro arrivo, Tom era andato a divertirsi in discoteca,
ma non pensavo avesse attirato così tanto l'attenzione. Per cercare di non far vedere la mia arrabbiatura,
presi la borsa e me ne andai nella stanza, non so che intenzioni Tom aveva, ma ciò non mi piaceva affatto.
Passò un ora bella e buona, nel frattempo mi ero fatta un bel bagno rilassante e mi ero anche preparata per la
serata, indossai un vestitino a fiorellini azzurro con intorno alla vita una piccola cintura marrone, un bel paio
di sandali con il tacco e un trucco molto leggero. Finalmente il chitarrista mi raggiunse in camera notando
il mio essermi vestita, < wow sei già pronta, allora stasera ceniamo insieme > la sera del nostro arrivo
mi ero addormentata dalla stanchezza saltando anche il pasto, questa volta però ero pronta a conquistare Tom,
< si, datti una mossa però eh >. Per fortuna ci impiegò la metà del tempo a vestirsi, indossava una maglia a mezze
maniche nera ed un paio di pantaloncini corti, inutile esprimere quanto fosse meraviglioso. Entrambi ci ritrovammo
a mangiare insieme, il trovarmelo davanti agli occhio, io e lui soltanto, era qualcosa di indescrivibile, un senso quasi di
svenimento, < senti Sabina dopo ti va di fare un giro in spiaggia? > presi coscenza di quello che aveva appena detto, < certo >,
per la prima volta mi sentii in imbarazzo. Dopo un infinità di cibo ingurgitato nel mio stomaco, mi alzai dal tavolo di fianco al
chitarrista, bastarono pochi passi per ritrovarci sulla spiaggia a parlare, < in realtà io e te non ci conosciamo molto > disse con
voce roca, < se mai sei tu che non mi conosci > sorrise timidamente, < si hai ragione, dai allora, raccontami di te > < non saprei
da dove iniziare > riuscii a prendere parola, e tra una battuta e l'altra la serata iniziò a passare velocemente, eravamo ancora
lì seduti sulla spiaggia a parlare, ridere, ero riuscita a farlo distrarre, ne fui orgogliosa, < incomincio ad avere freddo, andiamo? >
< ah e io che ti credevo un maschiacco > < io qui sinceramente non vedo maschiacci > scoppiammo a ridere dandoci anche
qualche piccola spinta per cercare di far cadere uno e l'altro, poco dopo mi ritrovai sdraiata sul letto della stanza, assonnata e infreddolita,
mentre Tom perdeva tempo in bagno.
Riaprii gli occhi non appena la porta del bagno si aprì, < ma hai sempre sonno tu? > aveva indovinato il mio punto debole, se fosse stato per me,
sarei rimasta giorno e notte a dormire. Il ragazzo si draiò di fianco a me e finì per abbracciarmi dolcemente, il freddo era passato, ora sentivo il suo calore,
il suo respiro profondo attraversarmi la pelle, le sue grandi mani si avvinghiavano al mio corpo, mentre io piano piano mi avvicinai e mi lasciai abbracciare
dal suo petto.
 
Sonya

Chissà se Sabina era riuscita a sistemare le cose? se la vacanza con Tom andava bene, di certo si sarebbe goduta
una bella vacanza alle Maldive, cosa che avrebbe fatto piacere anche a me. Tralasciai i pensieri sulla coppietta in luna di miele,
piuttosto pensai ai miei problemi, le pratiche per annullare il matrimonio fra me e Tom erano andate in porto, presto avrei avuto
una risposta. Ora che Layra era andata via, tra me e Bill andava tutto alla perfezione, anche Stefan era contento della
nuova famiglia che si era creata e che si stava per allargare, < papà andiamo a giocare? > < certo tesoro, dove vuoi andare? >,
< al parco > l'essere dei genitori giovani aveva i suoi pro e i suoi contro, ma l'avere un padre famoso non era alquanto facile,
< Sonya mi è venuta un idea > disse Bill salutandomi da dietro con un tenero abbraccio, < dimmi > < un picnik al parco noi tre, ehm 4 >
< ma sei fuori come un pogiolo? > non mi sembrava una buona idea vagare per il parco di Los Angeles, < eddaiiii faccio tutto io vedrai >,
non resistetti al suo sguardo da cucciolo indifeso, normalmente ero io a farlo, ma a quanto pare Bill aveva capito il trucco.
Non mi rimase altro che accettare, preparai in fretta e furia un cestino con del cibo, quello che il frigo offriva per fortuna era abbastanza,
vestii Stefan e insieme a lui raggiunsi la macchina dove Bill ci aspettava, < ho prenotato un pezzo di parco va bene? > rimasi scettica a
quelle parole, ma non mi stupii più di tanto, lui poteva permetterselo. Quando finalmente arrivammo a destinazione, sistemai una coperta
sotto un grosso albero e vi appoggiai sopra il cibo ed i giochi di Stefan, < ah ah fermi lì, prima mangiate e poi giocate > i due ometti si sedettero
di fianco a me per mangire, sia al padre che al figlio non mancava l'appetito, ma la voglia di giocare a pallone a quanto pare era più importante.
Bill con la palla era bravo soltanto a combinare casini, ma vederlo giocare in qualche  modo con Stefan mi tirava su di morale, finalmente
dopo tanto sembravamo una famiglia felice. Ne aprofittai per chiamare la mia amica e chiederle come andava la situazione, < pronto! > < Sabina come va? >
< ehi ciao Sonya, tutto bene voi? > < tutto ok, siamo al parco > < al parco? con Bill? > < si, ahaha > anche la ragazza dall'altro lato della cornetta rimase
pietrificata dalla notizia, più che altro preocupata da cosa poteva succedere, < stai tranquilla, piuttosto con Tom? > < tutto bene , da qualche giorno stiamo sempre
insieme come due buoni amici, è bello parlare con lui, non sapevo tutte queste cose > < e non avete fatto altro? > < non ci crederai, ma no, per ora solo discorsi
e qualche abbraccio niente più > < è giusto così Sabina, deve superare tutto molto delicatamente, senti per favore non dirgli ancora che ho annullato il matrimonio,
quello devo farlo io > < ok ok stai tranquilla, prometto >.
La chiamata finì molto presto, ero felice che le cose tra i due stavano andando bene, ero anche felice che vicino a Tom ci fosse Sabina, lui aveva sofferto fin troppo,
non si meritava altra sofferenza, con me sarebbe soltanto andata peggio, continuai a pensare mentre nell'aria si udivano le risate di Bill e Stefan.

  
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