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Autore: TheWhiteFool    14/06/2011    2 recensioni
Quando un affascinante sconosciuto si presenta alla porta di Glenn Brennan dicendole che è una strega, lei lo prende per matto. Peccato solo che sia tutto vero, e che la realista Glenn si ritrovi catapultata nel bel mezzo di una lotta millenaria fra i maghi del Sole e maghi della Luna... e non è detto che lei stia dalla parte dei buoni.
E, come se non bastasse, ci si mettono anche il misterioso Nathan e il dolce Anthon a confonderle le idee...
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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-Allora, fammi capire bene...-

Dotty adagiò il mento sulle ginocchia, fissandomi con un aria a metà fra il pensieroso e l'eccitato. Eravamo stravaccate sulla scalinata del mio vecchio liceo, ma nessun professore sarebbe comparso dal nulla per dirci qualcosa, visto che era quasi mezzanotte e la scuola era deserta. Era strano tornare ad appogiarsi su quegli scalini, con una coca cola in mano e nessun compito da fare, tre mesi dopo il diploma. Sembrava passato un secolo. Tuttavia, mi faceva ancora impressione pensare che non avrei più varcato la grande porta d'ottone della scuola come studentessa. Anzi, non l'avrei varcata più e basta. Non sapevo se esserne triste o felice.

Le interrogazioni, comunque, sembravano essere state sostituite dall'interrogatorio che Dotty mi aveva fatto su Nathan. E come l'avevo incontrato, e quanto era figo, e cosa mi aveva detto, e quanto era figo, e se mi aveva già chiesto di uscire, e quanto era figo...

La mia amica non aveva dimenticato quell'unica volta quando il mio rompi-coglioni preferito era passato al “White frog”, il locale dove Dotty lavorava. Lei non aveva voluto ascoltare una sola parola su quanto Nathan fosse insopportabile: l'unica cosa che sembrasse interessare a Dotty era la descrizione nei minimi particolari del suo fondoschiena.

...che è un bel culetto, se proprio lo volete sapere.

Naturalmente non le avevo detto niente riguardo alla magia. Nathan mi aveva espressamente proibito di farne parola con qualcuno che non facesse del Circolo della Luna o del Sole.

Anche se preferirei che tu non parlassi affatto con i maghi del Sole”. Mi aveva detto guardandomi con un sorriso freddo.

Comunque, anche se non me lo avesse vietato, non avrei parlato della magia nè con Dotty, nè con nessun altro. Insomma, chi mai mi avrebbe creduto? Prima dell'altro ieri, alla magia, non ci credevo neanch'io. Se qualcuno fosse corso da me dicendo di essere un mago, avrei fatto una telefonata al manicomio senza pensarci due volte.

-Ok- disse Dotty alla fine, sorseggiando la lattina di fanta sopra pensiero -un fascinoso sconosciuto ti si avvicina di punto in bianco, dicendo di volerti conoscere...-

annui: era quella la storia che mi ero inventata. Con Dotty, che ha un fiuto naturale nel riconoscere le bugie, meglio non inventarsi cose troppo complicate.

-...ti porta a fare una gita a Distan Spring e pranzate insieme...-

-non è andata proprio così- la interrompo scura in viso -lui mi ha offerto il pranzo, ma poi mi ha mollata per fare una telefonata ai suoi... ehm, ai suoi nonni.-

...I suoi “nonni” stregoni del Circolo della Luna di Chicago, s'intende.

-non è stato bello per niente, credimi. In pratica mi ha mollata da sola al tavolo. E quando è tornato mi ha trascinata via impedendomi di finire i miei gnocchi, da grande cafone e testa di cazzo che è.-

Dotty mi lancia uno sguardo di rimprovero -ecco, Glenn, è proprio questo tuo atteggiamento che non va. Ti impedirà di conseguire il fine ultimo!-

La guardo confusa -e quale sarebbe, il fine ultimo?-

Dotty mi guarda come se fossi un' ingenua ragazzina che ha ancora tutto da imparare.

-ma entrare nei suoi pantaloni, è chiaro!-

La coca cola mi va di traverso e la sputo fuori, macchiandomi la punta degli anfibi. Lei, serafica, mi da dei colpetti sulla schiena;

-Su, su, Glenn. Non fare sempre queste tragedie.-

-Queste tragedie!- ripeto con voce rauca. No, intendo, mi ha appena suggerito di farmi uno sconosciuto molto stronzo e probabilmente molto matto!

-Queste tragedie! Dotty, cavolo!-

Lei inarca un sopracciglio rosso -beh, che c'è di male? Insomma. Non sei mica una verginella. E neanche lui. Comunque, quanti anni hai detto che ha?-

-Ventisei, ventisette, non ricordo. Deve considerarmi una bambina...- mormorai con voce sconsolata.

No, un momento: sconsolata? Ma perchè sconsolata? Sconsolata significa dispiaciuta... ma non vedo perchè dovrei essere dispiaciuta del fatto che Nathan mi consideri una poppante. Non me ne frega un cazzo, della sua opinione!

Dotty mi fissa con un sorrisetto furbo e il capo inarcato -tanto per cominciare, Glenn, non conquisterai mai un uomo se continui a mantenere quel tuo caratteraccio. Dovresti essere più aperta, e meno imbronciata...-

-e tu dovresti farti una bella insalatina di cazzi tuoi- sbuffo e al tempo stesso arrossisco, cercando di pulirmi la punta dell'anfibio macchiata di coca cola.

-...e magari dire meno parolacce- continua lei, come se non avessi parlato -Glenn, conoscendoti so che sai essere molto simpatica, ma ad un primo sguardo non sai darlo a vedere. Inoltre, l'Operazione Pantaloni andrebbe meglio se mettessi un pò meno quei vestitacci scuri che ti piacciono tanto- mi guarda come per valutarmi -hai delle bellissime gambe. Se solo ti decidessi a metterle in mostra con qualche gonna!-

-Per sentirmi bene con me stessa non mi serve una gonna- sbuffo -mi servono i vestiti che mi piacciono. E poi quelli che indosso non sono mica pantalonacci!-

-Guarda, meglio che non dica cose sconvenienti- alza gli occhi al cielo.

-E, ultimo ma non meno importante, dovresti usare un pò più le scollature.-

-è facile per te dirlo- arrossisco -quanto hai? Una terza? Le scollature non servono con la mia seconda scarsa...-

-Non si dice seconda scarsa- dice Dotty con aria saggia -ma prima abbondante, ricordatelo.-

La guardo, e non posso fare a meno di scoppiare a ridere. Anche se ogni tanto io e Dotty battibecchiamo, le voglio un mondo di bene. Lei è per me la sorella maggiore che non ho mai avuto.

-E dai, rossa- mi alzo in piedi -ti offro un gelato di mezzanotte. Ci stai?-

Spalanca gli occhi -Fragola e vaniglia con doppia panna per me! E chissene frega della cellulite!-

-Così si fa, sorella!-

Si alza in piedi ridendo e ci avviamo verso la gelateria di Roven Lake, che non chiude mai prima delle due del mattino.

-pregusto già il cono all'amarena- le dico mentre camminiamo.

Dotty sorride maliziosa -e secondo me, riguardo a Nathan, pregusti già anche qualcos'altro.-

Mi soffoco una rispostaccia in gola per non attirare l'attenzione del gelataio che intanto ci ha salutate sorridendo.

*

-La magia non è un gioco- mi dice Nathan serio, fissandomi negli occhi:

-richiede concentrazione ed esercizio. E ha specifiche regole che vanno rispettate: non si può, ad esempio, far apparire denaro dal nulla, o trasformare le macerie in oro.-

La sera dopo la mia chiacchierata con Dotty, io e Nathan ci siamo dati appuntamento a casa sua. Non fatevi idee strane: è isolata, di fronte al lago, un enorme maniero vecchio e fatiscente che Nathan ha comprato quando si è trasferito a Roven Lake. Il posto perfetto per far pratica indisturbati... o almeno, il posto più vicino e più comodo.

Sbadiglio, seduta a gambe incrociate sul tappeto del salotto -questo l'hai già ripetuto tre volte. Ora possiamo incominciare a far incantesimi o posso tornare a casa a guardare “L'incantesimo del lago”?-

Lui alza un sopracciglio -L'incantesimo del lago?-

Alzo le spalle -Oggi lo replicano in prima serata.- da bambina, era il mio cartone preferito.

Lui scuote la testa, incredulo. Poi sbuffa e si avvicina, sedendosi a gambe incrociate di fronte a me.

-Hai ragione. È tempo di fare sul serio. Ma prima, dobbiamo rimuovere il tuo sigillo.-

-intendi quello che il Circolo della Luna di Chicago mi ha applicato per non far scoprire la mia esistenza ai maghi del Sole? Ma credevo che fosse già stato rimosso...-

-in parte- annuisce lui -ma ci sono ancora dei frammenti, abbastanza da impedirti di usare i tuoi poteri. Attenta: appena avremo rimosso i rimasugli del sigillo, la tua essenza magica, che è stata rinchiusa per anni, si risveglierà. I bambini dei Circoli vengono addestrati fin dai primi anni al controllo della magia. Tu, invece, non lo sei, e i tuoi poteri potrebbero manifestarsi se hai, ad esempio, repentini cambiamenti d'umore.-

Annuisco. Ho la pelle d'oca: voglio farli, questi incantesimi. Ho riletto troppe volte Harry Potter per non sentirmi eccitata in questo momento.

... eccitata. Con Nathan seduto di fronte a me, sul pavimento del suo salotto, è una pessima parola.

Di colpo, lui estrae un coltellino argentato e ricoperto di glifi dalla tasca dei pantaloni -Questo farà un pò male, ma non ti spaventare.-

-Hey!- mi ritraggo -che vuoi fare con quello?-

Lo sapevo che era un maniaco, lo sapevo!

Lui alza gli occhi al cielo -Glenn, ti prego. Qualche goccia del tuo sangue serve per la rimozione del sigillo. Il sangue della “vittima” del sortilegio è indispensabile, infatti, per questo tipo d'incantesimo. Perfino un bambino del Circolo della Luna lo sa.-

-Oh, allora scusa tanto se gli anziani del Circolo hanno deciso di mettermi in disparte per salvarmi la vita. Mi sa che dovrò iniziare i corsi di recupero!-

-è questo, il tuo corso di recupero.- e, in un modo molto più veloce di quanto mi aspettassi, mi prende la mano e mi taglia il palmo con la lama del coltello d'argento.

Mi mordo la lingua per il dolore, e ricaccio indietro le lacrime. Nessuno mi vedrà mai piangere, tantomeno Nathan.

Lui mi tiene il palmo con la mano destra, mentre con la sinistra intinge un dito nel mio sangue e traccia un glifo sulla mia fronte.

-Eshrenii, na ni raòes- mormora, e c'è qualcosa di strano nella sua voce. I suoi occhi azzurri si sono fatti ancora più chiari, una sfumatura d'argento impercettibile ma reale.

E di colpo sento come se il cuore mi esplodesse da dentro: è una sensazione straziante, e al tempo stesso piacevole. Bellissima e letale. Pericolosa come una notte di luna.

Una luce scura sembra invadere tutto il mio corpo. Mi sento leggera, come se non avessi peso, come se non mi trovassi più nel mondo reale, ma in un luogo dove le leggi della fisica sono state da tempo dimenticate.

E di colpo, ecco lei.

La mia alter ego. Il mio riflesso bellissimo e glaciale, che avevo visto per la prima volta nella porta finestra della libreria dove lavoro.

La donna di ghiaccio e di tenebre sorride. Il suo volto è il riflesso del mio, ma il suo sorriso è letale, cattivo. Ne ho paura... e al tempo stesso ne sono affascinata.

Il mio riflesso mi porge la mano, una mano di ghiaccio e ammantata dall'ombra, senza smettere di sorridere.

Se prendo quella mano mi dice una vocina nella mia testa non sarò mai più quella di prima... non sarò più nè inconsapevole, nè innocua, nè docile.

Pericolosa.

Sarò pericolosa, per me stessa e per gli altri.

La donna sorride.

E sarò potente.

Incauta come un gattino, allungo la mano. Sento le dita di nebbia del mio alter-ego stringermi.

Un lampo di luce azzurra, luminosa come la Luna. E poi, di colpo, il buio.

*

Apri gli occhi, sbattendo le palpebre per abituarmi alla luce. Muovo le dita, e non sento niente di strano se non la ruvidezza del lenzuolo. Mi guardo intorno.

-Ti sei svegliata- la voce di Nathan sembra sollevata dalla notizia. Confusa, volto la testa e lo vedo alzarsi da una poltrona per raggiungermi sul letto.

Mi sfiora una ciocca bionda -sei rimasta svenuta per più di tre ore. Cominciavo a preoccuparmi, non pensavo che liberarti dal sigillo sarebbe stato così difficile.- ha un cipiglio scuro -la maggior parte di noi adepti della Luna convive con il proprio alter-ego, ovvero la propria essenza magica, fin dalla tenera età. Tu, invece, l'hai dovuto affrontare solo ora. Io... non ci ho pensato. Mi dispiace.-

Vorrei prenderlo in giro sul fatto che è la prima volta che mi rivolge delle scuse, ma ho la gola secca. Per riuscire a parlare, mi ci vogliono un paio di tentativi: -d...dove sono? Che ne è stato di.. lei?- non c'è bisogno di specificare a chi mi riferisco.

-ti ho portata nella mia camera, per farti riposare. Lei è dentro te, adesso. Siete una cosa sola. Ora sei una strega completa, e potremmo esercitarci sugli incantesimi appena ti sarai rialzata.-

Mi sento diversa, ma non saprei dire come. Non mi sento nè più decisa, nè più intrepida o bella, ma più... completa. Come se avessi trovato qualcosa che cercavo da tempo.

Eppure non so se è un bene o un male.

Un attimo di silenzio cala fra noi. Di colpo, mi accorgo di come Nathan sia seduto accanto a me sul materasso, e delle sue mani adagiate sul lenzuolo. Non avevo mai notato le sue mai. Hanno dita lunghe, ma forti. Fatte per stringere. Alzo gli occhi, e le labbra di Nathan non mi sono mai parse così vicine.

...e, di colpo, le sento sopra le mie. Calde, umide. Il suo corpo è premuto contro il mio, a farmi da scudo c'è solo la stoffa ruvida del lenzuolo. Il suo calore, il suo odore, tutto di lui è proteso verso me.

E, per una volta, non lo respingo.

Non è un bacio casto o gentile, ma ruvido, selvaggio, incontrollato, appassionato. Violento. Le nostre labbra si esplorano a vicenda per un tempo indefinito, forse minuti, forse ore. Poi, quando lui tira un sospiro per riprendere fiato, mi sposto sul suo collo. Lo sento fremere di piacere quando passo la lingua sulla clavicola. Le sue mani sono attorcigliate fra i miei capelli, e sento la pressione delle sue gambe e del suo fallo sopra me, siamo separati solo da una leggera stoffa.

Non saprei dire se sono stata io a baciare lui o lui a baciare me. So solo che non voglio che smetta.

 

 

...E il seguito alla prossima puntata!

No, sul serio, vedrete come questa scena andrà a finire nel prossimo episodio. È mezzanotte e sono troppo stanca per continuare a scrivere. -.-

Scusate il ritardo con gli aggiornamenti ma esiste qualcosa che si chiama scuola ed esitono anche le buche da recuperare... (nel mio caso una, fisica) -.- Beata Glenn che ha finito il liceo, ma ora che sono in vacanza non mi posso certo lamentare! XD

E comunque, comunque comunque... GRAZIEEEEE!!! ragazze nello scorso capitolo mi sono trovata ben 4 recensioni, mi avete fatto felicissima! =3 Un abbraccio, quindi, a Miss_Slytherin, Dark Eyes, Cupidina 4ever e Straw X Kisshu! Lo so che lo ripeto ogni volta e che forse sono noiosa, ma le recensioni, anche le più negative, mi fanno piacerissimo.

PS: Chi conosce L'incantesimo del lago? Io da bambina lo adoravo! (e ametto che, alla veneranda età di 17 anni, me l'ho recentemente rivisto con la mia best...) xD

   
 
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