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Autore: ignorance    14/06/2011    2 recensioni
«Se ridici di nuovo “tensione sessuale” ti affatturo, lo giuro»
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black, Sorpresa | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Commenti dell'autrice: Non pensavo che avrei mai usato la dicitura "Sopresa" come personaggio. È stato..Um, strano, se non altro. Anyway, questa è una di quelle cose che leggi e ti chiedi "Ma chi diavolo me l'ha fatto fare?". Credetemi, l'ho fatto persino io che l'ho scritta. Allora, di solito James non è che lo accoppio anche con i cani, -anche se con i cani soprattutto, coff- ma stavolta concedetemelo, stanno così bene insieme! E, um, se volete sapere non vi resta che leggere *aura mistica* Vi avverto, però: è Slash. Come potrebbe non esserlo, del resto? *ammicc* A voi la parola.
Ah, la Remus/Sirius è velata, di sottofondo. Avrei preferito che non fosse così, ma l'ispirazione è quella e non si discute, purtroppo.
Disclaimers: I personaggi non mi appartengono e blablabla D:



***



Era un incubo. Un pensiero martellante, che bussava incessantemente alla porta del suo inconscio, cogliendolo nei momenti peggiori.

Capelli lisci, forse troppo lunghi.

Odiava sentirlo, strisciava nel suo cervello in quegli istanti di vulnerabilità assoluta e lo rendeva sgomento.

Una voce vellutata, strafottente.

Impazziva. Stava lentamente perdendo il senno. Non era possibile. Non era normale, che tutto questo capitasse a lui. E con chi, poi.

Occhi vispi, che lo seguivano, odiandolo non troppo silenziosamente.

Si passò una mano tra i capelli, mordicchiandosi leggermente il labbro inferiore. Come diavolo poteva solo pensare di…? Era impossibile, inconcepibile. Lui, innamorato? Non se ne parlava neanche. No e poi no.

Sospirò leggero, ringraziando il fatto di essere, miracolosamente, solo.

La Torre di Astronomia era deserta. Nessun rumore, nemmeno il frusciare delle foglie. Solo silenzio. Assoluto, confortante silenzio.

Ed era assurdo che proprio lui, tra tutti, avesse bisogno del silenzio, che repelleva ostinatamente e cercava di sventare ogni momento che non fosse allegro, colmo di risate o anche solo di parole buttate al vento.

Il che gli dava molto da pensare. E pensare…Pensare non era proprio quello che amava fare di solito. Spegnere il cervello, lui, baluardo all’incoscienza, era la sua specialità.

«Ehi»

Per la prima volta nella sua intera vita, odiò quella voce velatamente scherzosa.

«Ehi» rispose, senza alzare lo sguardo dalle sue mani intrecciate sul grembo.

Sirius lo scrutò un istante appena, indeciso, rimanendo fermo sulla soglia.

«Ho sentito che sei in un momento un po’ particolare della tua vita, amico» fece infine, tornando allegro «E, sai, non c’è cura migliore di un po’ d’alcohol» alzò una bottiglia di Whiskey Incendiario a mo’ di saluto e lo raggiunse, sedendosi vicino a lui, per terra.

«Senti, so che non è il momento migliore per dirlo…» Sirius si passò una mano dietro la testa, dubbioso «Ma io, Remus e Pet siamo qui per te. Insomma, ora ci sono solo io, ma questo perché-»

James alzò una mano, bloccandolo a metà della frase.

«I discorsi seri non ti si addicono, cagnaccio. Lasciatelo dire» azzardò un sorrisetto, artigliando la bottiglia tra le mani dell’amico «Ehi, è aperta!» esclamò poi, sorpreso.

«Um, già» Sirius abbozzò un sorriso di scuse e abbassò lo sguardo sulla bottiglia tra le sue mani «Honey-Moony mi ha consigliato di aprirla prima, in modo che tu potessi…ehm, abbeverartene senza complicazioni di sorta. E lui deve saperne parecchio, di periodi di depressione mistica»

James ridacchiò, attirando su di sé lo sguardo sbalordito di Black.

«Lo chiami ancora con quel nomignolo assurdo?» indagò, ridendo.

Sirius rimase un attimo perplesso «Oh, quello…? A lui piace davvero che lo chiami così, ma solo in intimità» arrossì appena, come faceva raramente, però ghignò «Ma tu non dire che te l’ho detto, altrimenti mi sbrana» e ridacchiò.

Potter alzò la bottiglia e ne bevve un sorso, invitando l’amico a fare lo stesso. Sirius alzò la sua bottiglia e bevve una lunga sorsata.

«Te lo prometto» James sorrise, e bevve un’altra sorsata, come a sancire la promessa.

Rimasero in silenzio ancora per qualche istante.

«Jamie, tu-» Sirius fissò uno sguardo interrogativo sul suo volto.

Questi sbuffò, contrariato, abbassando le spalle «Sì, Sir» si arrese, guardandolo quasi con stizza «Odio non poterci fare niente, ma è così. Se solo potessi evitarlo, io…» incassò la testa tra le spalle, incredibilmente afflitto.

«Ehi, è okay» Black bevve un sorso di Whiskey e incrociò il suo sguardo con un sorriso amichevole «Moony ha detto che è il corso naturale delle cose. E lui non si sbaglia mai, no?» gli scoccò uno sguardo serio e tornò a guardare il collo della sua bottiglia.

«Senti» proseguì poi, rigirandosela tra le mani «Sapevano tutti che tra di voi c’è sempre stata quella singolare tensione sessuale che-»

«Oh, ti prego!» esclamò James, livido dall’imbarazzo «Se ridici di nuovo “tensione sessuale” ti affatturo, lo giuro»

Sirius ridacchiò, conficcandogli uno sguardo indagatore negli occhi.

«Potrà non piacerti, però è così» scrollò le spalle e bevve di nuovo «E beh, il soggetto sembra apprezzare le tue attenzioni, perciò…»

James lo guardò, allibito «Apprezzare?» ripeté, incredulo «Ma se-»

Sirius lo osservò mentre prendeva una lunga sorsata di Whiskey e sorrise.

«Ahh, Jam. A volte puoi essere davvero inconsapevole» rise, enigmatico «Ti assicuro che le tue attenzioni sono state seriamente gradite. Implicitamente, ma è successo»

Potter gli scoccò un’occhiata sbigottita «E tu come fai a saperlo?»

«Moony, semplice» Sirius alzò di nuovo la bottiglia, come per brindare a qualcosa, e sogghignò, ingollandosi un altro po’ di Whiskey «Senti un po’, amico. Io qui potrei benissimo ubriacarmi, ma tu hai un appuntamento con la reginetta delle fate» buttò li, misterioso.

James piegò la testa, confuso «Un appuntamento?» ripeté, sgomento «E quando, dove, perché?»

Sirius rise.

«È stato un gioco da ragazzi. Io e Moony –e Pet, insomma- abbiamo spedito un gufo alla suddetta reginetta chiedendole un appuntamento nel bosco da parte tua…Ahh, sul serio, è stato troppo semplice; ovviamente, ha accettato»

Gli scoccò un gran sorrisone e tornò ad attaccarsi alla bottiglia «Ti aspetta…Um, alle quattro, sotto il salice»

James lanciò un’occhiata seccata all’orologio, soffocando un’ondata improvvisa di panico «Sirius, ma è adesso!»

Black ridacchiò «E allora? Sei ancora qui?» alzò la bottiglia a mo’ di saluto e lo guardò alzarsi di scatto e correre via «Conquista il suo cuore!» gli gridò dietro, ridendo.



James corse a rotta di collo giù per la scalinata, sbucando nel parco di Hogwarts. Quei dannati bastardi! Gliel’avrebbero pagata cara, ma non adesso. Adesso sarebbe andato a morire d’imbarazzo sotto un salice. Assurdo, allucinante, incredibile!

«Oh» fece una voce, sorpresa, vellutata «E io che pensavo che fosse un tranello. O forse volevi darmi buca, Potter?» la figura sotto il salice gli scoccò un’occhiata intensa, facendo qualche passo avanti.

James allungò qualche passo tremante verso il salice e sorrise, strafottente.

«Paura, Malfoy?*» borbottò, spavaldo, lanciandogli uno sguardo attento.

Malfoy arricciò le labbra, deliziato «Oh, assolutamente»

Tese la mano pallida alla luce del sole e ghignò, serafico.

James la afferrò e con uno scatto fu ad un soffio dal naso di Malfoy, sul cui viso si stiracchiò un grosso sorriso felino.

«Dicono che tra di noi ci sia una singolare “tensione sessuale”, Malfoy» soffiò, usando le parole di Sirius, non senza una certa soddisfazione.

«Chissà» replicò l’altro, imperturbabile «E chi lo direbbe, di grazia?»

Incredibile che non sia imbarazzato nemmeno un po’, considerò James, sorpreso.

«Remus Lupin e Sirius Black» sputò infine, con un sorrisetto.

Malfoy sogghignò «Sai una cosa? Del giudizio di Black mi fiderei poco, ma pare che Lupin sappia il fatto suo» concesse, placido «E, beh, credo che il suo sia un giudizio da non lasciare invalidato»

Intrecciò le dita con le sue e lo attirò a sé, divertito.

James annuì semplicemente, con un ghigno, premendo le labbra contro le sue.

Chissà, magari avrebbe dovuto ringraziarli, quei dannati bastardi.



***



* Dei, quanto mi son divertita a rigirare la battuta di Draco contro Harry in questo modo, una generazione prima.



. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .



E niente, come al solito grazie a tutti, siore e siori! Alla prossima, e un ringraziamento più che speciale a chi recesirà. Fareste immensamente felice una donna con il virus a Giugno 8D
Aloha!
   
 
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