Note: Un pairing così MAI PIU'. *detesta* Tutta colpa dello shipping compulsivo. Il titolo è rubato da un famoso film di Kubrick per comodità (è un ossimoro e calza a pennello).

 

 

“Non è come sembra.”
Lily chiude gli occhi perché non può farne a meno, mentre un brivido partito dal suo stomaco sale a deformarle il volto in una smorfia grottesca. Nel buio soffocante dietro le sue palpebre, una parte di lei si augura che una voragine si spalanchi e la inghiottisca; l'altra parte è troppo occupata a tenere tutto sigillato - labbrastrette occhistretti manistrette a pugno - così che niente possa più entrare o uscire, ferirla o ferire. Sempre al buio ascolta frastornata i rumori di due corpi che si separano e frettolosamente si rivestono: non ha il coraggio di guardare, né di affrontarli, così resta impietrita nello stesso punto in cui era quando ha aperto la porta del dormitorio Grifondoro e li ha visti intrecciati sul letto di James.
Un improvviso spostamento d’aria le segnala che almeno uno dei due se n’è andato; il silenzio assordante che segue le dà il capogiro. Sta per concedersi una sbirciata, per capire se è rimasta sola, quando la voce parla ancora.
“Lily.”
Poi si interrompe, come se non sapesse che altro dire.

È James, non c'è dubbio. Lo riconoscerebbe tra un milione - anche se la sua voce fosse più spezzata e dolente di quanto non sia già adesso. Meglio lui, si ripete nella testa, meglio lui. Ma ha paura di aprire le labbra per rispondergli, perché in gola ha un grido inarticolato che è la goccia che separa quella calma forzata dall’andare definitivamente in pezzi.
Deglutisce, la bocca secca; e ad un tratto vorrebbe non aver mai terminato in anticipo le ripetizioni di Pozioni con Sirius per correre a cercarlo, ritagliando un'ora per loro due dal ripasso per i M.A.G.O. Il rimpianto è un tizzone gelido e vigliacco che le cauterizza le viscere. Per la prima volta odia intensamente la sua Casa: l’audacia, la lealtà, il coraggio… Li venderebbe tutti pur di trovare la forza di girarsi e andarsene, fingendo che non sia successo nulla.
La profonda scorrettezza di questo pensiero non fa che turbarla ancora di più.

Così affronta la verità e la luce in un colpo solo: apre gli occhi, e James è lì che la fissa, sconvolto, seminudo, immobile, l'addome cosparso dello sperma di Severus.
(L’ha detto.)
Lo stesso che è stato il suo migliore amico e confidente per quasi sei anni, lo stesso che ha tradito la sua amicizia; lo stesso che ha visto venire con un gemito di inconsapevole abbandono proprio mentre James alzava gli occhi inorridito, scorgendola sulla porta. Non è come sembra. Che frase imbecille. E poi, cosa non dovrebbe sembrare? Un tradimento, due tradimenti? Stupidità e momentanea passione da una parte, gelosia e vendetta dall'altra? Oppure è più complicato?
Ma alla fine quello che le fa più male, mentre guarda negli occhi James - l’orgoglioso, fidato, innamorato James che la implorerà in ginocchio di perdonarlo e non si permetterà mai più di farle un torto - per poi voltarsi e scappare via, è realizzare che il nucleo palpitante del suo dolore non è per lui. È per Severus.