Regali sotto le stelle










- No, James.

Una ragazza dai lunghi capelli rossi combatteva con tanta, tanta, determinazione un vispo tipo dalla capigliatura sbarazzina

- Perché, Lils?

- Perché no!-

- Non è una risposta-

James si imbronciò, guardando la sua ragazza con sguardo capriccioso. Notando che Lily non aveva alcuna reazione, unì le mani, si inginocchiò e cercò di convincerla con i suoi famosi occhi da cucciolo bastonato.

- Ti prego, tesoro- insistette, piegando la testa di lato.

- Te lo ripeto, Potter- disse, mentre una smorfia si formava sul volto di James, consapevole che, se si ritornava al cognome, la situazione era grave – Io non voglio niente-

- Ma è il tuo compleanno, Lily. Perché non vuoi un regalo?

- Mi occupa spazio inutile. E poi ho fin troppe cose. Altri oggetti di futile importanza non mi servono.- esclamò lei con un sorriso soddisfatto.

- Ma … ma …

- Taci, Potter. E non insistere! Altrimenti, giuro, che non ti rivolgo la parole e, se mi resta tempo, ti cambio i connotati!- concluse la ragazza, ritornando nel suo dormitorio.



***



La luna, di cui si vedeva solo uno spicchio, illuminava leggermente la camera confusionaria dei Malandrini.
I vestiti dei quattro ragazzi erano sparpagliati per tutta la stanza:
Sull’armadio, sui letti, sul lavandino, sulla testa di Sirius.
Ed enormi tomi di scuola riempivano sia il comodino di Remus che quello di James.
Sul primo era, ovviamente, una cosa normale ma sul secondo c’era da preoccuparsi.

- Uffa, che faccio?- bisbigliò il ragazzo in questione

In realtà nessuna malattia strana o nessuno scherzo era il movente di tanta anormalità.
In realtà la causa di questo strambo fatto aveva una spiegazione: James doveva fare un regalo a Lily. Ne andava della sua vita.
Il ragazzo si guardò intorno, soffermandosi sul suo migliore amico che, incurante della sua tortura notturna, se ne stava a dormire con la bava alla bocca.
Poi, stufo di osservare quell’essere, si voltò verso la finestra, triste.

- Come posso fare?-

Sospirò stanco, osservando il cielo cucito insieme alle stelle.
E rimase lì, impalato, finché un canarino, uno di quelli che lui e Sirius avevano incantato, planò sul davanzale della finestra e, come da copione per il loro scherzo, scoppiò.
Gli occhi di James si illuminarono e, ghignando, saltò in aria lanciando un urlo belluino.

- Taci, Potter- esclamarono in coro gli altri tre ragazzi, buttandogli addosso i loro cuscini.

Ma a James non importava e, quasi senz’aria per la sorpresa e leggermente arrabbiato con i suoi insensibili amici, sorrise vittorioso.



***


- Lily, eccoti qua. Dovresti coprirti, fa freddo- sussurrò amorevole il ragazzo.
Il sole tramontò definitivamente, scomparendo alla vista dei due, e le prime stelle della sera cominciarono a farsi vedere.

- Spero per te che non ci siamo regali in vista- esclamò lei, assottigliando gli occhi.

- Eh eh … Ma che vai a pensare, Evans?

James le sorrise sornione, indicando le stelle.

- Guarda bene quel punto, ok?-

Lily lo guardò sospettosa poi annuì.
Passarono inesorabili minuti di calma, era bello.
Peccato che, poco dopo, un botto assordante, dall'ignota provenienza, riempì il silenzio che regnava sovrano e indusse gli studenti di Hogwarts ad affacciarsi dalle finestre scure del castello.

- Ma che … -

Un enorme scritta apparve nel cielo, illuminandolo di splendore.



Buon Compleanno, Lily
P.s Te l’avrò detto mille volte ma io ero, sono e rimarrò, perdutamente innamorato di te

Tuo, per sempre



La ragazza si coprì la bocca con le mani per poi girarsi verso James.
Lui inizio a balbettare.

- Io … Tu … avevi detto che non volevi … regali … che occupassero spazio … e … tecnicamente … -

- Taci, Potter- concluse lei, baciandolo dolcemente.







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Angolo Out

Eccomi qua!
Una sdolcineria prima dell'esame d'italiano ci voleva.
Si, lo so, troppa Nutella *_*
Comunque sia un grazie infinito a quelli che recensiranno o leggeranno soltanto
Con amore,

Out



P.s In culo alla balena a tutti per gli esami!