The Priest & the Soldier 
Carlisle/Jasper

Jasper aveva sempre adorato la libreria di Carlisle, provava per essa un rispetto reverenziale, come se, invece di essere una mera stanza, fosse una dama anziana ed elegante, da trattare nel migliore dei modi.
Ci entrava di rado e mai senza aver chiesto prima il permesso al capo famiglia e, una volta dentro, passava intere nottate a fissare i volumi, anche solo ad accarezzarli. Jasper adorava studiare e ancor di più adorava farlo nella libreria di Carlisle.
Solitamente, Jasper aveva difficoltà a relazionarsi con gli altri, vampiri o umani che fossero; si sentiva a disagio in qualunque situazione, perfino nella sua famiglia -soprattutto nella sua famiglia, visto che sapeva benissimo che era un estraneo.
Lui e Alice erano arrivati dopo, avevano nel corpo il veleno di altri vampiri; non facevano veramente parte di questo strano clan.
Ma l'ingenuità e l'innocenza di Alice, il suo carattere l'avevano presto fatta integrare alla perfezione; tanto da renderla la preferita di Edward e Rosalie -e Jasper l'aveva capito subito che questo era un evento eccezionale.
Per Jasper era stato più difficile: aveva accettato di buon grado un nuovo cognome -quello di una donna!, forse anche per sciacquare via un passato che voleva dimenticare; aveva sopportato amichevole i capricci più bambineschi di Emmett, sperando sempre di raggiungere quell'obiettivo finale. L'accettazione da parte di Carlisle.
Pensava alle sue azioni, mentre studiava nella libreria, mentre fingeva di essere vivo, un gentiluomo che ha come unica preoccupazione quella di prepararsi al futuro.
Pensava che Carlisle l'aveva accettato non appena lui e la moglie avevano bussato alla sua porta; ma si rendeva conto che una creatura sporca e marcia come lui non poteva certo stare di fronte a un animo puro come quello del suo padre acquisito.
« Jasper? » trasalì, sentendo la voce di Carlisle chiamarlo alle sue spalle.
« Sì? » si voltò, sorridendogli; un sorriso gentile, che venne subito ricambiato.
« Oh, niente, è che... sono ore che stai qui, iniziavo a preoccuparmi » scherzò. In verità sapeva benissimo che tutto ciò era normale, così come il suo venirlo a trovare.
Jasper sorrise imbarazzato e mormorò delle parole confuse, abbassando lo sguardo. Gli sembrava di tornare bambino, in quelle occasioni, devoto e rispettoso del padre.
« Allora, cosa stai studiando? »
« Stavo sfogliando alcuni vecchi testi, Plinio... niente di che » chiuse il volume e lo fissò.
« Hai preso la copia corretta, vero? »
Jasper annuì, trattenendo un sorriso: ogni tanto a Carlisle capitava di parlare in inglese, con quel suo accento particolare, stretto e raffinato.
« Cosa c'è? » chiese Carlisle, stupito.
« Oh, no, niente... il tuo accento, perdonami... »
Jasper lo fissò, sorridendo. Da bambino, a Houston, una città appena nata, era riuscito a ottenere una copia rovinata di Oliver Twist, e si ricordava che, nel leggerlo di nascosto, nella capanna dello schiavo nero, che era un suo grande amico, aveva sognato a lungo poter visitare quella città, Londra, e vedere quelle genti e, come il giovane Oliver, iniziare una nuova, ricca e felice vita.
« Scusami... capita » sorrise educatamente, cambiando subito l'accento.
« No! Non... preoccuparti. Mi piace sentirti parlare così » disse subito Jasper, un po' timidamente.
Perché Carlisle l'aveva salvato veramente, il prete inglese, il suo modello.
Il suo amato padre.


Angolo autrice:
scritta per rispondere a nefene e credo di non esserci riuscita molto bene. Insomma, ho estrapolato l'IC di Jasper sia da quello che mi è rimasto dai libri sia leggendo più volte il suo profilo sulla guida -sì, ogni tanto la consulto-e ho scoperto che adora la storia e la letteratura. Non voglio parlare tanto.
La storia fa parte della raccolta GOD SAVE THE SHIP! spero vi sia piaciuta ;)
Ringrazio vannagio per il betaggio e l'immenso aiuto che mi dà sempre ♥

Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

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