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Autore: SallyD    14/06/2011    4 recensioni
Giugno 1932
Lei che è seduta sulla poltrona della sua vecchia casa.
Lei che non vive più in questa casa,da tempo.
Lei che si ripecchia nel vetro della finestra e spaventata distoglie lo sguardo.
Lei che vuole farla finita,da un pò.
Lei che non riesce mai a dire,NO.
Lei il cui nome è quello di un ponte.
Lei che è stata venduta e tradita da qualcuno dal suo stesso sangue.
Lei che odia la vita.
Ma lei,chi è?
Lei è semplicemente,Brooklyn Roberts.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bonsoir *______*
Bene eccoci al 4° chap (:
Stranamente mi piace un pochino xD
Spero piaccia anche a voi,lo so non è molto lungo ma apprezzate lo sforzo. >.<

Love U so much <3 Clody <3


Le era capitato spesso.Intendo di chiudersi in camera sua e sedersi al pianoforte e suonare,suonare e ancora suonare fino a che non avesse avuto i crampi alle dita.
Diceva essere uno sfogo per lei,e inoltre,ci era davvero affezionata.Glielo aveva regalato suo fratello Seth il giorno del suo 18° compleanno; poi se ne era andato come quasi tutti facevano nella sua famiglia e si era sposato con la sua migliore amica,Tami,trasferendosi a San Fransisco.
Ma Tony, lui non accettò che la sua sposa si dedicasse più alla musica e non a lui o magari un giorno ai suoi figli,così lo fece riporre nel garage della sua villa a Miami.
Così la nostra dolce Brooke rinunciò anche alla musica.
Fissò ancora l'orologio sopra il comò di fronte a lei e sospirò,le sembrava che il tempo non passasse mai,erano ancora le 10 del mattino ed aveva già tutti i vestiti disposti sul letto.
Questa "passeggiata" al Red Blazer le inniettava nient'altro che pura ansia e non sapeva darsi una valida motivazione per cui lo era così tanto. Si appoggiò sul letto e prese il suo libro preferito dal cassetto "Orgoglio e Pregiudizio" e iniziò a leggerne le prime pagine.
Non si accorse di quanto tempo passò così si ritrovò a guardare l'orologio solo 15 minuti prima dell'appuntamento.Indossò in fretta ciò che aveva scelto e chiuse per bene la sua camera,si lei aveva una camera solo sua per il momento.
Sapeva che nessuno avrebbe forzato per aprire la porta e dopo una bussata sarebbero andati via,lei lo aveva chiesto esplicitamente ai camerieri. Avvolse un paio di lenzuola a mo' di corda ed evase da quella "prigione" che era casa sua.
Guardò prima a destra poi a sinistra e avvolse il foulard intorno al capo e inforcò gli occhiali per paura che qualcuno potesse vedere,si ritrovò in strada pochi secondi dopo e con gesto della mano chiamò a se un taxi che la portò in fretta al Red Blazer.
L'insegna era spenta,Brooke ancora un pò perplessa si guardò intorno sicura che nessuno l'avesse avvistata ed entrò nel locale.
Sfilò gli occhiali e il foulard e li appoggiò su di un tavolo e si avvicinò al palco,senza far rumore. Al centro di esso si trovava un meraviglioso piano a coda nero lucido;Brooke se ne innamorò subito e provò una forte emozione che la spinse a salire.
Arrivata davanti a ciò che più le mancava ne sfiorò i tasti con la mano destra per poi suonare una nota,la sua preferita il "LA". Lei pensava fosse la più dolce tra tutte,il suo suono le sembrava dolce e diceva di rispecchiarla molto.
Quando premette anche il "SOL",sedette sullo sgabello ricoperto in pelle nera e fece scorrere piano le sue dita sulla tastiera.Le dita sfioravano i tasti incondizionate e suonavano la melodia che non riusciva a togliere dalla mente.
Iniziò anche a canticchiare a bassa voce...
«...Called you for the first time yesterday...Finally found the missing part of me...Felt so close but you were far away...Left me without anything to say...» le ricordava bene quelle parole,l'avevano colpita in quel posticino che lei non aveva più,il suo cuore.
Nick sentì il piano suonare ed una voce soave inondare la sala,si incuriosì e essendo al piano di sopra con Ian e Micheal scese velocemente le scale fermandosi improvvisamente.
Una visione che nessuno vorrebbe perdersi,ascoltò Brooke.Aveva una voce incantevole che riusciva ad ipnotizzarti,continuò a cantare e Nick riconobbe le parole di quella canzone; era la sua e Brooke la conosceva quasi a memoria.
«...I can't get your smile out of my mind...I think about your eyes all the time...You're beautiful but you don't even try ...» non voleva ne interromperla ne spaventarla,Nick ma voleva cantare con lei,sentire cosa si provava.
Così facendosi coraggio sussurrò scendendo piano le scale senza farle cigolare.
«...Now I’m speechless...Over the edge and just breathless...I never thought that I’d catch this...Love bug again...Hopeless, head over heels in the moment...I never thought that I’d get hit...With this love bug again...» la raggiunse sedendosi accanto a lei.
La fece sorridere e questo gli bastava davvero perchè la sua giornata potesse andare di bene in meglio.
Suonò l'ultima nota con una punta di malinconia lasciando che una piccola lacrima bagnasse un tasto bianco. Nick l'avvicinò a se cingendole le spalle e lei non obiettò.
«Salve Miss,perchè piange?» le chiese Nick raccogliendone un'altra sulle dita,alzandole il viso con due dita.
«Nulla che lei possa risolvere,mi creda» disse Brooke tirando su col naso.
«Beh,ma posso sempre provarci.O mi è proibito,Miss?» sorrise questa volta Nick e trasmise la sua allegria anche a Brooke che lo ammonì e schernì allo stesso tempo.
«Nick la smetta di chiamarmi Miss,altrimenti lo dirò a mio marito» sorrise. Nick potè vedere in quell'istante una luce diversa negli occhi di Brooke e le poggiò la mano sulla guancia.
«Non lo farebbe mai.» Si guardarono negli occhi per un pò.Nick adorava i suoi occhi anche se erano spenti e tristi,pensava che il buio si fosse impadronito dei suoi occhi tanto da rubarne il colore verde.Brooke distolse lo sguardo accorgendosi di aver combinato un pasticcio.
«Oh,Nick mi dispiace così tanto le ho sporcato la maglia di trucco.» si portò le mani alla bocca dispiaciuta.
«Non fa nulla,dovrò cambiarmi questa sera.E poi non mi dispiace,e sa perchè?» Brooke scosse la testa.Lui le si avvicinò solleticandole l'orecchio con il suo respiro.
«Così sarà sempre nei miei pensieri,più di quanto già lo è.» Brooke sgranò gli occhi e si staccò alzandosi.
«Io devo andare.Mio marito sarà a casa a momenti.Ci si vede.» disse fuggendo quasi da Nick,ma lui la rincorse tirandola a se per un braccio.
Si ritrovarono a pochi centimetri;Nick si avvicinò pericolosamente sorpassando però le labbra e posandole un dolce bacio sulla guancia.Brooke restò sopraffatta da quella situazione e non si mosse di un millimetro.
«Arrivederla,Brooke». Nick sorrise lasciandola andare per poi ritornare al piano di sopra.
Ian e Micheal che avevano assistito alla scena se la ridevano sotto i baffi.
«Che avete da ridere,idioti?» chiese infastidito.
«Molto bella Nick,come si chiama?» fecero entrambi gli imbecilli tanto da far incazzare Nick,cosa molto rara.
«Come se non lo sapessi,Ian.» Nick sistemò la sua giacca nell' armadietto. Ian fece un tiro dalla sigaretta e gettò fuori il fumo.
«Infatti,non lo so.» questa volta fu serio.
«Se la metti così. Si chiama Brooke ed è la futura moglie del nostro capo.» Ian e Micheal con la bocca spalancata tentarono di dire qualcosa di giusto ma non ci riuscirono era troppo quello che Nick aveva detto.
«Nick,fa attenzione.Sai vero che ti sei messo in bel guaio?»
Nick abbassò lo sguardo sul papillon che aveva tra le mani e sospirò.
«Certo,lo so»

  
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