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Autore: Joey Potter    14/06/2011    6 recensioni
Finalmente è arrivato; finalmente è domani.
Forse è ieri.
O meglio... oggi. Non domani, oggi. Oggi è oggi?
Sto perdendo la testa.

[James/Sirius, in un trionfo di angst]
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Quando ti ho sognato eri una goccia in un oceano di gomma.

 

 

Quando ti ho sognato eri una goccia in un oceano di gomma.


Finalmente è arrivato; finalmente è domani.
O almeno, credo che lo sia. Non vedo più il sole dietro la minuscola finestra della mia cella, e non è buio, quindi credo proprio che oggi sia finito e che sia finalmente domani.
Però, potrebbe anche essere ieri, perché a volte - spesso - le nuvole avvolgono il sole, così da illudermi che sia domani, quando ancòra non lo è.

Quindi forse è ieri.
O meglio… oggi. Non domani, oggi. Oggi è oggi?

Sto perdendo la testa.

Comincia a essere difficile, il tempo che passa. Temo di non saper più riconoscere i giorni. In realtà non lo voglio fare più. Sono troppo lunghi e sono troppi, qua dentro, sono tutti uguali e voglio sempre che sia domani, voglio che tutto questo finisca.

Quando ti ho sognato eri un fiore d’oppio in porcellana e roccia.


Oppure il sole potrebbe essere stato inghiottito dal cielo e tutta questa confusione sul domani, ieri, oggi e sempre sarebbe inutile.
In fondo potrebbe essere possibile.
In fondo qualunque cosa è possibile, ora che sei morto.
In fondo non mi importa.

Sei morto. James, tu sei morto? Eppure, fino a pochi istanti fa ti vedevo accanto a me.

Ridevi con quei capelli impossibili, spettinati e indomabili più del solito, come ogni volta che avevamo fatto l’amore.
Mi guardavi con quegli occhi caldi e luminosi, così intensi e grandi, come ogni volta che facevamo l’amore.
Baciavi il mio mento, solleticandolo, come ogni volta che volevi fare l’amore.

James, tu sei morto.
Ed è vero. Tu sei morto ed è vero.

Mi alzo dalla brandina lercia e consunta, arrancando verso un angolo della stanza per vomitare.
I miei piedi toccano qualcosa di molle e bagnato, ma non mi fermo a cercare di riconoscerne la natura, già fatico a trovare qualcosa da gettar fuori dal mio stomaco.

Quindi, chi di noi due è reale? Tu non sei più vivo e io non sono mai stato capace d’amare.


Ne ho visto un altro, ieri. O forse oggi. Non ho ancòra capito bene come faccia il tempo a passare.

Sembra che quelle maledette lancette siano rotte.
Sembra tutto uguale.
Sembra far così terribilmente male.

I Dissennatori lo stavano trascinando fuori, oggi. No, domani.
Ieri, era ieri. Ieri, ieri, ieri.

Odio l’idea che la mia mente stia definitivamente impazzendo, non sopporto la sensazione di aver fallito anche in questo.

Lui si dimenava troppo, così l’hanno fatto proprio davanti alla porta della mia cella. Di nuovo.
È stato orribile. Risuona ancòra nella mia testa, sai, ed è la cosa più orribile che si possa fare a un uomo.
Spero che lo facciano presto anche con me.

James, credi di potermi perdonare? Sto desiderando quel loro bacio più di quanto abbia mai desiderato un tuo bacio.

Ma io ho bisogno che finisca. Ho bisogno di smetterla di capire che sto cominciando a non capire.
Puoi non odiarmi per questo?

James, tu sei morto.
Ed è vero. Tu sei morto ed è vero.
Ti ho ucciso.
Non sono riuscito a proteggervi. Non sono riuscito a impedire che uccidessero Lily, e sai… anche se l’ho sempre odiata, mi è dispiaciuto per lei.
Non so dove sia tuo figlio, James.

Non sono riuscito a salvarti e ho dimenticato il tuo odore.

Continuo a vederti, ma ho dimenticato il tuo viso.
Sto di nuovo parlando con te a voce alta?

Sai, per me sei vero.

Ho paura di dimenticare il suono della tua voce.

Facciamo che sei il mio più dolce pensiero.
 

Smetterà di farmi così male, James?








L'angolino dell'autrice
Sono consapevole che questo delirio possa apparire più complesso e tortuoso del solito. Ho cercato di limare qua e là (e devo ringraziare la Beta per una storia Alessia - Alexblack e MyPassion ) ma l'obbiettivo principale era quello di rendere la confusione e l'inizio di pazzia che coglie Sirius negli anni immediatamente successivi alla morte di James. Spero sia godibile almeno un po'.
Le frasi in corsivo sono tratte dalla (bellissima e tristissima) canzone degli Afterhours "Oceano di gomma".
   
 
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