Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: GT 18    04/03/2006    5 recensioni
Da piccole le bambine credono nel Principe azzurro. Questa convinzione,in realtà, serve a mascherare i dolori che si nascondono dietro certi eventi. 18,da piccola,per me rappresenta l'icona ideale: "Sin da quando ero una bimba piccola,i miei genitori mi raccontavano che se un giorno io fossi stata presa dall’orco cattivo, di sicuro il principe sarebbe giunto a salvarmi…"
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 17, 18, Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[…]…assai facile è cadere nella rete delle persone maligne,mia principessa…

[…]…assai facile è cadere nella rete delle persone maligne,mia principessa…

ma la verità è che non c’è uomo più cattivo,

di una persona buona divenuta cattiva… […]

 

 

La ragazza aveva bussato con forza alla porta,ma ancora,nessuno veniva ad aprire.

 

Fece per bussare un’ ulteriore volta, ma la porta si aprì leggermente.

 

Sussultando,18 divenne poi immobile.

 

Un occhio rossastro era accostato alla leggera apertura della porta.

E dei capelli biancastri si potevano scorgere con attenzione.

 

Ghiller aprì con lentezza la porta,e al veder 18, fece un leggero sorriso.

Guardandola attraverso la lente degli occhiali,iniziò a parlare, con tono pungente.

 

“Oh…guarda chi abbiamo qui,18. Che succede, ti sei già arresa?”

 

La risposta di 18 fu istantanea, e lasciò il ragazzo sorpreso.

 

“Ti piacerebbe, vero? Sono venuta qui per vedere come sta mio fratello!!!”

 

Ghiller la squadrò da testa a piedi, e alzò un sopracciglio interrogativo.

 

“ Allora dov’è numero 6?”

 

“Non è con me, ma sta continuando a tenermi d’occhio. Non ti conviene toccarmi,sai?Ho la sua protezione!!!”

 

A questa minaccia, il ragazzo scosse la testa.

“Capisco…allora,come desideri.”

Il tono della sua prima frase, stranamente,era cambiato del tutto: ora pareva tranquillo, arrendevole. Normale.

Il ragazzo dai capelli bianchi aprì ancora di più la porta, e senza muovere un dito,

lasciò entrare tranquillamente la ragazza.

 

18 iniziò a guardarsi attorno, e notando ciò, Ghiller attaccò bottone.

“…Tuo fratello sta bene, non temere. Sai che non possiamo cominciare senza certe parti… “

“Lo so…” si limitò a dire lei.

 

Sebbene dentro di se avesse un forte timore, stava cercando di rimanere più ferma e

distaccata possibile.  Doveva essere forte.

 

La ragazza rimase in piedi al centro della stanza, aspettando le prossime parole

del ragazzo.

Ma lui, con estrema naturalezza, si sedette e con un panno si pulì gli occhiali.

Non le rivolgeva il minimo sguardo.

 

Dov’è Gero?” disse poi 18, spazientita.

 

Ghiller alzò la testa, e posò su un tavolo i suoi occhiali.

 

“ Al momento non è qui…è andato a lavorare in un altro posto. mormorò lui, guardandola bene negli occhi.

 

18 fece un sospiro di sollievo. Stare solo con uno dei due, era senza dubbio meglio.

E, cosa davvero curiosa, non percepiva alcuna minaccia in lui.

 

“ Poche chiacchiere, comunque. Portami da mio fratello!” ordinò lei, cercando di sembrare più minacciosa possibile.

Ghiller rimase in silenzio a fissarla per un po’, prima di fare una risatina.

 

Se fosse per me, lo farei, 18. Ma è Gero che ha le chiavi del posto dove tiene tuo fratello. Dovresti aspettarlo qui con me…ti va?”

 

18 deglutì. Davvero non se la sentiva di attendere l’orco.

“Non scherziamo…io me ne vado.”

Detto ciò, camminò velocemente verso la porta.

 

Si aspettava che lui la fermasse, ma stranamente, Ghiller non si mosse dalla sedia.

 

“Un momento…” fece lei,con aria confusa “Io sto scappando, e tu non mi fermi?”

 

“…Sei stata tu a dirmi di non toccarti…quindi non lo faccio.

 

Lo strano comportamento di Ghiller incuriosì la ragazza, che decise di stare li ancora un po’.

 

Il ragazzo, vedendola arretrare, indicò il suo collo con un dito.

 

“Ehi…non è un succhiotto, quello che hai sul collo?!” disse, con tono allegro.

 

18 si coprì imbarazzata il segno, arrossendo leggermente.

“Non sono affari tuoi!!!” sbottò, cercando di non guardarlo negli occhi.

 

“Capisco…” si limitò a dire lui, per poi alzarsi dalla sedia, ridacchiando.

“…potrebbe anche darsi che io abbia visto male…non sentirti in imbarazzo!”

 

18 non capiva.

Era davvero lui, la persona che aveva davanti?

Quel ragazzo che stava ridendo, in un modo non diverso da lei o qualsiasi altro?

 

“ Sai, Ghiller…” iniziò lei, dandogli quasi confidenza.

Se non ti conoscessi, direi che sei quasi gentile…”

 

L’albino sorrise leggermente, e si rimise gli occhiali.

Ne approfittò per fare alcuni passi verso di lei.

 

“…Dici davvero?”

 

18 notò che si stava avvicinando troppo, quindi iniziò ad indietreggiare.

 

“ …così mi lusinghi, ragazza.” continuò lui, non fermando il suo cammino.

La frase che disse dopo, riempì i suoi occhi di una freddezza inumana.

 

“…Ma di certo, io non sarò mai gentile come numero 6, vero??!”

 

18 sussultò.

Continuava ad indietreggiare, e lui a passo lento la stava seguendo.

 

“ Ho notato la vostra intesa, 18. Vi ho osservato molto attentamente,

cosa che Gero non ha fatto. State molto bene insieme.”

Il tono di voce, stavolta, aveva un filo di rabbia.

 

18 indietreggiò di ancora tre passi, finche non sentì qualcosa di solido.

Era arrivata al muro.

 

E Ghiller non voleva fermarsi!

 

Iniziò a salirle il panico.

 

“ N…Non ti avvicinare!!!” lo minacciò, nascondendo a malapena la paura

“Se solo mi tocchi, mi metto ad urlare!!!!!”

 

Ghiller come risposta, sorrise.

Con uno scatto, le corse incontro.

18 chiuse gli occhi.

Poi, non sentendo nulla, li riaprì.

 

La mano destra del ragazzo era posata al muro, a poca distanza dalla sua spalla.

E il volto di Ghiller era appena ad una trentina di centimetri da lei.

 

Nonostante la vicinanza, lui non l’aveva neppure sfiorata.

 

L’espressione del ragazzo cambiò, diventando quasi afflitta.

E non emanava più nessuna minaccia.

 

Era molto simile all’espressione che aveva 6.

 

18 rimase senza parole.

 

Gli occhi rossi del ragazzo incontrarono i suoi, ma stavolta lei non sentì la paura.

 

 

“…Quanto sei bella,18…questi occhi…e i capelli…sono stupendi…e che viso dolce e aggraziato…” mormorò lui, quasi sussurrando.

 

“…Non mi meraviglio che tu abbia fatto breccia anche nel cuore freddo di 6…”

 

Queste parole lasciarono allibita la ragazza.

 

Ghiller la guardò ancora, poi abbassò lo sguardo.

 

“…Ti devo rivelare una cosa, che riguarda 6.

 

“C…cosa?” balbettò 18, ancora confusa.

 

Le parole seguenti, pronunciate da Ghiller, la sconvolsero.

 

 

“ Sai perché noi non possiamo toccare te e tuo fratello 17?

Perché i pezzi che ci mancano…stanno all’interno del corpo di numero 6!”

 

 

COSA??!”

18 spalancò gli occhi, incredula.

 

“Hai capito bene.” continuò Ghiller.

“Finche 6 è vivo, tu e 17 siete al sicuro…solo lui e la sua vita ci impediscono di torcervi il minimo capello.”

 

 

18 si mise una mano davanti alla bocca, sconvolta.

 

Ma Ghiller incalzò con le domande.

 

Perché provi affetto per una macchina? Per un ammasso di metallo che presto verrà smantellato??!”

 

La ragazza ebbe una reazione a queste parole.


” Lui non è una macchina!!! Soffre e prova sentimenti come tutti!!!

SEI TU quello che non ne ha!!!!

 

Il volto di Ghiller si riempì di collera.

Fulminò con il solo sguardo la ragazza, che si mise a tacere all’istante.

 

Si avvicinò ancora di più, e continuò a sussurrare con tono rabbioso.

 

 

“…Provi dei sentimenti per 6, che è un androide

E non provi nulla per me…??!”

 

18 rimase in silenzio, non smettendo mai di fissarlo.

Poi, però, azzardò una risposta.

 

“Esatto. E nessuno mi farà mai cambiare idea…”

 

Ghiller la guardò, sorpreso.
Poi, si allontanò molto lentamente, dandole le spalle.

 

“…è così, allora…” mormorò, con voce quasi tremolante.

 

“…Non importa…dovevo aspettarmelo, da te.

 

Un silenzio di tomba calò sui due.

Lui rimase immobile, senza mai voltarsi.

18 era rimasta posata al muro, temendo una sua reazione improvvisa.

 

Il silenzio venne poi spazzato via dall’aprirsi della porta principale.

 

La ragazza divenne bianca come uno straccio, al vedere quella persona entrare.

 

Gero.

 

Teneva in mano dei progetti, legati saldamente da un elastico.

Al vedere 18, i suoi baffi si sollevarono, segno che stava sorridendo.

 

Lanciò un occhiata a Ghiller, e poi guardò 18 negli occhi.

 

“Ah, la mia piccola numero 18…” mormorò, carezzandosi i baffi con la mano libera.

Roku ha mollato la presa, non è così? Saggia scelta…”

 

18 lo guardò con disprezzo, e gli rispose, tenendo la testa bassa.

 

“Affatto. Lui vi tiene sotto controllo. Non potete farmi nulla, perché so che lui mi protegge…”

 

La risposta fece alzare un sopracciglio interrogativo al dottore.

Questi rimase in silenzio per un po’ di tempo, e poi fece una risata.

 

“…Capisco. Allora non importa.”

 

Avvicinandosi al tavolo, posò i rotoli di carta.

Si mise poi verso l’angolo, usato come cucina, e iniziò a frugare nei cassetti.

Sotto lo sguardo perplesso di 18, Gero tirò fuori delle bustine ed una teiera.

Riempiendo d’acqua il recipiente, accese il fuoco del lurido fornello.

 

Poi sempre con calma, si sedette con assoluta calma.

 

Chiamò poi sia Ghiller che lei, e sorrise.

 

Ghiller si sedette su un'altra sedia, sempre tenendo la testa bassa.

 

18 era sempre accostata al muro, e sudava freddo: il comportamento così naturale di Gero le dava i brividi.

 

Poi l’orco si rivolse a lei, con tono allegro.

 

“Sto preparando il tè…puoi unirti a noi, se ti va…”

 

                                                      *    *    *    *   

 

                                                     *    *    *    *                                                 

 

Rinchiuso in una semi-oscurità, bendato agli occhi da una fascia rosso sangue,

giaceva addormentato l’androide numero 6.

 

Dormiva un sonno profondo, ignaro di tutto.

18 aveva fatto una cosa stupida.

Era andata dall’orco, sperando di poter vedere numero 17.

 

Il sollievo che provava nel subconscio era enorme.

Incosciente, pareva esser stato esorcizzato.

 

Ma poteva mai immaginare

che la sua cara 18

stava venti metri sotto di lui, rabbrividendo e iniziando a pensare

“Voglio tornare indietro”?!

 

                                                  *    *    *    *                                                  

 

Il fischio fastidioso della teiera risuonò nella struttura metallica del laboratorio.

 

L’orco la prese, e versò in un paio di bicchieri l’acqua bollente.

 

Poi, iniziò a inzuppare la sua bustina, e in breve tempo cominciò a

bere piccoli sorsi.

 

Ghiller rimaneva a fissare la sua tazza piena di te, senza spiccicare una parola.

 

“Sicura di non volerne, 18? Non sai quanto è buono…perché non ti avvicini?”

Disse Gero, guardandola con un sorriso inquietante.

 

La ragazza iniziava a tremare.

 

Perché faceva così?

 

Per provocarla?

O era un invito sincero?

Si doveva fidare?

 

Sia la sua mente, che il suo corpo, dicevanono.

 

Gero trangugiò un altro sorso di tè, e continuò a parlare con lei, come stesse chiacchierando del più e del meno.

 

 

“Puoi andartene se vuoi,18…visto che 6 ti protegge, potremo fare un'altra volta…”

 

La ragazza assunse un espressione dubbiosa.

L’orco la rassicurò.

 

Ghiller non ti ha toccata, giusto? Beh, nemmeno io lo farò…”

 

Per la prima volta, il suo tono di voce pareva sincero.

18 iniziò a fare i primi passi incerti verso la porta.

E nessuno dei due si muovevano.

 

Arrivò quindi alla porta.

Provò una strana sensazione di sollievo.

 

Ma, prima che la sua mano potesse raggiungere il chiavistello, la voce di Gero

la fece come ripiombare nel terrore.

 

 

Ma prima, cara…mi diresti cos’è quel segno che hai sul collo? Sai, sono curioso…”

 

18 si voltò lentamente verso l’orco, cercando di coprire il segno.

Sussultò quando vide ciò che aveva davanti.

 

 

Gero si era alzato, e teneva la tazza da tè in mano.

Il suo volto era una maschera di follia.

Stava a solo un metro di distanza da lei, e sorrideva.

 

 

“ Quel punto” iniziò molto lentamente “…è dove ti ho iniettato il Diamond ring!!!

 

18 non rispose.

L’espressione con cui l’orco la stava osservando metteva i brividi.

 

“Ma certo…è stato quello là a fartelo????!!!!”

 

La ragazza osò annuire con la testa.

 

L’orco allora si mise a ridere.

 

“…Ti sei innamorata di numero 6,non è vero???!”

 

La ragazza iniziò a balbettare.

“E…e allora?!Cosa centra??”

 

L’espressione di Gero si fece cupa.

 

Improvvisamente, le lanciò addosso il contenuto della sua tazza, colpendola agli occhi.

Un urlo di dolore uscì dalla bocca della ragazza, che si portò le mani al volto.

 

Ghiller si alzò di scatto, guardando la scena stupito.

 

Mentre 18 ancora si contorceva per il dolore, l’orco la prese con violenza per i capelli e la sollevò fino all’altezza degli occhi.

 

“…Sei una bimba cattiva…lo sai che lui non è il tipo per te…”

le sussurrò nell’orecchio.

“Tu sei mia…e di nessun altro …capito? ”

 

Senza lasciarle tempo di riprendersi, la scagliò a terra con forza.

Riprendendo la vista, la ragazza guardò verso il suo aggressore.

 

“ Lasciami andare maledetto!!! Perché mi fai questo???!”

urlò, con tutta la forza che aveva.

 

Gero si fermò un momento.

Poi sorrise.

 

“Piccola stupida…credi davvero che avere la protezione di 6 mi impedisca di toccarti? Non posso lavorare, ma posso ancora farti quello che voglio!!!!

 

Così dicendo, afferrò per il collo della maglia la ragazza, e iniziò a trascinarla

verso la sua camera.

 

Ghiller urlò il nome di Gero, ma l’orco non gli diede nemmeno retta.

 

18 cercava disperatamente di fermarsi, graffiando il pavimento e cercando di afferrare un qualsiasi sostegno.

 

“ B-BASTA!!!!CHE VUOI FARMI???” sbraitò, iniziando a piangere.

 

Arrivato sull’entrata della camera, Gero l’afferrò per i polsi, e la osservò.

 

La frase che pronunciò raggelò il sangue della giovane.

 

 

“…Sì…così…quando piangi sei deliziosa. Come vorrei mangiarti…”

 

 

18 cercò di dimenarsi, ma l’orco la spintonò, facendola finire sul letto.

Rimbalzando al contatto del materasso, la ragazza venne poi bloccata

dalla presa ferrea di Gero.

 

Terrorizzata, ancora ignara delle sue intenzioni, 18 cercò Ghiller

con lo sguardo.

 

E lo trovò sulla porta.

 

La stava a sua volta guardando.

Con uno sguardo che lo faceva sembrare un'altra persona : afflitto e di una tristezza

immane.

 

“GHILLER!!!!AIUTAMI!!!!” implorò lei, dimenandosi con tutte le forze.

 

Il ragazzo abbassò lo sguardo, stringendo i denti.

 

Era come…se fosse davvero in pensiero per lei.

 

Il corpo della ragazza si irrigidì, sentendo l’alito dell’orco vicino al suo volto.

 

Con sguardo folle, Gero le carezzò una guancia.

 

 

“…Piccolina…non sai quanto io desideri questo tuo magnifico corpo…

prima che tu divenga un androide, voglio farti mia…”

 

 

Il tremore del corpo di 18 non accennava a placarsi.

 

La figura di 6 apparve nella sua mente.

E nella sua testa il terrore si mescolava ai pensieri disperati.

 

---Aiutatemi!!!6!!!Ghiller!!!Qualcuno…---

---Che mi vuole fare??!---

---Non voglio!!!Non voglio!!!!!!!---

 

L’orco la fissò a lungo dall’alto, quasi godendo della sua paura.

Avvicinandosi, le sussurrò una frase che la fece raggelare ancora di più.

 

“Oggi è il giorno in cui tu scoprirai la verità…

è tempo che tu smetta di credere a quelle assurde favole…

ora lasciati abbandonare…”

 

 

 

ELiechan87: ODDIOOOOO!!!!!>< adesso che succederà???

                        Le tue previsioni stanno avverandosi? Perché 6 non si sveglia e va a salvarla???A presto!!!HESOOO!!!

                        PS: ho letto Jd!!!non vedo l’ora che inizi il torneo!!!

 

Lyla: Va bene ! D’ora in poi, metterò un disegno per ogni capitolo, così da avere un idea precisa sui personaggi!

          Ghiller invece assomiglia un po’ a 6, ma devo dire che l’androide è molto più bello…

          Grazie per il commento e il tuo parere personale…vediamo come proseguirà la storia!

 

Bluemary: Grazie per la mega-recensione! La tua descrizione di 18 e 6 è perfetta, hai capito appieno il loro carattere, e mi complimento!

                      Anche io capisco 18. In pena per il fratello, è finita in guai seri! E credo che se ne pentirà molto amaramente…

                      comunque, ti dico che forse si salverà! (anche perché non sarebbe bello, se finisse così). A presto!!!!

                     

Il_Pazzo: Sei perdonato!!!^-^ Anzi, ti devo ringraziare io, sperando che tu segua con piacere gli sviluppi della fiction. Ciao!

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: GT 18