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Autore: cutuletta    15/06/2011    16 recensioni
Finalmente Kate riesce a risolvere il mistero che si cela dietro la morte di sua madre. Per lei e per Castle si profila un nuovo inizio.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano le 8 di mattina, Alexis stava andando in cucina per fare colazione, quando un uomo con una salopette di jeans e un caschetto giallo in testa le diede il buongiorno. Dopo  aver sbarrato gli occhi incredula ed essersi affrettata a chiudere bene la sua vestaglia, passando davanti lo studio di suo padre vide qualcosa di ancora più stupefacente: era seduto al suo pc e digitava freneticamente, come se avesse paura di dimenticarsi le troppe idee che gli affollavano la testa.
Piedi sulla scrivania, con tanto di calzettoni di spugna, pc sulla pancia; sembrava quello dei bei tempi, sembrava essere tornato quello di sempre!

Per Alexis fu come un miraggio, non vedeva suo padre scrivere da settimane. Non si era più avvicinato al pc, che definiva aggeggio infernale, da quando Kate era andata via. Alexis si incamminò verso di lui a passi lenti, temendo che potesse rompere quella specie di incantesimo, ma Castle sollevò lo sguardo e la vide.

-Heyyy, piccola! Spero non ti abbia svegliato Jack.
-Intendi il tipo col caschetto giallo che vaga per casa nostra alle 8 del mattino, papà?
-Intendo l’uomo che riparerà i danni che tuo padre in versione muratore disperato ha disseminato per casa. Il rubinetto del bagno dovrebbe già essere a posto!

Alexis si avvicinò, lo abbracciò e lo baciò con dolcezza.
-Grazie! Sono contenta che tu abbia smesso, papà, eri un totale disastro!
-Ah ti ringrazio per la delicatezza con cui l’hai detto, figlia!
-Scusa la brutalità, ma tu devi fare quello che ti riesce meglio, ovvero scrivere. Sono contenta di vederti di nuovo al computer. Quindi non è più un aggeggio infernale?
-Diciamo che abbiamo appianato parte delle nostre divergenze. – Disse, facendo un sorriso
-Cosa scrivi? Posso dare una sbirciatina?

Castle appoggiò il pc sulla scrivania e ruotò lo schermo in modo che la figlia potesse leggere.
-E’ fantastico, stai scrivendo un altro libro su Nikki Heat!
-E’ solo una scaletta di massima, che te ne pare?
Alexis inizialmente eccitata, corrugava sempre più la fronte man mano che procedeva con la lettura:
- … Aspetta, aspetta! Che vuol dire? Deve esserci un errore!
-Cosa tesoro? Ho scritto di nuovo dimensione con la z?
-No, è solo che la trama è sconcertante. Come fai a scrivere un libro su Nikki, senza Nikki?
-Tesoro, ho sempre cercato di ricalcare la realtà, a parte le scene spinte, intendo! Ora Kate non c’è, la cosa più logica è che questo libro sia senza Nikki
-E chi sarebbe questa Rogan? Detective Rogan?
-E’ la sostituta di Nikki.
-E lei da dove è spuntata?
-E’ la nuova detective del distretto, mi ha ispirato lei. Mi ha chiesto di collaborare e magari prendere spunto per il mio nuovo libro. La trovo un’ottima idea. –Disse soddisfatto

Alexis sembrava un toro che ha appena visto un drappo rosso

-Vuoi rimpiazzare Beckett?
-No, tesoro. Cerco di scrivere romanzi fedeli alla realtà.
-Eh di un po’ quanto è sexy la nuova detective?
-Co …Cosa c’entra se è o meno sexy?
-Papà, piantala! Sei rimasto anni dietro a Kate non certo per i libri, hai materiale per scrivere un’enciclopedia. Ora che lei non c’è, spunta una nuova detective e tu vorresti seguirla come facevi con lei?
-Non capisco cosa ci sia di male!
-Te lo ricordi un certo detective Schlemming del tuo romanzo Naked Heat? Se non sbaglio è per quel detective che sei partito per gli Hamptons con Gina e quanto ci hai messo a capire che avevi commesso uno sbaglio?
Castle non rispose, assumendo l’aria di un colpevole appena stanato.
-Papà, non puoi farlo di nuovo. I problemi non si affrontano fuggendo o mettendo la testa sotto la sabbia degli Hamptons. E di certo non puoi sostituire una detective con un’altra!
-Io volevo solo …
-Vuoi che ti trovi con un’altra quando tornerà?  … Di nuovo?
-Kate se n’è andata Alexis, è più di un mese e non si è mai fatta sentire. Dobbiamo farcene una ragione.
-Questa è la sua città, qui è nata e cresciuta, le persone che ama sono qui, tu sei qui. Lei tornerà papà, fidati!

Detto questo, gli diede un bacio sulla fronte, una pacca sulla spalla e lo lasciò a riflettere davanti al monitor. Non appena Alexis uscì dalla stanza, selezionò tutto il testo che aveva scritto nelle ultime due ore e rimase a contemplare il titolo “Heat off”, con l’indice pronto a digitare il tasto canc. Era davvero pronto a voltare pagina? A rinunciare a Kate, ai suoi sentimenti e persino al suo alter-ego letterario?

***

Castle si recò al distretto. Quando le porte dell’ascensore si aprirono la prima cosa che vide fu la detective Logan seduta alla scrivania di Beckett. Era così strano vedere un’altra seduta al suo posto, anzi non era strano era sbagliato, innaturale. Una parte di lui voleva andare dalla detective e invitarla ad alzarsi, quasi quel posto fosse una sorta di simulacro inviolabile, un’altra parte, quella più ragionevole, processava quella scena come un passaggio inevitabile: quel tavolo non poteva rimanere vuoto, non lo avrebbe voluto neanche Beckett.

-Salve
La detective alzò lo sguardo e rispose sorridendo poi, dopo essersi adagiata con la schiena sulla sedia, aggiunse:
-Rick, che piacere!
-Volevo, sono venuto per, insomma io volevo ringraziarti per la tua offerta, ma non posso accettare!
Vic non era sorpresa e la reazione lasciò Castle perplesso. Non sembrava neanche dispiaciuta, insomma non riusciva a decifrarla.
-Perché?
-Perché cosa?
-Perché non puoi accettare?
-Ah beh io …
-Aspetta, facciamo così, me lo dici in macchina
Si sollevò dalla sedia, prese la giacca e le chiavi
-In macchina?
-Sì, sono strumenti a quattro ruote che servono per il trasporto … - Disse ironica la detective. Castle fece un sorriso amaro. Non capiva bene le intenzioni della donna, ma a quel punto se la sua era una provocazione o una sfida, non si sarebbe tirato indietro.

Arrivarono su una scena del crimine, non che fosse stata la detective ad illuminare Castle, il nastro giallo aveva svelato il mistero per lei.
-Mi hai portato su una scena del crimine?
-Volevo che vedessi a cosa rinunciavi, prima di aver rinunciato del tutto!
-So come è fatta una scena del crimine, grazie! Ne ho viste centinaia negli ultimi anni.
-Sì, ma non con me!
Quella donna era arrogante ma in modo sexy per Castle. Non riusciva mai a prevedere le sue mosse e aveva un’abilità ad anticiparlo nel contrattacco che lo spiazzava.

-I coniugi Tiggle, sull’ottantina, sono stati uccisi ieri notte. La ricostruzione più plausibile è che fossero a letto, lui deve aver sentito dei rumori, deve essersi alzato per controllare ed è stato freddato in salotto. Un colpo da distanza ravvicinata. – La detective ricostruiva la dinamica, mentre mostrava l’appartamento a Castle - La moglie è stata trovata in camera, un colpo secco alla testa. Nessun testimone, nessuno ha sentito gli spari. In casa non manca nulla, secondo quanto dice il figlio, a parte una collana di diamanti.

-Diamanti? Ho letto sul Times che c’è una banda che ruba diamanti e ha messo a segno diversi colpi nelle ultime settimane. Magari ha agito ancora!
-Ottima osservazione, è la prima cosa a cui ho pensato anch’io, ma il modus operandi è diverso e finora questi criminali ci hanno tenuto a rivendicare la paternità dei loro misfatti. Altre idee?
Sembrava sfidarlo e Castle non ci stava a perdere
-Il figlio hai detto? Quanto eredita con la morte dei suoi genitori?
-Non avevano molto, la casa è in affitto, conto in banca abbastanza esiguo, nessuna cosa di valore. A parte la collana rubata! Ma osservazione interessante anche questa. Ora capisco perché la detective Beckett ti portava con lei …

Castle le rivolse uno sguardo truce, non poteva ridurre il rapporto con Beckett ad una mera collaborazione, quello che c’era tra loro era ben altro. Castle non aggiunse nulla, ma il suo sguardo era sufficiente perché la detective capisse la sua silente obiezione.  

-Ci ho riflettuto e mi sono accorta che c’è un’incongruenza in questa scena del crimine, vediamo se scopri qual è!

Cavolo, lo stava davvero sfidando! Quindi sarebbe stato quello il leitmotiv di una loro eventuale collaborazione? Giocare sul tempo e competere per chi risolve prima il caso? Castle avvertì l’adrenalina scorrergli nelle vene, come quando giocava a poker, come quando dava la caccia ai criminali nei suoi libri. Cominciò a guardarsi intorno, alla ricerca di indizi. Non era uno di quelli che ci stava a perdere.

-Da dove sono entrati i ladri?
La detective sorrise, forse aveva colto l’incongruenza, che lei ci aveva messo ore a capire, prima di quanto pensasse. Aveva davvero un ottimo intuito!
-Dalla porta, ci sono segni di effrazione.
Castle si avvicinò in modo sospetto alla finestra della camera dei defunti coniugi
-Era assicurata la collana?
-Sì, per 50000 $.
-L’accesso ideale per l’appartamento è la camera da letto. Affaccia su un vicolo buio ed isolato, ma i ladri sono entrati dalla porta, perché? Ho forse trovato l’incongruenza detective?
Lei sorrise di nuovo.
-Eh già, ammetto che pensavo ci avresti messo di più … Hai teorie sul motivo, visto che sei così brillante?

Gli stava forse chiedendo una mano? E quello sembrava un complimento … Ok, la detective Logan, decisamente non era Beckett, e quel modo di fare pieno di lusinghe e attenzioni fece piacere a Castle che aveva bisogno di essere coccolato un po’.

Castle si avvicinò alla porta e cominciò ad esaminare la serratura
-Forse ho una teoria!
-Sono tutta orecchi!
-Vedi questa increspatura del legno intorno alla maniglia? Se i ladri avessero scassinato la porta dall’esterno non dovrebbe esserci.
La detective rimase dubbiosa ad osservare la porta
- E’ probabile che i ladri avessero le chiavi, devono essere entrati e una volta all’interno hanno scassinato la porta per simulare un’effrazione. Magari c’entra il figlio! Ha pensato bene di simulare una rapina, rubare la collana, incassare i soldi dall’assicurazione e, così, guadagnarci due volte.

La detective era piacevolmente sorpresa
-I tecnici della scientifica hanno esaminato quest’ingresso, Rick sei sicuro?
-Una volta io e Beckett – Si fermò un attimo, pronunciare il suo nome a voce alta gli metteva un nodo allo stomaco – abbiamo arrestato un esperto in serrature e furti con scasso, ci ha spiegato qualche trucco. Ora so anche togliermi le manette senza usare le chiavi!
La detective alzò un sopracciglio
-Beckett mi avrebbe fulminato pensando ad un possibile doppio senso di questa frase!
-Andavi a letto con lei?
-Con Beckett? No, no, noi eravamo amici! – Lo disse con un tono quasi dispiaciuto
La detective annuì, come se avesse compreso le dietrologie celate in quella frase
-Tu eri innamorato, ma lei no?
-No, no, ma che … No! Eravamo amici, solo amici! Amici e basta!
-Beh quando lavoreremo insieme, evita di nominarla ogni tre secondi, allora.
-Ma ho detto che non accetto la tua offerta!
-Rick, hai trovato un elemento essenziale per la risoluzione di un caso, credo che dovresti riconsiderare la tua partecipazione, tenendo presente quanto puoi essere utile alla polizia.

Poi prese il telefono
-Esposito? Sono Logan, voglio un incartamento completo sui dati personali del figlio dei Tiggle. Voglio sapere anche quanti denti ha in bocca, mi sono spiegata? Sulla mia scrivania tra mezz’ora. E manda una squadra di esperti a casa Tiggle, voglio che ricontrollino la scena. Sì Esposito, di nuovo! – Chiuse il telefono. – Andiamo, ti accompagno in centrale.

Appena saliti in auto, alla detective squillò il cellulare:
-Hey, amore! No, sono ancora a lavoro ... Ma certo, lo sai. Sì, anch’io, un bacio!
Castle sembrò sorpreso, non si aspettava che la detective avesse un compagno né, tantomeno, che fosse così tenera nel privato
-Non sapevo fossi sposata.
-Separata, a dire il vero! Era mio figlio al telefono.
-Hai un figlio?
-Era un modo carino per dire cavolo non ti facevo così vecchia o un modo velato per dire che non sembro una donna che possa avere figli?
Riusciva sempre a spiazzarlo, con lei non aveva mai la frase giusta da dire
-No, io volevo solo, sono sorpreso, solo questo. Quanti anni ha?
-16.
-Davvero? Anch’io ho una figlia di 16 anni, quasi 17! Lei è il mio orgoglio.
-Anche Mark è il mio. Sai Castle, credo che io e te abbiamo più cose in comune di quanto pensi. E’ un peccato che tu abbia ancora dei dubbi sulla nostra collaborazione, faremmo scintille insieme. – Gli disse e gli lanciò un’occhiata intensa che Castle accolse in modo imbarazzato. Probabilmente le scintille a cui alludeva non erano legate al distintivo e alle indagini …

Quando arrivarono in centrale Esposito consegnò il plico alla detective che non lo ringraziò neppure, guadagnandosi un’occhiataccia dell’uomo. La detective lesse la documentazione, mentre Castle rimase in attesa. Poi sollevò lo sguardo e disse:
-Avevate degli accordi tu e Beckett?
-Accordi? Che intendi?
-Non so, cose che non potevi fare o obblighi che dovevi rispettare?

Castle ci pensò un attimo:
-Non direi; obblighi non proprio. Io le portavo il caffè la mattina, non potevo giocare con la sua sedia e non mi ha mai fatto guidare.
-Bene, direi che concordo sulla sedia! Di solito prendo un cappuccino e queste sono le chiavi. – Disse porgendogli le chiavi dell’auto
Castle rimase imbambolato a guardarla, quella donna non avrebbe accettato un no come risposta. La sua determinazione era accattivante per certi aspetti e irritante per altri, eppure non aveva la forza di tirarsi indietro. Afferrò le chiavi con il ghigno di un bambino felice
-Dove andiamo?
-Kensinton Avenue. Ci facciamo una bella chiacchierata con il figlio dei Tiggle!
-Posso accendere la sirena?

La detective sorrise. Era acida con tutti, ma Castle le piaceva e la eccitava parecchio, soprattutto quel suo lato fanciullesco e non aveva paura di darlo a vedere. Si diressero verso l’ascensore insieme; Esposito e Ryan assistettero alla scena increduli, con le bocche leggermente aperte per lo stupore

-Mi lascia guidare – Disse sottovoce, mostrando le chiavi ai due amici, e sollevando il pollice sinistro in segno di vittoria
Ryan ed Esposito commentarono la scena dopo qualche secondo:
-Credo che papà si sia appena risposato!
-Ha fatto presto! – Rispose seccato Esposito.
 



Ciao a tutti,
SPAZIO PROMOZIONALE:  primo NON perdetevi il prossimo capitolo (vi anticipo che il rating sarà un po’ più di giallo), secondo, io non sono molto brava con i dettagli crime, la parte sulla collana di Diamanti è un omaggio a Luli87 che ha scritto una storia che si chiama appunto Diamanti, molto avvincente, che vi consiglio di leggere!
Detto questo, grazie per la lettura e i commenti, se vorrete lasciarne.

Remember keep calm, there’s a forth season 
   
 
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