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Autore: Kat Logan    16/06/2011    13 recensioni
Un'amica da ritrovare, un matrimonio imminente, una coppia consolidata, un nuovo nemico. Per le Outer le avventure non finiscono mai. Seguito di "All we are"
Hotaru viene rapita e portata in una dimensione sconosciuta, ma quando uno degli alleati di Haruka e Michiru è la morte, chi potrebbe essere la nuova terribile minaccia?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio ultimo respiro, per te.'
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“Ben fatto Miyuki!”
Il demone della Gelosia posò le sue mani scarne sulle spalle esili della donna.
“Ricorda…lei è la cosa più importante per lui, tu non sei nulla…è lei che ama, è lei che cerca…Hotaru è ciò che lo rende umano e lo allontana dall’essere un mostro come te. Senza di lei però, voi due sarete di nuovo così simili, così uniti…” Gli occhi verdi elettrici si fecero più sottili a pronunciare quelle parole sottovoce all’orecchio della segretaria.
Miyuki era stata soggiogata dalla gelosia, dal sentimento più distruttivo al pari con l’odio che esista.
Il mio padrone è come me, siamo uguali, con lei non centra nulla…
Quel pensiero rassicurava la donna, il cui unico scopo era riavvicinarsi alla sua amata morte, a colui che si era preso cura di lei, a cui era legata, che le faceva provare qualcosa, anche se era un sentimento marcio ed insano.
Gli occhi a mandorla vitrei guardarono la piccola figura davanti a sé.
Hotaru era incatenata ad un grande albero bianco, che brillava sotto un fascio di luce proveniente da un sole pallido e freddo.
I capelli scuri le ricadevano spettinati sul viso creando un forte contrasto con la pelle candida così simile a quella pianta che era la sua prigione.
L’aveva ingannata e catturata alla sprovvista, senza dar tempo a Sailor Saturn di prendere il sopravvento.
“Cos’hai tu? Non sei altro che una piccola lucciola tristemente imprigionata.”
Gelosia sorrise alle parole di Miyuki e scomparve.
“Non hai i requisiti per essere la regina dell’oltretomba. E’ un posto che non ti spetta!”
 
***
 
La caduta nel vuoto sembrò durare un’eternità a Michiru, che non aveva smesso un istante di stringere la mano di Haruka, che alle volte sembrava scivolarle via a causa dei guanti candidi della divisa da senshi.
Quello era un distacco che non avrebbe potuto sopportare, in quel momento la vicinanza dell’amata era più indispensabile dell’aria stessa.
Hotaru è già troppo lontana. Tenuta in ostaggio chissà dove.
Il vortice si chiuse con un rumore flebile alle loro spalle.
Haru davanti alle guerriere seguiva deciso una pista che solo lui poteva sentire.
“Che vuol dire che è un segugio infernale?” Domandò alla morte Haruka osservando il cagnolino tutto intento ad annusare l’aria.
L’uomo guardò l’animale, poi posò il suo sguardo sulla bionda “Lui può trovare Hotaru ovunque, attraverso ogni dimensione ne sente l’odore!”
“Sarà meglio seguire il piccoletto allora!” disse decisa Setsuna avviandosi davanti al gruppetto.
Haruka fece spallucce seguendo l’amica, prestò attenzione al suolo che scricchiolava sotto i loro passi. Sembrava stessero camminando su dei frammenti di vetro.
Intorno a loro regnavano le tenebre, illuminate flebilmente solo dai riflessi provenienti dagli specchi rotti sotto i loro piedi.
“Che razza di posto…” borbottò stringendo la presa di Michiru che avanzava silenziosa dietro di lei con le dita intrecciate saldamente alle sue.
“Oh non lamentarti! Al tuo ego non fanno bene tutti questi vetri rotti? Ti ci puoi specchiare!” scherzò Sailor Pluto.
“Simpatica! Te l’hanno mai detto che potresti far la comica? Magari rimorchieresti!”
“Io un uomo non lo voglio!” la riprese la donna continuando ad avanzare.
“Ah giochi nella mia squadra allora! Non c’è problema troveremo una donna!”
“Smettila di blaterare con questa storia!”
“Magari una bella comica attraente! Così può insegnarti il vero senso dell’umorismo!” Haruka sorrise compiaciuta per la sua ultima battutina pungente.
“Haruka, zitta!” disse improvvisamente Michiru.
“Zitta a me? Ma che ti prende? Dovresti essere dalla mia…”
“sssht!” la intimò Michiru parandosi davanti a lei e tappandole la bocca con una mano.
Lo sguardo blu mare vagò attento intorno a loro.
Tutti si fermarono e Haruka capì al volo che la compagna aveva percepito qualcosa.
“Sembra una mandria…” sibilò la morte.
Haruka lo guardò storto poi un rumore raggiunse il suo udito.
“Si avvicinano…” constatò Sailor Pluto sull’attenti.
“Sembrano parecchi…”
Dal buio dietro di loro sembrò alzarsi una nuvola di polvere.
Qualcosa brillò
“Ma cosa…?”
Un gruppo di occhi rossi popolò l’oscurità avvicinandosi a grande velocità a loro.
“Il circolo dei demoni! Correte!” esclamò Jack.
“Che hai combinato?” chiese Haruka indagatoria.
“Amo tua figlia!”
“Non è una risposta valida!”
“Beh questo sentimento è stato la causa dei miei guai che tu lo voglia o no!”
“Oh fantastico! Scarica la colpa a chi non è presente!”
“Piantatela!” Michiru si parò tra i due.
“Smettetela di discutere, non mi pare il momento!” concluse dopo una breve pausa.
“Qui nessuno scappa!” aggiunse Sailor Pluto puntando il suo bastone argenteo verso i nemici.
“Perché dovremo aiutarlo? Sono problemi suoi!” Disse con disappunto la bionda.
“Sono anche problemi di Hotaru ora, quindi direi nostri!” le spiegò Michiru.
Haruka boffonchiò per poi dire a denti stretti “non ti farò mai più un favore, bello!”
La morte sorrise.
“Dead Scream!” La voce di Sailor Pluto tuonò scagliando senza pietà un’onda violacea di energia contro i nemici.
Le figure incappucciate uscirono illese dall’attacco appena subito e contrattaccarono con delle sfere di fuoco che sembrarono apparire dal nulla.
“Ci è mancato poco!” Michiru era finita a terra per schivare l’attacco. Haruka l’aiutò ad alzarsi quando notò una smorfia di dolore sul suo viso.
“Che ti succede?”
“Niente…”
“Non direi, fammi vedere!” insistette la bionda preoccupata.
“Attente!” Gridò la morte innalzando uno scudo che deviò le sfere di fuoco lontano da loro.
“Mi tocca ringraziarti sta volta!”
“Non farlo, basta che la pianti di distrarti troppo, non ho intenzione di salvarti la vita troppe volte, visto come mi tratti!”
Haruka provò a ribattere ma il gemito di Michiru la distrasse nuovamente.
La divisa assunse un colore rossastro che Setsuna notò immediatamente sulla schiena di Sailor Nettuno.
“Credo sia colpa dei vetri!” sentenziò.
“Gettandoti a terra ti sei ferita…”
“Meglio che venire bruciata viva da una di quelle!” disse indicando il fuoco che ora le stava accerchiando.
“Ci vuole un po’ d’acqua!” le fece l’occhiolino la morte continuando con un “pensi di farcela?”
Ecco che ammicca!
Haruka si diede un freno per non malmenare il marito di sua figlia.
Le fiamme scoppiettarono danzando nel buio.
“Deep submerge!” la potenza dell’oceano spense il fuoco che le aveva messe alle strette.
Le figure incappucciate avanzarono silenziose.
“Consegnateci la morte!” disse la voce proveniente dall’individuo a capo del gruppo di demoni.
“Chiari e concisi, è proprio te che vogliono!” rise Haruka beffarda.
“Non ho intenzione di seguirvi.”
“Hai abbandonato il tuo regno, il tuo dovere…”
La voce della morte tuonò assalito da un moto di rabbia “L’HO FATTO PER UNA GIUSTA CAUSA!”
“Nessuna causa è giusta se manchi ai tuoi doveri. L’oltretomba è la tua priorità!”
“Hotaru lo è!” A quel nome l’uomo dai capelli corvini sentì il dolore pervadere ogni angolo del suo corpo. I canini appuntiti si scoprirono in una smorfia sul viso che sottolineava ciò che stava provando in quel momento.
“Guardati come sei ridotto…” quella frase venne pronunciata con un non troppo velato disgusto.
“Senta signor…” Haruka s’interruppe un momento per poi riprendere il discorso non capendo come poteva chiamare il soggetto inquietante che le si parava davanti “signor non so chi tu sia…In altre circostanze le avrei lasciato volentieri questo individuo psicologicamente instabile, ma si da il caso che mia figlia non possa aspettare, è la mia prima priorità perciò ora noi togliamo il disturbo con il cadavere dolorante qui!”
“Guerriere, non mettetevi contro di noi!”
“Se è una minaccia non funziona!” intervenì Sailor Nettuno con fare deciso.
“Se non volete collaborare…” Il demone non finì la frase che altre sfere fiammanti comparvero sul palmo delle sue mani invisibili pronte a scagliarsi su di loro.
“Tira su un bel vetro mr. Mago!” Haruka incitò la morte che ubbidì all’istante.
“Ascoltatemi bene, li terrò a bada io…”
Haruka, perché parli al singolare?
Michiru sbiancò lievemente in volto a quelle parole.
“Dovete andare, qui perderemmo troppo tempo, ci si divide! Seguite Haru, presto!”
“Sono troppi è un suicidio!” la voce di Michiru uscì incrinata. I suoi occhi erano sbarrati dal terrore di quella separazione.
I colpi dei demoni si abbattevano incessanti sullo scudo della morte provocando dei forti boati.
“Devi trovare la nostra bambina…”
“Ma…”
“Michiru dammi retta! Non si discute!” il tono di Sailor Uranus era risoluto e non ammetteva repliche.
Michiru aveva sempre confidato in lei, la conosceva più di se stessa ormai, sapeva di cos’era capace, conosceva la sua potenza e i suoi colpi micidiali ma abbandonarla li era la cosa più difficile che le stesse chiedendo di fare.
“Non fare cose stupide…” una lacrima rigò il volto dai lineamenti fini ed eleganti della ragazza.
“Fidati di me e non temere…hai un’ottima squadra con te!” le sorrise posando lo sguardo su Setsuna e soffermandosi sulla morte “certo lui non è un gran che…ma ammettiamolo, sa il fatto suo!”
Un altro colpo fece tremare la barriera che le stava proteggendo.
Michiru venne colta dall’istinto irrefrenabile di abbracciare la guerriera di Urano, stava per gettarsi tra le sue braccia, quando Haruka lo capì e fece segno a Jack di dividerle.
Per quanto quella scelta le stesse provocando dolore era necessaria, sapeva che il tocco di Michiru l’avrebbe fatta cedere e che non sarebbe riuscita a lasciarla andare.
Una barriera di vetro le divise all’istante.
La ragazza del mare singhiozzò sobbalzando per la sorpresa.
“Haruka…”
Appoggiò il palmo della mano destra sulla superficie trasparente e dall’altra parte la bionda fece lo stesso.
Per un momento pensò di sentire il calore della sua mano.
E’ un illusione…
“Portala a casa, Michiru…riportala al sicuro!”
Lo sguardo cobalto s’incatenò a quello blu mare affogando lentamente.
“Ti amo”
Haruka sorrise scuotendo la testa “anche io piccola…”
“Devi ritornare tutta intera, mi hai capita?”
“Tornerò di sicuro, devo ritornare per sposarti!”
Il cuore di Michiru sobbalzò violento nel suo petto.
“Non vorrei interrompere il momento ma non so quando durerà lo scudo che la protegge!”
“Andate!” ordinò Haruka voltando le spalle ai compagni.
Andate prima che questi bastardi ci facciano tutti fuori!
 
Haru abbaiò girando su se stesso in un punto poco lontano dalle guerriere.
“Ha trovato dove aprire il prossimo portale!” Setsuna compì il suo dovere aprendo l’ennesima porta.
Il cucciolo si lanciò senza paura nel vortice temporale seguito dalla morte.
Michiru si voltò un’ultima volta.
Haruka le dava le spalle, in posizione per scagliare un attacco ravvicinato. Poteva sentire i demoni sempre più vicini a lei.
Sembrava senza paura.
Hai promesso Haruka.
Il suo cuore perse un battito, immaginò il sorriso beffardo e strafottente della guerriera di Urano pronta a deridere i suoi avversari e con quell’immagine nella testa raggiunse gli altri in un’altra dimensione.
Haruka vide l’illusione dissolversi davanti a suoi occhi nel momento in cui la morte e le sue compagne scomparvero alle sue spalle.
L’odore pungente di zolfo la colpì e i demoni si scagliarono su di lei.
 
L’ultima cosa che Michiru udì fu un rumore sordo accompagnato da un potente “Wolrd Shaking!” e un grido di battaglia disperato.
 
 
Note dell’autrice:
Eccomi qui in anticipo sulla tabella di marcia. Ho deciso di dare la precedenza a questa fanficition invece che alle altre.
Mi sono un po’ dilungata ma in fondo mancano solo due capitoli alla conclusione finale di questa saga…Spero che il capitolo vi piaccia anche questa volta!
Vi ringrazio tutti quanti per le numerose recensioni e per aver seguito il tutto fin qui. Siete fantastici!
A questo punto non mi rimane che dire “Go Haruka! Gooo!” :P
   
 
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