Serie TV > Criminal Minds
Segui la storia  |       
Autore: DiNozzo323    16/06/2011    2 recensioni
Un nuovo personaggio è entrato a far parte di questa splendida squadra. IV stagione.
Quella mattina la squadra della BAU era stata chiamata in sala riunioni, ma cosa strana non era stata JJ a chiamarli, bensì Hotch.
-Abbiamo un caso.-
-Perché non ne so nulla?- chiese JJ all'uomo, abbastanza confusa.
-Perché non è un caso ordinario.-....
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Penelope Garcia, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ok, alla fine ho deciso di finire di pubblicarla =) Grazie sempre per seguirmi e grazie soprattutto a

bulmettina e caso e niki1909 per averla messa fra i preferiti

fange69 e herm83 e mikared1987 e Luna Viola per averla messa fra le seguite

e a caso e Luna Viola che mi hanno spinto a continuare.

Un bacio e buona lettura!!!




In quei giorni Sam fu parecchio impegnata. Stare con l'amica, organizzare i funerali dei due amici morti, e in primis, fare pace con se stessa. Durante le notti non la smetteva di pensare alla sua vita, al suo passato, a ciò che stava vivendo... Cosa sarebbe successo se i genitori non fossero stati uccisi? Avrebbe avuto a che fare ugualmente con Vess e gli altri? Sarebbe stata la stessa ragazza di adesso? Avrebbe tentato di entrare alla BAU? Avrebbe conosciuto Spencer e gli altri? Tom e Jim adesso sarebbero ancora vivi?

Questi pensieri la tormentavano, e anche se quando era circondata dalle altre persone faceva finta di stare bene, bene non lo stava per nulla, e di questo se ne accorsero anche gli amici, pur non potendola vedere... E tutto per il semplice fatto che non aveva chiamato nemmeno una volta.

-Le passerà, tesoro, stai tranquillo.- Disse due giorni dopo Garcia a Spencer, vedendolo pensieroso.


Sam passò quei tre giorni con Jil. La sua migliore amica era dura come il diamante.

-E così ho dovuto essere rapita prima di poterti vedere con distintivo e pistola e conoscere i tuoi colleghi. Dimmi, ma per caso era un tuo piano architettato a questo scopo?- Le chiese due giorni dopo l'amica.

-Dai scema, come fai a dire così? Io avrei fatto le cose in grande stile.- Rispose scherzando Sam. Entrambe risero piano, poi Jil si fermò e la guardò seria.

-Sam, so che non stai bene. Lo vedo dai tuoi occhi... Non sorridono più come prima, e lo sai che io amo i tuoi occhi perché...-

-Sono dotati di vita loro. Si, lo so.- Completò Sam.

-Cucciola, tu non potevi fare nulla. Non è stata colpa tua, ma di quei due pazzi. Non ti prendere colpe che non esistono. Tu sei un angelo e io sono fiera di essere tua amica. Adesso torna più in forma di prima e sbattine dentro tanti altri.-

-Sai, è la stessa cosa che mi ha detto David... Rossi.-

-Deve essere in gamba questo David.-

-Uno dei migliori.-

-Era uno di quelli che ha sparato?-

-Si, quello con la barba, il più “anziano” della squadra.-

-Però, li porta bene gli anni...- Scherzò Jil, alzando e abbassando le sopracciglia ritmicamente e facendo uno strano sorriso. Sam a quella vista scoppiò a ridere.

-Jil, ti prego, non fare mai più quello sguardo! Sei inquietante!- Disse in mezzo alle risate.

-Quale sguardo? Questo?- Continuò imperterrita l'amica, felice di vedere Sam ridere.

-Ti prego, basta! Mi fa male la pancia dalle risate!-

-Se fare la finta maniaca è il prezzo per vederti ridere così sono disposta a pagarlo.- Sam l'abbracciò stretta.

-Sei un tesoro Jil. Il mio tesssoro.- Disse imitando Gollum. D'altronde non era giusto che ridesse solo lei.

-Amore, dimmi un po', Spencer chi era? Chi è il cavaliere senza macchia e senza paura che ha rubato il cuore della mia principessa? Dimmelo, così lo potrò sfidare per la tua mano...- Fece Jil, imitando la voce di un uomo e tendendo il braccio, sentendo un leggero dolore a un fianco, visto che aveva una contusione alle costole. Se non si comportavano così non erano loro stesse.

-Spencer? Il più giovane... Quello con i capelli lunghi...-

-Ah! Si! Ho capito! Sembra carino... Per adesso approvo. Comunque molto carino anche l'altro... Quello palestrato, capelli rasati...-

-Oh, Derek! Si, è un tesoro... Jil, tesoro, adesso cosa farai?-

-Credo che resterò un po' qui dai miei. Ora che tutto questo è passato voglio stare un po' con loro, e poi mi sarebbe difficile stare a casa da sola con il gesso a una gamba... Non sarà male essere coccolata per un po' di tempo.-

-Però poi per un po' starai da me, e non si accettano rifiuti... Pensi che riusciremo a andare lo stesso al centro benessere assieme?-

-Scherzi? Non ci sarà gesso, fasciatura o gamba che tenga! Amore, tu quando parti?-

-Domani sera, prendo l'aereo alle 19. Dovrei arrivare a casa in 30 minuti, fico vero?-

-Amore, quando arrivi, non tenere le distanze da Spencer. Se è davvero come me lo hai descritto ti vorrà stare vicino...-

-Non ti preoccupare. Non potrei mai dopo che mi ha detto che mi ama.-

-Che cosa?- Gridò Jil con quanto fiato aveva in corpo, facendo saltare Sam dalla sedia.

-E tu non mi hai ancora detto nulla? Raccontami tutto, nei minimi particolari.-

Bé, questa era Jil... Era fatta così, non ci poteva fare nulla, ma l'adorava per questo.


Il giorno dopo Sam si avviò all'aeroporto accompagnata dallo sceriffo in persona. Non erano amiche, ma potevano diventarlo, specie adesso che non aveva più motivo di stare lontano dal suo paese natale... Sarebbe potuta andare qualche volta, magari a trovare i genitori di Jil, che erano sempre tanto buoni con lei o a salutare i suoi al cimitero. Stava aspettando seduta che l'aereo si riempisse quando ricevette una telefonata da JJ.

-Sam, ciao, dove sei?-

-Ciao JJ, sono in aereo, siamo per decollare, perché?-

-Abbiamo un caso, dobbiamo partire per Olimpia.-

-Vengo con voi.-

-Lo immaginavo. Ti aggiorniamo a bordo. Ci vediamo all'aeroporto fra mezz'ora.-

-Scusi signorina, deve spegnere il telefono. Stiamo decollando.- La informò una hostess.

-Perfetto, a tra poco.- E spense il cellulare, ringraziando di aver scelto quel volo, di aver comprato dei vestiti a Shippensburg e di non aver imbarcato il bagaglio, altrimenti altro che mezz'ora ci sarebbe voluta.


Arrivò all'aeroporto esattamente 24 minuti dopo che aveva spento il cellulare. Prima di scendere dall'aereo chiese all'hostess se c'era un modo veloce di raggiungere il jet, senza dover fare tutto il giro. Le disse che purtroppo doveva entrare nell'aeroporto e uscire al terminal 4, circa 600 metri dopo. Gambe in spalla, Sam fece una corsa attraverso tutto l'aeroporto, con lo zaino che le sbatteva contro la schiena a ritmo di corsa. Per fortuna che a quell'ora non c'era quasi nessuno in aeroporto, altrimenti avrebbe sicuro travolto qualcuno. Era quasi arrivata al terminal 4, infatti vedeva già gli amici che mostrava i tesserini alla donna all'uscita, quando non notò che il pavimento era appena stato lavato e prese una scivolata incredibile, manco fosse stata un calciatore che cerca di segnare. Se gli altri fossero stati dei personaggi dei fumetti, sarebbero stati disegnati senza ombra di dubbio con dei mega-goccioloni ai lati della testa. Emily si stava sforzando in tutti i modi di non scoppiare a ridere. Quando la sua corsa si fermò David e Derek le offrirono una mano ciascuno e la tirarono su.

-Piccola, capisco che ti siamo mancati, ma non ti sembra di esagerare?- Fece Derek sorridendo. Sam era parecchio imbarazzata, si portò una mano dietro la testa e chiese scusa. Poi mostrò il tesserino alla donna che la guardava allucinata e si imbarcò sul jet.

-Posso sapere cosa ci porta a Olimpia? Mi sento un po' fuori dal mondo...- Disse Sam, dopo aver salutato tutti come si deve.

-C'è stata una serie di rapimenti, cominciata 9 mesi fa. Quattro donne in tutto...- Disse JJ, prendendo un po' di fiato. -Bionde, occhi azzurri, poco più di vent'anni.- Sam non reagì. Non poteva attaccarsi a tutti i casi che gli capitavano.

-Stamattina ne hanno trovata una morta. Era stata imbalsamata.-

-Spero fosse morta quando l'S.I. L'ha fatto...- Mormorò Sam. Lo sperava davvero per la ragazza.

-E' stata rapita nove mesi fa. È stata la prima.-

-Ovviamente a causa dell'imbalsamazione sarà difficile stabilire con precisione la morte della vittima.- Disse Sam.

-In effetti, quando si effettua l'imbalsamazione di un corpo, il sistema linfatico e vascolare vengono riempiti totalmente da sostanze derivate dalla formaldeide, che è tossica di per sé, il che rende difficile e in alcuni casi impossibile stabilire l'ora della morte di una persona.- Disse Spencer, colto come sempre. Era contento di vedere che Sam fosse, caso a parte, serena. Lo rendeva felice, nonostante non avesse chiamato per tre giorni.

-Dov'è stata trovata?-

-In un parco nazionale a est di Olimpia, zona di escursioni stagionali. Il corpo è stato travolto da una frana di fango.-

-Ecco spiegato lo stato del corpo...- Disse Sam a nessuno in particolare.

-I rapimenti sono avvenuti a intervalli di tre mesi. Se applica una rotazione delle vittime...- Stava dicendo Emily.

-Ci sono altri cadaveri.- Concluse Sam.

A quel punto, avendo aggiornato Sam, poterono iniziare a discutere tutti assieme il caso.

-Ma se volessi imbalsamare un corpo, che procedimento dovrei seguire.- Chiese Emily guardando principalmente Spencer e Sam, visto che avevano a che fare con la chimica, conoscenza importante per quell'operazione. Spencer fece un gesto con la mano verso di Sam facendole capire che le cedeva la parola. Che galantuomo.

-Si fa defluire il sangue dalla giugulare, si sostituisce con liquido per l'imbalsamazione, derivati della formaldeide, tramite una delle due arterie principali.-

-Ci vogliono attrezzature speciali e pratica.- Disse David.

-Anche una conoscenza del sistema vascolare umano sarebbe utile.- Disse Spencer.

-E' un medico forse...- Espose il dubbio JJ.

-Un infermiere o un tecnico, uno con formazione in scienza mortuaria.- Disse Hotch.

-Non c'era questo corso alla mia Università.- Informò Derek

-Per me è una faccenda totalmente assurda... L'imbalsamazione, voglio dire.- Emily.

-C'è chi vuole un bell'aspetto al funerale. Personalmente io preferisco essere cremata, ma sono gusti...- Rispose Sam.

-Ma non sono loro, quello è un guscio vuoto dipinto e levigato. Anche io voglio essere cremata.- Disse Emily sorridendo a Sam. Una strana cosa da avere in comune.

-Perché qualcuno dovrebbe imbalsamare il cadavere della persona che ha ucciso?- Chiese JJ.

-Perché vuole tenerla accanto a sé. È un problema di possesso.- Rispose David.

-In modo che non possa andarsene. Forse alle spalle ha una storia di abbandono.- Disse Derek.

-Ma alla fine anche un cadavere imbalsamato si decompone e così lui ha bisogno di nuove vittime.-Osservò Spencer.

-Questo spiegherebbe la ciclicità dei rapimenti. Una vittima ogni tre mesi.- Hotch

-Il che significa che almeno due delle tre donne che restano sono già morte.- Disse David, togliendo le parole di bocca da Sam.

-E la terza?- chiese JJ

-Brooke Lombardini. Sono passati quattro giorni da quando è sparita dopo il suo turno in un ristorante del luogo. Conosciamo le statistiche.- Rispose Hotch

-Il 90% delle vittime di rapimento vengono uccise entro le 36 ore.- Disse Spencer. Sam pensò seriamente di iniziare a chiamarlo “biblioteca ambulante”.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: DiNozzo323