Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: Black Mariah    16/06/2011    4 recensioni
-Io...noi non possiamo...- gli disse non guardandolo, cercando di aggiustarsi alla meglio il vestito.
Gerard le si avvicinò di nuovo e cercò nuovamente di baciarla, non dandole ascolto.
-No, basta...davvero...Io non voglio...- disse lei allontanando il viso dal suo per non farsi corrompere nuovamente dalle sue labbra.
-Perchè?- disse quasi arrabbiato Gerard. Che le prendeva? Non poteva darsi di nuovo a lui e poi allontanarlo quando voleva lei.
-Perchè sono fidanzata, cazzo.- rispose Annie arrabbiata con se stessa -E non ho intenzione di tradire il mio ragazzo, nè tanto meno di essere la tua amante!- continuò ad alta voce.
"SEGUITO DI LIKE A FUCKIN' ROCKSTAR" (non è necessario leggere la prima storia)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I've never want to let you down

or have you go,

it's better off this way.


 

Annie scappò in mezzo alla gente. Aveva bisogno di respirare e le sembrava che Gerard si fosse preso tutta l'aria che c'era. Appena si allontanò da loro, le sembrò di essere appena uscita da una lunga apnea durata tutto il tempo della conversazione con lui. Le tremavano le gambe. Il cuore le batteva all'impazzata e sentiva la sua pelle sudare a freddo.

Doveva andarsene. Doveva sparire.

Si avvicinò alla dormosa di vimini su cui prima c'era Chace e quasi isterica iniziò a cercare disperatamente una sigaretta dalla tracolla del ragazzo.

Per fortuna Chace non era lì, altrimenti oltre a evitare di scoppiare in lacrime, avrebbe dovuto trovare anche una scusa decente per giustificare il suo repentino cambio di comportamento.

Perchè doveva sempre riuscire a rovinarle tutto? Perchè doveva sempre scombussolarla in qualche maniera?

Scappò fuori in spiaggia. Sperava che nessuno ci fosse lì a guardarla mentre le emozioni prendevano il sopravvento. Non poteva fare così. Si era sforzata tanto di non stare male per lui e sembrava esserci riuscita...Non poteva cedere solo perchè l'aveva rivisto...

Se ne andò più a largo, dove sulla sabbia non c'era nessuno e dove non c'erano nemmeno i falò ad illuminare i dintorni.

Rimase qualche secondo a guardare il mare nero, che si muoveva lentamente sotto l'influsso del vento. Faceva un po' freddo lì.

Si sentiva vuota, come se non stesse vivendo davvero quello che le avveniva intorno. Si era sentita così di nuovo, un anno e mezzo prima, quando Gerard sparì dalla sua vita così rumorosamente come era entrato.

L'aveva dimenticata anche lui...come lei aveva fatto allo stesso modo. Da quanto tempo non piangeva? Da quanto tempo non piangeva per lui? Allora che ci pensava non l'aveva mai fatto. Non l'aveva mai fatto perchè il dolore era così forte che le lacrime non uscivano. Era come se fossero stagnate nei suoi occhi, come se tutta la sofferenza che provava non poteva essere rappresentata da delle misere lacrime.

Respirò a fondo e chiuse gli occhi. Per un attimo vide Gerard, seduto su una panchina per le strade di New York...poi lo rivide di nuovo mentre era seduto su uno sgabello della sala prove del suo studio di registrazione e, dopo averle cantato Disenchanted, le diceva per la prima volta "ti amo".

Sprofondò sulla sabbia. Avrebbe tanto voluto piangere ma non ci riusciva.

Aprì il pacchetto di sigarette e ne sfilò una. La portò alle labbra e inspirando l'accese.

-Ora ti sei messa a fumare?- disse una voce alle sue spalle.

Annie chiuse gli occhi. La voce le si bloccò in gola. Lei non fumava, e Gerard lo sapeva, ma in quel momento aveva bisogno di calmarsi e quella che aveva tra le labbra era l'unica cosa che le era sembrata adatta.

Rimase in silenzio senza girarsi. Non voleva vederlo. Era già abbastanza doloroso sentire solo la sua voce.

Inspirò di nuovo e il fumo nei polmoni la fece tossire.

-Non dovresti farlo per me- disse Gerard con una voce piatta. Annie sentì che si era seduto anche lui sulla sabbia.

La ragazza gettò la sigaretta. Era inutile ...tanto non si sarebbe mai calmata.

-Perchè sei venuto?- domandò Annie quasi arrabbiata. Non avrebbe dovuto seguirla.

-Per la stessa ragione per cui tu sei scappata- rispose lui.

Gerard le stava guardando la schiena nuda. Un tempo quel corpo gli era così familiare. Avrebbe tanto voluta abbracciarla...

Un'improvvisa morsa allo stomaco lo colpì. Il cuore gli stava esplodendo nel petto. Aveva lasciato Linsdey di punto in bianco e l'aveva seguita. Non ce l'aveva fatta a trattenersi. La voleva rivedere, voleva che le due vite ritornassero ad intrecciarsi.

Annie guardò la luna. In quel momento qualsiasi cosa guardasse le riportava alla mente Gerard...

 

Non andare via...

 

-Dopo quanto tempo ti sei messo con lei?- chiese la ragazza arrabbiata. L'immagine di Linsdey le balenò per la testa. Come poteva piacergli una del genere? Con quei tatuaggi poco aggraziati? Una che mostrava le mutande quando suonava sul palco?

-Anzi no, non dirmelo...Non voglio saperlo- fece lei.

-Perchè, tu non ti sei consolata con nessuno?- le rispose lui altrettanto arrabbiato. Annie tacque.

Ci fu del silenzio. Silenzio interrotto solo dal rumore del vento che sbatteva sulla pelle di Annie. Un'ondata del suo profumo arrivò alle narici di Gerard. Da quanto tempo non lo sentiva?

Un'altra fitta colpì lo stomaco del ragazzo il cui cervello iniziò a pensare all'impazzata. Aveva taciuto davanti alla sua domanda. Anche lei stava con qualcuno...

Era totalmente assurdo come entrambi per tutto quel tempo avessero cercato di rifarsi una vita, di ricostruirsi un'esistenza e in meno di cinque minuti tutto ciò per cui avevano faticato era stato spazzato via.

-Vuoi stare qui ancora per molto?- fece lei.

-Mi stai cacciando?- rispose Gerard sorpreso.

-No, semplicemente voglio capire che cosa ci fai qui- disse.

Gerard tacque per qualche secondo. Non sapeva nemmeno lui perchè era uscito a seguirla abbandonando Linsdey a Jackie. In quel momento avrebbe voluto non averlo fatto ma il legame tra lui e quella ragazza, che si stava sforzando di fare l'incazzata e l'acida, era troppo forte, e lui sapeva benissimo che per quanto fosse arrabbiata con lui se solo si fosse applicato di più, l'avrebbe ritrovata di nuovo.

Si alzò e si posizionò davanti a lei.

-Non lo so nemmeno io- le disse sicero. Annie si spaventò per la forza che Gerard riusciva a trasmetterle. Si erano alzati entrambi ed erano abbastanza vicini l'uno con l'altra.

Annie girò la testa da un'altra parte perchè non avrebbe voluto guardarlo negli occhi per nulla al mondo. Quegli occhi avrebbero potuto essere fonte di felicità quanto di puro dolore.

-So solo che avevo bisogno di parlarti per un'ultima volta- disse lui con voce strozzata.

"Parlarti per un'ultima volta".

Annie deglutì.

Il suo odore le arrivava alle narici.

Avrebbe voluto gettarsi al suo collo e abbracciarlo, non faceva nulla se era stata male per un anno intero. Se per un anno intero aveva rischiato quasi di impazzire credendo che tutto ciò che aveva vissuto con lui fosse stato solo un sogno, che non fosse mai realmente accaduto.

Gli occhi le si riempirono di lacrime, per davvero questa volta. E non avrebbe voluto farsi veder piangere, anche perchè non l'aveva mai fatto da quando si erano lasciati.

Gerard la guardò, e gli venne un groppo in gola quando vide gli occhi marroni e verdi della ragazza brillare sotto la flebile luce della luna.

-Com'è Linsdey?- chiese poi guardando altrove. -Ci stai bene?- aggiunse.

Gerard continuò a guardarla. Sì, ci stava bene...ma non era la stessa cosa. Ogni volta aveva la sensazione che mancasse qualche elemento al loro rapporto.

-Hai sentito il nostro nuovo album?- chiese Gerard invece di rispondere. Era curioso e volenteroso di sentire una risposta.

-Ma ti rendi conto?- disse ad alta voce Annie. Questa volta si girò a guardarlo per il nervosismo.

Lei gli chiedeva come stesse con quella nuova specie di fidanzata che si era trovato, se fosse felice, e lui che faceva? Le chiedeva se avesse sentito il suo nuovo album?

-Rispondi.- disse Gerard guardandola negli occhi. Aveva bisogno di quella risposta. La prese per le braccia. Il contatto gli causò una scossa.

La ragazza scosse la testa. -No che non ho sentito il tuo album del cazzo- urlò quasi. -Non avevo ulteriore intenzione di starmi a deprimere per te!- disse. Non voleva dirglielo in quella maniera ma quella stupida domanda le aveva fatto girare le scatole.

Gerard la strattonò quasi.

-Ah, tu sei quella che si è depressa?- fece lui arrabbiandosi. -Si vede come eri depressa nei backstage dei concerti, o a tutte le feste dove sei andata che te la facevi con uno diverso ogni volta!-

-Mi stai dando della puttana?- fece lei uccidendolo con lo sguardo -E tu e quelle foto? Almeno io l'ho fatto dopo che ci eravamo lasciati!- rispose.

-Oh e sentiamo, l'hai fatto per remprimere la sofferenza?-

Annie lo voleva ammazzare. Sapeva quanto era stata male e benchè non l'avesse visto con i suoi occhi, avrebbe certamente potuto immaginarlo.

-Scusa- mugolò lui dopo aver visto l'espressione della ragazza.

-Niente scusa, è quello che pensi tanto...ed è la stessa cosa che pensavi quando me l'hai detto per telefono l'anno scorso.-

Ecco un ulteriore elemento di sofferenza. Si erano lasciati per telefono. Prima di un concerto.

-Non ho mai detto una cosa del genere.-

-No, ma l'hai creduta, come pensavi che ti tradissi mentre ero in tour perchè credevi che non fossi pronta a "sopportare la vita di coppia nel mondo musicale"- fece lei citando le stesse parole usate da Gerard qualche tempo prima.

-Ho un'altra vita ora- fece Gerard lasciandola andare. Ad Annie si spezzò ulteriormente il cuore.

-Anche io- disse guardando la sabbia. -e non ho intenzione di rovinarmela- aggiunse.

Non era vero, per lui se la sarebbe anche potuta rovinare di nuovo, ma il suo orgoglio era così tanto...che di certo non si sarebbe gettata tra le sue braccia non appena l'avesse rivisto.

-E quindi finisce così?- disse Gerard con voce quasi tremante.

-E' finita un anno fa, Gerard- rispose lei. Quel nome le graffiò la gola...Si stava sforzando di fare l'acida, si stava sforzando di ferirlo per allontanarlo.

Avrebbe tanto voluto riaverlo, ma il solo pensiero che avrebbe potuto star male come era stata l'anno prima la terrorizzava.

Gerard chiuse gli occhi. Si sentiva un peso addosso, ed era lo stesso peso che aveva cercato di togliersi durante tutto quel tempo...

-Ehi Annie...- fece una voce maschile alle sue spalle. Gerard vide la ragazza voltarsi e fare un respiro profondo cambiando totalmente espressione.

-Non ti trovavo più!- fece Chace avvicinandosi a lei. Annie gli andò incontro mostrando le spalle a Gerard.

-Sì, scusami avevo bisogno di prendere un po' d'aria...- mentì spudoratamente Annie. Era assurdo quanto fosse brava a mentire. Gerard stava pensando esattamente quello.

Sentì mancare il proprio respiro quando vide la mano di Annie intrecciarsi tra quella di quel ragazzo...Per un attimo si sentì sprofondare. Era bellissimo. Molto più bello di lui, con un fisico palestrato e strepitoso. Era quel genere di ragazzo che durante il liceo gli faceva notare quanto lui fosse sfigato e quanto fosse meno dotato.

Il ragazzo dai capelli castani lo guardò incuriosito per un attimo, poi guardò Annie interdetto.

-Ah, Chace lui è Gerard...- ebbe il coraggio di dire Annie. Al rosso sembrò quasi di esserselo immaginato.

-Piacere- fece il ragazzo avvicinadosi educatamente e porgendo la mano -Chace- rispose con un sorriso. L'autostima di Gerard si distrusse totalmente.

Avrebbe voluto prenderlo a pugni e sfreggiargli quel viso fottutamente stupendo che si trovava.

Gerard avanzò lentamente, quasi procedendo a tentoni. Gli strinse delicatamente la mano e gli fece un cenno con la testa.

Chace portò un braccio sui fianchi di Annie che si era fatta più vicino a lui...E così nemmeno lei aveva detto niente al ragazzo con cui ora stava insieme...

Gli occhi verdi di Gerard si soffermarono per un secondo sul corpo del ragazzo, sui suoi addominali...

"Gerard, sai che a me non interessa il fisico in una persona" gli aveva detto Annie una volta.

Come no...non gli interessava.

-Ehm...noi andiamo- fece Annie.

Ma che diavolo stava facendo? Niente, semplicemente stava continuando a vivere la vita che si era creata. Una vita in cui Gerard non ci sarebbe più stato.

-Ah, sì...- disse il ragazzo dai capelli rosso fuoco quasi in trance -buona serata...- augurò mentendo alla grande.

-Ciao Gerard, piacere di averti conosciuto...- disse Chace rivolto a lui.

Faceva anche l'educato il bastardo. Non solo scopava con la sua ex ragazza, ma aveva anche il coraggio di fare il principino figo dai modi gentili.

-Sì, anche per me...- disse Gerard scazzato.
No, che non era stato un piacere vederlo. In quel momento avrebbe voluto prendere a parolacce Annie. Si era consolata bene, davvero bene.

Gli occhi suoi e della ragazza si incontrarono forse per la prima volta in quella serata, ed Annie si sentì terribilmente in colpa di quell'incontro ma non avrebbe potuto farci nulla. La forza emotiva che gli occhi verdi di Gerard trasudavano era così forte che la spinsero ad abbassare lo sguardo. Si girò incamminandosi con Chace verso la villa.

Il ragazzo le diede un bacio sulle labbra chiedendole cosa c'era che non andasse. Annie sviò il discorso.

Vedere quel Chace baciare la sua Annie gli fece gelare il sangue nelle vene.

Era incazzato.

Era incazzato con lei perchè si era trovata un fidanzato strafigo che secondo lui lo superava di granlunga. Era incazzato per come lei fosse così brava a fingere che non fosse successo niente quando tre secondi prima gli stava urlando in faccia, ed era incazzato per il fatto che lei si fosse rivolta in quel modo, dopo che lui le aveva chiesto se avesse ascoltato il suo nuovo album.

C'era una ragione ben precisa, mica gliel'aveva detto così, solo per sapere se l'aveva ascoltato o no. C'era una canzone che forse avrebbe dovuto sentire.

Abbandonò la spiaggia prendendo a calci la sabbia e alzando un polverone ogni qualvolta che faceva un passo. Doveva tornare da Linsdey. In fondo Annie non si era fatta scrupoli. Se n'era andata con quello, abbandonandolo.

Linsdey...Quando la vide in mezzo alla gente un'assurda voglia di farci sesso gli salì in corpo. Si sentiva un maniaco. Si sentiva un maniaco perchè non era normale quello che gli stava accadendo fisiologicamente...

-Gerard ma dove te ne sei andato prima?- fece in tempo a chiedere Linsdey. La sua voce squillante gli diede al cazzo ma non gli importava. Aveva voglia di toglierli quei pantaloni di dosso.

-Andiamo- disse lui prendendola per mano e avvicinandosela.

-Ma dove?- chiese lei confusa. Che gli prendeva?

-Gerard dove mi stai portando?- chiese nuovamente qualche secondo dopo. Lui l'aveva portata di nuovo in spiaggia, ma stavano girando intorno alla villa.

-Shh- fece lui prendendole il viso tra le mani e baciandola violentemente.

Erano altre labbra quelle. Non erano morbide abbastanza.

Per un secondo gli balenò in testa l'immagine della ragazza dai lunghi capelli nero corvino e, benchè si sentisse in colpa, iniziò ad eccitarsi.

Sollevò Linsdey mettendola con le spalle al muro e facendola sedere su una sporgenza di un muretto.

La ragazza mora capì quali erano le intenzioni del suo fidanzato.

-E se ci vede qualcuno?- chiese divertita lei mentre Gerard le stava sfilando la maglia.

-E' buio, chi vuoi che ci veda...- rispose Gerard. Non voleva che lei parlasse. La sua voce gli faceva ricordare che quella che stava baciando non era Annie.

Linsdey gli cinse il bacino con le gambe avvicinandoselo di più al suo inguine. Gerard le sfilò gli shorts, facendola rimanere in costume.

La vista di quei tatuaggi lo distraeva. Il corpo di Annie era pulito, liscio e morbido...

Linsdey continuò a farsi spazio nella bocca di Gerard prendendolo per la testa. Ora iniziava a sentire anche lei il desiderio...

Il rosso si slacciò i pantaloni facendoli calare leggermente. Non era abbastanza eccitato...Pensò di nuovo a lei. Penso alle sue espressioni mentre andavano a letto insieme, pensò al rumore dei suoi respiri, all'odore del suo corpo. Mentre pensava di penetrarla, un'orribile visione gli passò per la mente. Chace. Chace che l'allontanava da lui e che faceva eccitare la ragazza spogliandola, entrando in lei, facendola gemere. Una rabbia improvvisa mista a libido si impossessò del suo corpo e abbassando il costume di Linsdey e i suoi boxer, si spinse in lei sempre più velocemente. A mano a mano che il piacere di Linsdey cresceva anche le sue visioni aumentavano. Pensava che lì, in quel angolino, ci fosse Annie con lui.

 

**

 

-Hei, ma sie sicura che non è successo niente? Ti vedo strana...- fece Chace ad Annie una volta essere ritornati nella villa.

-Sì, certo. Anzi, scusami se non ti ho preso il cocktail ma c'era un sacco di gente e ad un certo punto ho avvertito un capogiro.- mentì la ragazza. Certo che inventare le scuse più assurde era il suo forte.

-Stai bene ora?- chiese il ragazzo serio.

-Sì!- rispose Annie.
No che non stava bene. Quella conversazione l'aveva fatta ancora di più innervosire. Avrebbe tanto voluto cancellare quella serata e soprattutto avrebbe tanto voluto cancellare Gerard con la gomma, come quando si fanno i bozzetti.

Non sapeva come si sentiva, le sembrava che quell'incontro non fosse mai accaduto, che non gli avesse mai parlato e non gli avesse mai urlato contro.

Era il primo vero incontro che avevano avuto da quando si erano lasciati e una parte di lei non ne avrebbe più voluto avere mentre un'altra...un'altra parte ne voleva un altro perchè sapeva che era l'unica maniera per stargli vicino.

Cercò di scacciare l'immagine di Gerard che aveva nella testa, sopprimendola con quella di Chace.

Quasi senza rendersene conto si ritrovò nella sua stanza di albergo, sotto di lui, a ricevere passiva i suoi baci e farsi accarezzare e toccare dalle sue mani che avide esploravano il suo corpo. Cercò di mascherare il fatto che con la mente fosse totalmente da un'altra parte.

Rimase tutta la notte sveglia, a sentire i respiri di Chace che silenzioso dormiva al suo fianco. Rimase a guardarlo per qualche minuto. Era così bello e dormiva così beatamente...Non poteva permettere ai suoi fantasmi di distrarla da ciò che si era creata. Voleva bene a Chace, e lui ne gliene voleva a lei, era un bravo ragazzo, la faceva sentire bene...ma non la faceva sentire viva. Quel senso di esistenza l'aveva provato solo con Gerard. Chissà se anche lui si sentiva così, chissà se aveva trovato davvero la felicità con quella ragazza con cui ora stava insieme...

Ripensò a ciò che era successo da Steven...e le mancò di nuovo l'aria. Chiuse gli occhi e ripercorse la serata. La fila al bancone, Linsdey, le braccia di Gerard avvolte al suo bacino, poi la spiaggia e di nuovo Gerard. Lei che gli urlava contro e lui che faceva lo stesso...Come erano arrivati a quel punto? Perchè un anno e mezzo prima si erano lasciati?

La distanza...La scusa più idiota. La verità era che entrambi si amavano troppo per poter stare lontani e purtroppo avrebbero dovuto farlo. Il tour, i festival, i continui viaggi in aereo. Stavano insieme sì e no due tre giorni. Venivano a sapere le cose tramite i forum o i siti scandalistici e via via che il tempo passava la fiducia era iniziata a scarseggiare, la mancanza si faceva sentire sempre di meno ed entrambi sapevano che quando tutti gli altri si divertivano, loro avrebbero dovuto valutare bene in che genere di divertimento si sarebbero dovuti applicare.

La verità era che Annie non sarebbe mai riuscita a tradire Gerard, e lui lo sapeva, ma ciò nonostante il ragazzo aveva messo in dubbio questa cosa e una sera lei aveva visto su un sito di gossip delle foto in una discoteca dove Gerard si atteggiava in maniera alquanto univoca con delle ragazze...Dopo aver visto ciò, perse la pazienza, credeva di essere stata tradita due volte nell'arco di un anno e mandò al diavolo anche Gerard.
Lei e il suo maledetto orgoglio.

La parete bianca del soffitto che aveva davanti ai suoi occhi alimentava i suoi pensieri e faceva riaffiorare i ricordi, sia quelli brutti che quelli belli...Ad un certo punto le sembrò di riuscire a sentire di nuovo il suo odore, di riuscire a sentire il suo tocco delicato e morbido.

Una guancia fu inumidita da una lacrima.

Silenziose le lacrime iniziarono a scendere e a stento la ragazza riusciva a trattenere i singhiozzi. Affondò il viso nel cuscino nella speranza di fermare quelle lacrime, di fermare i pensieri, di cancellare l'immagine di Gerard.

Sperò con tutte le sue forze di non sognarlo quella notte se mai avesse preso sonno.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Black Mariah