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Autore: AyuTsukimiya    17/06/2011    5 recensioni
-P-piacere…non ci siamo mai davvero presentati…noi due intendo; io sono Hinata Hyuuga-
Un semplice gesto, forse era questo che l’aveva colpito: la semplicità
Hinata Huyyga era una ragazza semplice, seppur facesse parte di un clan nobile e ricco.
Dopo tanto tempo ecco una oneshot SasuHina, buona lettura spero vi piaccia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
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-stà attento Tatsuya, ti stai sbrodolando tutto-
Il bambino, che stava cercando di mangiare alla velocità di un fulmine, veniva dolcemente pulito da una giovane ragazza.
Con un fazzoletto preso da una delle sue tasche, strofinò con delicatezza ma anche con prontezza il faccino sporco di sugo del piccolo.
-Hinata maestra Hinata! Anako mi fa i dispetti!-
-Non è vero ha cominciato lei!-
La ragazza alzandosi in piedi sbuffò leggermente, accorgendosi però che era in ritardo sulla tabella di marcia.
-fate i bravi bambini, ora Hinata deve andare via ma tornerà domani a trovarvi- disse la Hyuuga per tenerli buoni.
Posò sullo steccato che chiudeva la piccola recinzione dove stavano i bambini, il suo grembiule.
Chiuse la porticina e si diresse correndo verso casa.
“accidenti sono in ritardo! Avevo promesso ad Hanabi che sarei arrivata a casa in tempo per il suo compleanno”
Nello stesso momento un’altra figura veniva nella direzione opposta camminando lentamente e guardando, con sguardo serio e quasi malinconcio, davanti a sé.
Lei avvicinandosi correva ma rallentò di poco.
Lui per qualche secondo la osservò per poi distogliere lo sguardo e tornando a guardare davanti a sé.
Passi…qualche passo… ancora…
“quello è…Sasuke Uchiha?” pensò la ragazza.
“Hinata Hyuuga?…” pensò il ragazzo.
Ormai le loro dizrezioni erano opposte.
Eppure la Hyuuga si voltò… girando il viso lentamente…
In quel momento un leggero vento si alzò e i suoi capelli ondeggiarono e lei li teneva facendo in modo che non si scompigliassero.
Sentendosi come se uno sguardo fosse puntato su di sé il giovane Uchiha, interruppe il suo passo. Voltò lo sguardo. E si ritrovò ad incrociare lo sguardo di quella ragazza…forse per la prima volta la osservava per bene.
Hinata aveva socchiuso gli occhi a causa del vento, ma non appena vide che lo sguardo di quel ragazzo era puntato su di lei arrossì leggermente, ma sorrise.
-Ti…ti auguro buona giornata, …Sasuke- fece un leggero inchino.
Lui rimase un po’ sorpreso dal modo di fare di quella ragazza.
Non si erano mai parlati né altro…eppure le dava l’impressione di donna. Donna nel vero senso della parola. Educata gentile, sempre posata nei modi. Non aveva granchè pensieri per le donne lui, gli unici pensieri che aveva avuto in quegli anni erano stati solo Odio e Vendetta. Null’altro.
Socchiuse gli occhi anch’egli, per poi riaprirli e guardarla sorridendo leggermente.
-altrettanto… Hinata-
La ragazza si sentì strana…aveva una gran voglia di parlargli. Non sapeva nemmeno lei il perché, buttò lì una frase la prima che le venne in mente.
-lo spero! Sai…è una vera faticaccia alle volte prendersi cura dei bambini- “m-ma…cosa stò dicendo?”
Il ragazzo non capì bene quella frase –ti occupi di bambini?-
Sembrava sinceramente curioso o per lo meno non le parve che quella frase fosse d’obbligo o che si sentisse in dovere di risponderle.
-b-bè…sì…in realtà aiuto un po’ all’asilo quando ho tempo, alle volte è faticoso ma…ammetto che mi sento soddisfatta…finalmente faccio qualcosa che mi piace molto e per la quale sento di essere portata e…-
“m-ma forse stò esagerando e lo stò disturbando” –p-però forse…ti stò rubando tempo e devi andare…e anchio forse dovrei…-
-no, tranquilla non mi hai rubato tempo inutilmente. Dev’essere bello quel che fai…-
-sì, lo è…-
Silenzio.
Lei potè solo sorridergli e dopo un altro veloce inchino lo salutò con un cenno della mano.
Egli fece altrettanto mantenendo la sua posizione, composto, distante, ma sorridendo leggermente. Cosa rara per lui.
“che cosa strana, che…mah! Non devo pensare troppo, è meglio se vado e sono in ritardo!”.

Il giorno dopo era ancora assorta con i bambini che non la lasciavano in pace nemmeno un secondo.
-suu bambini è ora di mangiare, fate i bravi-
Li imboccava aiutando la maestra.
-eheh mi sembra di vedere la mia sorellina- Hinata si mise a parlarle.
-tua sorellina? Ormai stà diventando grandicella ,però, vero?-
-eh già…però ancora adesso fa un po’ di capricci, e solo con me… con i miei è sempre stata molto posata e tranquilla e ubbidiente, specie con mio padre…-
Sospirò ripensando ai tempi lontani in cui gli occhi severi del padre le incutevano tristezza insicurezza e si sentiva debole e inutile.
Tempi lontani…

“all’asilo, eh?”
Il ragazzo camminando tranquillamente decise di fare un salto nei pressi dell’asilo del villaggio.
E la vide…
Sorrideva, prendeva quei bambini in braccio e li faceva “volare”.
Ebbe come una strana stretta al cuore.

-vola vola vola!-
Hinata aveva quel bimbo tra le braccia e poi con prontezza lo riprese in braccio normalmente.
E in quel momento alzando il viso verso la strada…incrociò lo sguardo di quel ragazzo.
Tu-tum.
Si sentì strana… ma la prima cosa che fece è sorridergli ancora. Arrossendo ma lievemente.

Passi, sentiva i suoi piedi muoversi da soli verso quel posto.
E senza nemmeno rendersene conto era davanti al cancelletto dell’area dei bambini dove c’era la porticina.

-come…cosa ci fai da queste parti?- chiese gentilmente la ragazza.
-passavo di qui…-
Si guardarono.
-wahh Hi-na…Hi-na - una ciocca di capelli della ragazza veniva presa e tirata dal bimbo che aveva in braccio.
Ma la Hyuuga se ne accorse con qualche secondo di ritardo.
-dammi pure qua, hai qualche minuto di pausa-
Le disse la maestra senza aggiungere altro e riprendendo in braccio il bimbo che aveva tenuto in braccio Hinata fino a quel momento.
I due ragazzi si ritrovarono fuori dalla zona asilo e dalla recinzione.
-s-sediamoci dai… magari ti porto un biecchier d’acqua!- disse la ragazza non sapendo che dire o fare e preparandosi ad andare nella piccola cucina dell’asilo per prendere una bottiglia e due bicchieri.
-non ce né bisogno…- disse lui ma non pareva del tutto convinto. Invece disse –te la cavi bene coi bambini-
-b-bè…non è da molto sarà circa un annetto…da quando…è…- ma poi le parole le morirono in bocca.
Sasuke stesso cambiò sguardo divenendo molto serio e quasi gelido.
Si ricordò: voleva vendicarsi di Konoha per quello che avevano fatto a suo fratello Itachi e al suo clan e a lui stesso. Vendetta, odio…rabbia.
Era scoppiata una guerra alla quale poi erano sopravvissuti . Ormai era acqua passata… ognuno aveva ripreso la propria vita, e lui, cercando di dimenticare, aveva ricominciato a vivere una vita normale.
-ah…a proprosito…-
La ragazza sorrise titubante
“chissà cosa penserà…di me…”
Gli porse la mano in segno di amicizia.
Il ragazzò non capì subito e la guardò.
-P-piacere…non ci siamo mai davvero presentati…noi due intendo;  io sono Hinata Hyuuga-
Un semplice gesto, forse era questo che l’aveva colpito: la semplicità
Hinata Huyyga era una ragazza semplice, seppur facesse parte di un clan nobile e ricco, lei era semplice, semplicemente donna.
La mano venne stretta lentamente con quella dell’Uchiha.
Un tocco semplice, quasi magico.
-Piacere, sono Sasuke Uchiha.
 
 
Era solo l’inizio.
Un nuovo inizio per entrambi.








Angolo autrice: dopo tantissimo tempo, leggere molte delle SasuHina di questo sito mi ha rimesso voglia di scrivere qualcosina. E' una ff breve ci ho pensato ispirandomi a questa canzone: See Saw di Gundam Seed Destiny (mi sono proprio immaginata tutta la storia con sottofondo questa canzone). Bhe...che dire?spero vi sia piaciuta! A presto!!!^^
  
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