“Finalmente abbiamo finito, ragazzi!” esclamo Li agli altri, eccitata.

La soffitta assomigliava ad una base segreta spaziosa e confortevole. Beh, era una base segreta spaziosa e confortevole. La stanza era grande come una mensa non troppo larga, e aveva una finestra piccola ma larga, che lasciava filtrare abbastanza luce per illuminare la base. Le pareti erano dipinte di un blu indaco, come il pavimento di legno. Ad una parte vi era una tavola rotonda con intorno esattamente otto sedie. Alla parte opposta della sedia c’erano un armadietto, una vetrina piena di roba luccicante, ed un comodissimo divano. E per finire, c’era una scrivania vicino alla finestra, con sopra un computer portatile e un modem.

Beh, si, questa nuova base sembrava un po’ vuota e senza troppi colori, ma per i suoi abitanti, che avevano appena finito di pulirla, decorarla, e privarla di tutti i topi, scarafaggi, ragni e tutte le altre schifezze, era una fighata. Tanto non ci avrebbero messo tanto per renderla un po’ più interessante… ma ci avrebbero pensato dopo. Adesso erano troppo stanchi.

“Wow!” esclamò Li di nuovo, “Non credi che abbiamo fatto un bel lavoro, Takao?”

Takao si grattò i suoi capelli color mezzanotte prima di rispondere con aria incerta, “Beh, si, di questo non dubito… però se Nonno Jay scoprisse della nostra base? Non credete che…”

Ma fu interrotto da un bel biondino Americano, che lo fissò annoiato coi suoi occhi marini, “Taky… nessuno mette piede in questo posto da anni… non credo che tuo nonno si arrabbierebbe… l’importante è che ci divertiamo finche stiamo qui!”

“Hai ragione, Max,” annui Rei, il ragazzo più vecchio del gruppo; era alto e aveva dei lunghi capelli neri che gli raggiungevano i piedi, o forse anche di più. Aveva dei felini occhi dorati e indossava un abito candido orientale e una bandana rossa con il segno dello ying e lo yang. “E’ meglio che nessuno sappia di questo posto, neanche Nonno Jay… Cioè, è o non è la nostra base segreta?”

“Già…” mormorò l’ultimo ragazzo del gruppo, spostando una ciocca di capelli grigio chiaro dai suoi timidi occhi turchese, “Sentite… secondo voi è meglio che avvertiamo gli altri – che sarebbero Daichi, il Prof, e Kai – che abbiamo una nuova base… adesso?”

“Nah” sorrise Li facendo l’occhiolino coi suoi occhi grigi al suo fratellino, “Questa sarò una bella sorpresa! Adesso è meglio scendere; Nonno Jay sarà qui a momenti.”

Si diressero tutti verso le scale che li portava di sotto, tranne Takao, che rimase là a fissare Li tristemente.

“Che c’è?” chiese pacata Li.

“Non mi hai ancora detto perché ti sei tinta i capelli di biondo chiarissimo… cioè, ti preferivo con i capelli blu… mi hai tradito con Max!” fece finta di piangere, ma beccandosi una risata generale dai suoi amici. Li sospirò.

“Ci metti tanto a capirlo che questo è il mio colore naturale? Il blu di prima era solo una tinta; lo usavo solo per mascherarmi da tua sorella! Se no tutto il fan club di Tory m’inseguivano chiedendomi se gli posso dare il suo e-mail o qualcosa del genere visto che lui non voleva…”

“E che pizza! Mica è colpa mia se sono un attore famoso!” sbuffò Tory, mentre gli altri erano pronti a scoppiare dalle risate.

“Bah…”

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