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Autore: Suriru    17/06/2011    5 recensioni
Erano passati ormai parecchi mesi dal ritorno di Piplup,ormai tutti a Borgo Tesoro si erano abituati ad avere due eroi in città,il nostro Team Pokéamici superò la prova finale e divenne una Squadra d’Esplorazione a tutti gli effetti.Tutto era felice e sereno,ma qualcuno muoveva i fili del destino.Stava succedendo di nuovo!Una nuova avventura attende i nostri eroi!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon Mystery Dungeon'
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Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 13

Lotta contro Palkia

 
La tensione era tale che la si poteva squarciare con un attacco Sfuriate, ma l’aria che capeggiava in quel luogo mai violato era carica di rabbia, ma anche di paura e tristezza. La perdita di una amica aveva dato più forza e determinazione ai nostri eroi. Se lo erano ripetuto milioni di volte in quei pochi minuti: dovevano assolutamente sconfiggere Palkia.
Nessuno si era ancora mosso. Palkia fissava quei Pokémon come se volesse scoprire cosa si celava nei loro cuori, cosa li aveva spinti fino a quel punto; loro aspettavano solo che lui facesse il primo passo.
“Perché lo state facendo?” chiese lui
“Per salvare il nostro mondo.”
Solo Grovyle riusciva a parlare, gli altri erano troppo tesi. A Palkia quei Pokémon sembravano più tosti di quello che facevano credere, ardeva all’idea di poterli sfidare e in quel momento non gli importava chi avrebbe vinto.
“E fino a che punto vi osereste spingere?”
“…Fino alla fine.”
Palkia sorrise malevolo. Quella era la sfida che aspettava da tempo! Era pronto a combattere. Le danze si erano aperte. Senza indugiare fece un salto, ma non molto alto, vista la sua mole, e li colpì con un attacco Dragospiro. Loro lo schivarono come meglio poterono e vennero colpiti solo di striscio. Chimchar fece un salto all’indietro, atterrò poggiando una mano per terra, si diede la spinta e si mise subito a correre verso di lui. Quando non gli fu molto lontano fece un salto, ben più alto del suo e attaccò.
LANCIAFIAMME.”
Una vampata focosa colpì in pieno Palkia, creando una coltre di fumo. Quell’attacco, anche se inefficace, doveva comunque averlo stordito. Ma quando Palkia riapparve non aveva neanche un graffio, anzi, sembrava più forte. I suoi occhi rossi come lava brillavano allo stesso tempo in uno sguardo raggelante come se avessero assorbito l’attacco di Chimchar.
La sua faccia si contrasse in un ghigno di sfida e lo colpì con un altro attacco Dragospiro, ma il Pokémon Scimpanzé fu più veloce e lo schivò con un attacco Fossa.
Credeva di averla scampata, ma…
IDROPULSAR.”
Palkia lanciò un potente attacco d’acqua nel buco e Chimchar non ne rimase illeso. Uscì da un altro buco poco più distante trascinato da un potente getto d’acqua che lo fece atterrare pesantemente a terra.
“Chimchar!”
I suoi amici corsero verso il Pokémon che giaceva steso a terra privo di energie. Quello era stato un colpo micidiale! Era impossibile non subire danni, soprattutto per un tipo fuoco come lui. Chimy fu la prima a cercare di aiutarlo, prese dalla sacca dei tesori una Baccarancia per farlo rimettere in forze. Piplup e Piply seguirono i suoi movimenti con lo sguardo, si sarebbe occupata lei del loro amico, e dopo attaccarono anche loro.
IDROPOMPA.”
Due potenti getti d’acqua colpirono Palkia a destra e a sinistra, ma l’unica cosa che ottennero fu la sua risata sadica.
“È inutile! L’acqua è anche un mio elemento, non ha senso cercare di sconfiggermi in questo modo!”
“Lo sappiamo, ma questo è il modo migliore per bloccarti.
FENDIFOGLIA.”
Le foglie-lame di Grovyle trapassarono il corpo di Palkia facendolo cadere a terra in ginocchio. Quello era stato un attacco superefficacie! Ci sapevano proprio fare, ma non doveva lasciarsi stupire. Erano solo dei miseri scarafaggi che sarebbero stati spazzati via dal suo potere.
Era arrabbiato, anzi…furioso!
FORZANTICA.”
Cumuli di roccia vennero innalzati dal Pokémon drago e scagliati con forza verso i nemici. I tre vennero centrati in pieno e scaraventati a terra. Anche loro dopo quell’attacco avevano subito molti danni, ma non come Chimchar.
Intanto Chimy non sapeva più cosa fare. Gli aveva già dato una decina di Baccarancie, ma lui non si era ancora alzato né aveva aperto gli occhi. Che cosa poteva fare? La sua coda stava quasi per spegnersi e allora sarebbe stato fatale! Cosa poteva fare, cosa?
…poi una voce dentro di lei disse una cosa: dagli la tua energia. Cosa significava? Doveva donargli dell’energia? Ma come?
Quelle parole sembrava facessero parte del suo passato, parole che le appartenevano: energia, curare, donare, e involontariamente usò un attacco Braciere sulle sue mani e le appoggiò al petto dell’amico ferito.
Chimchar sentiva un fuoco che gli ridonava forza e di colpo aprì gli occhi, rialzandosi.
“Che è successo?” chiese sedendosi e portandosi una mano alla testa, confuso
“Sei vivo!” urlò lei abbracciandolo, gesto avventato visto che dopo arrossirono entrambi imbarazzati e lei lo lasciò subito dopo essersi accorta di quello che aveva fatto
Grovyle, Piplup e Piply intanto si erano rialzati lentamente. Palkia era più potente di quanto si erano immaginati. Attaccare separati e senza una strategia sarebbe stato troppo rischioso, l’unico modo per sconfiggerlo era attaccare nello stesso momento. Sì, avrebbero attaccato insieme, perché insieme erano più forti di lui!
Si misero in fila, si scambiarono uno sguardo d’intesa e…attaccarono.
ENERGIPALLA.”
LANCIAFIAMME.”
IDROPOMPA.”
Gli attacchi colpirono simultaneamente il padrone dello Spazio e provocarono un nuvolone di polvere che li fece tossire. Intanto, aspettavano di vedere che effetto avesse fatto su di lui. Ma per loro sfortuna Palkia era molto potente, forse troppo, aveva subito molti danni, ma non abbastanza per metterlo ko. Ora però lui paura l’aveva. Che potenza in quell’attacco! Quasi paragonabile alla sua …ma non superiore.
FORZANTICA.”
Con quell’attacco spazzò via tutti e sei quei Pokémon coraggiosi quanto stupidi. Credevano veramente di poterlo sconfiggere così facilmente? Se proprio qualcuno doveva sconfiggerlo, sarebbe stato alla sua altezza. Loro non lo erano, neanche lontanamente. Lui era lì e doveva proteggere quel luogo sacro a qualsiasi costo e non sarebbero stati quei cinque a mettergli il bastone tra le ruote.
“Allora, volete ancora provare a sconfiggermi? Non ne avete avuto abbastanza?”
Li osservava per vedere un segno di arresa, e invece no! Con suo grande stupore, stavano cercando di rialzarsi a fatica.
Il suo sguardo adesso non era più di sfida.
“Non volete arrendervi? Siete disposti a qualsiasi cosa per distruggere l’arena dello spazio e bloccarlo?”
“Ma noi non vogliamo affatto distruggerlo.”
Chi aveva parlato di loro? Ah, sì. La piccola Chimchar, sembrava la più forte a parole, ma non a fatti. In un vero incontro uno contro uno l’avrebbe subito sconfitta.
“E secondo te io ti credo? Anche la caverna in cui ci troviamo adesso sta subendo una metamorfosi. La paralisi del pianeta completa è vicina…”
“Solo perché tu stai venendo consumato dall’oscurità!”
Che cosa? Come osava quella piccola pulce?
“L’unico nemico qui sei tu! Credi che noi stiamo cercando di distruggere il nostro mondo? No, noi lo stiamo salvando. Sei tu che non te ne sei ancora reso conto! Tu…tu stai diventando il nemico di te stesso!”
DRAGOSPIRO.”
In quel momento d’ira, Chimy venne colpita dall’attacco e andò a sbattere contro una roccia.
Crack!
Il cuore di fuoco si divise in due.
“Chimy!”
Chimy era ancora in forze, ma non sarebbe resistita molto. Si era alzata lentamente e aveva visto affianco a se due pezzi di pietra brillare per poi spegnersi per sempre.
“N-No, no!”
Prese in mano i frammenti del cuore di fuoco come se dentro di loro si sprigionasse ancora quell’energia calda, ma non sentiva niente. Subito le lacrime le riempirono gli occhi. Quello, quello era qualcosa di più di una pietra, era il simbolo dell’amicizia tra lei e Piply! Distrutto. Diviso in due. Come un segno del male.
Palkia, intanto, stava ancora rimuginando sulle parole che quel Pokémon le aveva detto. Nemico di se stesso? No, mai! Lui stava difendendo e non distruggendo. E adesso sarebbe stato qualcun altro ad esser distrutto!
“Mi avete stufato! Non meritate pietà!”
Davanti a lui si stava formando una sfera di energia che fece tremare la terra. Era uno dei suoi attacchi più potenti. La grandezza della sfera stava aumentando sempre di più, e così anche il terremoto da lei creato. A Piplup ricordava molto l’attacco finale di Dusknoir. Dusknoir? Ma certo! Ora sapeva come sconfiggere Palkia!
“Ragazzi, dobbiamo attaccare tutti insieme!”
“Ma ci abbiamo già provato!” ribatté Grovyle
“No, abbiamo attaccato nello stesso momento, non abbiamo fuso gli attacchi! Chimchar, Grovyle, ricordate come abbiamo sconfitto Dusknoir? Dobbiamo fare lo stesso!”
“D’accordo!” fu la loro risposta
“Piply, Chimy, fate quello che facciamo noi!”
“Ok.” risposero in coro
Si misero in fila e aspettarono il momento propizio. La sfera di Palkia era quasi pronta per essere lanciata. Tre…due…uno…
“ORA!”
MULINELLO.”
I due mulinelli si fusero formando un super-mulinello
LANCIAFIAMME.”
Le due fiammate andarono ad avvolgere l’attacco precedente
ENERGIPALLA.”
E al centro l’attacco d’erba
Anche Palkia era pronto a colpire
“È la vostra fine!
FORZASFERA.”
I due attacchi si scontrarono provocando una luce accecante. Nessuna delle due mosse stava avendo la meglio. I cinque stavano perdendo tutte le energie, tra poco Palkia avrebbe vino!
“R-Ragazzi…”
Chimy stava cercando di sostenerli.
“Abbiamo passato di tutto e di più per arrivare fino a qui, non ci possiamo arrendere!”
“Giusto!”
Anche Piply non voleva fermarsi in quel momento
“È la nostra missione…e dobbiamo portarla a termine.”
La fusione di attacchi si fece più potente e spazzò via l’attacco di Palkia colpendolo.
“NOOO!”
Una luce sfolgorante gli fece chiudere gli occhi e quando fu più fioca la prima cosa che videro fu Palkia a terra ko. Si avvicinarono a lui con cautela, ma non successe nulla, non si rialzò.
Nei loro volti si accese la gioia e il sollievo. Avevano vinto, lo avevano sconfitto!
Ma, si erano dimenticati una cosa. Dal centro dell’arena si innalzò una specie di pilastro rotondo, alto poco meno di loro dove sopra c’erano cinque incavature. Ci incastrarono gli Ingranaggi dello Spazio che sprigionarono un’energia luminosa magnifica e quando si spense sentirono una presenza alle loro spalle. Quando si girarono per lo spavento fecero un salto indietro. Palkia era tornato normale e si era ripreso in modo quasi spaventoso, i suoi occhi erano diversi, completamente diversi e il suo viso non sembrava il suo da quanto sorrideva.
“Ecco i nuovi salvatori del mondo” anche la sua voce era diversa, più amichevole “Direi che la vostra strigliata di capo sia servita!” disse sorridendo a Chimy “Avevi ragione, stavo diventando il nemico di me stesso, vedevo il male in ogni cosa. Ma non ero intenzionato a farne, cercavo solo di proteggere il potere dello Spazio.”
“Questo lo sapevamo, non preoccuparti.” lo rincuorò Chimchar
Grazie a quei Pokémon, piccoli all’apparenza, ma grandi nel cuore, il mondo ora era salvo, grazie a quei cinque. Aspetta, aveva contato bene? Uno…due…tre…quattro…cinque. Cinque!
“Scusate la domanda, ma prima di combattere non eravate in sei?”
Istintivamente tutti si girarono verso Grovyle, doveva essere quello che soffriva di più, anche se non lo faceva vedere. Lui fece un sorrisetto forzato vista la preoccupazione degli amici.
“Una nostra compagna si è sacrificata per permetterci di lottare contro di te.”
“Oh. Mi spiace tanto, se solo io non avessi perso il controllo…”
“Non ti preoccupare, ha scelto lei di portare Dusknoir e Celebien alla Selva Senza Uscite, non è stata obbligata da nessuno!”
A sentire quel nome, Palkia si illuminò.
“Hai detto Selva Senza Uscite? È un luogo che abbiamo creato io e Dialga e per necessità lo abbiamo fatto conoscere ai guardiani. Celebi era la guardiana del Tempo?”
Grovyle annuì.
“Puoi riportarla indietro?” chiesero con sguardo supplichevole Piply e Chimy
“Beh, non è cosa facile, ma visto che ci avete salvato questo è il minimo!”
Non credevano alle loro orecchie! Celebi sarebbe tornata da loro!
Palkia si concentrò al massimo e sulle sue mani spuntò una piccola scintilla rosa. Il cuore dei nostri giovani amici continuava a riempirsi di gioia mentre sotto i loro occhi quella piccola scintilla si ingrandiva sempre di più fino a diventare delle loro dimensioni. Piano piano la luce si affievolì e apparve invece una sagoma piccola e a loro familiare.
“CELEBI!”
Quando sentì pronunciare il suo nome, Celebi aprì gli occhi di scatto come per accertarsi di quello che aveva udito. Era vero! Tutti i suoi amici erano lì, con le lacrime agli occhi ad aspettare una sua reazione. E quale meglio delle lacrime di gioia? Non riusciva a trattenerle mentre andava ad abbracciare i suoi compagni d’avventura, e quando si ritrovò davanti a lui non sapeva più cosa fare. Non poteva più trattarlo da amico dopo quello che era successo, come doveva comportarsi? Sembrò quasi che lui le leggesse nel pensiero, perché l’abbracciò forte e si mise a piangere anche lui.
“Mi sei mancata tantissimo!”
“Anche tu.”
In quel momento Grovyle maledisse il destino. Perché l’aveva riportata indietro quando stava per succedere quello per cui si era maledetto da solo? Per farlo soffrire ancora di più, certo! Per punirlo della bugia che aveva detto! Ormai era imminente, avrebbe rivelato tutto solo alla fine.
 
Stavano tornando indietro, tutti e sei finalmente. Chimchar, prima di andare, si era tolto il suo nastrodifesa e ci aveva fasciato il ciondolo di Chimy, Piply le aveva fatto notare che si stava comportando da vero cavaliere e lei le aveva tirato una gomitata. Non riuscivano a pensare ad altro oltre alla festa che gli avrebbero fatto gli amici e che avrebbero fatto loro. Stavano progettando la loro vita tutti insieme, ma una luce disturbò quel sogno e lo portò via.
“Eh?”
Piply non era impazzita, ma dal suo corpo stavano volteggiando scintille gialle che salivano in alto per poi sparire e non solo dal suo!
“Dite che è venuto il momento di sparire?” chiese Piplup
“Come sparire!?!” a questa domanda Piply si era spaventata
“Non ricordi che dopo aver riportato tutto alla normalità i Pokémon del futuro sarebbero scomparsi?”
“Allora perché a me non succede niente?”
Cosa? Chimy si guardava tutta stupita del fatto che lei non stesse sparendo come loro. Grovyle tirò un sospiro di sollievo. Almeno erano in due.
Celebi era insospettita:
“Come è possibile? Tutti i Pokémon del futuro devono sparire!” poi si ricordò di quando l’avevano trovata “…a meno che tu non venga dal futuro. Sì, quella volta ti abbiamo trovato vicino al Portale del Tempo priva di sensi! Potresti venire da chissà quale anno!”
“Sì, potrebbe essere…ma per voi come si fa?”
“Non c’è problema!” disse Chimchar battendosi il pugno al petto “Dialga già una volta li aveva fatti tornare e lo farà un’altra volta di sicuro.”
Grovyle si morse il labbro.
“Allora non ci resta che aspettare. E poi torneremo ad occuparci delle nostre missioni, forse in quattro.”
Era il momento della verità!
“…Io…non credo che sia possibile.”
“Cosa?”
Tutti si girarono verso di lui, che adesso aveva abbassato la testa, cosa che faceva solo quando era veramente pentito o dispiaciuto. Questa volta tutte e due le cose.
“Non…non cedo che potremo rivederci.”
“In che senso?” domandò Chimchar impaurito
“Me lo ha detto Dialga…ha perso i suoi poteri, tutti! Me lo ha rivelato prima di partire per ritrovarli, per questo non potevate andare all’Isola Nascosta. Non potrà più aiutarci, non può più riportarci indietro.”
Quella confessione li lasciava perplessi, ma gli aveva fatto capire anche delle cose che fino a quel momento non quadravano.
“E…e quindi?” chiese titubante Piply avendo paura di sapere la risposta
“...È ora di dirsi addio.”
Addio. La parola che poco tempo prima avevano pronunciato e che si era rivelata neanche un arrivederci adesso era tornata a portare indietro più Pokémon, era venuta a separarli…di nuovo. E questa volta definitivamente. Ma era troppo presto, avevano ancora tante cose da fare insieme, tante cose da dirsi. A cominciare da Piplup. Voleva rivelare i suoi sentimenti a Piply prima di sparire, ma non gli sembrava il momento più adatto per farlo. Lei stava soffrendo perché non avrebbe più rivisto Chimy e tutti gli altri, lui soffriva per lo stesso motivo. Si ricordava quanto era stato triste dire addio al proprio migliore amico e si era augurato di non riprovare più quel sentimento, adesso doveva dire addio anche all’amore.
Le due migliori amiche si tenevano strette l’un l’altra continuando a piangere come se in quel modo avessero potuto rallentare il corso del tempo o di fermarlo per restare ancora insieme.
“Non…non potete andare! Piply…mi mancherai tantissimo…”
“Tu non ti immagini quanto mi mancherai…ma devi andare avanti, non farti condizionare da questo, ci sono ancora tante cose da fare.” poi alzò lo sguardo su Chimchar “Una in particolare. Mi prometti che non ti arrenderai per qualsiasi cosa?”
“Te lo prometto.”
“Ancora una cosa…devi sapere che sei la mia migliore amica…e che tale resterai per sempre.”
“Anche tu!”
Si strinsero ancora più forte mentre la luce diventava più intensa e i loro corpi iniziavano a smaterializzarsi.
“Piplup, Grovyle, Celebi.”
I tre amici guardarono Chimchar che non riusciva più a trattenere le lacrime
“Vi prometto che farò qualsiasi cosa per riportarvi indietro.”
Anche Piplup piangeva a dirotto
“Ne sono certo, amico mio.”
Lentamente iniziarono a svanire, ma Piply aveva una cosa da dire ancora.
“Chimchar.”
Il Pokémon scimpanzé alzò il capo.
“Prenditi cura di lei.”
E sparirono.
Chimy continuò a piangere senza fermarsi. Non c’erano più, non sarebbero tornati. Non li avrebbe più rivisti, non avrebbe più fatto arrossire Piply parlando di Piplup, non avrebbe più litigato ogni tanto con Celebi, per poi rifare la pace subito dopo, non avrebbero più scherzato, riso insieme. No, tutto era finito. Per sempre. Sarebbe stata sola da ora in poi.
“Chimy…”
Si girò. Non era vero, non sarebbe stata sola. C’era Chimchar con lei.
“Manterrò le mie promesse. Mi prenderò cura di te e insieme li riporteremo indietro.”
Lei senza pensarci cercò riparo tra le sue braccia e continuò a piangere. Lui l’abbracciò.
Amici miei, ve l’ho promesso, vi riporterò indietro, anche se ci dovessi mettere anni.
L'Angolo di Piplette
BWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
Mi metto a piangere per le cose che scrivo io!*si soffia il naso rumorosamente*
Ho fatto finire la storia in modo tragico!*le si illumina una lampadina in testa e controlla in un registro*
Aspetta, non è finita quì, no. Il prossimo capitolo è quello in cui io mi divertirò di più. Eh eh eh.
Comunque passando ai ringraziamenti (la volta scorsa non ho scritto niente, scusate)
The King of jaguars (terrò presente la tua idea)
Xanum
julia28 (la mia julia28)
ninfagillia (anche tu sei mia, ma poi facciamo i conti per aver scritto cose che non dovevi)
Emy96
Direi che ci siete tutti, bene.
Vi aspetto alla prossima fic.
                                                                                                                Piplette
  
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