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Autore: Wolfgirl93    18/06/2011    1 recensioni
Ho scritto questa storia pochi minuti fa mentre ascoltavo la canzone di Barbara monte Il mare senza memoria, ho pensato che forse questa canzone avrebbe rispecchiato la mia piccola storia.
Spero che vi piaccia
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io sono il mare e non ho memoria
ma sono qui ad ascoltare te.
Chiudi in bottiglia la tua triste storia
la porterò poi via con me.
E chiederò anche all'amico vento
di spingerla poi insieme a me.
La lasceremo andare fino in fondo
lontano da te.

 

Il mare non ha memoria, se l'avesse si ricorderebbe cosa successe quel giorno.

Era un giorno come tanti altri, almeno così pensavo, avevo conosciuto un ragazzo in un pub e oggi ci eravamo dati appuntamente in spiaggia, era dicembre e non c'era nessuno, mi chiedevo ancora perchè voleva andare proprio al mare. Mi vestii bene, jeans stretti stivali e un maglionicno azzurro, ero appena arrivata in spiaggia quando lo vidi, aveva gli occhi puntati verso un punto ignoto oltre il mare.

“Ciao.” esordii io con un sorriso.

Lui si voltò puntando i suoi occhi marroni nei miei “Ciao.” un ghigno si insinuò fra le sue labbra e io senza volerlo rabbrividii.

Si avvicinò a me e mi abbracciò, le sue mani si insinuarono sotto il mio maglione, cercai di divincolarmi dalla sua stretta ma non ci riuscii d'un tratto parlò “Sai perchè ti ho portato qui? In questo luogo isolato?” fece una pausa per leccarsi le labbra e per guardarmi “Ti ho portato qui perchè tu sarai il mio spuntino.”

Fece passare le sue dita gelide lungo il mio collo, rabbrividii e cercai di scappare dalle sue braccia ma senza successo. Tramai quando vidi il suo viso cambiare, adesso era diventato demoniaco, gli occhi erano rossi e i canini appuntiti facevano capolino dalle labbra schiuse. Urlai speranod che qualcuno mi sentisse, nessuno venne, l'uomo o meglio l'essere davanti a me scoppiò in una cupa risata “E' inutile che strilli ragazzina, nessuno ti sentirà. Ti prometto che farò velocemente.”

Le lacrime iniziarono a solcare sul mio viso, il mostro avvicinò e sue labbra al mio collo, sentii l'raia mancarmi quando affondò i canini nel mio collo; urlai divincolandomi mentre sentivo le forze iniziare a scemare. Sentivo il vampiro bere con avidità il mio sangue mentre io lentamente stavo diventanto sempre più stanca, mi arresi, guardai il mare per l'ultima volta e poi chiusi gli occhi. Sentii il mio corpo pensante cadere a terra, passarono pochi minuti e poi non sentii più nulla, nessuno suono, nessun movimento. Ero morta.

 

Io sono il mare e non ho memoria
ma non mi scordo più di te.


 

   
 
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