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Autore: beezus    18/06/2011    5 recensioni
questo è una lavoro a quattro mani! mio e di quella matta di Willow11!! speriamo piaccia!!
la vita di santana lopez vista al liceo e al college.Quanto il passato influirà sulle sue scelte future? E Brittany ci sarà ancora?e quinn e rachel faranno ancora parte della sua vita?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff sospesa tra.. the radar mod 1

 

 

Angolo dell’autrice

Leggendo un’altra ff, mi è venuta in mente una nuova storia, che sta portando ad una collaborazione molto interessante con Chiara (willow11).

Per ora non voglio ancora svelare nulla, su come sarà articolato il tutto, sperò solo che possa piacere a tutti. Devo dire che io mi sto già divertendo molto a scriverla. Perciò spero calorosamente che possa stuzzicare la vostra curiosità.

Ed ora buona lettura

Bia

 

 

 

Tutte le ragazze, e Kurt dormivano di un sonno pesante; San finì di prepararsi, era appena mezza notte e lei voleva divertirsi, era a New York, non poteva mettersi a dormire, nella città che non dorme mai, non le importava, di infrangere le regole date da Schu;  indossava un paio di pantaloni, neri attillati, una canotta bianca, un giacca di pelle, e tacchi a spillo neri, si sistemò i capelli, prese la borsa poi fu pronta ad uscire, ma quando fu sulla porta due braccia chiare la trattennero:

“dove vai?” le disse Brit per poi baciare il suo collo, San fremette sotto quel contatto così inaspettato:
“che fai Brit!” disse sibilando:

“potrebbero vederci!” disse seriamente agitata:
“dormono tutti! e poi mi sono svegliata perché tu non c’eri!” disse teneramente la bionda Brit:

“sto uscendo! Voglio fare un giro!” disse San cercando di liberarsi:

“vengo anche io!” disse la bionda precipitandosi a cambiarsi, senza dare il tempo alla latina di controbattere, si mise un paio di pantaloncini corti, stivali, e una maglietta molto attillata:

“sono pronta!” poi prese per mano San e la trascinò fuori dalla stanza, cercando di fare, meno rumore possibile; la mano calda della bionda, faceva fremere Santana, e i vestiti che indossava, non aiutavamo di certo la latina, a tenere a freno le sue emozioni, si misero a girare per le vie illuminate di New York, tutto era così nuovo, così splendente, tutto così straordinariamente New York, l a città dove tutto è possibile, la città dove i sogni diventano realtà, e lei ci era proprio dentro, pronta a vivere, si misero ad osservare le insegne dei locali, per capire qualche potesse andare bene, quando San vide due ragazze, mano nella mano entrare nel locale alla loro sinistra, stinse il mignolo della bionda, con maggior insistenza, e la trascinò all’interno di quel locale, “the radar”.

Appena vi entrarono due ragazze le fermarono, le guardavano dalla testa hai piedi, Brit osservava quello che succedeva alle loro spalle:

“dove volete andare bambine?”

“vogliamo entrare!” disse San sprezzante:

“ah… davvero?!” chiese divertita una delle due:

“si, vogliamo entrare, e ti conviene farci passare, prima di passare un brutto guaio!” disse San minacciosa:

“la gattina ha gli artigli!” disse ridendo l’altra, Brit osservava preoccupata l’amica, aveva un brutto presentimento:

“non ti conviene prenderti gioco di me!” disse abbaiando San, era orgogliosa e non voleva essere presa in giro:

“altrimenti che fai?” disse una delle due avvicinandosi, era più alta di San, e anche di parecchio, era davvero bella, ma terrificante, questa allungò un braccio per afferrare San:

“vi conviene andarvene, prima che finisca male!” disse tra i denti quest’ultima, San non voleva darla vinta, si dipinse in volto, la sua faccia da stronza migliore e attese:

“hei calmati tigre!” disse una ragazza venendo loro in contro, indossava dei jeans strappati, scarpe da ginnastica, una camicia bianca, una gilet nero, e una piccola sciarpa, i capelli lunghi fino alle spalle, erano  raccolti in una coda alta, trucco leggero, profumava di rose, si avvicinò a appoggiò la sua mano, su quella che teneva ferma San:

“Reby, lascia andare la nostra ospite!” disse con tranquillità, la ragazza lasciò andare la presa, e abbassò lo sguardo:

“scusa Alex! Facevo solo il mio lavoro!”

“lo so, ma credo che tu abbia terrorizzato, questo due giovani ragazze! Sono solo curiose!” disse Alex rivolgendosi alle due cantanti davanti a lei:

“io mi chiamo Alex, vogliate scusarmi per il piccolo disguido che si è venuto a creare!” disse la ragazza porgendo la mano prima alla latina e poi alla bionda:

“io sono Santana, e lei è Brittany!” disse imbarazzata San:

“non siete qui per creare casini vero?” chiese Reby abbassando la voce:

“no, vogliamo solo fare un giro!” disse San tranquilla:

“io però sono bi-curiosa!” disse la bionda Brit, uscendo dal mondo delle nuvole, lasciando i presenti senza parole:

“pure io!” disse maliziosamente Alex, le due ragazze che facevano da butta fuori, si misero a ridere:

“prego entrate pure allora!” disse Alex facendole passare, una ragazza mora si avvicinò alla ragazza e le parlò all’orecchio:

“ragazze, vogliate scusarmi, ma ci sono dei problemi! Kate accompagna queste due ragazze al loro tavolo, i primi due giri sono offerti dalla casa!” disse Alex rivolta alla ragazza mora, che con un cenno della testa, prese per mano San e Brit e le portò nel tavolo migliore, era abbastanza vicino alla pista da ballo, era un tavolo di legno, come la maggior parte, al posto delle sedie  ogni tavolo aveva delle poltrone, in quello c’erano tre e anche un divanetto, sia le poltrone che i divanetti erano ricoperti di pelle nera o bianca, fermata con delle borchie di ottone; il radar, era un disco pub, a luci soffuse, con grandi par che illuminavano la pista da ballo e i due angoli bar, due piramidi di alcolici stavano nel centro di essi, una grossa fontana circolare a più piani; le bariste indossavano dei pantaloni corti neri e una maglietta grigia con il nome del locale e il logo, capelli raccolti e sorriso stampato in volto, dietro di loro un grosso wall led faceva passare delle scritte:

“vi lascio le liste?” chiese la ragazza, attirando la loro attenzione:

“si, grazie!” disse San, afferrandole, voleva bere e sentirsi libera, poco dopo ordina un coca e rum, anche per la bionda Brit, il locale iniziava a riempirsi, non entravano solo ragazze, ma anche ragazzi, sembrava non ci fosse distinzione ne discriminazione, Alex si muoveva frenetica a salutare tutti, portava liste, bicchieri, stringeva mani, abbracciava delle ragazze, poi andava in console e si metteva a manovrare qualcosa:

“ma qui entrano tutti?” chiese San un po’ riluttante alla mora Kate:

“qui non si fanno distinzioni, tutti entrano, tutti si divertono, sanno che ci sono delle regole da osservare. Come non creare casini, e non importunare le persone, se queste non vogliono! Regole semplici, ma ferree!” porse loro i drink, poi tornò al suo lavoro; la musica iniziava ad aumentare, qualcuno ballava, tutti ridevano e bevevano senza troppo problemi, Alex si avvicinò al loro tavolo e si appoggiò al bordo, sostenendosi con le mani:

“vi piace?” chiese curiosa:

“si, molto! È davvero bello!” disse San, Brit si limitò ad annuire energicamente con la testa, continuando a bere con la cannuccia il suo alcolico:

“è di vostro gradimento?” chiese indicando il bicchiere:

“si ottimo!” disse Brit, staccatasi per un momento dalla cannuccia rosa, Kate andò a prendere l’ordine ad un tavolo vicino al loro, un ragazzo dopo aver dato la sua ordinazione, afferrò la ragazza e le mise dei soldi nella maglietta, la cameriera cercò di mantenere la calma e lo allontanò, prendendo i soldi per  poi allontanarsi  a passo spedito, Alex si mosse appena per afferrare la ragazza:

“ha problemi quello scimmione?” chiese trucida:

“tranquilla, ha già iniziato a bere. Nulla di che!” disse calma l’altra, agitando la mano libera dal vassoio:

“non deve permettersi, di toccarti in quel modo!” disse la ragazza stringendo i pugni:

“smettila di fare così, tranquilla Alex, va tutto bene!” Kate fissò l’altra, che subito distolse lo sguardo:

“va bene Kate!” disse in tono pacato:

“da quando sei gelosa?!” disse stuzzicandola kate:

“io….gelosa! non dire idiozie! Sono due parole che non stanno insieme” Kate si avvicinò e bacio sulla bocca Alex, un fugace bacio a stampo, leggero e dolce, niente di più che solo un piccolo bacio, Brit spalancò la bocca, seguita poi da San:

“così o mostrato il mio orientamento!” disse maliziosa la cameriera:

“e dovevi fare questo gioco proprio con me?!” chiese allo stesso tono la ragazza:

“tu sei quella che bacia meglio….la tua esperienza conta!” poi prese a tornare al suo lavoro, ma prima che la musica, potesse sovrastare la sua voce, voltò il viso e urlò da sopra una spalla:

“hai già parecchie richieste per questa sera!” disse facendole l’occhiolino, e voltando ancora una volta il viso facendo sventolare i capelli.

San era ancora senza parole, era stato solo un bacio, ma l’aveva sconvolta, forse il fatto che fosse stato fatto con tanta naturalezza, e davanti ad un mondo di persone, Alex la riscosse dai suoi pensieri:

“devo andare il lavoro mi chiama!”

“che lavoro fai?” chiese Brit curiosa, ad Alex si allargò un sorriso in volto:

“tra poco lo vedrai!” disse enigmatica, poi lasciò le due ragazze da sola, San si voltò un po’ intontita, Brit premette le sue labbra su quelle di San, lasciandola di stucco, durò solo un istante, poi il contatto, velocemente come era iniziato, finì, San si riebbe e sgranando gli occhi, inveì sulla bionda:

“che diavolo fai Brit!”

“un tipo mi guardava, e io ho fatto vedere il mio orientamento!” disse Brit ridendo, San non poté fare altro che imitarla, si strinsero i mignoli, ma qualcosa cambiò, le luci divennero ancor più basse, tutti i presenti esultarono, la musica divenne solo un sussurro, il fumo ricopriva la pista da ballo, rendendo tutto evanescente, il dj prese lento ad alzare il volume, mettendoci teatralità in ogni movimento, la musica divenne così, di nuovo prepotente, un ritmo incalzante e ritmico, alcune ragazze uscirono dalla nebbia, prendendo posizione sulla pista, San e Brit avevano la posizione migliore per godere dello spettacolo, un figura entrò lenta, vestiva in modo molto famigliare agli occhi di Santana, tranne che per un cappello, con la visiera piatta, le ragazze presero a ballare, movimenti che per la bionda Brit erano amici, movimenti che la richiamavano, lenti, veloci, la strobo li rendeva ancora più invitanti, Alex ballava in mezzo alla pista, seguita dagli altri ragazzi e ragazze, una ballo che seguiva l’andare della musica, con precisione, fu il turno per un esibizione singola, ogni ballerino si cimentò nei movimenti che prediligeva, in uno spettacolo da mozzare il fiato, la folla chiamò il nome di Alex, che non si fece attender oltre, scivolando lenta sul pavimento liscio, si mise al centro dell’attenzione, con mosse sempre più difficili, fino al calare lento della musica, un inchino fu il coronamento di quella danza , San e Brit si unirono in un applauso che sovrastò la musica:

“siete qui, per vedere le vostre alternative?” disse una Quinn sarcastica, seguita da Rachel:

“che diavolo ci fate voi qui?!” chiese stizzita San alzandosi di scatto:

“vi ho pedinato, e questa qui….mi ha seguito!”  disse la bionda Quinn indicando Rachel,   

“unitevi a noi!” disse Brit tranquilla, attirandosi addosso uno sguardo poco carino, da parte di Santana:

“volentieri!” dissero le due nuove arrivate, sedendosi sul divanetto libero davanti a loro, sulla pista si era creata un po’ di gente, tutti quanti abbracciavano i ballerini e Alex, Kate andò a mettersi accanto alla fontana con un microfono in mano:

“signori e signore…..vi prego di prestarmi per un secondo, la vostra attenzione! Oggi è una giornata importante. Oggi il Radar, compie tre anni!” grida di giubileo, invasero il locale, Alex abbassò le testa, togliendosi il cappello:

“questa serata è importante per noi, ma lo è ancor di più per Alex! E voglio che salga qui sulla fontana a fare un discorso!” due ragazzi la sollevarono, a la portarono sul secondo anello che formava la fontana, microfono alla mano Alex prese a parlare:

“questo posto è importante per me e mia sorella….lei non può essere qui, oggi, ma sarebbe davvero orgogliosa! Questo locale è la nostra casa e la nostra vita, ci rispecchia! E voglio che ora vi divertiate! Il primo giro lo offre la casa!” tutto urlarono, Alex chinò la testa come segno di riconoscenza, ma non sapeva cosa ancora, doveva succedere, alzando la testa osservò il tavolo dove sedevano le due ragazze, sorrise, prima che potesse scendere, due ragazze le andarono dietro, senza farsi notare, reggevano una bacinella parecchio grossa, con un piccolo colpo delle braccia rovesciarono il contenuto addosso all’ignara Alex, che spalancò la bocca, per la sorpresa e per il freddo, l’acqua e il ghiaccio si rovesciarono sulla ragazza e poi nella fontana, si sciolse i capelli, e agitò la testa a destra e sinistra per scrollarsi un po’ di acqua di dosso, salutò ancora qualcuno e poi andò al bancone a prendere una vassoio, ci mise sopra 5 bicchieri, più sale e limone, poi si diresse al tavolo di Santana:

“questo è per voi!” disse Alex fradicia, Quinn guardò maliziosa Alex, che accorgendosene si voltò per presentarsi:

“mi chiamo Alex….. vi stringerei la mano, ma magari aspetto prima di asciugarmi!” disse ridendo e iniziando a distribuire i bicchierini trasparenti:

“io sono Quinn, lei è Rachel! Siamo loro amiche!” disse indicando le due ex Cheerios, Alex tremò per il freddo, Kate le si avvicinò, le porse un bicchiere di vodka russa:

“bevi, se hai freddo ti aiuta!”

“mi aiuterebbero di più dei vestiti asciutti!” disse sarcastica Alex:

“ci ho già pensato!” disse l’altra, mostrandole una maglietta, Alex appoggiò il bicchiere sul tavolo, prese a togliersi il gilet e lo diede alla cameriera, poi si tolse anche la camicia fradicia, la pelle era ricoperta di gocce d’acqua e da piccoli brividi,  le quattro ragazze rimasero impietrite da tutto ciò, le bocce spalancate, Alex si mise la maglia asciutta, poi voltandosi a riprendere il suo bicchiere lo bevve di rigore, buttando all’indietro la testa, si voltò, gli occhi ridotti a due fessure:

“quanto diavolo è forte?!” si lamentò Alex:

“ora bevete con me!” disse ancora la mora rivolta alle tre ragazze, che iniziarono ad imitare i suoi movimenti, sale nell’incavo tra il pollice e l’indice, lime e poi la tequila di rigore:

“or ora però, vieni a cambiarti a pantaloni!” disse la cameriera afferrando Alex per una mano:

“ragazze, scusatemi tanto, un secondo e arrivo!” disse la ragazza seguendo l’altra:

“me li togli te i pantaloni? Potrebbe diventare divertente” chiese Alex prendendo a braccetto l’altra:

“se non la smetti di fare battutine, giuro che ti faccio buttare nella fontana!” disse dandole una pacca sulla testa.

“avete intenzione di dirlo a Schu?” chiese Santana preoccupata, distogliendo gli occhi dalle due ragazze:

“ti credevo intelligente San! Se gli dicessi qualcosa, finirei nei casini, anche io!” rispose semplicemente Quinn, San la guardò in cagnesco:

“facciamo un gioco?” chiese Brit allentando un po’ la tensione:

“che gioco?” chiese curiosa Rachel:

“obbligo o verità!” trillò allegra la bionda:

“ci sto!” disse Santana, Quinn annuì:

“come si gioca?” chiese curiosa Berry, le tre si guardarono e si misero a ridere:

“Berry…. bisogna  insegnarti sempre tutto!” disse San, che le spiegò un po’ le regole basa:

“ chi non risponde, beve due volte e di rigore!”
“cosa state facendo?” chiese Alex ritornando da loro:

“verità o obbligo!” disse Brit:

“unisciti a noi!” disse infine la bionda:

“queste cose finiscono sempre male! Ma ci sto!” Quinn si spostò un po’ di lato per far sedere la ragazza, poco dopo, Alex fece portare una bottiglia di tequila:

“possiamo iniziare!” disse San:

“inizio io, inizio io!” urlò Brittany:

“quando è stata la vostra prima volta?” chiese tutta allegra, San la guardò maliziosa:

“la prima volta con un uomo!” disse ridendo, per poi aggiungere:

“io a 14 anni! Giovane ma già esperta!” Alex sorrise:

“15!” disse Quinn:

“anche io 14!” rispose Brit:

 Rachel si sentì in imbarazzo, non sapeva cosa fare, Santana accorgendosene le disse:

“allora Pufetta, cosa fai?”

“bevo!” disse Rachel rassegnata, Santana sorrise maligna, e la ragazza bevve due volte, la faccia contorta in una smorfia di disgusto, tutti risero, fu il turno di Alex, che impassibile non  rispose, ma prese a riempire il suo bicchiere, e di rigore assaporò la tequila, lasciando le ragazze senza parole:

“il posto più strano dove avete fatto l’amore?” chiese San maliziosa richiamando su di se l’attenzione:

“una casa sull’albero!” rispose Brit:

“sulla lavatrice!” disse San stingendo la mano della sua bionda sotto il tavolo:

“nell’idromassaggio!” disse Quinn, di sicuro non si riferiva a quella volta con Finn:

“bevi Berry!” disse San maligna, Rachel poté solo bere:

“tu Alex?” chiese Quinn un po’ troppo curiosa:

“il posto più strano dove ho fatto l’amore?” Alex ci pensò su, poi indicò la pista da ballo:

“non vale Alex!” disse Santana:

“perché?” chiese divertita Alex:

“perché la pista quando è vuota vale come una camera! Niente di che!” Alex sorrise maliziosa:

“e chi ha mai detto che fosse vuota?!” San strabuzzò gli occhi, non poteva credere di aver sentito davvero, quelle parole, Quinn osservò Alex, alzò un sopracciglio un po’ sconvolta e poi disse:

“complimenti!”

“grazie! prossima domanda?” Rachel aveva iniziato a ridere, l’alcol le aveva fatto perdere la lucidità:

“ora tocca me! Avete mai baciato una ragazza!” chiese, poi scoppiando a ridere:

“si!” disse solo San:

“pure io ho baciato una ragazza!” trillò Brit osservando San:

“ovviamente si!” disse Alex ridendo:

“pure io!” ripose Quinn:
“ma davvero miss santarellina?!” disse scherzosa San: 

“si ad una festa!” disse solo Quinn:

“io no invece!” disse Rachel ridendo:

“è così bello?” chiese curiosa la ragazza:
“decidilo da te!” Brit si alzò e si avvicinò, prima che qualcuno, potesse anche solo pensare a cosa stesse succedendo, la bionda baciò Rachel davanti a tutti, la mandibola si San si spalancò e per poco non le cadde per terra, attirò a se la bionda staccandola con violenza da quelle labbra:

“che diavolo fai!” le disse San stizzita:

“Rachel non aveva mai baciato una donna, e voleva sapere com’era! Io l’ho solo accontentata!”

“che discorsi fai? È come se io baciassi un’altra ragazza!” Alex afferrò la bottiglia di tequila e iniziò a scolarsela da sola:

“non mi darebbe fastidio!” disse la piccola bionda, bevendosi la tequila che era nel suo bicchiere, aumentando così la sua ilarità,  Quinn e Rachel discutendo per non si sa che motivo:

“ma davvero Brit?” fece maliziosa San, per poi osservare Alex e strappargli delle mani la bottiglia, e con passione appoggiare le sue labbra su quelle dell’altra ragazza, Alex rimase dapprima in mobile, senza ricambiare quel bacio, ma quando Santana le si sedette in braccio, non poté fare altro che ricambiare il bacio, quando si staccarono a San girò la testa, prese la bottiglia e iniziò a bere senza sosta, ritornando al suo posto:

“com’è stato?” chiese Rachel divertita:

“fantastico!” disse San sistemandosi i capelli:

“allora voglio provare anche io!” disse Quinn fiondandosi su quelle labbra, Alex rimase interdetta, ma divertita, da tutto quello che stava succedendo, Quinn si staccò ansimando dalla mora, prese la bottiglia e finì l’ultimo goccio, poi andò in pista, trascinando Rachel urlando, Brit diede un bacio a stampo alla sua latina e la portò a ballare, lasciando Alex da sola al tavolo, che si mise a ridere.

Ballarono per tutta la serata, Brit incollata al corpo di San, baciandosi, sembrava che il loro rapporto stesse tornando normale, ma era solo perché li San, si sentiva protetta.

Quando tornarono al tavolo, Alex non c’era più, c’era solo un biglietto

Non buttare al vento quello che c’è, non sprecare un attimo a pensare cosa sia meglio fare, pensa solo a cosa ami di più, la vita è troppo breve per essere qualcun altro.

Alex…

 

“ sei ancora arrabbiata con Rachel?” chiese Brit avvicinandosi all’armadietto dove stava Santana:

“la somiglianza di questa bambola voodoo con Rachel è abbastanza perché funzioni?” disse San mostrando una piccola bambola di pezza:

“dai, non possiamo essere arrabbiati con Rachel per sempre!” disse Brit:

“si che possiamo!” disse la latin appoggiandosi al suo armadietto:

“come fai ad essere così calma?” chiese infine la mora:

“non lo so. Non mi è piaciuto perdere, come agli altri, ma quest’anno ciò che mi importava, non era vincere..!”

“già perché ci hanno fatto il culo!” disse la latina amareggiata:

“si!” rispose soltanto la bionda Brit:

“scusa….cosa ti importava allora?” chiese girandosi per vedere la ragazza che più amava in quel mondo:

“l’accettarsi l’un l’altro!tutti i ragazzi del glee si rubano il ragazzo o la ragazza, e minacciano anche di lasciare il club una settimana si e l’altra no, ma questo è quello che succede nelle famiglie!”

“si ma questo è un club, non una famiglia!” disse stizzita San:

“oh bhe….la famiglia è un posto dove tutti ti amano, e ti accettano per quello che sei!” disse l’ingenua bionda staccandosi dall’armadietto:

“so che sarò la damigella al matrimonio di Mike e Tina, e vorrò vedere se anche i loro figli saranno asiatici….quando troveranno una cura per le gambe di Artie, io sarò li per vedere i suoi primi passi. li voglio bene, voglio bene a tutto i ragazzi del glee, e sono felice perché potrò passare un altro anno con le persone che amo!” disse tutta allegra:
“e di noi che mi dici?” chiese San avvicinandosi alla sua bionda chinando la testa davanti al suo meraviglioso sguardo:

“ti amo Santana, ti amo come non ho mai amato nessuno altro al mondo…. Tutto ciò che so su noi…è che con i sentimenti….credo che tutto sia possibile!” San abbracciò la sua amata, stringrndosi in un abbraccio che valeva più di mille parole:

“sei la mia migliore amica!” le disse alla fine, non seppe nemmeno perché lo disse, non era la verità, lei voleva di più dalla sua bionda, ma forse non era ancora pronta:

“anche tu!” disse la bionda stringendosi a Santana, gli occhi della latina si velarono di lacrime amare, ma non le fece sfuggire, non voleva mostrare il suo dolore, si sciolse da quel abbraccio caldo come il sole, porse il suo mignolo, e la bionda lo afferrò con un sorriso:

“da quando sei così brillante?” chiese San allontanandosi con la bionda, spalla a spalla.

  

       

   
 
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