Il figlio di Harry Potter
Quindici anni.
Alla stessa età suo padre aveva
affrontato Voldemort già tre volte.
Per non parlare del Basilisco
nella Camera dei Segreti o dei Mangiamorte al Ministero della Magia.
Mentre lui cos’aveva fatto?
Niente, se non vivere nell’ombra
della fama di suo padre e nelle aspettative che tutti riponevano in lui.
Perché il figlio di Harry Potter
non può limitarsi ad essere uno fra tanti, non può rassegnarsi a vivere una
vita tranquilla, una vita normale.
Una vita ordinaria.
Nessuno lo capiva.
Eccetto Rose, forse. Lei capiva
sempre tutto di tutti.
A casa continuavano a ripetergli
che di guai ed avventure ne avevano avuto abbastanza per una vita intera, ma i
suoi genitori non potevano sapere com’era essere figlio di qualcuno come loro.
Persino i maghi per strada bisbigliavano
al suo passaggio: “il figlio di Harry Potter”, dicevano…
Una Strillettera.
Ben presto gli angoli della busta
cominciarono a fumare.
Pochi istanti dopo la voce di Ginny
rimbombò assordante tra le mura di pietra, in un ruggito tale da far tremare i
quattro tavoli delle Case.
Con le orecchie rosse per la
vergogna, James sentì la voce di sua madre gridare a lui ed a tutta
Mentre James rimpiangeva di aver
lasciato il Mantello dell’Invisibilità nel dormitorio, la voce amplificata di
Ginny proseguì asserendo che né a lei né a suo padre interessava quello che gli
altri si aspettavano da lui: prima o poi, come tutti, anche lui avrebbe trovato
la sua strada, e loro sarebbero stati felici di qualunque scelta avrebbe fatto.
Purché lui fosse felice.
Cadde un silenzio assoluto.
*
Ecco la storia del secondo turno!
Nel mio pacchetto erano previsti un personaggio (James Sirius Potter), un sentimento, che il personaggio in questione doveva provare (rabbia) e un elemento da introdurre nella storia (Strillettera)
Ho sempre pensato che in quanto figlio di
Harry Potter, James avrebbe dovuto fare, prima
o poi, i conti con la fama del padre; da qui il senso di ineguatezza e
la rabbia che lui prova nel ritenersi “inferiore” alle aspettative che molti
ripongono in lui.
Ho volutamente omesso Albus dalla storia, un
po’ perché volevo concentrarmi solo su James, un po’ perché ho immaginato che
ad Albus non importasse un accidente delle aspettative degli altri su di lui!
Me lo sono immaginato con un carattere molto simile a quello di Lily, mentre il
carattere di James l’ho pensato più
vicino a quello di Harry o del nonno.
Allego il giudizio!
Grammatica (10/10 punti) : non ho trovato errori, molto bene!
-Stile e lessico (10/10 punti) : mi piace! semplice ma senza cadere nel banale. Esprimi perfettamente i pensieri di un James arrabbiato con il mondo.
-Caratterizzazione dei personaggi (10/10 punti) : James è un nuovo personaggio, quindi non posso dire molto, però è proprio come lo immaginavo. Ho sempre pensato che essere il figlio di Harry Potter non dovesse essere facile, e tu me l'hai dimostrato. brava!
-Attinenza al pacchetto (10/10 punti) : James c'è, la rabbia e la strilettera pure. Sono tutti usati in modo adatto.
-Originalità (10/10 punti) : Wow! Mi aspettavo un James arrabbiato che riceve una strilettera, e all'inizio non la trovavo molto originale, ma la strilettera non era affatto come me l'aspettavo! Una strilettera positiva, che non avevo mai visto prima d'ora! Davvero brava!
-Gradimento personale (9/10 punti) : Mi piace, è molto bella, forse un po' corta. Avresti potuto ampliare un po' la trama, magari spiegando come mai Ginny manda questa strilettera, cioè perchè proprio adesso? Come ha capito che James si sentiva così?
Per un totale di 59/60 punti