C' era una volta un bambino.
Era un bambino intelligente, molto. Al villaggio tutti lo riconoscevano grazie alla piccola tuba che indossava sempre.
Eppure la sua intelligenza non lo fermò dal seguire quella voce che una sera udì provenire dalla foresta nera.
Non devi mai andarci, è pericoloso!, gli dicevano sempre gli anziani. E lui ascoltava sempre i più grandi di lui.
Ma quella sera la voce si fece così accattivante che lui si sentì obbligato a seguirla.
Attraversò la foresta, trovandosi davanti a una casetta.
E fuori dalla porta si trovavano due fratelli, con entrambi un cappello azzurro in testa.
-Benvenuto, piccolo! Vuoi entrare? Ci sono tanti dolci e del latte caldo!-
-Si, dai, entra!-
Il più piccolo dei fratelli tirò il bambino verso di sé, portandolo dentro la casa.
Lo fecero sedere e mangiare e poi giocarono insieme e poi dormirono e poi giocarono e poi
-Oh, fratellino! Si è svegliato!-
E poi si ritrovò legato a un letto, con in parte la vista bloccata da una benda.
-I bambini cattivi che si svegliano prima del tempo devono essere puniti, no, fratellone?-
-Assolutamente, fratellino.-
Il bambino tremò, avendo visto, in fondo alla stanza, delle braccia. E non sembravano bambole.
-P-perché....? I-io non ho fatto nulla....!-
-Questo lo dici tu! Tu hai giocato!-
-E dormito!-
-E mangiato!-
-E quindi noi vogliamo la nostra ricompensa.-
Il bambino li fissò terrorizzato, non capendo.
-C-cosa volete?-
I due fratelli risero, mentre il minore prese un lungo coltello, con la lama rossa.
-Il tuo cuore.-
Il bambino urlò, accompagnato dalle risate dei due fratelli.
Da allora non si seppe più nulla di lui.
Ma voi potete sempre venire da noi. Ci divertiremo, vedrete!