Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ai_Sellie    19/06/2011    3 recensioni
- Ti amo.
- Non dire stronzate e va' a lavarti i denti.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scritta per la terza Notte Bianca di maridichallange, sul prompt "Non dire stronzate e va' a lavarti i denti" di yuppu. <3
Finalmente sono riuscita a partecipare anche io!*____* Non potete immaginare la mia felicità. ;w;
Ogni volta, o me la perdevo per un soffio o capitava in una di quelle giornate in cui lo scrivere (o anche solo il pensare) era davvero l'ultima cosa che avevo voglia di fare.
Per cui ecco, sì, sono felice. ◕w◕ Anche se è una cosina piccina picciò e un po' bruttina. X3
Il mio primo tentativo di angst. .w."
Il titolo (quasi random, come sempre X3) è una strofa da Secret of love, di Barcera.
Storia betata dalla nefene.



Non dire stronzate e va' a lavarti i denti.
Te lo ha sputato in faccia così, come se fosse la risposta più ovvia alla tua impacciata dichiarazione d'amore. E forse lo è davvero, vista la quantità d'alcool che hai in circolo, ma fa male ugualmente.
Per qualche strana ragione hai una gran voglia di ridere.
Barcolli nella sua direzione, sforzandoti di non incespicare nei tuoi stessi passi e riesci ad afferrargli il polso giusto un attimo prima di inciampare nelle lenzuola rimaste dal mattino attorcigliate sul pavimento.
- Ti amo.
- Sirius, sei ubriaco, - ti liquida brusco, senza neanche aspettare che termini la frase.
Remus ti aiuta a rimetterti in piedi e senti le sue dita indugiare un secondo di troppo sul tuo braccio, prima che torni a gironzolare frenetico per la piccola camera, alla ricerca di chissà quale oggetto sicuramente inutile.
Ti viene da ridere, ma ti trattieni.
- Mi sa che non hai capito; sono innamorato di te, Remus.
- No, sei solo ubriaco. Va’ a lavarti i denti e andiamo a letto, sono stanco.
Remus si massaggia la spalla e richiude il cassetto aperto con un gesto insolitamente brusco.
Un conato di vomito ti sale all’improvviso quasi fino in gola e barcolli in avanti nel tentativo di trattenerlo.
- Remus, non capisci. Io ti am…
- Sirius, cazzo, va' a lavarti i denti! - urla come non ha mai fatto prima, i pugni serrati fino a conficcarsi le unghie nei palmi, e tu ti rendi conto finalmente che ha capito alla perfezione che cosa volevi dire. Sa quanto lo ami, lo ha sempre saputo, così come sa che per quanto il tuo fegato potrà essere divorato dall'alcool, dentro di te resterà sempre una briciola di lucidità sufficiente a rendere quelle dichiarazioni vere, e questo lo spaventa.
Si porta una mano al viso e si massaggia una tempia, sospirando piano. Per un secondo soltanto hai come l'impressione di cogliere persino un bagliore scivolargli sulla guancia ma non gli dai troppo peso; dopotutto sei ubriaco fradicio, è già un miracolo se riesci a stare in piedi.
- Va' a lavarti i denti, - ripete, più calmo.
Senti i polmoni annodarsi, non riesci a staccargli gli occhi di dosso.
Vorresti piangere e ridere e gridare e insultarlo. Ma soprattutto piangere.
Cerchi di coordinare i tuoi gesti, nel tentativo di riuscire almeno a sfiorarlo, ma la sua figura si fa sempre più sfocata e incerta e le tue braccia sembrano divenire più pesanti ogni secondo che passa.
Vuoi toccarlo, vuoi toccarlo, ma non ci riesci, ed è spaventoso.
Tremi; adesso sì, che hai davvero voglia di piangere.
- Rem-
- Sirius, per favore, - ti supplica, la mano ancora premuta sugli occhi.
- Per favore.
Ti arrendi all’alcool.
L’ultima cosa che vedi, prima di accontentarlo e trascinarti a rigettare l’anima nel lavandino del bagno, è la sua schiena che si fa via via sempre più confusa e lontana, fino a scomparire del tutto.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ai_Sellie