Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: Annavi    19/06/2011    17 recensioni
Le luci si spengono.
Gli applausi continuano come un eco perpetuo.
Assoli di chitarra terminano soddisfatti.
E lui lascia il palco.
Si dirige con passo affrettato dietro le quinte.
I suoi occhi chiedono solo una cosa.
Solo una persona.
Solo un nome.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Ehi ciao, Gin. Sai, mi stavo chiedendo se per caso ti andasse di uscire con me. -

- Ehilà, pupa! Che ne dici, tu ed io, io e te, una meta lontana e un bacio passionale? -

- Buongiorno signorina Ginevra. Volevo umilmente chiederle se lei fosse disponibile per una cena intima, al chiaro di luna. -

- Ohbbbella, ti va di farci un paninozzo insieme uno di questi giorni? -

- A che ora passo a prenderti, zuccherino? -

Joe scoppia a ridere, buttandosi all'indietro sul letto e tenendosi la pancia in preda ad una crisi di troppo divertimento.
Nick si gira scocciato, dando finalmente le spalle allo specchio,  e gli lancia un'occhiata severa.
- Scusa. - si sforza di tornare serio il fratello, ma un attimo dopo si sta sbellicando nuovamente come un pazzo. - E' che sei davvero troppo buffo! -
Nick gli si avvicina e si siede accanto a lui, sospirando.
- Hai ragione, cavoli. - mormora in collera con sè stesso.
Joe gli rivolge uno sguardo più dispiaciuto e finalmente si calma, battendogli una pacca sulla schiena.
- Fratello, seriamente, secondo me devi solo andare da lei ed essere te stesso, punto. - suggerisce il saggio Joe.
Questa volta è Nick che si mette a ridere e lo guarda divertito. - Che c'è? - chiede l'altro, perplesso.
- Parli come se fossi molto esperto! - risponde Nick, punzecchiando un poco il fratello maggiore.
- Ma io SONO esperto! - sottolinea Joe, fingendosi offeso.
Nick gli dà un pugno sul braccio destro e osserva contento la smorfia di dolore sul viso del ragazzo.
- La pagherai Nick! - afferma con tono drammatico Joe, mentre finge di accasciarsi dolorante a terra, tenendosi con una mano il punto colpito.
Poi si alza e si mette a rincorerre il fratello per dargli una 'bella lezione', come l'aveva pensata lui.
Risate, tante risate: Nicholas pensò che fosse bello, avere qualcuno come Joe in casa.

_



Ginevra accarezza tranquilla il suo amato doberman, mentre quest'ultimo ronfa beatamente, sotto le sue cure tenere e affettuose.
Un bip bip fastidioso, seguito successivamente da un altro a poca distanza di tempo, la sveglia dai suoi pensieri e la fa sbuffare, al pensiero che dovrà alzarsi per raggiungere il cellulare dall'altra parte della stanza.
A malincuore, Ginevra si trascina fuori dalle lenzuola e incrocia per errore uno specchio con lo sguardo, scoprendosi: distrutta.
Sì, i capelli messi male e disordinati, la maglietta che pendeva da un lato e le occhiaie scure a finire il tutto.
Non si trattiene a lungo davanti a quella pietosa visione, ignorandola volontariamente, per andare a leggere i messaggi arrivati.

Joyce.
Oh, andiamo. Lo sai benissimo che Nick è ancora completamente cotto di te!
Perchè non vuoi dargli un'altra possibilità? Insomma siete cambiati moltissimo entrambi!
Non si tratta più di uno stupido contratto, svegliati.

 

A questo Ginevra decide di non rispondere, perchè la fa soffrire davvero troppo: e dare una risposta l'avrebbe reso più.. reale.
Appena legge il mittente del secondo sms, deve aggrapparsi alla scrivania per non cadere: Nicholas.
''Forse ha sbagliato destinatario.'' è il suo primo pensiero.
''Oh, per favore. Non ha mai sbagliato destinatario in quattro anni.'' è invece il secondo.
Passano due minuti in cui lei si tormenta per prendere la decisione se aprirlo o no e poi la curiosità prende il sopravvento sulle sue mani.

 

Nicholas.
Ciao Gin, sono Nick.
(Spero vivamente che tu non abbia eliminato il mio numero dalla rubrica, ma ti informo su chi sono per sicurezza.)
Sto pensando a te.


Ginevra sbarra gli occhi e stringe più che può il cellulare tra le dita: ''Sto pensando a te.'' e basta?!?
Insomma, non poteva mica lasciarla così, con solo quella frase su cui riflettere.
Indugia qualche attimo sui tasti e mille frasi le vengono in mente. Digita le parole: anche io.
Successivamente le cancella, mordendosi la lingua.
Dopo altri mille tentativi, finalmente si ritiene contenta del risultato e preme il tasto Invia, mentre un sorriso a bocca chiusa le compare in volto.

 

Ginevra.
Perchè proprio ora?

Ed era vero. Ginevra continua a chiedersi perchè lui la stesse pensando proprio in quel momento, cosa fosse stato a fargli ricordare di lei.
E si era davvero ricordato di lei?
Ginevra si tortura le mani, appoggiandosi con le spalle al ,muro e buttando la testa all'indietro.
Il cane si alza dai piedi del letto e la raggiunge, appoggiandosi con il corpo alle sue gambe, probabilmente desideroso di coccole.
- Non ora, no. - mormora lei, cercando di mostrarsi severa, ma poi si scioglie allo sguardo da cucciolo che l'animale le dona e lo accarezza lentamente dietro le orecchie.
Bip bip.
- Oh, santo cielo! - esclama lanciando quasi via il cane e facendo prendere a quest'ultimo un grande spavento.
Subito dopo lancia uno sguardo di scuse all'intimorita bestia e legge velocemente ciò che le aveva risposto Nick.

 

Nicholas.
In verità, non ho mai smesso di pensare a te.

''Oddio.'' pensa Ginevra, portandosi una mano sul petto.
Stava decisamente per entrare in iperventilazione, se lo sentiva. Ma cos'erano tutte queste reazioni da adolescente in amore?
In qualche secondo, ha già buttato il telefono mobile sul letto e si trova in bagno, per sciacquarsi la faccia e darsi una regolata.
Appoggia le mani sugli estremi del lavandino ed inspira lentamente, per poi soffiare tutto fuori, sperando che le potesse essere d'aiuto.
Per la fretta di liberarsi di quelle sensazioni poco consone, non si accorge di una figura fuori dalla finestra, intenta a grattarsi la nuca.
Lei apre l'acqua della doccia e si infila subito dentro, mentre un ragazzo riccio dalla strada, tiene ancora in mano l'apparecchio telefonico e mormora disperato, mordendosi un labbro:
- Dannazione, Gin. Perchè non mi dai una possibilità? -

   
 
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