Quel giorno si era svegliato presto. Anzi, non aveva proprio dormito. Era troppo agitato per permettersi di abbandonarsi al mondo dei sogni. Alle sette di mattina già si trovava in cucina, con la testa appoggiata sul tavolo, intendo ad osservare la propria tazza di cereali da una nuova angolazione.

Sua madre era appena scesa dal bagno, in vestaglia, e lo guardò sorridendo affabile, intenerita. < < Sarei venuta a svegliarti adesso,Hugo > > Disse Hermione, passando una mano tra i capelli del ragazzino. Hugo biascicò qualcosa, forse un buongiorno. Il primo giorno ad Hogwarts. Si, sarebbe andato ad Hogwarts. Non ci credeva, non gli sembrava vero.

Dopo pochi minuti anche Ron scese dal piano superiore, salutando Hugo. < < Figliolo,emozionato? > > Disse il padre, mettendosi di fronte a lui a tavola e guardandolo negli occhi. < < Papà..Ho paura.. > > Hugo tremava mentre parlava a suo padre. < < Voi non ci sarete..E se mi prendono in giro?E se..Vogliono picchiarmi? > > Una lacrima gli scese sulla guanciotta ancora pacioccosa, da bambino. < < Figliolo,sei un Weasley! Nessuno ti picchierà, e se qualcuno mai volesse provarci, ricorda che i tuoi cugini ci saranno sempre. > > Un sorriso dipinse il volto di Ron, che con la mano asciugò la lacrima del figlio. Hugo sorrise di rimando al padre, per poi saltare sulla sedia quando la madre si mise ad urlare. < < Roseeee!Ti ho detto dieci minuti fa di alzarti! > > .Hugo rise di gusto, andando in camera sua a prepararsi.

Dopo due ore tutti erano fuori di casa, armati di bauli e valigie. Rose aveva un gatto, chiamato Batuffolo (nome scelto dalla nonna Molly), mentre Hugo stringeva una gabbietta,al cui interno spiccava una civetta bianca, chiamata "Freddy".

Quando arrivarono a King Cross si diressero subito al binario nove e tre quarti, subendo le occhiate interdette dei babbani. < < Ecco il treno! > > Disse Rose, dirigendosi dalle sue amiche. < < Papà,papà!Ci sono gli zii!Guarda papà, guarda! > > Hugo tirava la manica del padre, indicandogli i Potter, seguiti a ruota da George e Angelina.

Alle undici meno un quarto tutti stavano salendo sulla locomotiva scarlatta, eccetto Hugo e Lily, che erano abbracciati alle proprie madri. < < Mamma.. E se non mi piace il cibo della sala grande?>> Hermione rise, guardando il figlio. < < Sei come tuo padre Hugo. Fidati, fosse per te mangeresti anche le pietre. Fossero questi i problemi della vita!Ah, incomincia subito a studiare! > > Il figlio fece finta di non sentire le ultime parole, diede un bacio sulla sua guancia e si diresse dal padre. Lo guardò in faccia, specchiandosi nei suoi occhi. Fu il padre a rompere il silenzio. < < Non dare retta a tua madre. Lo studio non è tutto. Ora vai, che parte il treno. > > Diede un altro bacino al padre ed entrò nella locomotiva, seguito a ruota dalla cugina.

Si diressero in fondo al treno, in uno scompartimento vuoto. < < S-sei pronto Hugo? > > Lily sembrava sul punto di piangere, non era facile per lei staccarsi da Harry e Ginny. < < Credo di si.. Spero di si.. > >

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