Gli uomini credono all’impossibile ma non possono immaginarsi l’improbabile.
Una frase che non avevo mai capito, una frase che ritraeva alla perfezione l’uomo che avevo davanti.
Nonostante la mia fatica, per fargli capire che avrebbe solo perso tempo, che una vita come la mia era ormai delineata continuava a credere nell’impossibile.
Avevo radici troppo profonde, mi conoscevo fin troppo bene. Sapevo che appena ne avessi avuto l’opportunità l’avrei rifatto. Lo volevo fare.
Avevo dato per scontato che anche lui, come altri in passato, avrebbe lasciato perdere, mi avrebbe lasciato vivere quella che ormai era la mia vita, se così poteva essere definita. Non mi aspettavo la sua tenacia, non mi aspettavo quella scintilla nel suo sgurado… Una scintilla che faticavo a riconoscere come amore, forse perché non ne avevo mai ricevuto.
-Edward, sei pronto?- mi chiese quell’uomo.
Sapevo il suo nome, non volevo però ficcarmelo in testa, non volevo ricordarlo, non volevo ricordare una persona alla quale, poi mi sarei affezionato.
Avevo già commesso troppi errori in passato.
Probabilmente è difficile credere che un ragazzo di diciassette anni possa avere un passato come il mio.
Annuii, non mi andava di parlare. Mi sentivo già abbastanza fuori luogo. Non capivo perché quella perdita di tempo… Perché poteva solo essere una perdita, cercare di arruolarmi in una famiglia.
Non capivo perché volesse rompere gli equilibri della sua, per poter permettere a uno come me di farne parte.
-Dormirai nella dependance. Mia moglie Esme ha già pensato a ristrutturarla e renderla agibile, avrai un bagno tutto tuo e naturalmente una camera- disse sempre sicuro, mentre guidava le strade poco trafficate di quella che sarebbe stata la mia nuova città.
-Grazie- dissi.
Nonostante il mio pensiero fosse chiaro, non potevo che provare compassione per quell’uomo: il suo inferno stava per cominciare.
 
 
 
Ma ciao!
Questa fiction ha preteso di essere scritta, così eccola qui.
So di averne già altre due in corso, ma posso rassicurarvi: non mancano molti capitoli alla fine di “il soldato” e penso di potermela cavare, gestendo in contemporanea questa e “il mio sogno”.
Fatemi sapere cosa ne pensate, almeno saprò se impegnarmi in questo progetto o andare avanti con le altre ;)
Un bacio e a presto (che poi tanto presto non sarà, visto che la scuola è un fardello pesante!)… Recensite =D