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Autore: Cuore di Inchiostro    20/06/2011    2 recensioni
Dopodichè la sollevai dal pavimento e lei mi abbracciò, allacciando le sue gambe ai miei fianchi.
Afferrai con una mano la valigia che portava con sè, trascinandola sul pavimento dell'appartamento, chiusi con un piede la porta e la strinsi a me.
Non c'era bisogno di parole, entrambi sapevamo quello che l'altro pensava.
La portai verso la camera da letto.
Avevo cosparso il letto e il pavimento di petali di rose rosse, le luci erano soffuse.
Iniziò a baciarmi il collo - quel gesto mi mandava in delirio - , mi sbottonò la camicia e io, prontamente, le sfilai la T-shirt di dosso.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dasdas Rivederti

Il ticchettio del pendolo del Four Season era l'unico suono udibile nella stanza.  Gli diedi l'ennesimo sguardo veloce e ansioso. Erano le 00.05.
Fra 10 minuti sarebbe arrivata. Di solito era puntuale... più o meno.
Sorrisi del fatto che fossi così nervoso. Non era mica la prima volta che ci vedevamo.
Pero dopo gli 'Mtv Movie Awards' non c'era stata quasi nessuna occasione di vederci per cui avevamo organizzato quell'incontro clandestino-notturno.
Quella notte entrambi eravamo liberi dai rispettivi impegni lavorativi.
Lei aveva appena ultimato di girare 'On the road'; speravo che censurassero la scena in topless.
So che è poco professionale pensarla in questo modo ma nei suoi confronti spesso mi risulta difficile non essere protettivo e geloso allo stesso tempo.
Scacciai quei pensieri: era il nostro lavoro che ci imponeva determinate scelte.
Puntai lo sguardo verso la chitarra.
Si trovava avvolta nella custodia e mi domandai se fosse il caso di prenderla. Prima che potessi decidere mi ritrovai in piedi, intento ad armeggiare con le corde della mia compagna di vita.
Tornai a sedermi sul divano.
Mi grattai il mento, pensando a quale canzone scegliere.
Optai per I was broken.

I was lonely
I was tired
Now I'm bound
My head is off the ground.
For a long time, I was so weary
Tired of sound
I heard before
Knowing of the nights I'm out the door
Haunted by the things I did
Stuck between the burning light
And the dusty shade.

La musica è sempre stata una mia grandissima passione, la mia grandissima passione.
E scriverne i testi è una valvola di sfogo, mi aiuta a scaricare la tensione.
Quando suono "stacco" il cervello e penso solo alle note e alle parole che sto producendo.
E' qualcosa di magico.

A quel punto, però, posai la chitarra sul divano e guardai nuovamente il pendolo. Poi sfilai il cellulare dalla tasca, sorrisi guardando lo sfondo.
Era una foto che ritraeva la mia famiglia: papà, mamma, Victoria, Lizzy, io e Kristen il giorno di Natale.
 Eravamo tutti sorridenti.
E' stato davvero un bel periodo quello, a Londra, la mia città.
Mi passai la mano tra i capelli e mi chiesi se Kris stesse avendo qualche problema con i paparazzi durante il tragitto.
Speravo di no.
Ci eravamo accordati che quando fosse arrivata, mi avrebbe fatto uno squillo.
Proprio in quel momeno il cellulare vibrò per qualche secondo.
Kiki chiamata.
Kiki era il soprannome che le avevo affibbiato quando ci eravamo conosciuti sul set di Twilight.
Rimasi in piedi di fronte alla porta, aspettando che bussasse.
Toc, toc.
Aprii immediatamente e la sorpresa fu tale che entrambi rimanemmo immobilizzati per qualche secondo, guardandoci l'un l'altro.
Dopodichè la sollevai dal pavimento e lei mi abbracciò, allacciando le sue gambe ai miei fianchi.
Afferrai con una mano la valigia che portava con sè, trascinandola sul pavimento dell'appartamento, chiusi con un piede la porta e la strinsi a me.
Non c'era bisogno di parole, entrambi sapevamo quello che l'altro pensava.
La portai verso la camera da letto.
Avevo cosparso il letto e il pavimento di petali di rose rosse, le luci erano soffuse.
Iniziò a baciarmi il collo - quel gesto mi mandava in delirio - , mi sbottonò la camicia e io, prontamente, le sfilai la T-shirt di dosso.
Quello che avvenne dopo fu qualcosa di indescrivibile, meraviglioso.
La passiona, tra di noi, non accennava a diminuire.
Facemmo l'amore tre volte quella notte.
Dormimmo abbracciati.
La mattina successiva mi svegliai qualche minuto prima di lei, chiesi la colazione in camera, che prontamente arrivò.
Chiesi che fosse lasciata nel soggiorno, non volevo staccarmi nemmeno un'attimo da Kristen.
Aveva un'aria serena, più riposata.
Poggiai la mano sul capo e in quella posiziona la osservai, carezzandole dolcemente il viso e i capelli.
Poco dopo aprì gli occhi e mi sussurrò il buongiorno.
Mi baciò sulla guancia, mi abbracciò e si diresse verso il bagno.
Indossava un baby-doll che risvegliava il mio lato selvaggio.
La vasca idromassaggio era pronta.
Tutti e due avevamo bisogno di rinfrescarci un pò, insieme.
Io, praticamente, indossavo semplicemente i boxer.
Avevo sempre dormito così, anche d'inverno.
Portare il pigiama  mi dava fastidio.
Mi diressi verso il bagno, appoggiandomi allo stipite della porta.
Si pettinava i capelli, legandoseli in una coda di cavallo.
Era meravigliosa.
La baciai sul collo.
Lei si voltò guardandomi con uno sguardo molto intenso e nello stesso momento sussurrammo << ti amo >>.
Sorridemmo della nostra complicità.
Tornammo nel soggiorno dove ci attendeva la colazione.
<< Speriamo di non aver svegliato Bear. Dorme nella sua cuccia vero? >> Rivolse lo sguardo verso l'altra camera.
Era molto affezionata al cucciolo che avevamo adottato insieme, Bear, appunto.
<< Sì amore e comunque ha il sonno profondo come il padrone per cui non c'è rischio di averlo disturbato >>
Ridemmo tenendoci stretti l'un l'altro.
<< Stavi suonando? >> disse notando la chitarra sul divano.
<< Sì, era da un pò che non lo facevo. Sono alquanto arruginito, infatti >> conclusi la frase con un sorriso.
<< Ma va >> e mi diede un buffetto sul braccio << ogni volta che riprendi a suonare sembra come se non avessi mai smesso. Suona, piuttosto >>
Continuai a suonare I was broken.
Kristen mi guardava e cantava con me, accennando di poco le parole. La sua voce era quasi un sussurro. Sapevo che pensava di disturbarmi cantando, ma la sua voce era tutt'altro che un elemento di disturbo.
Quando finii ed ebbi posato la chitarra, mettendola a posto nella custodia, mi baciò.
<< Non vorrei che diventassimo troppo smielati >> disse, al che le risposi con una delle mie solite smorfie.
<< Qualche paparazzo ti è stato d'intralcio? >> chiesi.
<< Naah, il solito. Sai com'è >>
Eravamo sul divano. Era seduta sulle mie gambe, con le sue circondava i miei fianchi. I nostri volti erano l'uno di fronte all'altro. Mi stava accarezzando il viso e sorrideva. Non ne capii il motivo fino a che parlò.
<< Sai - riprese - mentre ero in macchina, col finestrino abbassato, ho incontrato una ragazza - credo potesse avere vent'anni - che mi ha detto "non mi strapazzare troppo Rob" o qualcosa del genere >>
Scoppiai in una risata molto fragorosa.
Lei era divertita ma cercava di guardarmi male.
<< Beh, è stata gentile la ragazza a preoccuparsi per me. E' un bene avere delle fan che tengono così tanto alla mia salute, non credi? >> A quel punto prese un cuscino e me lo sbattè in faccia più e più volte fino a farmi cedere, cadendo a terra.
Arrivò a qualche centimetro dal mio viso e sorrideva, sardonica.
<< Ti amo Kristen Jaymes Stewart >>.


  
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