Nuovo giorno e la voglia di alzarmi dal letto è sempre meno ogni giorno che passa. Specialmente oggi, chi me lo fa fare di continuare ad andare a scuola ancora? Dopotutto ai miei non gliene frega un cazzo di me,anche se non ci andassi più non se ne accorgerebbero mai.
 
< Sei una troia!! E con te anche quel coglione di tuo figlio!! Lo stai facendo diventare sempre più donna!! Diventerà una puttana come te!! >
< Io non sono una puttana!! >
 
Litigare. Litigare e sempre e soltanto litigare, non sanno fare altro.
Urlano. Si picchiano. Si lanciano di tutto addosso,e giustamente poi di chi sarebbe la colpa? Mia ovviamente. Qualsiasi cosa faccia va a finire che ci rimetto sempre.
Botte,sgrida e quanto altro.
 
Ho appena 18 anni compiuti e già sono stufo di vivere.
Mi guardo alla specchio e vedo la solita faccia sciupata; occhi gonfi e rossi per il troppo pianto, circondati di nero per le botte prese. Labbra spaccate,lividi su tutto il corpo.
Cos’ho fatto per meritarmi tutto ciò?
 
Mi trucco e nascondo l’occhio nero con il fondotinta, esco di casa dalla finestra e mi incammino verso la scuola.
Solita routine dopo essersi preparati per una cavolo di giornata scolastica,nemmeno so come ho fatto ad arrivare fino alla quarta.
 
Arrivo davanti scuola in anticipo,fisso l’entrata,mi guardo in torno.
Chi me lo fa fare ad entrare?
Attraverso la strada per andarmene via da lì,mi fermo in mezzo alla strada per un istante per guardare di nuovo la scuola.
Sto facendo la cosa giusta?
Sento una macchina suonarmi per farmi andar via,orami è troppo tardi per spostarmi,lo guardo senza togliermi da lì.
Finalmente qualcosa di buono sta per succedere…
 
< ATTENTO!! >
Ad un tratto mi ritrovo per terra,lontano dalla macchina, con un ragazzino dai capelli rossi sopra di me.
< S-stai bene? >
Lo guardo con la mia solita espressione da cane bastonato e senza vita.
< Sì…grazie…tu stai bene? >
< Sì >
Mi aiuta a rialzarmi tendendomi la mano.
< Grazie per…avermi salvato… >
< Ma figurati! > mi sorride.
< Ti ho già visto…tu devi essere quello che se ne sta sempre tutto solo durante la giornata,vero? >
< …esatto… > abbassa per un istante lo sguardo per poi riguardarmi. < e tu invece sei Deidara, quello di quarta,il ragazzo che attrae persino i maschi >
< Ahah! Esatto! Proprio io…e tu come ti chiami? >
< Akasuna Sasori,piacere! >
< Piacere tutto mio,Sasori  > gli sorrido. < Ti devo la vita… >
< Non devi sentirti in debito con me,era inevitabile ciò che ho fatto >
< Grazie lo stesso. >
 
Suona la campanella della scuola,ed ecco che inizia l’inferno.
< Ci vediamo all’intervallo,Sasori! CIAO! >
< CIAO!! >
Corro in classe prendendo posto mentre aspetto Itachi. L’unico amico che ho in sta cazzo di scuola.
 
E’ un genio,in qualsiasi materia ha tutti 10 e lode,infatti è di un anno avanti corso. Ovviamente,come da solito genio di famiglia,è amato da tutti: genitori,primine e chi più ne ha più ne metta; anche i maschi lo rispettano,tutti tranne uno. Se devo essere sincero sono un po’ geloso di lui,anche a me piacerebbe essere rispettato dai maschi e non essere considerato la troia della scuola. Sono stufo di camminare per il corridoio ed essere toccato sul culo da tutti i ragazzi! L’unico che mi rispetta è Itachi,per questo lo adoro come amico.
 
< Ehi,Dei…già qui sei? >
< Certo!! Ovvio che sì! Ti ho preso il posto,ovviamente il tuo solito >
< Grazie >
 
Parliamo del più e del meno in tanto che aspettiamo il maestro Kakashi.
Al suo arrivo,dopo venti minuti dall’appello si presenta in classe il bullo dell’istituto: Kisame Hoshigaki.
Tipo molto strano,se ne sta’ tutto solo e cupo durante le lezioni,mentre all’intervallo e fuori scuola sta’ sempre con il suo amico, quasi migliore amico(almeno credo), di Zabuza Momochi. Sono sicurissimo che è il suo braccio destro,entrambi bulli ed entrambi fanno parte della stessa banda di cui Kisame è il “boss”.
Comunque,tornando a Kisame, non l’ho mai visto in atteggiamenti “da persona con un cuore”.
Sto iniziando a pensare che non ce l’abbia.
E’ uno molto sportivo,nonché il quaterback della squadra di football. E’ abbastanza richiesto dalle ragazze,anzi è richiesto dalle ragazze e lui come re degli stronzi se le scopa una volta e poi le bidona. E per concludere è l’unico che non rispetta Itachi,anzi non si sono mai parlati in tutti gli anni in cui sono stati in classe assieme,non si sopportano a vicenda.
Zabuza invece…è uno molto,ma molto strano,peggio di Kisame. E’ un ragazzo carino ed è molto affezionato a Kisame(secondo me quei due nascondono qualcosa),comunque lui è meno inquietante di quel demone squalo.
 
< Hoshigaki…già il primo giorno di scuola sei in ritardo… >
< Qualche problema,vecchio? >
< Fila al posto! >
< Se se… >
 
Il tempo sembra non passare mai, e io non vedo l’ora che arrivi l’intervallo per poter vedere Sasori… .
Chissà cosa sta facendo…
Guardo fuori dalla finestra continuando a pensare a lui fino al suono dell’intervallo.

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Mi scuso per eventuali errori di lessico e grammatica,però spero almeno che questo primo capitolo vi sia piaciuto. I capitoli che verranno a seguire saranno più attivi,promesso (anche perchè so già che lo saranno dato che ho già le idee in testa)
alla prossima! :)