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Autore: Bush_Head    20/06/2011    4 recensioni
Saalve tutte! Questa è una mia nuova fic sui Blue, visti però in un mondo abbastanza al di fuori di quello musicale, li vedrete, quindi, in situazioni diverse, ma non al di fuori del possibile!
Non è solo una storia d'amore, ma anceh di amicizia e di intrighi, un pò strana e contorta... spero vi piaccia... :)
Genere: Drammatico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anche se ho ricevuto solo UNA recensione e anche corta, ho deciso di essere buona e aggiornare. Però vi prego, recensite, sennò mi deprimo :'(
Buona lettura


Erano passate già tre settimane e la polizia non aveva ancora niente. Mi ero ormai resa conto che non potevo rimanere con le mani in mano per il resto della mia vita, così mi decisi ad uscire dal letto ed andare a lavoro. L'università ormai era finita e non ci sarei dovuta tornare fino a ottobre. Così mi alzai, feci colazione mi vestii ed uscii.

**07.36 del 19/02/2002

-ti vuoi muovere?!?!?!? se arriviamo tardi al primo giorno di lavoro nel migliore dei casi ci etichettranno come ritardatarie!!!- urlò Emma dal piano di sotto

-ma è quello che siamo!- ribattei indifferente

-si, e siamo anche agenti segreti della CIA, ma non vogliamo che si sappia...-scherzò

-che siamo ritardatarie o che siamo spie?- l'assecondai

-entrambe...ora però muoviti!-

-ehi genio, io sono già alla macchina, quella ancora sul pianerottolo sei tu!-

lei mi guardò sbigottita-ma come accidenti hai fatto?-

-me lo hanno insegnato a scuola- adoravo prenderla in giro, e lei adorava farlo con me

-quale scuola, Hogwarts?-

-mha no sciocchina, alla scuola del maestro Joda!!!!- ...**

Come tutte le mattine da due anni uscii sul pianerottolo, chiusi la porta a chiave e mi diressi verso la macchina, ma quella mattina c'era qualcosa che mancava. Niente più scherzi nè cretinate....

Dopo circa 20 minuti di macchina arrivai a lavoro dove trovai Jennifer mentre intratteneva una cliente. Non appena mi vide snobbò totalmente la signora e mi venne incontro per abbracciarmi. Dopo la notizia non ero quasi più uscita di casa e non avevo visto nessuno dei miei amici. La mia famiglia viveva in SudAmerica e non avevamo buoni rapporti, probabilmente non avevano ancora saputo niente, non che li importasse. Jenny mi abbracciò molto stretta nel tentativo di consolarmi. Stavo per ricominciare a piangere ma mi ero riproposta di essere forte e di affrontare la situazione col sangue freddo che mi caratterizzava, anche perchè Emma non avrebbe voulto vedermi debole, specialmente se la causa era lei. Mi sciolsi dall'abbraccio come avevo fatto con quel ragazzo il giorno prima, la guardai negli occhi, lei capì ed annuì, poi disse- sai mentre eri via ci siamo annoiati molto, nessuno qui ha il coraggio di trattare certa gente come si deve a parte te- si riferiva a quando alcuni spiacevoli clienti, di solito persone ricche o famose, venivano nel negozio e sbeffeggiavano tutti sentendosi superiori, ed io li rimettevo subito in riga; di solito bastava un'occhiataccia ma , a volte, alcuni erano paricolarmente snob ed avevano bisogno di una bella strigliata, ed appunto, l'unica con abbastanza coraggio ero io.

-e di che ti meravigli? Lo sai che sono io la più forte qui!!!- dissi allegramente

-ahahah hai ragione. Senti, Matt mi ha detto di dirti che se hai bisogno di altro tempo, puoi andare e tornare quando vuoi...-

-grazie ma no, devo farmi forza ed andare avanti, sarà dura e più tempo sto a deprimermi più tempo mi ci vorrà per superarla-

-hai ragione, oh guarda un pò, credo che fra pochi secondi avremo un cliente- affermò

-ma di che parli?- e mi girai verso la vetrina dove due persone, un ragazzo ed una ragazza stavano parlando. Era evidente che lei stesse cercando di convincerlo ad entrare, ed era altrettanto evidente che lui non volesse. Poi lei gli rivolse lo strategico sguardo da cucciolo e lo convinse- dai fratellino! L'idea di portarmi a fare shopping è stata tua, ora ne paghi le conseguenze!- disse trascinandolo nel negozio

-si ma, Gemma, questo è un negozio di intimo!!! Non è posto da uomini!!!!-

-e dai che di biancheria ne hai tolta tanta...e poi non vedo uomini qui intorno!!!!!- lo sbeffeggiò

-ah_ah_ah, davvero simpatica!- rispose lui sarcastico

A quel punto erano già di fronte a me e Jen, la quale si affrettò a ricevere la ragazza, e lasciò lui a me.

-come posso aiutarla?...Lee?!?!?!?!?!- non ci credo, era il ragazzo del giorno precedente!

-Susan! Ciao, come va oggi? Meglio?- si ricordava di me, ma soprattutto, io mi ricordavo di lui!!!

-si, molte grazie, e poi non vorrei sciuparti un'altra camicia...-

-ahah, già, comunque dai, era solo acqua, non eri nemmeno truccata...-

- no ma comunque...-

-capitooo, voui sentirti in colpa-

-nooo io, ok, cambiamo discorso... come mai da queste parti?-

- mi sono fatto convincere da mia madre a portare mia sorella a fare spese...e ora mi ritrovo in un negozio di intimo femminile pieno di donne, ed io sono l'unico maschio, è inquietante!!!!!-

-ahahahahahhah, davvero???? Io pensavo che a voi uomini piacessero certe cose, che le trovaste che so, eccitanti...-

-non so gli altri, ma io no- sembrava proprio un bravo ragazzo

-sicuro?-

-si-

-ook...oh scusa c'è una cliente devo andare, mi ha fatto piacere rivederti-

-si anche a me- e mi sorrise. Iniai a rendermi conto solo in quel momento di quanto fosse carino.

Feci per andare a ricevere la cliente ma qualcuno mi afferò il braccio. Era Lee. Mi lasciò e disse-so che non ci conosciamo da molto, e che forse sono un pò affrettao ma, ecco, io...ti andrebbe...-titubò un poco-ti andrebbe di uscire con me, qualche volta, per una pizza o un film, o tutt'e due...-

-mi stai chiedendo di uscire, come, come appuntamento?-

-s_si, se vuoi- stava tremando, doveva essergli costato non poco trovare il coraggio per chiedermelo così presto. Ci pensai un po'...

**17.47 del 13/06/2002

-quel tipo ti sta fissando da tre ore- le dissi

-e il suo amico sta fissando te da tre ore, siamo desiderate-

-se quei due sono gli unici a desiderarci siamo messe proprio male devo dire- considerai tristemente

-ma dai che non sono così male-

-dici????-

-si, e poi, dobbiamo divertirci un po', specialmente tu, RdG-

-la voui piantare con quel nome?!?!?!?-

-no- e dicendo questo si avviò da quei due tipi che, a me, non dicevano niente di buono...**

Dovevo divertirmi, distrarmi...decisi di dare ascolto ai consigli di Emma - va bene, questo...-dissi prendendogli la mano per scrivere - è il mio numero- ed andai dalla cliente.

Altre 6 ore e staccai dal lavoro. Andai a casa e sulla porta trovai una cosa inaspettata...

Iry says:
Al prossim capitolo!!!!!!!!!!! =D

   
 
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