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Autore: Maiden_Sunrise    20/06/2011    2 recensioni
Il titolo è una frase della canzone di Evanescence intitolata "My Immortal".
"..Persino la stessa aria, indispensabile dolce aria, è cambiata.
Sembra sia CRUDELE.
Inspiro, poi di nuovo, e di nuovo, e di nuovo. La sento, questa nuova aria cattiva e spietata che sembra perforarmi i polmoni con milioni di piccole schegge di vetro."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Te ne sei andata.
Come uno dei tanti piccoli insignificanti soffi di vento impetuoso che accarezzano, sfiorano, baciano la Terra prima di perdersi nell'immenso.
Come una qualunque delle centinaia di miliardi di onde che si infrangono sulla sabbia di una qualunque delle centinaia di miliardi di spiagge, giocose, divertenti, spensierate, indomabili.
Persino la stessa aria, indispensabile dolce aria, è cambiata.
Sembra sia CRUDELE.
Inspiro, poi di nuovo, e di nuovo, e di nuovo. La sento, questa nuova aria cattiva e spietata che sembra perforarmi i polmoni con milioni di piccole schegge di vetro. Fa male, sì, ma fa sentire VIVI. Io sono viva. Sogghigno amaramente. Persino adesso, ora che ti ho perduta e che dovrei piangerti, penso solo a me stessa.
Non ci sono riuscita, ancora, a piangere.
TUTTA QUELLA GENTE.
Digrigno i denti con furia.

Tutte quelle persone che non ti hanno mai conosciuta veramente, tutte accalcate nella tua stanza d'ospedale. Nostra madre che urla, non tanto per lo shock di quella linea rossa e continua su un display digitale, ma perchè nota con sgomento che le attenzioni del pubblico lacrimante non sono più per lei, ma per il corpicino pallido e esanime adagiato su una brandina.
MORTA.
Persino ora, persino nel tremendo orrore che ti ha travolta, resti serafica, dolce e tranquilla. Un angelo, commentava nostra madre orgogliosa rimirando la sua creatura. Un angelo, tubavano i vicini e i parenti in visita.
Un angelo, ripeteva il dottore, malinconico, scuotendo la testa.
MORTA.
L'unico essere che io abbia ritenuto degno di vita, se l'è vista strappare via.
PARADOSSO.

Vittima di un' infelice, grottesca coincidenza, di un triste scherzo della natura.
MIA SORELLA.

Ho trattenuto il fiato per 15 secondi; ora dovrò pur utilizzarlo in qualche modo.
Spalanco la bocca. Urlo.
DOVE SEI?




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Premetto che questa è la primissima storia che pubblico su EFP, quindi siate clementi ç____ç
La one-shot, come immagino avrete intuito leggendo, tratta una tematica estremamente delicata, e cioè quella della perdita di un familiare, in questo caso la sorella della voce narrante.
Siete invitati a lasciare commenti, fatemi sapere la vostra opinione!
In ogni caso grazie a tutti quelli che leggeranno :)
  
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