Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: telesette    21/06/2011    3 recensioni
Disgustata da ciò che vede intorno a sé, Tenten implora l'anima dei genitori di darle la forza di porre rimedio a questa orribile situazione. Quasi in segno di risposta alle sue preghiere, per caso ritrova l'oggetto che da bambina l'aveva tanto affascinata: una stella shuriken, assieme a tutto l'arsenale di armi che sua madre aveva riposto e al diario della donna. Leggendo quelle pagine ingiallite, Tenten scopre che la madre era in realtà una kunoichi che ha svolto pericolosi incarichi per conto del governo. Grazie a questa scoperta, Tenten decide di rispolverare l'uniforme della donna e di proteggere gli abitanti di Konoha, vestendo i panni di una misteriosa ninja con il nome di Regina di Shuriken!
Genere: Azione, Parodia, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tenten
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tempio di Gong-Zhao, 6 aprile 1850

 

Il tempio di Gong-Zhao, luogo di preghiera situato a nord di una remota provincia nel cuore dell’Asia, è una meta importante per coloro che vogliono perfezionarsi nell’arte del combattimento. Qui infatti sono custoditi i preziosi rotoli contenenti tutti i segreti di ogni stile e di ogni tecnica conosciuta. Tutti quelli che dimostrano di possedere abilità fuori del comune possono chiedere ai monaci il permesso di studiare e apprendere tali segreti così da perfezionare le loro conoscenze sulle discipline orientali relative all’uso di ogni tipo di arma.
Per milleottocento anni, entro le mura di questo luogo, innumerevoli guerrieri hanno conseguito la parte fondamentale del loro addestramento. Attraverso gli architravi, i pannelli decorati con particolari arabeschi e le colonne che ne sostengono la gloriosa struttura, ancora oggi il suono di metallo contro metallo riecheggia inconfondibile dalle sale più interne del tempio. Scendendo verso la parte sotterranea, conosciuta col nome di “Specchio di Zhen Wu” ( dal nome di un eremita che, secondo le leggende taoiste, si trasformò nel Dio del Nord e raggiunse l’immortalità ), si trova una grande arena circolare per i duelli. Qui un alto uomo brizzolato e un’attraente giovane dai lunghi capelli castani si stavano appunto battendo con i sai, entrambi al centro di una grossa piattaforma circolare raffigurante due draghi gemelli intenti a lottare l’uno contro l’altro.

- Mantieni la concentrazione Tenten, bene così - esclamò l’uomo, rivolgendosi alla ragazza. - Concentrati sulla pressione delle dita e fai ruotare l’arma secondo necessità!

Seguendo il consiglio, la giovane cambiò velocemente l’impugnatura sui coltelli e cominciò a contrattaccare con la parte smussata; a contatto con le lame dell’avversario, questi mandarono un leggero spruzzo di scintille; Tenten ruotò velocemente su sé stessa, rispondendo istintivamente colpo su colpo. Tuttavia, proprio mentre stava per sferrare un colpo di arresto, l’uomo incastrò gli tsuba per bloccare il suo attacco e tenne la punta affilata a un palmo dal suo volto.

- Non concedere spazi all’avversario - la rimproverò questi. - Se abbandoni la guardia per sferrare un colpo vincente… è quello il tuo angolo morto!
- D’accordo, ho capito!
- Ricominciamo daccapo, sulla velocità questa volta!

Ancora una volta la giovane cambiò rapidamente l’impugnatura, facendo roteare i sai nelle mani e invitando l’altro a farsi avanti. L’uomo annuì, stendendo il braccio in un attacco diretto; le lame stridettero una contro l’altra tuttavia la fanciulla non esitò, gli occhi fissi davanti a sé e la mano stretta sull’impugnatura.

- Molto bene - sorrise l’uomo, leggendo la determinazione di quello sguardo.

Girando su sé stessa, i capelli sciolti e svolazzanti all’indietro, Tenten riprese ad attaccare con velocità crescente; nelle sue mani quei lunghi pugnali sottili sembravano dotati di vita propria. Di nuovo l’altro fece passare gli tsuba attorno alle sue lame, così da incastrarle e sconfiggerla una seconda volta, ma adesso lei sapeva come rispondere a quella mossa… Cogliendo il tempo alla perfezione, le lame “scivolarono” all’indietro prima che le venissero bloccate, e stavolta l’impugnatura centrò in pieno il plesso solare dell’uomo, costringendolo a piegarsi in due e, prima che potesse riprendersi, la punta affilata ferma a un centimetro dalla sua gola pose del tutto fine al combattimento.

- Complimenti, figlia mia - esclamò soddisfatto. - Ormai la tua tecnica è perfetta, semplicemente perfetta!
- Merito del maestro - rispose lei, mettendo via l’arma e schioccandogli un bacio affettuoso sulla guancia. - Grazie, papà!
- Coraggio, va a cambiarti adesso, è ora di andare a tavola…

Subito la ragazza obbedì. L’uomo la osservò commosso: il viso incorniciato da lunghi capelli scuri, proprio come quelli di sua madre, e gli occhi limpidi e pieni di vita; Tenten era veramente una ragazza straordinaria, forte e affascinante come poche altre al mondo, per questo non poteva fare a meno di essere orgoglioso di lei. Da quando sua moglie Sayuki era morta dieci anni prima in Giappone, Louis Alvarado e sua figlia Tenten avevano girato insieme tutto il continente asiatico. Un tempo membro della nobiltà spagnola, Alvarado era uomo di grande levatura morale e profondamente affascinato dalla filosofia orientale; perciò fin dalla più tenera età aveva deciso di impartire alla figlia gli stessi insegnamenti al tempo ricevuti dal grande maestro Hiruzen, uno dei più grandi maestri d’arme mai vissuto. L’idea di Louis era che sua figlia crescesse forte, che amasse la vita e che imparare a combattere le fosse d’aiuto per non soccombere alla crudeltà e alla prepotenza altrui. Tenten adorava suo padre, fin da quando aveva sei anni non si erano mai separati, e non riusciva ad immaginare cosa sarebbe stata la vita senza di lui. Purtroppo il destino ama essere crudele a volte, soprattutto verso le persone che amiamo maggiormente…
Improvvisamente il vecchio Louis accusò un forte dolore al petto, una fitta ricorrente negli ultimi tempi ma assai più violenta stavolta. L’attacco fu così violento che l’uomo si ritrovò in ginocchio in men che non si dica, la vista cominciò ad offuscarglisi e, prima che potesse dire qualcosa, crollò a terra privo di sensi.
Tenten si voltò di colpo ma, quando realizzò cos’era realmente successo, suo padre era già disteso al suolo immobile.

- Padre - urlò. - Padre, che ti succede ?!?

***

Aprendo gli occhi lentamente, il povero Louis si svegliò respirando a fatica e con la fronte imperlata di sudore. Accanto a lui, Tenten lo osservava preoccupata stringendogli la mano.

- Come vi sentite adesso, padre ?

L’uomo guardò la figlia stancamente. Di nuovo avvertì quella spaventosa fitta e capì subito che non c’era più niente da fare, che era arrivato il momento che più temeva: quello in cui avrebbe dovuto separarsi da lei, sapendo che da quel giorno sarebbe diventata una donna… Peccato che quel momento fosse giunto così presto.

- Tenten, figlia mia - mormorò. - Avvicinati, per favore!
- Padre…

Louis accarezzò dolcemente la figlia lungo la guancia, meravigliandosi di come i suoi lineamenti fossero cambiati in quei dieci anni mentre all’immagine della sua mente era come se non fosse passato nemmeno un giorno.

- Sei bella come tua madre - esclamò. - Ormai sei una donna Tenten, non sei più quel dolce fagotto che tenevo in braccio quando ti addormentavi, anche se agli occhi di un padre una figlia è sempre uguale!

Gli occhi di Tenten si riempirono di lacrime.

- Non sforzatevi padre, cercate di riposare adesso, presto vi sentirete meglio e…
- Ssst - la interruppe, poggiandole un dito sulle labbra. - Per favore ascoltami, ci sono alcune cose che vorrei dirti e… non credo mi resti più molto tempo per farlo!
- Non dite così - insistette lei. - Non dovete nemmeno pensarle queste cose!
- Hm - sorrise lui. - E’ incredibile come assomigli a Sayuki, non solo nell’aspetto ma soprattutto nel carattere… Ti ricordi ancora di tua madre ?

Tenten strinse dolorosamente il labbro inferiore tra i denti.

- Mi piacerebbe - rispose.
- Tua madre era una donna in gamba, molto più di quanto tu possa immaginare, e ti ha amata persino più di quanto potessi amarti io!

La fanciulla annuì.

- Quando sei nata tu - proseguì l’uomo, alzando gli occhi verso il soffitto. - Ci eravamo promessi di farti avere tutto ciò che per noi era importante, tutto ciò per cui la vita è importante, soprattutto di farti comprendere il valore di ciò che giusto per gli altri e per noi stessi… Mi capisci, vero ?
- Sì padre, lo capisco!
- Tua madre amava molto la sua città, i suoi abitanti soprattutto, era felice di vivere lì e diceva sempre che Konoha è un piccolo paradiso in terra… il paradiso dove ci siamo conosciuti e dove le nostre vite si sono intrecciate per sempre! Prima di morire, mi ha fatto promettere che ti avrei fatto rivedere quei luoghi che lei aveva tanto amato… E’ un desiderio di tua madre ma è anche il mio, perciò vorrei che tu realizzassi questo desiderio!
- Te lo prometto - disse subito Tenten, cercando di sorridere. - Non appena ti sentirai meglio partiremo tutti e due per Konoha, così faremo contenta anche la mamma!

Gli occhi di Louis si posarono di nuovo su Tenten.

- Tra pochi giorni, avremmo potuto festeggiare insieme il tuo compleanno, bambina mia - osservò tristemente.
- Padre, ti prego…

Per un istante ancora, gli occhi del genitore mandarono una luce intensa e avvolgente, un attimo dopo però Tenten vide lo sguardo di lui diventare vitreo e opaco e la mano rimase fredda e inerte tra le sue dita. Louis Alvarado si spense senza un lamento, nell’amore di sua figlia e nella consapevolezza della donna straordinaria che sarebbe diventata. Tenten rimase a lungo in silenzio, cercando di contenere il proprio dolore, ma le lacrime lungo il suo viso erano come cera incandescente.
Avrebbe rispettato le ultime volontà di suo padre: si sarebbe messa in viaggio per Konoha e, una volta lì, avrebbe mantenuto vivo il ricordo delle persone che l’avevano amata. Non avrebbe dimenticato il profondo valore dei loro insegnamenti, avrebbe combattuto per non soccombere alle avversità ma soprattutto per dare un senso alla propria vita e non si sarebbe mai arresa.

( continua )

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: telesette