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Autore: _Nat_91    21/06/2011    1 recensioni
Elisabeth è una ragazza italiana di 17 anni,che abbandona l'italia e si trasferisca in Germania dall'amica Victoria. Nasconde un segreto che le impedisce di essere davvero felice. Incontrerà i Tokio hotel e,insieme all'amica,stringeranno un bel rapporto. La verità verrà a galla intensificando i loro rapporti... Il tutto contornato da una storia d'amore che nasce lentamente e che dovrà superare delle grandi difficoltà,dei grossi ostacoli. Una storia d'amore "tormentata" da alcuni segreti e alcuni dubbi che alla fine dovrà fare i conti con la forza della verità e con la realtà.
"La mora non spiccicò una parola.
- Allora? Perchè? -insistette lui incrociando le braccia al petto.
- Con Bill ho un rapporto diverso. Lui è un vero amico e non farebbe mai una cosa per avere un tornaconto,al contrario di te. Di lui mi fido sul serio e poi non ha mai fatto niente che non faccia un amico.
- Prima di dirti una cosa dimmi cosa vuol dire quello che hai detto?
- Non fare finta di non avere capito perchè non sei tanto stupido,almeno credo. Perchè sei venuto qui,mi hai abbracciata e baciata?e non invertarti balle. "La mora non spiccicò una parola.
- Allora? Perchè? -insistette lui incrociando le braccia al petto.
- Con Bill ho un rapporto diverso. Lui è un vero amico e non farebbe mai una cosa per avere un tornaconto,al contrario di te. Di lui mi fido sul serio e poi non ha mai fatto niente che non faccia un amico.
- Prima di dirti una cosa dimmi cosa vuol dire quello che hai detto?
- Non fare finta di non avere capito perchè non sei tanto stupido,almeno credo. Perchè sei venuto qui,mi hai abbracciata e baciata? E non inventarti balle."

Salve ragazze,questa è la mia prima ff. Il mio nick name è _Nat_91 ma prima ero tly.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon giorno a tutti :)
spero stiate bene.. Ecco un nuovo capitolo della mia storia;oggi le parole di qualcuno forse illumineranno la nostra Jen chissà... Spero sia di vostro gradimento...ora vorrei ringraziare
BILLINA91,per aver inserito la mia FF tra le preferite,e Kira_in_the_heart per averla aggiunte tra le seguite. Vi ringrazio davvero e spero di avere presto una vostra opinione :)
Ringrazio coloro che leggono semplicemente la mia storia senza commentare,però ammetto che mi piacerebbe sapere cosa ne pensate :) Posterò il prossimo capitolo venerdì... Alla prossima :)
Un bacio a tutte.
Nat
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58. Lo sfogo e le scelte di Jennifer

Jennifer entrò in casa come una furia,salutò distrattamente Greis e Robert,che erano nel salone che discutevano su qualcosa che lei non voleva neanche sapere, e corse nella sua stanza sotto lo sguardo confuso dei due. Si richiuse la porta alle spalle per poi farsi scivolare contro di essa;si abbracciò le ginocchia con le braccia su cui poi posò la testa dando libero sfogo alle lacrime. Pianse dopo tanto tempo,pianse per qualcosa di così bello che non sarebbe mai dovuto accadere ma che era successo ed adesso lei era li a versare delle lacrime amare. Lo aveva baciato. Si erano baciati. Aveva commesso un errore gravissimo perchè adesso lui sapeva,aveva capito il perchè lei lo trattasse in modo così meschino;lui non era per niente stupido e non aveva avuto difficoltà ad interpretare il suo sguardo,le sue parole e lei...lei come una stupida si era fatta abbindolare da quello sguardo sexy ed accattivante,da quel Tom sfacciato e sicuro di sè,da quel Tom così dolce e comprensivo quando serve,così serio e riflessivo quando la situazione lo richiedeva. Si era fatta abbindolare da Tom Kaulitz in tutte le sue sfaccettature mandando così all'aria tutti i suoi propositi di odiarlo a vita. Aveva fatto così tanto la stronza e la dura con lui fin dall'inizio ed adesso...adesso si ritrovava lì a piangere per qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere perchè l'avrebbe semplicemente portato dolore e sofferenza e lei non voleva più soffrire. Nel passato,aveva trascorso giorni,settimane ma anche mesi a piangere per la perdita del padre,quell'uomo che lei aveva sempre amato tantissimo e che per lei era il suo vero punto di riferimento. Si era sentita vuota quando aveva appreso la notizia del suo incidente,come se le avessero strappato il cuore. Si ricordava ancora la corsa in ospedale,l'intervento dei medici che aveva fatto l'impossibile per poi comunicare loro che non ce l'aveva fatta,era morto ancor prima di iniziare l'operazione chiedendo al primario di riferire alla famiglia una frase che aveva detto prima di chiudere gli occhi per sempre. "Sarò sempre accanto alle due donne della mia vita;seguirò Jennifer nella sua crescita e le terrò sempre la mano quando ha bisogno;sarò sempre nel suo cuore e non l'abbandonerò mai. Vi amo piccole mie" Erano state queste le sue parole;lei le ricordava benissimo,sapeva che suo padre le era accanto;anche se non poteva vederlo e le mancava terribilmente,lui c'era e la seguiva passo passo nel suo lungo cammino della crescita e non l'avrebbe mai lasciata. Era stato questa sicurezza che le aveva dato la forza di reagire,di andare avanti e crescere diventando sempre così simile a lui,diventando a sua volta una ragazza forte e tosta. La sua esperienza,insieme ad altre delusioni molto meno rilevanti, l'avevano resa quella che era diventata ora. Ma adesso si sentiva nuovamente fragile perchè era caduta nella stupida trappola di un ragazzino viziato: si stava innamorando di lui. Ma lui non era la persona giusta per lei;aveva dietro di sè una lunga serie di conquiste e lei non voleva essere l'ennesima bambolina nelle sue mani,non voleva soffrire a causa sua. Eppure si era lasciata coinvolgere in tutto questo e non sapeva come uscirne. In quel momento avrebbe tanto avuto bisogno di un abbraccio del padre e di un suo consiglio. Come se qualcuno avesse sentito quella sua richiesta di aiuto,Jennifer sentì bussare alla porta per poi sentire la voce di Robert che le chiedeva di poter entrare. Aveva avuto modo di conoscerlo in quelle due settimane per scoprire,con suo immenso piacere,che nonostante il bel fisico,lui era un ragazzo bello dentro,timido e serio,in cerca della ragazza giusta che le avrebbe conquistato il cuore. Si alzò e si asciugò gli occhi per poi aprire la porta permettendogli di entrare. Quando lui la vide,gli si strinse il cuore e le accarezzò un guancia.

- Ehi Jen -disse piano portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

La ragazza si sciolse nuovamente e si rifugiò nel suo abbraccio caldo e protettivo lasciando libero sfogo alle sue lacrime. Lui lentamente la condusse verso il letto e si sedette facendo accomodare la rossa sulle sue ginocchia e facendole posare i piedi sul letto;la stava cullando dolcemente come una bambina per cercare di farla calmare. Dopo qualche minuto sembrò che i singhiozzi fossero cessati e con il tono più dolce e sensibile che avesse,cominciò a parlarle.

- Piccolina -disse affettuosamente cullandole ancora- Ti va di dirmi quello che ti è successo e cosa ti ha ridotto in questo stato? O chi?

La ragazza,che ancora piangeva ma silenziosamente,annuì flebilmente con la testa e,sistemandosi meglio contro di lui nascondendo il viso nell'incavo del suo collo,cominciò a parlare piano,ma così piano che quasi lui stentava a sentirla nonostante fosse appiccicata a lui.

- Sono uscita -cominciò lei asciugandosi le lacrime e cercando di parlare senza balbettare- con Elisabeth,il suo ragazzo e...un amico. Io e questo ragazzo non ci siamo potuti vedere fin dall'inizio;o meglio,sono stata io quella che non lo ha sopportato fin dall'inizio dimostrandosi acida ed avversa nei suoi confronti. Insomma...mi sono comportata come...come una stronza -ammise infine- Lo sai qual è il bello? Che se all'inizio avevo motivo per odiarlo,per non sopportarlo,col tempo questo motivo si è risolto da solo ma io ho continuato imperterrita a comportarmi così nei suoi confronti. Il motivo era cambiato,era totalmente diverso: non volevo soffrire a causa sua.

- Ti sei innamorata? -le chiese lui a bruciapelo.

- Io...io -boccheggiò la ragazza colta alla sprovvista da quella domanda che di certo non si aspettava- Non...non lo amo. Non ancora per lo meno -ammise ancora ammassando ulteriormente il suo tono di voce.

- Quindi se ho capito bene -esordì lui che stava iniziando ad inquadrare la situazione- Tu ti sei "quasi" innamorata di questo ragazzo ma hai paura che ti possa fare soffrire e per questo motivo cerchi di allontanarlo da te trattandolo come una pezza da piedi,giusto?

- Beh si più o meno -disse con un leggero sorriso che le affiorava sulle labbra- Ma su una cosa ti sbagli. Non lo trattavo come una pezza da piedi perchè lui mi ha sempre tenuto testa. Tra noi delle volte sono scoppiate delle liti per la più piccola stupidaggine e,anche quando lui cercava di essere educato con me,lo aggredivo. L'ho persino schiaffeggiato una volta pestandogli poi il piede. Solo che, di fronte all'ennesima lite,Elisabeth è esplosa urlandoci in faccia che siamo dei bambini,che tutte quelle discussioni stavano creando problemi anche ai nostri amici e che doveva chiarire o non saremmo più usciti tutti insieme in comitiva. Lei se n'è andata ed io e questo ragazzo abbiamo cominciato a parlare. Mi ha chiesto il motivo per cui mi comporto così con lui e...alla fine gli ho detto che lo faccio per difendermi da lui. Tra noi ci sono stati diversi minuti di silenzio in cui ho riflettuto a ciò che aveva fatto ma dopo lui si è avvicinato e... -disse poi arrossendo leggermente- mi ha baciata. Ci siamo baciati lì al parco mentre dieci minuti prima ci urlavamo addosso come due pazzi. Dopo l'ho allontanato e me ne sono andata dicendogli che era stato un errore che non si sarebbe più ripetuto.

- Quindi sei scappata piangendo e ti sei rifugiata qui giusto? -vide la ragazza annuire e poi la abbracciò stretta sorridendole con affetto- Certo piccolina,ti sei messa davvero in un bel casino ma ormai quel che è fatto è fatto. Adesso sei qui a piangere per una cosa che hai voluto anche tu. Ma quello che mi chiedo io è: stai piangendo perchè vi siete baciati o perchè non potrai più farlo perchè sei dannatamente orgogliosa e cocciuta da non voler ammettere che tu lo vuoi,lo desideri con tutta te stessa?

Quella domanda la colpì molto perchè non aveva visto quella situazione dal punto di vista che aveva spiegato Robert. E forse aveva ragione? Si che ce l'aveva. Lei voleva quel bacio,lei voleva che lui la stringesse,lei voleva lui. Lo voleva ma non voleva ammetterlo perchè,come le rinfacciavano tutti,era troppo orgogliosa e,se non avesse smesso di comportarsi così,prima o poi se ne sarebbe pentita perchè avrebbe perso qualcosa di davvero importante. E forse quel momento era arrivato.

- Il tuo silenzio -riprese lui guardandola negli occhi- e i tuoi occhi dicono da soli qual è la risposta alla mia domanda ma soprattutto qual è la risposta alle tue incertezze. Jen,tu sei cotta di quel ragazzo. Smettila di essere orgogliosa,puntigliosa e cocciuta,distruggi questa maschera che ti sei costruita e datti l'opportunità di essere felice. Forse lui potrà farti soffrire ma è normale soffrire in amore; ma se il sentimento che vi lega è forte e sincero,riuscirete a superare i vostri problemi uscendone più uniti e forti di prima. Forse lui non è proprio uno stinco di santo perchè si è fatto tantissime ragazze ma se oggi siete rimasti lì,in silenzio a riflettere e poi lui ti ha baciata,magari significa che è cambiato e che vuole una storia seria con te,con una ragazza che,con il suo caratteraccio,riesce a tenergli testa senza problemi. Forse voi due litigate sempre perchè vi piacete,vi attraete più di quanto immaginate. Ci hai mai pensato?

La rossa era rimasta ad ascoltare le sagge parole del "fratellone" ed aveva capito che lei stava sbagliando a comportarsi così,eppure la paura era troppo grande,anche più grande della stessa voglia di lasciarsi andare con lui. Non si era neanche accorta di come i suoi sentimenti per Tom stessero cambiando finche quel pomeriggio non si erano confrontati faccia a faccia. Adesso era così confusa che le scoppiava la testa,non sapeva cosa fare,cosa fosse giusto e cosa sbagliato. Non sapeva più come comportarsi ora. Poi sollevò all'improvviso la testa come se avesse avuto un'illuminazione.

- Tu...tu -cominciò titubante- cosa sai di lui?

- Guarda che so che stai parlando di Tom Kaulitz,il bel chitarrista dei Tokio hotel. L'altro giorno mentre tornavo da casa di un amico,ti ho visto con Elisabeth,il suo ragazzo e questo ragazzo di cui parli. So benissimo chi sono loro -concluse sorridendo- E sono molto colpito da questo atteggiamento di Tom. Io ti direi di lasciarti andare e parlare con calma con lui... Dovete chiarire questa storia. E' importante per entrambi.

- Ma anche se tra noi potesse funzionare,se anche ci fossero i presupposti per una storia,non potrebbe mai esserci niente comunque. Robert,io non sono tedesca,non abito qui come fissa dimora. Sono qui solo per via dello scambio culturale ed a giugno me ne vado. Sono italiana e abito a Roma;la mia vita è lì. Come credi che possa funzionare una storia a distanza? O meglio ancora,come pensi che possa mai avere inizio una storia che,sin dl principio,sai che non potrà mai esistere?

Il ragazzo rimase in silenzio;quello era un dettaglio che gli era decisamente uscito di mente e quindi aveva ragione a comportarsi in quel modo. Lui si era affezionato in quelle due settimane a quella ragazzina dagli occhi di ghiaccio e non voleva vederla soffrire,non voleva che lei rinunciasse a quello che,in futuro,avrebbe potuto dimostrarsi il suo vero amore. La voleva aiutare ma,per farlo,doveva spronarla e convincerla che doveva parlare con il chitarrista.

- Lo so -disse quindi il ragazzo- Hai ragione. Tutto ciò che dici è giusto ma non puoi arrenderti così e mollare tutto. Non puoi andartene senza sapere davvero cosa sarebbe potuto esserci tra te e Tom. Jennifer -disse poi risoluto- voi due dovete parlare,dovete mettere le carte in tavola e considerare tutte le opzioni e vedere se vale o no la pena di iniziare questa partita. Ciò che voglio dirti è che per una volta dovrai mettere da parte il tuo orgoglio ed affrontarlo apertamente dicendogli tutto ciò che senti e provi nei suoi confronti ascoltando poi ciò che lui ha da dirti. Ma,per favore piccolina,non chiudere la porta in faccia ai tuoi sentimenti. Finirai solo per soffrire di più -concluse lui baciandole i capelli.

- Grazie Robert -disse lei abbracciandolo nuovamente- Sei davvero un amico. Le tue parole mi sono servite,davvero ma...ho bisogno di un pò di tempo per me stessa,per capire esattamente ciò che voglio...devo fare chiarezza sui miei sentimenti.

- E' naturale,piccolina,e nessuno ti fa fretta -poi guardandola in faccia puntandole il dito assumendo una faccia minacciosa disse- Ma se entro una settimana non hai ancora risolto i tuoi dubbi,io ti prendo di peso e ti porto da lui in modo che possiate parlare. E lo farò sul serio.

Si guardarono negli occhi per poi scoppiare a ridere finalmente.

- Grazie davvero Robert,mi hai dato dei punti su cui riflettere.

- Non c'è di che milady ma adesso -disse alzandosi dal letto- Devo finire di studiare per un compito di domani. La fisica mi chiama purtroppo.

Sorridendole,si avviò verso la porta ma,quando stava per uscire la ragazza lo richiamò.
- Robert gr... -ma fu interrotta dal ragazzo.

- Dimmi ancora grazie e ti porto immediatamente da Kaulitz -disse falsamente minaccioso.

- Ok ok -disse lei alzando le mani in segno di arresa- Ma dimmi una cosa. Perchè non mi hai detto che eri a conoscenza delle persone che frequentavo e di cui non ti ho mai parlato?

- Perchè avrei dovuto farlo? -chiese lui in tono scherzoso- Comunque,Jen,questa è la tua vita ed io non ho alcun diritto di ficcarci il naso dentro. Se tu mi vuoi confidare qualcosa o,come in questo caso,vuoi sfogarti,io ci sono. Ma di sicuro non sarei mai venuto da te a rinfacciarti di non avermi detto fin dall'inizio di conoscere i Tokio hotel che,essendo sincero,non mi piacciono neanche.

Le fece l'occhiolino per poi uscire dalla sua porta lasciandosi alle spalle il suono della sua risata. Parlare con Robert l'aveva aiutata molto. Adesso sapeva che avrebbe dovuto parlare con Tom,chiedergli il perchè l'avesse baciata,cosa era successo ad entrambi. Era questa la sua prima domanda: "cosa ci è successo?" si chiese tra se e sè. Come aveva potuto il loro rapporto trasformarsi in quel modo e in così poco tempo? Non riusciva a rispondere a nessuna delle domande che le nascevano nella sua testa. L'unica cosa di cui era certa è che ormai lui non era più il suo acerrimo nemico e questo,da un lato,non le piaceva affatto. Ripensò alle parole del suo "fratellone" e alle proprie conclusioni. Lei sarebbe partita tra cinque mesi e sarebbe ritornata alla sua vecchia vita chiudendo la sua parentesi tedesca. Questo significava una cosa sola: non si sarebbe mai lasciata coinvolgere in qualcosa che non avrebbe mai funzionato;non si sarebbe "divertita" nè con lui nè con nessun ragazzo. Non era quel tipo di ragazza che si lasciava andare con una persona qualsiasi senza una conferma. Lei era matura e non aveva alcuna intenzione di stringere legami inutili,che si sarebbero dovuti spezzare molto presto. No,lei non avrebbe fatto niente con tom. Gli avrebbe semplicemente parlato,chiedendogli delle spiegazioni per quel bacio,ma poi avrebbe chiuso definitivamente quel capitolo ed avrebbe continuato a comportarsi normalmente. Guardò verso la finestra,non si era neanche accorta che aveva iniziato a piovere. Osservò le gocce di pioggia che veloci scendevano lungo i vetri della finestra e con esse scivolarono anche altre lacrime dagli occhi di Jennifer non appena prese,anche se a malincuore,quella che si rivelava la decisione più: avrebbe chiuso il capitolo di Tom,avrebbe chiuso i suoi sentimenti nel suo cuore ed avrebbe chiuso i suoi sogni in un cassetto buttando la chiave. All'inizio avrebbe potuto far male ma,col tempo ed il supporto degli amici,avrebbe superato anche questo.

- Tom -disse in un sussurro chiudendo gli occhi- sei stato un bellissimo errore che devo cancellare per poter continuare la mia vita.
Poi,vinta da una profonda stanchezza,chiuse gli occhi,cullata dalle braccia di Morfeo mentre un'ultima lacrima le ricadeva sulle labbra per poi infrangersi contro il cuscino.
Continua
 
   
 
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