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Autore: beezus    21/06/2011    4 recensioni
questo è una lavoro a quattro mani! mio e di quella matta di Willow11!! speriamo piaccia!!
la vita di santana lopez vista al liceo e al college.Quanto il passato influirà sulle sue scelte future? E Brittany ci sarà ancora?e quinn e rachel faranno ancora parte della sua vita?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff sospesa tra... portafortuna

San camminava lenta per le strade di New York, teneva stretto il mignolo della persona che stava alla sua sinistra e che sapeva, fosse l’unica della sua vita, davvero essenziale, alla sua destra la bionda Quinn, si aggrappava al suo braccio,  percorrevano la strada, che avrebbe potuto cambiare le loro vite, il loro futuro.

Brit osservava ogni particolare, ogni finestra, ogni porta, come se non volesse mai poter dimenticare  nulla, nulla di quel tempo così bello, ma così sfuggevole alle sue dita, con un piccolo gridolino attirò l’attenzione delle altre due, la scritta spenta del locale, fece sorridere le due, il Radar, senza neanche accorgersene, vi  erano passate davanti, il locale era chiuso e deserto,  ma nonostante, non nascondeva il suo splendore, che però, le luci della notte, potevano far risplendere ancor di più, e farlo brillare, si guardarono tutte e tre poi accelerarono il passo, la loro meta era ancora un po’ distante.

Era un estate calda ma ventilata, le tre ex Cheerios erano nella grande mela, per poter prendere informazioni sulla New York University, la ballerina aveva acconsentito ad accompagnarle, per prendere l’occasione di poter vedere, con i suoi occhi la Juliard, il suo sogno fin da quando aveva indossato per la pria volta, un tutù.

 

Dopo un’altra mezzora di lenta camminata, con il cuore sempre più in gola, arrivarono alla New York University, un grosso edifico in muratura, ne troppo nuovo ne troppo vecchio, un lungo viale alberato, offriva il benvenuto migliore, gli alberi erano fioriti e le loro grandi chiome verdi e rosse facevano da contorno, il giardino era immenso, molti ragazzi e ragazze sedevano all’ombra degli abeti per leggere o solo riposare, mille pensieri si affollarono nella testa di San e Quinn, tutto per loro era perfetto e nuovo, la bionda Brit osservava tutto come una bambina in un parco giochi, e San sorrideva sempre per la sua ingenuità, finalmente entrarono nell’edifico, era pieno mi manifesti, corridoi, scale, professori che camminavano con le loro piccole borse di pelle marrone, le tre si avvicinarono ad un punto informazione, ma il ragazzo era momentaneamente occupato:

“vi prego di aspettare qualche minuto! Potete sedervi li!” ed indicò alle tre delle piccole sedie di metallo, le ragazze ringraziarono  e si misero a sedere, aspettando il loro turno, torturandosi le mani, il ragazzo si mise a lavorare un attimo, davanti al suo monitor, San si mise ad osservare tutto quanto, il pavimento era in legno scuro, le pareti chiare, il profumo era quello dei libri nuovi, si inebriò di quel profumo, che aveva il potere di calmarla.

Una ragazza entrò lenta,  i capelli lunghi legati in una coda morbida, un lungo ciuffo le copriva l’occhi destro, indossava pantaloni lunghi neri, una canotta bianca, un paio di occhiali a goccia, si avvicinò lenta al punto informazioni, il ragazzo si illuminò, come se la conoscesse, San divenne curiosa, sempre più; qualcosa poco distante, attirò la sua attenzione, una ragazza con un vestiti nero, molto attillato, e capelli scuri, si avvicinò con fare suadente alla ragazza con la coda,  le mise una  mano sul sedere per avvicinarla a se, si avvicinò al suo orecchio:

“ hai dimenticato questo a casa mia!” le disse mettendole al collo un piccolo foulard nero:

“grazie!” disse la ragazza, mettendosi gli occhiali sulla testa, l’altra mora la guardò con malizia:

“quando non hai niente da fare, potresti passare a casa mia!” le disse infine baciandole il collo per poi andarsene ancheggiando, la mora con la coda osservò l’altra allontanarsi, sorrise, scuotendo la testa, si diresse al banco un po’ intronata:

“come diavolo ci riesci? Dovrai insegnarmi i tuoi trucchi!” disse il ragazzo stringendole la mano:

“non posso insegnarti i miei segreti….altrimenti non avrei più pane per i miei denti!” disse la ragazza ridendo:

“parliamo di cose serie!” disse infine quest’ultima:

“ok ok, ascolta….questi sono i posti dove potresti andare a fare il tuo stage, ti do solo questo perché qui hai ottime possibilità di essere presa, perché chi ci lavorava, ora è stato licenziato o è andato in maternità! Sarai sola però, nessuno che ti aiuti! Te la senti?” le chiese il ragazzo facendole leggere i nominativi, il foglio portava il titolo “facoltà di scienze della formazione,”:

“credevo che non potevo andare anche nelle scuole!” disse la ragazza sorpresa:

“è stato uno dei tuoi professori a lasciare questa lista! Tu devi fare delle ore di stage in psicologia, e le puoi fare dove vuoi!” la ragazza sorrise, prese il foglio e se lo mise in tasca:

“tocca a voi ora!” disse il giovane rivolto alle tre ex Cheerios, che subito si avvicinarono, sempre più nervose, Brit osservava l’altra ragazza andarsene curiosa, una signore dai capelli brizzolati e un paio di occhiali tondi sorrise alla mora con la coda:

“Stone…..Alexandra Stone!” disse stringendo la mano alla ragazza:

“professore! Non va in vacanza?” chiese ridendo Alex:

“il lavoro mi chiama anche adesso!....Tu piuttosto, non lavori al locale?” chiese con fare curioso:

“sono venuta a prendere le carte per il mio stage!” disse sventolando il pezzo di carta:

“ho letto la tua relazione, nessuno aveva mia fatto un lavoro così eccellente! Arriverai lontana Alex! Ma sarebbe bello se qualche volta in più seguissi le lezioni!” disse agitando l’indice davanti al petto della ragazza,  nel frattempo la bionda Brit lentamente si avvicinava di soppiatto alla ragazza con la coda, le ricordava qualcuno, la latina voltatasi per caso, si mise ad osservare la scena, gli occhi si spalancarono per lo stupore, cercò di richiamare Brit, ma la bionda era troppo impegnata per sentirla, quando l’uomo con gli occhiali se ne andò, la ragazza si voltò e sbatté contro la bionda:

“ma io ti conosco……..ma non mi ricordo!” disse sfregando il volto dell’altra, come per cercare l’ispirazione, con il contatto della sua pelle:

“Brittany, sono Alex, sei venuta la mio locale, il Radar! Ti ricordi ora?!” il sorrido che si allargò sul volto della bionda fece sorridere anche  la mora, Brit le saltò al collo:

“che bello rivederti! È proprio un caso!” Alex si sciolse da quel abbracciò, la bionda la afferrò per una mano e la trascinò verso le altre due:

“San, Quinn, guardate chi è! È ALEX!” disse urlando, la latina scosse la testa in segno di disapprovazione:

“Brit contieniti, non urlare!”

“ciao Quinn, San…” Alex si soffermò per un attimo sul suo volto, lo sguardo un po’ assente, Santana  notò qualcosa, qualcosa di strano:

“….spero vada tutto bene….che ci fate qui?” disse Alex distogliendo lo sguardo dalla mora

“siamo qui per informarci sulla facoltà di questa università” disse Quinn, che ora aveva ritrovato la sua tranquillità:

“gli dai una mano tu? Io ho un po’ di lavoro!” disse il ragazzo rivolto ad Alex:

“ok ci penso io!” disse la ragazza:

“se volete più informazioni, vi porto alle vostre reciproche segreterie didattiche, dove potrete trova tutto quello che vi serve! Santana iniziamo da te! Cosa cerchi?” chiese Alex tenendo lo sguardo basso:

“io cerco medicina!” disse la latina tutta soddisfatta:

“perfetto, devo dire ottima scelta Santana! Seguitemi!” le tre ragazze seguirono la mora, che si muoveva a passo deciso tra qui labirinti di corridoi e porte, dopo vari cambiamenti di direzioni arrivarono nella sezione giusta, un grosso bancone stavo attaccato al muro, una ragazza con un paio di occhiali sedeva sulla sedia, intenta e sistemare dei fogli, tutte e quattro si avvicinarono:

“ditemi! In cosa posso esservi di aiuto?” chiese cortese la ragazza:

“loro due avrebbero bisogno di qualche informazione!” disse la mora indicando le due ragazze, che si misero subito a fare domande:

“Brit vieni con me! Ho paura che sarà una cosa lunga!” disse Alex roteando gli occhi; la bionda si mise a seguire la mora, che la portò a fare un piccolo giro nella struttura, la bionda curiosa vide un piccolo chiostro, afferrando la mano di Alex la trascinò alla bancarella, con occhi adoranti si mise ad osservare i piccoli pupazzi e ciondoli, si innamorò subito di un piccolo paperotto in acciaio, un pota chiavi:

“è troppo bello!” disse con tono sognante:

“mi sembra che ti assomigli!” disse con tenerezza Alex, la bionda voltò il viso e le sorrise con lo sguardo:

“lo pensi davvero?” chiese curiosa:
“si lo penso davvero!” disse la mora:

“pensi che potrebbe piacere a Santana se glielo regalo?” chiese con gli occhi supplicanti, Alex le si avvicinò all’orecchio:

“credo che lo adorerà!” Brit abbracciò Alex, poi mise mano al portafoglio, e comprò quel piccolo portachiavi, lo fece impacchettare e se lo mise in tasca,  poi tornarono  dalle altre, San teneva in mano un numero impressionante di scartoffie, Brit osservò Alex alle sue spalle:

“vai e dagli il regalo! Io porto via Quinn così potete stare da sole!” Brit la ringraziò con un sorriso immenso, poi le diede un piccolo bacio sulla guancia, per poi correre da Santana,  Alex invece afferrò Quinn per una braccio:

“tu per cosa devi chiedere informazioni?” chiese la mora:

“per lettere e filosofia!” disse un po’ in imbarazzo la bionda

Brit strinse forte a se Santana, con la mano libera afferrò il piccolo pacchetto che aveva in tasca:

“dove vanno quelle due?” chiese la latina un po’ stranita:

“Alex pensa che devo dartela da sola….. “ disse la bionda sfregando la punta della scarpa sul pavimenti di legno, San guardandosi in giro, lo sguardo malizioso, si avvicina al suo orecchio:

“vuoi farlo qui…adesso?” disse con un sorriso sornione:

“ma no che hai capito!....devo darti una cosa!” chiarì la bionda, San sorrise felice, la guardò negli occhi, poi afferrò la sua mano e la portò nel giardino, si sedettero sull’erba fresca, all’ombra di un grosso albero, il vento soffiava lento tra i loro capelli, il cielo era limpido, come mai prima di allora, sembrava che tutto potesse essere possibile, che tutto era afferrabile, San sentì il suo cuore battere all’impazzata, amava Brit, lo sapeva, ma non aveva il coraggio di rivelare ogni suo sentimento, aveva ancora molta paura, non era pronta a far vedere la vera Santana,  quella che era celata nel profondo del suo cuore:

“voglio che quando tu lo guarderai penserai a me! Sarà il tuo portafortuna” disse Brit, porgendole un piccolo pacchetto rosso scuro, un piccolo fiocco color oro, la latina se lo rigirò tra le mani, osservò lo sguardo sognante di Brit, non poté  resistere, le strinse il mignolo, aprì lentamente il piccolo pacchetto, quando vide il piccolo paperotto in argento, sentì una stretta al cuore, Brit scrutava ogni suo movimento, ogni  piega della bocca, per capire se le potesse piacere, alla fine scoppiò:

“ti piace?” chiese preoccupata, torturandosi le mani:

“ovvio che mi piace! Mi ricorda tanto qualcuno…” disse la latina divertita, Brit sorrise felice:

“sono io!” trillò la bionda,

“hai ragione!” disse la latina battendosi il palmo sulla fronte, Brit si abbracciò a San e rimasero per un attimo strette l’una all’altra:

“sei la mia migliore amica!” disse San non potendosi trattenere, ma in realtà erano altere le parole che avrebbe voluto dirle, ma non era pronta, non ancora.

 

Alex aprì la porta davanti a lei, facendo una piccola riverenza a Quinn che la seguiva:

“grazie!” disse la bionda un po’ in imbarazzo:

“non c’era bisogno però che mi allontanassi con una scusa!” affermo Quinn:

“che scusa?” finse Alex facendole l’occhiolino, la bionda divenne bordò, e per l’imbarazzo si schiarì la voce:

“non sono stupida!” disse infine “quelle due possono ingannare gli altri, ma non me!” disse la bionda, Alex le mise un braccio intorno al collo:

“non ho mai pensato che fossi stupida! Anzi!” le disse la mora con fare galante:

“..Santana non è pronta,  o almeno non ancora! Ha troppa paura!”  disse Quinn un po’ amareggiata:

“ha solo bisogno di tempo!” disse Alex sorridendole, poi indicando un punto informazioni non molto distante da loro disse:

“siamo arrivate!” a Quinn brillarono gli occhi, senza aspettare l’altra si fiondò addosso al ragazzo per sommergerlo di domande, Alex sorrise, aprì la porta di vetro sulla sua destra, ed uscì in un piccolissimo cortile, san pietrini di color rosso terra, ricoprivano quel piccolo spazio, al centro c’era un piccolissimo quadrato di terra verde, dove alcuni studenti si sedevano a leggere, sporgendo appena la testa, oltre il piccolo tetto, che circondava la zona di san pietrini,  si poteva vedere una piccola porzione di cielo ceruleo, Alex si accese una sigaretta, aspettando che Quinn finisse, il suo terzo grado.

“scusa se ci ho messo tanto!” disse Quinn mortificata:

“non ti devi scusare, è normale! Pure io ero così, la prima volta!” disse ridendo Alex:

“cosa studi tu?” chiese appoggiandosi ad una colonna, che reggeva il tetto

“ facoltà di scienze della formazione, dipartimento di criminologia!” la bionda rimase senza parole, Alex aspirò il sapore amaro della sigaretta:

“cosa c’è da essere così sorpresa?” chiese Alex incuriosita, avvicinandosi all’altra:

“sono solo stranita, è una cosa molto difficile fare criminologia, tutto qui! di solito chi lo fa è perché a subito dei traumi, o ha perso qualcuno!” lo sguardo di Alex si velò per un istante, come se avesse ricordato qualcosa, poi tornò lucida:

“mi piace, è una cosa che fa vibrare il mio essere!” disse Alex aspirando ancora il fumo:

“cambiando discorso, dov’è quell’altra ragazza…..quella che ha baciato Brit? Mi sembra che si chiamasse Berry?”  chiese Alex spostando la conversazione si qualcosa di più leggero:

“vuole fare la cantante! Poi non ho buoni rapporti con lei!” disse Quinn sbuffando:

“mi sembrava che aveste un buon rapporto quella sera!” disse un po’ delusa  la mora:

“era solo l’alcol a farmela amica!” disse ridendo la bionda:

“ora capisco!” disse Alex facendosi trascinare dalla risata:

“ecco dove eravate finite!” disse San appoggiando le mani suo fianchi, rivolgendosi alle due:

“scusateci, Quinn aveva bisogno di qualche informazione!”

“bene diciamo che possiamo andare ora!” disse San sorridendo a Brit e a Quinn:

“pure io devo andare…” disse Alex un po’ in imbarazzo, precedendole verso la porta:

“che succede?” chiese San un po’ confusa:

“nulla….io devo andare al locale!” disse apatica la ragazza.

Le ragazze di nuovo davanti al locale si salutarono, Alex entrò nel Radar, mentre le altre percorsero il viaggio inverso a quello che avevano fatto qualche ora prima, San guardava il sole attraverso i suoi occhiali scuri, sorridendo, non era pronta ad aprirsi al mondo intero, ma ci sarebbe riuscita prima o poi, strinse il mignolo di Brit, felice e serena, mise una mano in tasca e accarezzò teneramente quel piccolo paperotto che rappresentava tutto, osservò ancora una volta tutto quello che la circondava, Quinn si aggrappò al suo braccio, l’anno passato avevano perso molto, della loro amicizia, ma è bastato poco a loro per ritrovarsi, per ritrovare la loro intesa,  l’estate non aveva fatto altro che unirle ancor di più, e aumentare il loro legame, si sorrisero felici, i tempi in qui si facevano la guerra, erano finiti, lontani anni luce da loro, così lontani da essere anche solo difficili da ricordare. Il solo calava lento alle loro spalle, proiettando le loro figure, nel futuro che avrebbero potuto finalmente afferrare, un futuro che non era così lontano, mentre il sole tramontava sulla città, i loro giorni di vacanza giungevano ormai al termine.

 

 

Angolo autrice

Ecco a voi il secondo capitolo del passato. Devo dire che sono soddisfatta, di come sta uscendo questa storia. Credo che questo sia il modo migliore per scrivere una storia, perché si crea una fusione di due teste, con idee  ed esperienze differenti. È un ottimo modo per accrescere le mie qualità come “scrittrice” e come persona. Sono davvero felice di aver iniziato questo “progetto” nato come scherzo nella mia mente (lo so malata) U.U

Ringrazio tutti le persone che hanno letto, e quelle persone che recensiscono, leggere i vostro commenti è sempre molto piacevole, spero che continuate a seguire i deliri miei e della mia socia!

Grazie ancora per tutto.

Beatrice

   
 
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