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Autore: MarchesaVanzetta    21/06/2011    3 recensioni
Si trovavano tutti e cinque intorno al tavolo tondo sotto il gazebo collocato nel retro del giardino, circondati dall’erba un po’ alta e il profumo di sole. Erano tutti alle prese con la loro fetta d’anguria, abilmente scelta da Fred.
A Denki Garl e __Flipper__, che hanno tanto insistito e lodato (sì, sono matte, ma che posso farci? Io mi NUTRO di complimenti u.u). Gustatevela e poi ditemi se ho rovinato il pairing u.u
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Si trovavano tutti e cinque intorno al tavolo tondo sotto il gazebo collocato nel retro del giardino, circondati dall’erba un po’ alta e il profumo di sole. Erano tutti alle prese con la loro fetta d’anguria, abilmente scelta da Fred.
Ron come al solito stava mangiando come un maiale, non usando le posate e impiastricciandosi di dolce succo rosso, Harry si stava divertendo a usare l’anguria come manichino per provare il diffindo e George aveva tagliato via la buccia e ora stava mangiando la polpa rossa senza il fastidio della scorza verde scuro. Fred però, l’unico che non partecipava alla merenda perché allergico all’anguria, non si curava dei suoi fratelli ma aveva occhi solo per Hermione che, come sempre, si stava dimostrando una so-tutto-io determinata a concludere l’opera intrapresa.
La ragazza infatti aveva rimosso quasi tutta la polpa e l’aveva appoggiata su un piattino lì vicino. La buccia rotondeggiante e un pezzo di rosso erano perfettamente livellati a formare uno spicchio, dal cui centro si alzava un parallelepipedo che era alto come, in origine, lo era la fetta d’anguria. I semini neri li aveva colorati con un incantesimo dello stesso colore dell’anguria e con quelli che erano dentro agli altri pezzi del frutto che aveva scartato, tagliandoli in piccoli pezzettini, stava decorando la sua opera con forme vagamente umane.
“Hermione, che fai, giochi con il cibo? Non si addice alla tua carica di prefetta perfetta!” le mormorò Fred all’orecchio, dopo essersi avvicinato silenzioso alla sua massa di capelli crespi e mal trattenuti da uno chignon.
“Fred Weasley! Ma ti pare il modo di spaventarmi?!” tuonò la riccia, facendo voltare tutti i ragazzi che non si erano accorti della nuova posizione di Fred.
“Herm, tutto bene?” chiese prudentemente Harry, temendo che la furia della mora per essere stata interrotta si riversasse su di lui.
“Mph, ghutto fene?” biascicò Ron con ancora la bocca piena.
“Ronald, taci per favore. Comunque sì Harry, tutto bene, l’unico a cui non andrà bene qui sarà Fred” minacciò la ragazza, puntando il coltello contro il rosso.
“Ehi, posa quel coltello che rischi di farti male!” gli ingiunse scherzosamente Fred, facendo al tempo stesso l’occhiolino a George.
Hermione restò ferma al suo posto guardandolo infuriata.
“Hum, va bene, facciamo i matti. Sai, a me riesce piuttosto bene. Ma anche a te, pare… cosa stavi facendo con quella povera anguria?” chiese il rosso.
“Non sono affari tuoi!” rispose la riccia.
“Va bene ragazzi, noi andiamo eh? Tanto abbiamo finito…” propose George.
“Hei, io non ho ancor-“
“Zitto Ron, se molli l’anguria ti faccio vedere in anteprima i nostri nuovissimi scherzi” cercò di convincerlo il fratello e con questa proposta, che illuminò gli occhi sia a Ron che a Harry, si avviò verso la casa, lasciando i due piccioncini soli, esattamente come gli aveva chiesto il fratello. Era decisamente stufo dei sospiri di Fred per la riccia e sperava che il gemello concludesse finalmente qualcosa.
“Allora, mi dici cos’è?” ritentò il rosso.
“No” rispose secca Hermione, non capendo perché tutti se ne fossero andati.
“Dai, so che muori dalla voglia di dirmelo e umiliarli con la tua cultura” la incitò Fred.
“Non è ve- ok, d’accordo. Se te lo dico poi smetti di disturbarmi?” chiese la riccia.
“Prometto!” esclamò vivace il ragazzo.
“Sì, certo, e io mi fido delle tue promesse… va bhe, comunque, questa è una nave egizia, di quelle sottili di giunco che attraversavano il Nilo e portavano i faraoni nella Valle dei Re, la loro estrema dimora. In quella valle infatti sono situate le piramidi, le loro tombe. Questa nave è usata anche da Ra, il dio sole, per compiere il suo giro intorno al mondo per diffondere la luce e poi nelle tenebre, dove deve combattere i demoni per poi nascere di nuovo il giorno dopo. Questa del sole che compie un giro intorno alla terra e poi combatte i mostri è molto frequente come rappresentazione, anche-…”
“Va bene, va bene, hai vinto!” la interruppe Fred. Non che degli Egizi gli importasse gran ché.
“Lo so che ho vinto” affermò orgogliosa la Grifondoro. Tante ore sui libri davano i loro frutti e gustarli ripagava ogni sacrificio.
“Ma… Ra cosa c’entra con la tua fetta d’anguria?” chiese perplesso Fred.
“È un gioco che facevo da piccola con papà, intagliavamo le fette d’anguria come fossero navi e poi giocavamo” raccontò la mora, persa per un attimo dietro quei ricordi dolci e luminosi.
“Giocarci? Bhe, quello posso farlo anche io. Chiudi gli occhi” le ingiunse Fred.
“Non mi fido di te quando hai quel tono” gli disse Hermione, un po’ preoccupata dell’esuberanza delle idee dell’amico.
“Dai Granger, fidati!” le disse il rosso.
“Va bene” borbottò la riccia, celando il suo sguardo sempre curioso di tutto con una mano.
Passati pochi secondi, il ragazzo le disse di aprire gli occhi.
Obbedito all’ordine, Hermione restò a bocca aperta: la sua nave stava filando veloce su un fiume di succo d’anguria che girava, come un nastro, intorno a lei e a Fred e alcune bucce erano state trasfigurate in ippopotami e coccodrilli che si avvicinavano alla poppa della nave, ma qualcuno li respingeva: erano i semi!
La mora lasciò vagare lo sguardo tutt’intorno a lei, seguendo il movimento dell’imbarcazione, fin quando questa non si avvicinò a Fred.
Improvvisamente realizzò quanto quel ragazzo avesse fatto per lei che lo aveva pure trattato male e, fatto un passo, gli si avvicinò e baciandogli la guancia sinistra, che diede subito inizio all’incendio che coinvolse le gote del rosso, sussurrò un “Grazie” che sarebbe rimasto tra lei, lui e i semini sulla barca.

  
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