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Autore: itsmandy    21/06/2011    1 recensioni
Fan Fiction ispirata alla mia one-shot "say goodbye". Ecco che tutto cambierà dopo il ritorno di Mandy dopo due anni di assenza
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Questa fan fiction è ispirata alla mia one-shot "say goodbye",
i protagonisti sono sempre loro, Joe e Mandy. In questa FF, Mandy
ritorna a Los Angeles dopo due anni di assenza, e questo sconvolgerà tutto.

MANDY'S POV

Dopo due anni di assenza dalla mia Los Angeles decisi di tornare alla mia tanto amata città, atterrai con il mio volo ad LAX, adesso si che mi sentivo a casa.
Presi il primo taxi e mi diressi a quella che era la mia casa prima che partissi, era sempre uguale, quando salii in camera trovai tutto come l'avevo lasciato. Il mio armadio perennemente in disordine, la mensola con i miei peluches.. Presi a guardare la mia scrivania, sempre la stessa, c'erano ancora le foto con la mia migliore amica Melanie, le foto con Joe e i suoi fratelli, la foto di diploma e poi li, buttato distrattamente c'era la partecipazione di matrimonio di Joe e sua moglie. Erano passati due anni da quando non mi ero presentata al matrimonio del mio migliore amico, non avrei dovuto farlo, ma è stato meglio per tutti, specialmente per me, per i sentimenti che provavo allora.
Poco dopo arrivò mia madre, mi abbracciò, si vedeva che era davvero felice che sua figlia, la sua unica figlia, fosse tornata li, a farle compagnia -Mandy, mi sei mancata figlia mia. Com'è stato il viaggio? Non sei stanca?- ah, le apprensioni delle mamme -no, mamma, tranquilla, è tutto a posto.-
Tornai a guardare le foto sulla scrivania -hai più visto..- mia madre anticipò la mia domanda e prese a rispondermi con più tatto possibile -si, giusto ieri, sono passati a salutarmi, più che altro è passato Joe, sua moglie non è che mi adori più di tanto- non risposi a questa sua affermazione ed iniziai a disfare la mia valigia, per cercare di togliermi i pensieri dalla testa -potresti passare a salutarli, abitano a due isolati da qui, al numero 18- la guardai -magari dopo, ora ho da mettere a posto la mia roba- lo sapeva che avevo mentito, ma non ero pronta a presentarmi a casa sua dopo non essermi fatta sentire per due anni e dopo non essere andata al suo matrimonio raccontandogli una bugia; rimasi sola nella mia stanza che in quel momento mi stava troppo stretta, decisi di uscire a prendere una boccata d'aria, a fare una semplice passeggiata per respirare l'aria di casa.
-sono Joe, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico- sospirai, segreteria telefonica -hey Joe, sono io, Mandy, la tua amica, quella che non è venuta al tuo matrimonio, senti, volevo dirti che sono tornata in città, chiamami appena puoi- -ciao, sono di nuovo io, perchè non mi richiami? Sono certa che questo sia ancora il tuo numero- -sono sempre io, Mandy, ti ho lasciato una decina di messaggi, ma tu continui ad evitarmi, ed ecco in arrivo l'undicesimo- -questo è l'ultimo messaggio che ti lascio, forse dovremmo parlare... sto venendo a casa tua-.

Presi a camminare a passo svelto verso casa sua, appena arrivata esitai a suonare il campanello, ma poi presi coraggio e schiacciai il pulsantino che con un suono dolce avvisò i proprietari che erano desiderati da qualcuno, poi la porta si aprì -buongiorno, desidera? Le faccio risparmiare tempo se è una di quelle che vuole vendermi qualcosa perchè non m'interessa- rimasi spiazzata da Victoria, non me la ricordavo così bella, bionda, occhi verdi, e sinceramente io, umile ragazza, capelli castani e occhi nocciola, mi vergognai di aver suonato -Ciao, sono Mandy, non so se ti ricordi vagamente di me, per caso..- alzò gli occhi al cielo -ah, si, la migliore amica che lo ha bidonato al matrimonio, Joe è di la, te lo chiamo- wow, fantastico, ero ricordata bene devo dire, adesso che sarebbe arrivato, avrei avuto paura della sua reazione. Ed eccolo li, un minuto dopo, sullo stipite della porta -cosa ci fai tu qui?- dal suo tono non sembrava arrabbiato, ma piuttosto seccato e nervoso per la mia presenza, come biasimarlo -io, ehm, sono tornata un'ora fa, e ti ho lasciato una ventina di messaggi sulla segreteria telefonica, ma forse non li hai sentiti, altrimenti mi avresti sicuramente richiamata- deglutii, le parole mi si bloccavano in gola -lo vedo che sei tornata, e comunque si li ho sentiti..- li aveva sentiti, ma non mi aveva richiamata, niente sarebbe più stato normale dopo questo mio ritorno -non vedo perchè avrei dovuto richiamarti, non ho niente da dirti, quindi dimmi quello che hai da dire, perchè dal messaggio sembrava che dovessi parlarmi, oppure quello è il cancello e sei libera di andare- rimasi colpita dalla sua risposta, non riuscivo a dire niente, ma dovevo parlare, now or never -io, senti lo so che è colpa mia, mi dispiace, ma dovevo farlo, dovevo andarmene, è stato meglio per tutti e due, ho finito, scusa per il disturbo- mi girai per andarmene via -avresti potuto parlarmi di questo tuo "problema", anzichè scappare e basta.. questo dimostra quanto tu sia codarda- non mi voltai, rimasi li immobile, vicino al cancello, mi aveva dato della codarda -se il problema era Vic, avresti dovuto dirmelo- avevo un groppo in gola, lo stomaco si torceva facendomi male, trovai la forza di dire un'ultima cosa prima di andarmene -il problema ero io-. Lo lasciai li, immobile, sulla porta di casa, ma sapevo che se ne sarebbe giustamente fregato e avrebbe fatto finta di niente.
Non ero pronta ad affrontare mia madre in quello stato, così decisi di fare una piccola deviazione e presi la strada che portava al parco, il parco dove ebbi la mia ultima conversazione con Joe. Mi sedetti sulla stessa panchina e i ricordi cominciarono a riafforare nella mente, poi qualcosa mi distrasse, il suono del mio Blackberry. Era Melanie.
Non mi andava di parlare al telefono dopo così tanto tempo che non ci vedevamo così le dissi di raggiungermi al parco, poco dopo lei arrivò. Era cambiata, aveva tinto i capelli di nero, li aveva scalati e aveva fatto crescere una frangetta, era del tutto diversa da come me la ricordavo. -Hey Mandy, quanto tempo, fatti abbracciare, è da così tanto che non ci vediamo- mi si buttò addosso, era da tanto che non la vedevo, anche se durante quei due anni avevamo continuato a sentirci per telefono, per e-mail e su twitter -già, per fortuna che siamo rimaste in contatto- dissi io, spezzando poi l'abbraccio soffocante -allora, cosa mi sono persa in questi due anni Mel?- ci pensò un attimo facendo mente locale di tutto quest'arco di tempo -mmm, dunque ti sei persa i crolli nervosi di mia zia, che tra l'altro ha divorziato dal marito per mettersi con un venticinquenne, poi mi sono lasciata con Josh, mio fratello è andato a convivere con la sua ragazza a San Diego. Ah, poi ho visto Joe qualche volta, ma poco... E tu?- sospirai -ho visitato la Casa Bianca, ho fatto un master alla Georgetown, sono tornata e ho visto Joe, circa 20 minuti fa- sorrise e poi prese di nuovo a parlare -sarà stato felice di vederti, dopo tutto questo tempo gli sarai mancata- scossi la testa -no, per niente, ti sei forse dimenticata che me ne sono andata via il giorno del suo matrimonio, senza dirgli che partivo e soprattutto senza spiegargli il motivo? Mi sono presentata a casa sua, dopo aver passato due anni ad evitarlo, senza preavviso, di certo non era felice, fidati, anzi, era tutt'altro che felice- il mio tono di voce andò calando mentre le raccontavo quest'ultima parte, il che le fece capire che qualcosa non andava -ti manca vero?- non risposi, sarebbe stato inutile mentire, ma non mi andava neanche di dirle che si, mi mancava da morire.

 MELANIE'S POV
Dopo la chiacchierata con Mandy, decisi di andare a trovare Joe. Beh, se non riusciva a dirgli tutto lei dovevo dirglielo io. Non poteva andare avanti così, erano passati due anni ma lei ci stava troppo male. Ed è la mia migliore amica, farei di tutto per lei! Così andai da Joe, e bussai. Mi aprì Victoria, e mi guardò subito male. Sì, si ricordava di me.. Avevo avuto dei batti-becchi frequenti, con lei. -Joe?- chiedo, senza neanche salutarla. -Sta dormendo- -come no. JOE? urlai, entrando e lo vidi uscire dalla cucina. -Melanie!- disse sorridendo, prima di abbracciarmi. Era da tanto che non lo vedevo e, beh, sì, io ero sempre stata la migliore amica sia di Mandy che sua. -Vedo che ti sei svegliato- dissi, guardando Victoria con un sorriso acido. -Possiamo parlare? Da soli- dissi, guardandolo con sguardo da supplica. Lui capì che riguardava Mandy, così guardo Victoria -torno subito, amore- le diede un bacio sulle labbra prima di uscire con me, ed iniziammo a camminare. -Allora...- -okay, Melanie. So che devi dirmi qualcosa su Mandy, quindi.. Avanti. Parla.- disse guardandomi. Feci un sospiro e guardai dritto davanti a me -oh, andiamo Joe.. tu lo sai meglio di me, ma non te ne vuoi rendere conto.- -di che cosa?- disse confuso. Roteai gli occhi e gli tirai un pugno sul braccio. -Andiamo! Secondo te perchè se n'è andata via, prima del matrimonio?- dissi, guardandolo con faccia da 'sei proprio un cretino' -beh.. sinceramente non lo so. Cioè, non l'ho ancora capito. Non è che me l'ha detto.. Io penso che.. Volesse partire un po'- lo guardai scioccata -stai scherzando? Davvero, Joe?- -Ma che cosa, Melanie? PARLA mio dio!- disse, bloccandomi e mettendosi di fronte a me. Sospirai.
-Davvero sei così idiota da non esserti reso conto che lei era innamorata di te, Joseph?- dissi, incrociando le braccia. Lo vidi quasi impallidirsi -ma che.. Che dici, Melanie? Mandy è sempre stata solo la mia migliore amica, non provava nulla per me- -Oh sì, Joe. Eri troppo preso da Victoria per renderti conto che ogni volta che la nominavi, per lei era come una pugnalata nello stomaco! E poi il matrimonio.. Non ce la poteva fare, Joe. Non poteva- dissi, guardandolo. Lui si bloccò e mi guardo per qualche secondo buono senza dire nulla. -Io...- -..Lo so, Joe. Lei non.. Riusciva a dirtelo. Ecco perchè sono qui- dissi, con un'alzata di spalle. Feci per andare via, ma mi girai un secondo verso lui -E, Joe.. Ti consiglio di guardarti un po' dentro. Perchè.. Secondo me, non è tutto così poco chiaro- dissi, prima di sorridergli ed andai via. E lui rimase lì, così.. Sbigottito.

NOTA DELL'AUTRICE:
Buonasera a tutti, questa è la prima ff che pubblico qui su efp e sinceramente sono un po' emozionata di leggere le vostre recensioni. 
L'idea me l'ha data la mia cara amica Serena (ti amo) e non so che altro dire, spero che vi sia piaciuta quanto è piaciuta a lei.
 

  
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