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Autore: imeropa    21/06/2011    0 recensioni
Racconto piuttosto malinconico di una piccola vicenda drammatica attorno alla canzone degli Smiths "There is a light that never goes out".
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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There is a light that never goes out


Guardava la neve sciogliersi.  Così come prima l'aveva guardata cadere ed accumularsi sull'asfalto e sui giardini sterrati.  Ancora prima, durante l'autunno, aveva guardato la pioggia. Pioggia di acqua e di foglie. Foglie rosse come sangue che cadeva dagli alberi feriti. Ed il cielo piangeva per loro. Così piangeva tutte le sue lacrime, interminabili, sembrava quasi che quelle gocce non sarebbero mai finite e che il cielo con i suoi brontolii ed i suoi lamenti avrebbe continuato a riversarle per sempre. Ma ad un certo punto il cielo aveva smesso di piangere ed il suo cuore si era indurito, stremato dal troppo soffrire -tutto questo lo osservava guardando fuori dalla finestra. Così il cielo era diventato di ghiaccio, cattivo e tagliente. Aveva eliminato qualunque gentilezza e tutta la sua dolcezza era scivolata via in soffici fiocchi, seguendo le lacrime e nascondendo le ultime tracce della sua sofferenza. Non voleva più averle sotto gli occhi. E quando era sembrato che il dolore fosse scomparso, dimenticato e che il suo cuore fosse diventato duro come il ghiaccio, impietrito, la neve aveva cominciato a sciogliersi. La neve aveva cominciato a sciogliersi riaprendo le ferite. E proprio quando il dolore stava riaffiorando erano spuntati i fiori.

Take me out tonight

Guardava l'incredibile metafora che è la natura con occhi indifferenti. Non aveva mai pensato a se stesso come cielo, alle sue lacrime come pioggia ed alle foglie rosse come sangue versato. E se anche l'avesse pensato non aveva importanza, nessuno l'avrebbe saputo. Lui era morto, no non è esatto, il suo sguardo era morto, ma il suo cuore continuava a battere, ma anche questo non era dato saperlo a nessuno.

Where there's music and there's people,
and they're young and alive

I suoi occhi erano morti nel momento dell'impatto.  Spesso lo trovavano a guardare fisso il buio fuori dalla finestra come se potesse vedere qualcosa nell'oscurità. E solo allora il suo sguardo sembrava accendersi di un vago interesse, però probabilmente era solo un'impressione.

driving in your car
I never never want to go home
because I haven't got one
anymore

Se fosse stato appena più cosciente probabilmente avrebbe desiderato con tutto il suo cuore tornare a casa.

Take me out tonight
because I want to see people
and I want to see life

Dottori, specialisti avevano detto che sarebbe stato impossibile per lui uscire dall'istituto.

driving in your car
please don't drop me home
because it's not my home, it's their
home, and I'm welcome no more

I suoi genitori quanto avrebbero voluto riaverlo con loro.

Tornando alla metafora della natura, un osservatore esterno e poco attento avrebbe potuto pensare di poterla applicare su di lui. Ovviamente un osservatore esterno e poco attento non avrebbe mai potuto capire come lavorava il suo cervello e non poteva certamente sapere che lui in realtà nell'oscurità vedeva una luce che nessun altro era in grado di vedere, una luce che non si spegneva mai.
E quando chiudeva gli occhi vedeva dei fanali, e quando c'era silenzio sentiva il frastuono dell'impatto.

And if a double-decker bus
Crashes into us

To die by your side
Is such a heavenly way to die
And if a ten-ton truck
Kills the both of us
To die by your side
Well, the pleasure, the privilege is mine

Il suddetto osservatore avrebbe potuto associare le foglie rosse al sangue che lui aveva visto riversarsi sul sedile e che aveva sporcato le sue mani e i suoi vestiti; la pioggia alle lacrime che aveva pianto, interminabili, che sembravano non dover mai finire; però anche lui, come il cielo, ad un certo punto aveva smesso di piangere, ma aveva anche smesso di mangiare e di bere e di dormire; e c'erano momenti in cui sembrava che la neve si stesse sciogliendo, mattine in cui si svegliava e rivolgeva due o tre parole all'infermiera di turno e c'erano notti in cui prima di chiudere gli occhi si accendeva, tanto rapido da non poter neanche essere riconosciuto, un lampo di desiderio nel suo cuore, desiderio di uscire e respirare aria non infettata dall'odore dei medicinali.

Take me out tonight
Take me anywhere
I don't care, I don't care, I don't care
And in the darkened underpass
I thought, Oh, God, my chance has come at last
But then a strange fear gripped me
And I just couldn't ask

Take me out tonight
Oh, take me anywhere
I don't care, I don't care, I don't care
Driving in your car
I never, never want to go home
Because I haven't got one
Oh, I haven't got one


And if a double-decker bus
Crashes into us
To die by your side
Is such a heavenly way to die
And if a ten-ton truck
Kills the both of us
To die by your side
Well, the pleasure, the privilege is mine

Un osservatore esterno potrebbe trovare la metafora perfettamente calzante, ma i suoi genitori, i medici, i vecchi amici no. Loro sanno che i suoi occhi non si accenderanno più di vita e di luce, loro sanno che quella luce si è spenta per sempre.

There is a light and it never goes out 
There is a light and it never goes out
There is a light and it never goes out
There is a light and it never goes out

 



La canzone ovviamente è "There is a light that never goes out" degli Smiths.
http://www.youtube.com/watch?v=INgXzChwipY



 

  
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