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Autore: XxSoniaxX    22/06/2011    1 recensioni
L'estate di Sonya finì a Lylie, dove aveva ritrovato Tom e dove si era innamorata di Bill. Passione, tradimenti, intrighi, scelte, dopo aver visto tutto ciò, Sonya e Bill si salutarono con una promessa, si sarebbero amati da lontano, aspettando l'estate successiva. Una piccola sorpresa però aspettava di far capolino nella vita del cantante, Sonya aspettava un bambino e la scelta di non dire niente, aveva reso le cose ancora più difficili. Cosa accadrà? quali saranno le nuove scelte di Sonya? Bill scoprirà di diventare padre? scopritelo insieme a me in questa nuova storia!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per il ritardo >.< ma ho avuto vari problemi tra cui quelli di cuore,

 comunque sono riuscita a scrivere il continuo e ora ve lo lascio leggere.

Grazie a tutte le persone che seguono la storia e a quelle che si sforzano un pò di più per lasciare un commento -.^ a prestoooooo.

 

 

 

Sabina

Mancavano tre giorni alla fine delle nostre vacanze, non mi ero neanche resa conto del tempo che era trascorso,
le giornate al mare erano splendide, i giochi in acqua con Tom mi rendevano sempre felice e gioiosa, anche le sere
erano alquanto belle, sempre accompagnate da cenette romantiche tra me e il chitarrista, non potevo chiedere di meglio.
Non era successo niente di niente, avevo lasciato da parte le speranze di poterlo fare innamorare di me, quella che
si era creata era una bella amicizia, ma poteva diventare qualcosa di più? no non ci credevo ormai.
La notizia della mia vacanza con Tom aveva fatto il giro del mondo, non so quando, ne dove ma qualcuno ci aveva visti
e fotografati, a Tom la cosa non interessava e sinceramente neanche a me, speravo soltanto di non dover avere alle
calcagna qualche fan impazzita.
Avevo iniziato la giornata chiamando la mia cara amica, chiedendogli come stavano andando le cose, a quanto pare
molto bene, < senti un pò Sonya, la pancina cresce? > < oh si guarda sono già lievitata come un palloncino >
< davverooo? > < ma figuratiii, Sabina aspetto da solo tre settimane > < e bè? > < lascia perdere, però ora che mi ci
fai pensare, rispetto alla prima gravidanza sono già più dura > < vuol dire che cresce bene > mi interruppi, la porta della
stanza si era aperta lasciando entrare l'esile figura di Tom, < Sonya ci sentiamo salutami Stefan ciaoooo > lanciai il cellulare
sul letto potendo così concentrarmi ad osservare Tom, < potevi continuare a parlare con lei > < si potevo, ma non era rispettoso
nei tuoi confronti > mi alzai dal letto con un piccolo sorriso malizioso sulle mie labbra, bastò quel gesto o forse quelle parole
per essere afferrata dal ragazzo. La sua presa era diventata più potente, mi faceva quasi male, il suo sguardo era inchiodato
al mio con un piccolo particolare in più, era capace di provocarmi un senso di svenimento e calore in tutto il corpo.
Rimasi con il viso rivolto verso il suo, aspettando che iniziasse a parlare, ma non lo fece, l'unica cosa che riuscì a fare,
fu appoggiare le sue labbra sulle mie. Dopo molto tempo sentii di nuovo quella sensazione sulla pelle, come se lui
fosse una bellissima rosa che con le sue spine mi aveva graffiato, e io gocciolavo di rosso, ma non sentivo male e neanche
bruciare, ma provavo il piacere nell'infliggermi ancora di più quelle spine nella pelle. Non ricordai più nulla, forse l'ebrezza della
passione nell'aria e le prese di Tom al mio corpo, baci, carezze, queste erano le poche cose che quella sera rimasero nella mia mente.
A svegliarmi fu il suo profumo e la sensazione di essere osservata, i miei occhi si spalancarono nei suoi, un mare di cioccolato colmo
di emozioni e di brillare, ecco com'era guardare i suoi occhi, svegliarsi e perdersi fin da subito nel suo sguardo, < hai finito di russare >,
sul viso del chitarrista comparve un sorriso che lasciava intravedere la sfilza di denti bianchi e drittissimi, < io non russo >, < lo so,
era per non dirti che mi sei letteralmente saltata addosso > < Kaulitz ti ricordo che sei stato tu a fare tutto > < ah ah ah no mia cara,
io ho fatto l'inizio, tu il continuo e la fine > supponendo che fosse stato vero, come poteva non capire l'amore che avevo provato
nel farlo, la passione che aveva invaso il mio corpo, < l'ho sentito anchio! > < che? > balzai per un secondo, di certo non leggeva
la mente altrui, < ho sentito quello che provi per me e.... > < e? > < l'ho trovato meraviglioso, non mi sono mai sentito così > lo fissai,
non era il suo solito modo di dire le cose, era serio, sembrava quasi dispiaciuto < non mi sembri però contento > < infatti non lo sono >,
si alzò dal letto dirigendosi verso il bagno.
Non capivo dove voleva arrivare, se non desiderava tutto ciò poteva benissimo fermarsi, o fermarmi, < e quindi? > mi arrabbiai, iniziai
a mettermi le prime cose sottomano, una gonna e una canottiera, < dove vai? >, < da qualcuno che non mi prenda per il culo > mi
osservava ma questa volta io non osservavo lui, mi avviai verso la porta < Sabina aspetta > non lo ascoltai, mi precipitai sulla maniglia,
< questa notte, ho sentito di amarti > mi pietrificai, la mia mano rimase afferrata sul manico della porta, < se non sentivo ciò, non l'avrei mai fatto,
proprio perchè so cosa provi nei miei confronti >, < mi stai dicendo che mi hai amato solo per una notte? > che cosa assurda, < sto dicendo
che da questa notte io ho capito di amarti >.
Con lo sguardo rivolto verso il pavimento, le gambe che tremavano e la voce che stava scomparendo, non avevo più il coraggio
di guardarlo, ora che mi amava anche lui, ora che tutto era diventato come volevo, perchè  questo mi faceva paura?
Lasciai avvicinarsi a me il ragazzo che molto dolcemente afferrò le miei mani, < ti chiedo solo di respirare la stessa aria che
respiro io, ti chiedo di camminare sulle stesse impronte che io ho lasciato, Sabina io ti chiedo di vivere, vivere al mio fianco >, quelle parole
mi fecero scoppiare il cuore e non solo, le nostre mani vennero benedette dalle mie lacrime, mentre i nostri volti si sfiorarono come il sole
faceva con la luna, creando una bellissima eclissi.
Dopo due giorni eravamo pronti per tornare a casa, mano nella mano, battito su battito, respiro con respiro, ci avviammo all'aereo
come due piccioncini dopo un viaggio di nozze, volevo la conferma di ciò che stava succedendo, decisi così di dire al chitarrista
che da qualche tempo il suo matrimonio era stato annullato, < pf chissà perchè ma lo sapevo > < e non mi hai detto niente? >
< sei tu che butti subito giù il telefono quando parli con Sonya > < bè ma perchè pensavo ti desse fastidio > < ormai ci sono abituato >,
guardai il suo volto perdersi nella luce mattiniera che entrava dal finestrino, presto saremmo tornati a casa, < ti vibra il cellulare > < oh grazie >,
forse avevo esagerato ad osservarlo, presi in mano il cellulare e guardai la scritta Sonya lampeggiare sullo schermo, < rispondiiii >,
< sicuro? > < meglio del tormento della vibrazione >.
Tirai su lo shermo e risposi, < Sonyaaaa dimmi >, < ehy Sabina siete in aereo? > < si, si , tutto apposto > < buon per te > sentivo la voce
della mia amica preoccupata, < perchè cos'è successo? > a quella domanda anche Tom si girò, < oh niente di che, sono soltanto due >,
< due cosa? > dissi non capendo il discorso, < due gemelli > la gomma da masticare che qualche minuto prima era nella mia bocca, si ritrovò
attaccata al vestito di una vecchietta, < due gemelliiii? > Tom spalancò gli occhi, e subito dopo scoppiò a ridere, di gioia.

 

 

 


 

  
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