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Autore: Saradream    08/03/2006    2 recensioni
semplicemente una serie di riflessioni autobiografiche di un pomeriggio particolare, in un periodo di incertezza...pensieri scritti di getto sulle note della bellissima canzone di leonard cohen...senza che ci sia un nesso particolare...solo leggete e se potete fatelo ascoltando la canzone, e non pensate che sia del tutto pazza! :)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FAMOUS BLUE RAINCOAT O PENSIERI DI UN POMERIGGIO DI CRISI ADOLESCENZIALE

 

La musica riempie di quella voce dolce e vibrante tutta la stanza. Piccola .

Leonard Cohen, pensa  lentamente lei, assaporando quel nome.

Dammi un oltremondo alla Leonard cohen…chiedeva Kurt in una delle sue canzoni.

Ora lei capisce perché, mentre fissa intensamente le sue all star scolorite.

Non conosce le parole, le intuisce però. Non hanno molto a che fare con i suoi pensieri, li accompagnano e basta.

È intensa questa canzone. Il cielo fuori è grigio, di quel grigio acciaio e nitido che promette temporale ma che non avvolge il mondo in quella rassicurante nebbia confusa.

E’ quasi buio ed è tutto un po’ ovattato e malinconico nella sua mente.

Pensa al futuro, non sa perché, ma è il momento adatto.

Adesso.

A volte si chiede se sia tutta e soltanto noia quella confusione interiore che non le fa capire cosa vuole, nè cosa stia cercando.

E si chiede se la cosa migliore da fare sia rimanere sdraiata sul suo letto, nella piccola stanza di foto e di sogni, fissando le all star scolorite e una vecchia chitarra scordata che non è veramente capace di suonare.Le manca anche una corda, da un  po’, ma non sa quando la rimetterà a posto.

I giorni sono tutti uguali e monotoni.

Dipende in verità.

Non è mai né triste né felice

Solo si chiede quando verrà il giorno in cui sarà veramente felice e teme il giorno in cui sarà veramente triste.

Per ora rimane lì, in bilico, ad attendere qualcosa.

Cosa?

Non lo sa.

Non crede molto in Dio, le piacerebbe, ma non ci riesce.

Cammina per strada ogni giorno cercando davvero nei volti di tutti quelli che incontra, in tutto quello che fa, una risposta, o un segno, o un appiglio.

Non lo trova mai e a volte lo aspetta, lo cerca, anche quando sa che non può arrivare.

A volte rimane semplicemente sdraiata sul letto.  

Si alza piano e appoggiando la fronte al vetro freddo della finestra cerca in quell’orizzonte annoiato e conosciuto la Sua Strada.

Da lì non può vederla, già lo sa, ma è troppo stanca per scendere ancora a cercarla.

Arriverà lei da me, pensa adesso. Forse, pensa un secondo dopo.

O forse partirà un giorno. Sola o con  degli amici, e smetterà di cercare nel nulla e comincerà a cercare nel mondo.

 Un giorno lo farà e non si sentirà più così piccola e inutile, smetterà di pensare fissando lo sguardo sull’orizzonte ma lo raggiungerà davvero.

Ma adesso è troppo presto, può essere paura, anche se non è ben chiaro di che cosa.

O è solo noia.

La canzone continua ed è bella davvero.

Lei libera la mente e smette di pensare a qualcosa in particolare. C’è solo la musica che parla di altre vite e altre storie.

Non le importa, si immerge e libera la mente perché è anche un po’ sua quella canzone.

Si sente intorpidita e allo stesso tempo vorrebbe fare così tante cose.

 Si guarda attorno e capisce di non sapere da dove cominciare o come fare. Cominciare a  fare cosa poi?

Deve cercare o aspettare?

Ha già cercato e già aspettato. Adesso si che è solo noia.

Non riesce mai a smettere davvero di pensare.

Che bella la voce di Leonard cohen, quasi come quella di Kurt.

Sospira e si sdraia ancora sul letto. Non ha voglia di uscire perché sa già cosa c’è là fuori.

E’ più lontano di là fuori che ignora cosa l’aspetti.

Ma ora non è il momento. Sorride, non sa cosa accadrà o se esista davvero quella Sua Strada, ma ora è quasi felice, mentre si rilassa e pensa, e la canzone si spegne lentamente.

Forse è solo confusa e allora non c’è nulla di strano.

Si gode quegli attimi di pace, poi tornerà a cercare.

Perché lei non crede che sia tutto solo noia.  

  
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