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Autore: La Kurapikina    22/06/2011    5 recensioni
Merlino dopo una sua solita idiozia viene rapito da un re folle... chi lo salverà?
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Gwen, Merlino, Morgana, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una nera figura incappucciata  si intrufolò nella stanza del principe ereditario di Madricks.

Artù afferrò Merlino per un braccio e lo trascinò con sé verso la porta delle regali stanze.

Il mago però, inciampò camminando così di soppiatto e cadde in avanti: sicuramente sarebbe finito col pestare il suo bel nasino a terra se Artù non fosse riuscito ad afferrarlo appena in tempo per un braccio.

“Questo non sarebbe successo se tu ti saresti applicato maggiormente durante la caccia.” Mugugnò il principe con un ghigno che si gelò appena qualche istante dopo: la porta delle stanze di Boun si spalancò e l’intruso, attirato dal trambusto che proveniva dall’esterno, afferrò i due ragazzi per i capelli trascinandoli all’interno e richiudendo bruscamente la porta: non c’erano vie di fuga.

Merlino cercò di guardarlo in viso, ma Artù gli era davanti impedendogli la visuale, poi l’intruso parlò: “Buon giorno a te, caro.”

Merlino gelò sul colpo… non poteva crederci, no, non poteva essere vero: “Kilue…”

La bionda si sporse oltre il principe e sussurrò con un sorriso malefico: “Abbiamo anche il piccolo Merlino! Voi non sapete quanto sia felice di vedervi qui insieme!”

“Co-cosa sta succedendo?” erano entrambi sconvolti.

“Mi credevate stupida? Non avete idea di chi avete a che fare, allora.”

“Ma tu… tu ci hai chiesto… Boun… tu, lui…” balbettò Merlino confuso: si sentiva come inghiottito da una nebbia scura che non gli permetteva di veder nulla.

“Ormai è fatta, rinunciate… tzè, è stato più facile di quello che pensavo. Non ho nemmeno faticato: davvero, quando ho visto che Merlino aveva i miei stessi poteri ho gioito per l’occasione che mi presentava! Finalmente avrei potuto vendicarmi di quei bastardi di Boun e Jesse. Voi mi avete creduto come se ciò che dicessi fosse oro. Oh, Merlino, ingannarti è stato quasi noioso: hai creduto immediatamente ai sogni che ti inculcavo.”

“Tu… tu maledetta strega!” urlò Artù sguainando la spada, ma Kilue lo disarmò con un leggero gesto della mano costringendolo a risedersi accanto al mago, che le chiese con gli occhi lucidi: “Dicci la verità, per favore…”

Kilue ghignò sollevando il mento orgogliosa: “Infondo non ho nulla da perdere. Ecco come stanno le cose veramente: anni fa, il giorno del mio matrimonio, Boun si è rifiutato di sposarmi e mi ha lasciato sola sull’altare. Con i miei poteri è stato facile scoprire che amava mio fratello Jesse: ha preferito LUI a ME! Ho perso la testa: non ho mai amato Boun, mai, ma vi rendete conto di quanto mi sarebbe fruttato sposare un erede al trono? Sarei stata ricca, potente e tutti mi avrebbero obbedito, soprattutto dopo la causale morte di Boun. Ma lui amava Jesse e ho deciso di mettere fine a questa storia ridicola: ho dato un filtro d’amore a Boun che, dopo appena qualche minuto, ha accettato di sposarmi dimenticando completamente Jesse. Mio fratello ha tentato invano di dissuaderlo e quando si è reso conto che tutto era inutile si è impiccato. Quando Boun l’ha visto il mio incantesimo si è spezzato e lui, resosi conto della mia colpa, mi ha inseguita nel bosco e mi ha uccisa. Il mio piano era andato completamente a puttane, per questo quando dall’aldilà ho scoperto Merlino ho messo in atto questo trucchetto. Portandovi qui sono riuscita a trovare il modo per risolvere la parte finale del mio piano. Che Jesse muoia pure, non ho problemi, ma Boun non né soffrirà perché io nel mentre avrò risucchiato i tuoi poteri Merlino e quindi il mio incantesimo non si spezzerà. È grazie a me, se tu dopo che Boun  te li aveva bloccati sei riuscito a risvegliarli, quindi me li devi. Ho provato a rubarteli subito, ma sei inaspettatamente forte ed qui entra in gioco il tuo amichetto.” Kilue puntò la spada alla gola di Artù, sibilando: “Lasciamo prendere i tuoi poteri o lui muore.”

Merlino sbiancò terrorizzato, ma non si mosse alzando le difese.

Kilue lo percepì e decise di giocare il tutto per tutto: alzò l’arma riabbassandola subito verso il collo del biondo, ma un urlo di Merlino la bloccò.

Sorrise e con un cenno della mano fece defluire i poteri di Merlino verso se stessa: fu una sensazione atroce per il mago.

Si sentiva come se gli stessero strappando un arto lentamente, per farlo soffrire.

Urlò fino a farsi diventare la voce roca, mentre Artù rimase completamente paralizzato.

Fortunatamente durò solo pochi secondi, poi Kilue uscì ghignando dalla stanza non senza essersi assicurato di chiudere la porta in modo che neanche un intero esercito l’avrebbe potuta sfondare: era diventata veramente fortissima sommando i suoi poteri a quelli del moro che ora giaceva inerme fra le braccia di Artù.

Si allontanò velocemente: aveva un matrimonio da preparare dopotutto…

 

 

 

 

 

Ringrazio tutti coloro che recensendo questa ficcy mi sostengono e mi aiutano. GRAZIE!!!!! VI ADORO!! Ci stiamo lentamente avviando verso la fine, spero di non deludervi. Baci a tutti.      

  
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