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Autore: misato    11/02/2004    0 recensioni
Una sera Miyu tornando a casa viene inseguita da un uomo...da allora, tutto cambia, compreso il rapporto tra lei e Kanata
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1: Quel Giorno

Capitolo 2: Quel Giorno, Dopo

Kanata rimase tutta la notte con lei, stringendole la mano, ma alla fine si addormentò anche lui. Il giorno dopo, si svegliò solo, ci rimase male, e si chiese dove fosse finita Miyu. Uscì dalla stanza, e non trovò Baumiao. “Probabilmente -pensò- sapendo che sarebbe rimasto lui, era andato a casa da Lou. Ripensò a Lou, che la sera prima piangeva diversamente dal solito, e se lui fosse stato un buon padre avrebbe capito che era per Miyu. Cercò il medico, per sapere dov’era e come stava Miyu, lo trovò poco dopo:

-Mi scusi!

-Ah, è lei, come mai è ancora qui?

-Volevo sapere dove fosse la signorina Hozuki…

-Non sapeva che suo padre ha chiamato i genitori della ragazza? L’ hanno portata a casa….

Kanata non l’ascoltava più, era già uscito in strada per tornare al tempio.Corse velocemente su per le scale, entrò urlando: -Miyu!

In casa trovò solo Baumiao che giocava con Lou.

-Baumiao, dov’è Miyu?

Baumiao iniziò a piangere, e tra i singhiozzi Kanata riuscì a capire:-Miyu… genitori…

Appena Baumiao si fu ripreso Kanata si fece rispiegare:

-Chiamando i genitori, ieri notte ho scoperto che stavano venendo già qui, per fare una sorpresa a Miyu. Appena arrivati al pronto soccorso hanno sbrigato le pratiche e sono andati alla polizia per denunciare il tentato stupro, pare che lui l’abbiano già rintracciato, grazie alla descrizione di Miyu che era molto spaventata. Era un tizio con i capelli biondo platino, molti tatuaggi e piercing. Hanno lasciato una lettera per ringraziarti, è sul tavolo.

-E Miyu?

-I genitori non vogliono che si ripeta una cosa del genere, vogliono portarla con loro in America. Non ha lasciato niente per te, neanche i suoi saluti.

-Cosa?! Non è possibile che Miyu ci abbia lasciato così, che abbia lasciato Lou!

Baumiao ricominciò a piangere. Kanata chiese in preda al panico:

-Ora dov’è?

E’ andata a salutare i compagni di classe, dopò andrà all’aeroporto e…e…buahhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Kanata aveva preso in mano il telefono, e chiamava un taxi.

-Cosa stai facendo?-Chiese Baumiao

-La faccio tornare a casa, non può andarsene e lasciarmi solo con te e Lou!

Baumiao era sconvolto, non aveva mai visto Kanata così agitato, inoltre da quello che aveva detto sembrava che loro, lui e il signorino Lou fossero un peso che lui non poteva sostenere solo. Prese in braccio Lou e se ne andò in camera.

Il taxi era arrivato, Kanata ordinò all’autista di recarsi all’aeroporto, sapeva che non avrebbe fatto in tempo ad incontrarla a scuola, non era nemmeno sicuro di incontrarla lì. Arrivato all’aeroporto, cercò il volo per New York, sarebbe partito tra cinque minuti, si recò all’imbarco, li vide, Miyu, il signore e la signora Hozuki. Li chiamò:-Miyu! Signori Hozuki!

Si voltarono, e tornarono indietro. Aveva poco tempo, ed era deciso a portare Miyu a casa.

-Kanata! Pensavamo non saresti venuto, tuo padre ti ha dato la nostra lettera, ti ringraziamo per aver portato Miyu al pronto soccorso. Miyu, noi ti precediamo, così potrai salutare Kanata. Bye!

-Ma, mamma!

-Kanata aveva ripreso fiato. Disse:

-Miyu, cosa ti è saltato in mente?! E’ uno scherzo! Non…- Le prese le mani, e Miyu si ritrasse velocemente. Kanata fu sorpreso da quel gesto, non riusciva a continuare nonostante fosse partito con tutti i buoni propositi del mondo

-Non è uno scherzo, non posso più restare qui.

Miyu disse quelle parole con un tono freddo, distaccato, anche più di quello che solitamente usava Kanata, e questo gli fece gelare il sangue nelle vene. Riuscì appena a pronunciare:-E Lou? Cosa pensi di fare, non ce la potrei fare da solo…

Miyu lo interruppe:-Cosa Kanata? Non ti ho mai sentito parlare così, hai bevuto?- Dicendo quelle parole sorrise leggermente; a Kanata parve una presa in giro.

Non sopportò oltre e si voltò, il suo orgoglio era più forte dell’amore che provava…per Miyu. Il suo comportamento, la sua strafottenza, non era quella la Miyu di cui si era innamorato, voleva dimostrarle che ce l’avrebbe fatta anche da solo, anche se sapeva che Miyu non l’avrebbe mai visto.

Miyu si voltò, indifferente a quello che era appena successo, ma delle lacrime le caddero sul volto.

Kanata salì su un taxi e si diresse verso il tempio.

 

Nel frattempo Baumiao aveva fatto pranzare Lou, era passato mezzogiorno e lui si era dedicato alla riparazione della navicella-passeggino. Pensava: “ Siamo un peso? Non si preoccupi signorino Kanata, ce ne andremo il prima possibile, così neanche la signorina Miyu avrà problemi.” Cominciò a singhiozzare, ricordando una conversazione avvenuta qualche giorno prima tra lui e Miyu.

…………………………………

-Miyu, cosa fai ancora sveglia?

-Non riesco a dormire.

-E’ per la notizia che vi ho dato oggi?

-Si, sono rimasta scioccata quando ci hai detto che avevi ricevuto una cosmo-mail(x chi non lo sapesse nel fumetto esistono davvero, non le ho inventate io! NdMisato) che diceva che i genitori di Lou erano in prossimità della Terra. E’ stato un fulmine a ciel sereno!

-Dispiace anche a me…(Baumiao si stava commuovendo)

-Mi chiedo cosa succederà quando ve ne andrete, la mia vita, credo anche quella di Kanata non sarà più la stessa. Anche il nostro rapporto non sarà più lo stesso.

-Ti preoccupa? Io credo che lui ti voglia bene, anche più di quanto immagini.

-Speriamo!

I due si abbracciarono e Baumiao disse:-Vi voglio bene, dillo anche a Kanata.

…………………………………

Baumiao venne risvegliato dai suoi pensieri dalla porta che si richiudeva, dopo il rumore di passi, vide Kanata.

-Kanata! Dov’è Miyu?

-Mi dispiace Baumiao, non sono riuscito a farla tornare.

In quel momento, svolazzando allegramente arrivò Lou. Kanata lo prese in braccio, ma il sorriso scomparve dal volto del bambino quando non vide la madre.

Lou:-Mamma

Baumiao aveva le lacrime agli occhi, per non farsi vedere da Lou andò in cucina. Kanata si fece coraggio e parlò, Lou lo guardava intensamente.

-Lou, mi dispiace molto, oggi la mamma e partita, non so quando e se tornerà, da oggi rimarrai con me e Baumiao…

Lou iniziò a piangere. Kanata abbassò lo sguardo e pensò: “Mi dispiace Lou, non sono in grado di essere tuo padre da solo, ho bisogno di Miyu”.

Nel frattempo Baumiao si era ripreso. Prese Lou e lo portò via, voleva farlo addormentare, dopotutto era tutto il giorno che piangeva, era stanco. Kanata andò nella sua stanza, si sedette sul futon, (si scrive così, vero? NdMisato) prese le ginocchia tra le braccia e sentì gli occhi che gli bruciavano. Pensò: “Perché mi bruciano gli occhi? Possibile che io stia piangendo?

Per cosa piango? Forse per Miyu. Perché per lei, mi sono rivelato, ho cercato di esprimere i miei sentimenti, ma era troppo tardi. Se avessi voluto veramente che restasse le avrei detto che l’amavo, ma lei era così fredda… (Ora basta con i pensieri complessati alla Evangelion! ndKoala e Lidius - Ma è il mio cartone preferito! ndMisato)

Kanata si addormentò, anche questa volta con le lacrime agli occhi.

 

 

 

Verso le quattro del mattino Kanata venne svegliato da Baumiao:

-Kanata svegliati! Ti devo parlare!

-Cosa c’è? E’ ancora buio…

Baumiao notò che aveva gli occhi gonfi, probabilmente aveva pianto, ma doveva assolutamente parlargli; scosse Kanata.

-Ok, ok. E’ successo qualcosa a Lou?

-No, ma è importante, riguarda i genitori di Lou.

Kanata cercò di svegliarsi completamente per ascoltare con attenzione Baumiao.

-Mi dispiace averti svegliato, ma l’ho saputo ora. Ieri ho riparato l’astronave di Lou, sono riuscito ad inviare una cosmo-mail alla squadra di salvataggio, in cui dicevo di venirci a prendere il più presto possibile…

Kanata lo interruppe: -L’hai fatto per Miyu? Pensavi che non sarei stato in grado di badare a Lou?- Nella sua voce, Baumiao avvertì sofferenza ed ira. Esitò a parlare.

-Non è per quello- sentiva lo sguardo di Kanata su di lui, sapeva che nelle condizioni in cui si trovava avrebbe potuto fargli qualunque cosa- ho capito che io e il signorino Lou eravamo un peso per te, che non ci volevi ora che eri solo…

Kanata lo interruppe ancora:-E quando l’avresti capito? Io voglio un bene dell’anima a Lou, e anche a te! Come hai potuto pensare di essere un peso?

Baumiao piangeva (è molto sensibile ndMisato) –Mi dispiace!!!!! Io e il signorino Lou pensavamo di darti fastidio!

Ora la squadra di salvataggio mi ha risposto dicendo che arriverà stamattina!!!!! Buahhhhh!

Kanata era rimasto pietrificato. –Stamattina?! Perché Baumiao?!

Baumiao l’abbracciò e tra le lacrime disse: -Mi dispiace!!!!!!!!!!!!!!!!

Ora Kanata era calmo, si era reso conto che stavano per arrivare i veri genitori di Lou. Cercò di far staccare Baumiao e disse: -Sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato, ricorda che ora Lou rivedrà i suoi genitori, i suoi veri genitori, e poi tornerete sul pianeta Otto.

-Hai ragione, ma mi dispiace lasciarti! E lasciare anche Miyu!

Kanata, con quest’ultima frase si svegliò completamente, poi, con il solito tono indifferente disse:-Dobbiamo preparare Lou, andiamo.

Passò qualche ora, ormai il sole era alto nel cielo. Kanata aveva aiutato Baumiao a sistemare tutte le cose di Lou in un borsone, era tutto pronto.

Baumiao prese la parola:-Sai Kanata, credo di poter trovare il modo di farti avere notizie di Lou.

-E sarebbe?

-Con qualche modifica, potrei essere in grado di far ricevere le cosmo-mail ad un computer terrestre, e…

Kanata capì:-Io non ho un computer.

Baumiao aveva un'altra proposta:-Allora potrei scrivere a…- Si fermò, per fortuna, altrimenti avrebbe pronunciato quel nome, ma Kanata parve non accorgersene.

Kanata: Un alternativa? Forse potremmo chiedere a Seya di portarmi qualche notizia. Non viene spesso sulla Terra?

-Hai ragione, allora non c’è problema.

In quel momento, un fascio di luce illuminò il giardino del tempio. Kanata disse:

-Sono già qui?! Non potrebbero essere visti da qualcuno?

-Non credo che importi molto ai signori, sono così vicini a loro figlio, perché aspettare?

Baumiao prese in braccio Lou, che aveva svegliato e preparato prima, e assieme a Kanata uscirono.

Il portello della navicella si aprì, uscirono due sagome, un uomo ed una donna, seguiti da altre persone.

-Lou! Bambino mio! (le parole famose…ndMisato)

-Lou, tesoro!

Una donna con un viso dolcissimo e dai lunghi capelli biondi si avvicinò a Baumiao e prese in braccio Lou, che parve riconoscere quel caldo abbraccio che non sentiva da tanto tempo. Sorrise. L’uomo, alto e con dei folti capelli castani (chi vi ricordano? NdMisato) abbracciò la moglie e il bambino, subito dopo anche Baumiao.

Kanata osservava la scena, nonostante tutto sapeva cosa significasse stare lontano dai genitori per tanto tempo, ed era contento per Lou. La madre ed il padre di Lou si voltarono verso Kanata, poi la donna disse:

-Ciao Kanata.

Padre Lou:-E’ da tanto tempo che volevamo conoscerti e ringraziarti per esserti preso cura di Lou e…ma non c’era anche una ragazza,Miyu?

Baumiao si rattristò. Kanata rispose: -Si, è stata qui fino a qualche giorno fa, poi è andata in America con i genitori.

-Capisco. Allora appena la vedi, anche se vorremmo farlo personalmente, ringraziala da parte nostra.

-Certo.

-Ora dobbiamo andare, sono sicuro che ti dispiacerà moltissimo lasciare Lou, ma il vortice spazio-temporale si chiuderà tra poco (addirittura! NdMisato) Grazie di tutto.

Tutta la squadra rientrò nell’astronave, tranne la madre di Lou, che disse al marito di voler parlare sola con Kanata.

Kanata notò che aveva ancora in braccio Lou, evidentemente non riusciva a credere di riaverlo di nuovo tra le braccia. “L’amore di una madre è fortissimo, quanto mi sarebbe piaciuto avere la mia per più tempo!”

-Kanata, ho visto che hai salutato Baumiao, ma non ancora Lou.

Kanata lo prese in braccio, lo strinse a se e lo baciò su una guancia.

Lou: Pa…papà!

-Attraverso il diario di Baumiao, vi abbiamo conosciuto profondamente, e anche se non so quello che provi per Miyu, o quello che prova lei per te, sono sicura che vi vogliate molto più bene di quanto ne riusciate a esprimere.

Kanata:-Ormai non importa.

La madre di Lou lo abbracciò, e lo carezzò sulla testa come se fosse Lou stesso. Kanata non si oppose, dopo tanto tempo sentiva quello che non aveva quasi mai avuto, l’affetto di una madre.Poi disse:

-Grazie.

-Sono sicura che si sistemerà tutto. Sono anche sicura che Lou e Baumiao ti mancheranno moltissimo, ma un giorno chissà, quando Lou sarà un po’ più grande…

Baumiao:-Signora si sbrighi! Manca poco!

-Ora devo andare.Buona fortuna, e ricorda, non sei solo.

-Arrivederci.

La donna e Lou salirono sull’astronave, che si sollevò da terra, e dopo aver fatto qualche metro scomparve.

Kanata non si era sentito di dir loro addio, perché in cuor suo, sperava che prima o poi li avrebbe rivisti. Rientrò in casa, andò nella sua camera e si buttò sul futon, che durante la mattinata non aveva messo via perché non sarebbe andato a scuola.

“Questa volta sono veramente solo”.

 

 

  
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