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Autore: Tomi Dark angel    22/06/2011    3 recensioni
Isabella Swan è sola, annullata dal suo stesso amore. E' per questo che si getta dalla scogliera, pronta all'impatto finale. Però qualcosa interviene, fermando la mano del destino. Una creatura meravigliosa, che esiste solo nelle leggende... la stessa creatura in cui verrà trasformata Bella, prossima a un nuovo incontro con i Cullen. Tra verità nascoste, destini intrecciati e creature mitiche, Isabella rivedrà la sua vita con occhi nuovi, potenti, da creatura non più umana, ma in grado di amare.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Piccola precisaziona necessaria prima di dare inizio alla nostra immersione nel nuovo mini universo da me creato ^^: come al solito, la nostra storia inizia in New Moon, nel momento esatto in cui Bella sta per buttarsi dalla scogliera. Beh, detto questo, mi farebbe piacere conoscere le vostre opinioni al riguardo e la risposta alla domanda che farò a fondo pagina! Spero vi piaccia!!!

 

Bella Pov.

Raggiunsi il bordo della scogliera e guardai in basso: la parete rocciosa scendeva a precipizio verso l’acqua schiumante, che a ripetizione si infrangeva sulla pietra.

Onde agitate, onde che non si stancavano mai di infrangersi. Non gli somigliavano per niente. Lui si era stancato di me, e le sue onde benefiche avevano smesso all’improvviso di accarezzare il mio cuore. Ora, di esso, non era rimasto che una parete rocciosa, identica a quella da cui stavo per buttarmi.

Alzai gli occhi al cielo. Le nuvole di tempesta si addensavano su di me, ma non me ne curavo. Stavolta, non avrei più visto la pioggia. Nonostante a parole dicessi di fare quel salto solo per rivederlo, in cuor mio sapevo che il mio fine ultimo era un altro.

La Morte.

Isabella: va bene così, vero Edward?

Sorrisi, accarezzando con le parole il nome di colui che mi aveva distrutto. Volevo che fosse l’ultima cosa da me pronunciata. Così, senza aspettare ancora, saltai.

Il vento mi frustò il viso, il vuoto mi artigliò, trascinandomi verso un baratro da cui non sarei più riemersa.

E all’ultimo momento, ebbi paura. Paura di morire, paura di non vedere più quella pioggia che tanto odiavo. Urlai, protendendo le mani davanti al volto.

Dio, non lasciare che muoia. Ti prego.

Pensai queste parole con disperazione, aggrappandomi ad esse con forza. Poi, un dolore lancinante alla schiena. Un bruciore di fuoco e ghiaccio si allargò a macchia d’olio in tutto il corpo, facendomi urlare. Il corpo ebbe uno spasmo, e una luce abbagliante mi ferì gli occhi.

Qualcosa mi strinse il polso, frenando la mia caduta: la creatura più bella che avessi mai visto.

 

 

Alice Pov.

Caddi in ginocchio, artigliando il pavimento così forte da affondare le dita nel marmo. Quella visione era stata tremenda, dolorosa, troppo realistica per essere ignorata.

Bella. La mia migliore amica. Mia sorella. Si era buttata da una scogliera, lasciandosi andare al vuoto che la attendeva già da tempo. Sapevo che era sua intenzione morire, ma per mesi avevo aspettato, pregato, che in qualche modo si salvasse. Non lo meritava, non meritava quella fine. Che scopo aveva vivere nella morte, come aveva fatto lei, seppur inconsapevolmente? L’avevo vista compiere pazzie semplicemente per avere delle semplici allucinazioni, eppure… quella che credeva la sua salvezza, l’aveva condotta per mano alla morte.

Qualcosa mi scrollò, una voce mi raggiunse come da molto lontano.

Jasper: Alice, amore.

Una calma gentile mi abbracciò insieme alle braccia forti, che mi strinsero a un petto che conoscevo già da tempo.

Jasper. La mia anima, la mia salvezza.

Pensai a come sarebbe stata la mia vita senza di lui, e rabbrividii. Bella si era sentita così? Forse, non era giusto giudicare il suo atto come sbagliato, io avrei resistito di meno senza Jazz.

Carlisle: Alice, cosa c’è? Che succede?

Alzai gli occhi sulla mia famiglia, riunita lì intorno a me. C’erano tutti, tranne uno. Era giusto rivelargli tutto? Sapevo come avrebbe reagito Edward, lo sarebbe venuto a sapere di sicuro. Un dramma sfociato in tragedia. No, Bella non avrebbe voluto.

Presi allora la mia decisione, la decisione che avrebbe cambiato per sempre il corso della storia della mia famiglia… di tutti noi.

Sorrisi ampiamente, costringendomi a non tremare.

Alice: abbiamo perso alla lotteria, che disastro! Ci tocca riprovare, Carlisle!

Tutti mi guardarono basiti, e seppi che nessuno l’aveva veramente bevuta. Però, la mia famiglia non fece domande.

Non rivelai a nessuno quello che avevo visto. Trattenni nel cuore quella visione barbara, velenosa, che giorno dopo giorno, mi asfissiava il cuore. Ma ce la feci, e lo stesso Edward, quando vide un cambiamento nei miei occhi, non trovò risposte nemmeno nella mia mente.

Sigillai l’accaduto in me, chiudendolo in un forziere di diamante a lungo, molto a lungo, finché non fu presa la decisione di tornare a Forks. Ma era passato del tempo, e io avevo nascosto ogni verità a chi si fidava di me.

Per dieci anni.

 

 

Note dell’autrice:

Sarò sincera. È un’emozione enorme tornare a scrivere long fiction dopo due anni di stop!!! Tranquilli, il prossimo capitolo sarà molto più lungo, parola di giovane marmotta! E indovinate un po’? anche stavolta mi divertirò a farvi uscire di testa! Quindi, cominciamo con la solita domanda strizzacervelli! Enjoy!

Domanda: di quale creatura meravigliosa parlava Isabella quando “qualcosa” ha frenato la sua caduta?

Tomi Dark Angel

  
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