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Autore: LadyMars    23/06/2011    6 recensioni
La vita sul Regno della Luna trascorre tranquilla e serena da ormai qualche anno… non ci sono guerre, non ci sono nemici… ma a volte basta poco per sconvolgere la tranquillità e l’animo di una persona. Anche un banalissimo sogno…
Cap. V
Rea lo guardò con un sopracciglio inarcato.
-Senti un po' -gli disse -mi devi fare un favore. Smettila di farla preoccupare e di farle credere che non le vuoi bene -
Marzio la guardò perplesso.
-Come? -
-Mi hai sentito -rispose lei con fare altezzoso -sai com'è fatta Bunny, a lei basta un piccolo cenno negativo e ne fa una tragedia. Guarda che lei prende molto sul serio tutto quello che dici e che fai -
-Ma io non... -provò a giustificarsi lui.
-Io non so cosa hai fatto però sono sicura che non è mai morto nessuno per aver manifestato un po' più apertamente i propri sentimenti, e tu evidentemente non lo fai abbastanza -
Il ragazzo rimase a guardarla con occhi sbarrati. Si grattò con un dito una gota, sulla quale era comparso un lieve rossore.
-Mi stai dando dell'insensibile? -
Rea ridacchiò.
-Solo un pochino -
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Rei/Rea, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Seiya si svegliò di soprassalto in preda alla tachicardia, respirando affannosamente. Si accorse di essere tutto sudato. Si mise a sedere e si strofinò la faccia con una mano un po' tremante. Tentò di ricordare gli ultimi pensieri che avevano sconvolto la sua mente, molto probabilmente era stato solo un incubo. L'unica immagine che si ricomponeva automaticamente nella sua mente quando chiudeva gli occhi era lo spazio, una galassia scossa da una potentissima esplosione, a cui ne susseguivano altre più piccole, una luce immensa che avvolgeva ogni corpo, e le grida di migliaia di persone, confuse ma strazianti. Pianti, molti pianti... uno dei quali gli suonava terribilmente familiare.
-Bunny! -esclamò con un filo di voce. Aki, accanto a lui ancora addormentata, si rigirò mugugnando nel sonno.
-Che succede...? -bofonchiò con la voce impastata dal sonno.
-Aki, devi svegliarti! -Seiya la scosse con entrambe le mani per destarla completamente, senza curarsi di essere delicato -sbrigati, non c'è un minuto da perdere -
La ragazza si alzò strofinandosi gli occhi, poi rivolse uno sguardo interrogativo a Seiya e cambiò espressione.
-Ma che diavolo ti succede? Ti senti poco bene? -
-Dobbiamo affrettarci ad arrivare sulla Luna, ho avuto una premonizione... -
-Si può sapere di che accidenti vai parlando? Che premonizione? -
-Sta per succedere... qualcosa di tremendo... o forse sta già accadendo... - la sua voce era intervallata da respiri ancora troppo rapidi ed irregolari.
-Seiya ti prego adesso non farti rovinare il cervello anche dagli incubi... mio Dio ti stai davvero rammollendo... -
-Ti assicuro che era qualcosa di diverso, non era solo un incubo -ribatté lui con crescente irritazione.
-Già e immagino che centra di nuovo quella Bunny. Anzi ci scommetto -
-Credo che sia in pericolo -
Aki sbuffò rumorosamente e si alzò, voltandogli le spalle e uscendo dalla grotta che li aveva ospitati durante quelle poche ore di sonno. Seiya non parve farci caso, continuò invece a guardarsi freneticamente intorno, con gli occhi fissi nel vuoto anche se in movimento, ogni tanto si grattava una guancia e liberava un grosso sospiro carico di tensione.
-Seiya, tu ti stai solo rovinando la testa a furia di pensare a quella lì. Ti fai gli incubi perchè stai perdendo la ragione, e non capisco come tu possa rimbambirti in così poco tempo... qualche giorno fa mi sembravi ancora lucida. Quando non pensavi a lei... -
Anche Seiya si alzò e uscì all'esterno, per ritrovarsi su un pianeta che non riconosceva, dato che il polverone che li aveva accolti al loro arrivo si era quasi completamente depositato sul terreno e presentava loro un nuovo panorama, prima invisibile.
-Dammi retta, togliti questi pensieri dalla testa e pensa alla missione, o sono certa che succederà davvero qualcosa di catastrofico - continuò la compagna.
-Non se ne parla -esclamò il ragazzo, quasi con gli occhi fuori dalle orbite -devo vederla, assicurarmi che stia bene, altrimenti non riuscirò a compiere nessuna missione -stringeva i pugni mentre parlava, e Aki si rese conto che non poteva fare nulla per contrastare la sua decisione. Sospirò senza rispondere, voltandosi dall'altro lato con le mani posate sui fianchi.
-Sei pazza -bisbigliò quasi a non volersi far sentire.
-Forza, adesso sbrigati, dobbiamo ripartire immediatamente e non faremo più soste, appena saremo nelle vicinanze della Terra, cambierai il tuo aspetto in quello di un comune terrestre e ci fermeremo brevemente sulla Luna. In seguito ci dedicheremo alla nostra missione, te lo prometto -
-Guarda che se... -
-Zitta un attimo, cos'è questo? -
Seiya si chinò a terra e raccolse fra le mani uno strano sasso su cui aveva accidentalmente battuto il piede. Era abbastanza grande, con una forma molto irregolare che presentava alcune punte non molto acuminate, e le sue pareti scintillavano debolmente di vari colori; come struttura era molto simile al granito. Nell'urtarlo gli era quasi parso di sentire un suono provenire da esso.
-Mai vista una cosa del genere - affermò la compagna - sarà un masso tipico di questo pianeta. Che altro vuoi che sia? -
-E' bellissimo, non trovi? -
Aki non rispose.
-Io me lo porterei come ricordo -continuò il ragazzo dal lungo codino -chissà se ha qualche misteriosa proprietà... -
-Bah. Fai come ti pare. Ce ne erano un sacco anche dove abbiamo dormito, mi sembra di averne toccate alcune di queste strane rocce... probabilmente tutto il territorio è fatto così -
-Perfetto, direi che possiamo andare -esclamò Seiya ignorandola, mentre faceva sparire la pietra all'interno della sua giacca. Le sorrise -Sei pronta? -
-Certo. Ma per favore facciamo in fretta e smettila di perdere tempo. Voglio che questa faccenda della Luna finisca il prima possibile -

*

La porta della stanza di meditazione del tempio si aprì scorrendo. Asciugandosi alcune gocce di sudore dalla fronte, Rea ne uscì piuttosto abbattuta.
-Perchè continuo a vedere presagi nefasti? -si chiese uscendo dal sacro edificio e prendendo una grande boccata d'aria. Stare per tre ore davanti al fuoco sacro metteva duramente alla prova il suo fisico; adesso che non aveva più l'abitudine di farlo come una volta, si stancava molto prima e le consultazioni che faceva erano molto più stressanti.
E poi perchè continuo a vedere così insistentemente il volto di Marzio...? Cosa centra con tutto questo?
-Rea! -
La ragazza si voltò di scatto con gli occhi sgranati, interrotta troppo bruscamente dai suoi pensieri, trovandosi davanti proprio il volto sorridente del ragazzo.
-Marzio! -esclamò deglutendo a fatica -vuoi farmi prendere un infarto per caso? -sospirò leggermente irritata scendendo i pochi gradini fino a raggiungerlo -sai che dopo una meditazione sono molto concentrata e non mi piace essere presa alla sprovvista -continuò senza guardarlo, sistemandosi il vestito e poi dirigendosi verso il retro del tempio.
-Devi scusarmi, non era mia intenzione -disse lui seguendola -anzi, volevo approfittare della tua meditazione per parlarti... -
Rea si fermò voltandosi a guardarlo con aria interrogativa.
-Come mai ti interessano le mie meditazioni? -chiese.
-Io... ecco, volevo sapere se per caso hai avuto delle visioni... strane... -fece una piccola pausa -o in qualche modo significanti... perchè ultimamente continuo a sentirmi un po' ansioso... -
-Ansioso? -ripeté Rea stupita -beh... io... continuo a ricevere messaggi strani dal fuoco sacro... e dai sogni... non riesco ancora a capire bene cosa vogliano dirmi ma se tu hai qualcosa di più preciso da raccontarmi... -
-Di preciso? No, no -rispose lui -nulla di preciso, ero solo curioso di sapere se tu sapevi qualcosa di più... anche io ho avuto strani sogni, ma io non sono sensitivo come te quindi non credo siano rilevanti -concluse grattandosi la nuca.
-Credo che i miei siano avvertimenti... -replicò la ragazza -continuo a intravedere segnali di pericolo... e poi altre immagini che invece non capisco... e che anzi a me paiono abbastanza insensate se devo essere sincera -abbassò lo sguardo restando seria.
-Anche per me è lo stesso  -disse lui -ma tutti questi pensieri mi danno parecchie preoccupazioni... -
-Anche con Bunny? -
-Cosa centra Bunny? -chiese lui meravigliato.
-Come vanno le cose fra voi? -chiese lei voltandosi e giungendo ad una grossa cassapanca poggiata a terra contro il muro
Marzio rimase un attimo in silenzio, colto un po' alla sprovvista.
-Fra noi? -ripeté quasi per prendere tempo -Ehm, direi... abbastanza bene... -
Rea lo guardò con un sopracciglio inarcato.
-Senti un po'  -gli disse mentre sollevava uno scatolone dalla cassa e lo apriva -mi devi fare un favore. Smettila di farla preoccupare e di farle credere che non le vuoi bene -
Marzio la guardò perplesso.
-Come? -
-Mi hai sentito -rispose lei con fare altezzoso -sai com'è fatta Bunny, a lei basta un piccolo cenno negativo e ne fa una tragedia. Guarda che lei prende molto sul serio tutto quello che dici e che fai -
-Ma io non... -provò a giustificarsi lui.
-Io non so che cosa hai fatto però sono sicura che non è mai morto nessuno per aver manifestato un po' più apertamente i propri sentimenti, e tu evidentemente non lo fai abbastanza -
Il ragazzo rimase a guardarla con occhi sbarrati. Si grattò con un dito una gota, sulla quale era comparso un lieve rossore.
-Mi stai dando dell'insensibile? -
Rea ridacchiò.
-Solo un pochino -rispose vedendolo in difficoltà -Non avrete mica bisticciato di nuovo ultimamente? -
-Ma perchè voi donne vi difendete sempre a spada tratta senza neanche sapere come stanno le cose? -protestò lui incrociando le braccia e appoggiandosi alla parete esterna del tempio.
-Beh, so che anche Bunny esagera spesso... e voi siete un po' come cane e gatto, a volte non vi capite anche se non succede nulla di grave; lo so perchè anche io e lei siamo così... -disse la ragazza rivolgendogli uno sguardo più comprensivo.
-Eppure so che tu le vuoi un bene infinito -la interruppe lui.
-Beh, ecco... sì diciamo che... insomma, sì, le voglio bene... -replicò lei bofonchiando.
-Però non glielo dimostri proprio spessissimo... -continuò lui con uno sguardo eloquente.
-Beh, no... in effetti non sono troppo espansiva... -
-E sai che lei ci rimane spesso male quando le sembra di capire che non le vuoi bene o quando non le manifesti il tuo affetto... -
-Credo di sì... però non può pretendere che io sia sempre affettuosa e comprensiva con lei quando lei si comporta sempre in maniera petulante e asfissiante, e soprattutto quando fa di tutto per farmi perdere le staffe... se ogni tanto fosse un po' più... aspetta -si fermò tappandosi la bocca -tu stai usando il mio discorso contro di me! -
Questa volta fu il turno di Marzio di ridere.
-Dì la verità, tu mi capisci benissimo, prendi le sue difese solo perchè sei sua amica -sogghignò.
Rea sospirò.
-E va bene, hai vinto tu -disse -anche lei avrà le sue colpe... ma tu dovresti comunque capire che quando fa i capricci vuole affetto... e adesso sta zitto e aiutami a portare questi dentro -aggiunse con un tono che non accettava repliche, mettendogli in mano un altro scatolone, mentre lei sottraeva un grosso mucchio di candele e ceri da quello che aveva appena esaminato.
-Agli ordini -rispose lui seguendola, ma con tono ancora divertito per quella piccola vittoria personale. Cosa per cui Rea evitò con cura di rivolgergli sguardi o parole fino a che non furono usciti dal tempio.
-Oh no -sospirò lei -ha iniziato a piovere -
Marzio guardò in alto nel cielo.
-Eppure il cielo poco fa era piuttosto limpido. Ultimamente il clima è davvero un po' impazzito -
-Beh allora direi che è il caso di sbrigarci a tornare a palazzo se non vogliamo bagnarci -replicò Rea uscendo dal pergolato che li riparava, sotto la pioggerellina ancora sottile che cadeva però già copiosa. Rabbrividì leggermente.
-Aspetta un attimo! -Marzio corse per raggiungerla -guarda come sei vestita leggera, se nel tempio non hai nulla di pesante prendi questo -si tolse il mantello e lo avvolse attorno alle sue spalle.
-... grazie -mormorò lei meravigliata. Lui sorrise, poi alzò lo sguardo e cambiò espressione.
-Ma... quella è Bunny! -esclamò -Ehm... cosa... dovrei fare? -chiese nervoso a Rea -vado a parlarle? -
-Ma certo che devi andare a parlarle! -sorrise lei -chiaritevi una volta per tutte! -
Lui le sorrise con gratitudine e si lanciò in una corsa per raggiungere la ragazza dai codini biondi, che salterellava in mezzo alla pioggia come una cavalletta. Quando vide il ragazzo avvicinarsi, si fermò di scatto, abbassando un po' la testa, con l'aria di una che non sa se parlare o far finta di nulla.
Lui le posò le mani sulle spalle, guardandola con dolcezza, e Bunny immediatamente si illuminò capendo dai suoi occhi che non ce l'aveva minimamente con lei. Gli saltò al collo senza una parola, ma visibilmente felice.
-E dire che bastava così poco -sospirò Rea scotendo la testa, guardandoli da lontano.
Quando si staccarono dall'abbraccio, Bunny lo guardò intensamente negli occhi, poi chiuse i suoi e si protese verso il viso del ragazzo, il quale rimase un attimo impietrito. Infine si avvicinò e le diede un bacio sulla punta del naso, facendo riaprire gli occhi a una Bunny piuttosto stizzita.
-Ma Marzio allora sei proprio... -
Rea non riuscì a cogliere le esatte parole della conversazione, capiva solo che Bunny stava inveendo contro il ragazzo, mentre lui la guardava divertito, fino a che non decise di interrompere quelle lamentele baciandola di sorpresa sulla bocca.
Rea si sentiva sollevata. Ma anche inspiegabilmente triste. Sospirò.
-Perchè ho di nuovo questa sensazione opprimente? -si chiese. Ma non fece in tempo a darsi una risposta, perchè un rumore di zoccoli sul terreno la distolse dai suoi pensieri facendola voltare.
-Ehilà! -una voce allegra si rivolse a lei.
-Heles? Milena! -esclamò Rea vedendole sopraggiungere a bordo di un piccolo calesse guidato dalla bionda e alta ragazza -cosa fate in giro? -
-Una piccola commissione, ma stavamo giusto tornando -rispose Heles -sta iniziando a piovere, vuoi uno strappo fino al palazzo? -le chiese strizzandole un occhio.
-Volentieri -rispose lei stringendosi nel mantello e salendo aiutata da Milena sul cocchio -di che commissione parli? -si rivolse poi nuovamente ad Heles.
-Oh, una piccola idea che ha avuto Bunny, e oltretutto Milena stava proprio cercando te, visto che servi anche tu -
-E io che centro? -chiese Rea allarmata.
-Devo comporre un po' di musica... e tu mi aiuterai con le parole -le disse Milena con un sorriso.
-Sempre un'idea di Bunny? -
-Certo -rispose Heles ridendo -chissà che avrà in mente quella testolina matta -
-Io comincio davvero a preoccuparmi -replicò la mora. Le due ragazze si misero a ridere.
-Forza, su col morale! -le disse Heles con una pacca dietro la schiena, facendo nitrire i cavalli tirando le redini -cos'è la vita senza un po' di sorprese? -

Dopo una lunga pausa di cui mi scuso, ecco un nuovo capitolo! Questa stagione è davvero piena di impegni (e purtroppo anche di imprevisti), quindi riesco ad occuparmi della scrittura un po' alla volta... il capitolo doveva anche essere + lungo ma ho deciso di fermarmi qui per darvi almeno qualcosa da leggere nel frattempo che mi alleggerisco degli altri impegni ^^' E anche perchè così ora potrò dedicare un po' di tempo anche a recensire le storie con cui sono rimasta indietro :)
Che dire, spero sia di vostro gradimento e di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo con meno ritardo possibile.
Grazie infinite come sempre a tutti coloro che seguono e recensiscono la mia storia, è davvero un piacere grandissimo leggere i vostri pareri! :D
Un bacio e buone vacanze estive, per chi le ha cominciate ;)

*

L'AGGIORNAMENTO DELLA STORIA è MOMENTANEAMENTE INTERROTTO A CAUSA DI IMPEGNI E PROBLEMI FAMILIARI CHE MI IMPEDISCONO DI CONCENTRARMI SULLA SCRITTURA. SPERO DI RIPRENDERE APPENA POSSIBILE.
  
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