Capitolo 8: Dimenticare
Dal diario di Akira: 24 Dicembre.
Caro diario, questa notte
non ho dormito per niente. Prima è tornata in camera Chris piangendo. Le ho
chiesto subito cosa fosse successo, lei mi diceva che lo sapeva, che aveva
fatto finta di niente, aveva voluto dimenticare. Io credo che il passato non si
possa dimenticare, prima o poi ritorna e va affrontato. Cmq, anche se non me ne
ha parlato, credo di aver capito il motivo della sua disperazione: Miyu. Sapeva
che sarebbe tornata, e che Kanata, nonostante tutto ne era sempre stato
innamorato. Probabilmente, dietro la felicità di stare con lui, Chris ha sempre
nascosto la paura per il ritorno di lei. L’ amica di cui lui era sempre stato
innamorato. Evidentemente Chris ha notato qualcosa di diverso in Kanata, e poi
ieri notte deve anche essere successo qualcosa a Miyu. Mi ha svegliata
nonostante stesse cercando di fare poco rumore, erano le due di notte. E’
uscita per un’ora. Io l’ho aspettata, (ormai avevo perso il sonno), quand’è
rientrata nonostante non potessi vedere il suo volto, l’ ho sentita piangere.
Ha pianto tutta la notte, ma non
l’ ho potuta aiutare,
sicuramente voleva stare sola. Ah! Chris si è svegliata, forse è meglio che
vada.
Tua Akira
Akira:-Ah Chris! Ti sei
svegliata!
Chris:-Mmm, si- Andò in
bagno -Per fortuna non mi si sono
gonfiati gli occhi ! Akira, oggi dobbiamo andare a comprare i regali!
-Già, ma non dovevamo anche
andare a sciare?
-A me non va molto…vediamo
cosa vuole fare Miyu. Miyu!
Miyu non sollevò la testa
dalle coperte:-Si Chris?
-Oggi vuoi andare a sciare
oppure preferisci fare shopping?
-Veramente non mi sento
molto bene, preferirei restare a letto.
Chris:- Cos’ hai? Sei sicura
che non sia niente di grave?
Akira intervenne
prontamente:-Io credo che ieri a cena abbia fatto indigestione, vero Miyu?
-Si, ma sono sicura che
questo pomeriggio starò di nuovo bene! Uscite pure senza di me.
Chris:-Allora per sciare ti
aspettiamo nel pomeriggio. Ok?
-Si, grazie Chris.
Le due ragazze uscirono, lei
scostò la coperta. Aveva il viso arrossato e gli occhi gonfi. Non aveva ancora
smesso di piangere.
“Probabilmente nel
pomeriggio neanche mi rivedrete”
Fuori dalla stanza:
Akira:-Andiamo ad avvertire
i ragazzi, anche se dubito che verranno!
Chris:-Portarli in giro per
negozi è come chiedergli di preparare sette esami in due mesi.
Kurita:-Non ti sembra di
esagerare Chris?
-Ah cuginetto! Vieni qui, ti
devo chiedere una cosa.
-Ok- Kurita sapeva già cosa voleva chiedergli.
-Com’è andata ieri sera?
-Non ci ho nemmeno provato-
Mentiva.
-No?! E perché?
-Non me la sentivo.
-Ho capito- Era delusa,
sperava che il cugino avrebbe potuto allontanare Miyu da Kanata. Si disse a se
stessa che era perfida, invece di pensare alla felicità del cugino…
Nel frattempo Akira era
andata nella camera dei ragazzi:
-Cosa?! State ancora
dormendo?! E io e Chris che volevamo chiedervi di uscire con noi…
Santa: -Ahhhh! Mi dispiace
tesoruccio! Comunque avevamo già pensato di andare a sciare.
-Noi avremmo preferito
andarci nel pomeriggio. Stamattina andiamo a comprare i vostri regali. Spero
che il mio tu lo abbia già comprato…
-Certo, avevi dubbi?
-Guarda che stasera lo
esigo- Poi Kanata entrò in bagno, e
Akira ne approfittò –Cos’ ha Kanata? Ha una faccia!
-Non lo so, è da quando
siamo partiti che mi sembra si comporti in modo strano. Poi stanotte è
rientrato verso le cinque e mezza. Mi ha svegliato.
Akira ebbe la conferma dei
suoi sospetti: -Sapevo che era successo qualcosa. Sembrava uno zombie! Con
quella faccia stravolta…
Santa la interruppe:-Sai
qualcosa che io non so?
Akira non sapeva cosa
dirgli: non voleva raccontargli tutti i particolari, ma neanche lasciarlo
all’oscuro.
Akira: -Ieri Chris è tornata
in camera piangendo. Sia lei che Miyu si comportavano in modo strano.
-Ho intuito che aveva a che
fare con Miyu. Spero solo che Chris non soffra troppo…
-Non credo proprio che sarà
Chris a soffrire! Sai benissimo che Miyu non è il tipo da fregarle il ragazzo.
Piuttosto credo che sia lei quella che sta soffrendo più di tutte. Anche Kanata
è distrutto…
-Forse è meglio che gli
parli. Ovviamente senza fargli capire che so quello che mi hai detto.
-Santa, vuoi veramente bene
a Kanata…Mi piaci anche perché sei così gentile e disponibile ad aiutare gli
amici!
Si baciarono, poi Santa
disse: -Voglio bene a Kanata, ma il bene che voglio a te non è neanche
classificabile!-Sorrisero entrambi.
-Forse dovrei fare qualcosa
anch’io. Andrò da Miyu. Se mi cerca Chris dille di aspettarmi nella hall perché
avevo dimenticato una cosa in camera, ok?
-Si, ci vediamo a pranzo!
Akira si avviò velocemente
verso la sua stanza. Non voleva perdere tempo. Una volta entrata, chiamò Miyu a
voce bassa:
-Miyu?
Miyu, sempre senza sollevare
il viso dalle coperte fece un mugolio, confermando che la stava ascoltando.
Akira:-Miyu, devo parlarti.
E’ importante. Chris non sa che sono qui, sta tranquilla.
Miyu poggiò la testa sul
cuscino, rendendola visibile. Aveva ancora gli occhi rossi e le occhiaie:-Che
c’è?
-Sapevo che ieri sera avevi
pianto. Cos’è successo?
-Come facevi a saperlo?
-Quando sei rientrata ieri
notte ero sveglia. Ti ho sentita, ma pensavo che avresti preferito stare sola.
E’ successo qualcosa con Kanata?
-…-Miyu si accovacciò sotto
le coperte, e iniziò a piangere. Akira si sedette sul letto, e le accarezzò la
testa.
-Con me puoi parlarne, Chris
non saprà mai niente. Ho capito che sei innamorata di lui.
-Non è giusto! Perché…perché
devo soffrire così?
-Allora ieri sera l’ hai
visto. Ti va di raccontarmi?
Miyu poggiò la testa sul
grembo di Akira, in quel momento le apparve come una mamma, una mamma diversa
dalla sua, alla quale le figlie raccontano tutto. (non c’entra niente,
tvttttttttb mamma! ndMisato )
-Ieri notte non riuscivo a
dormire. Verso le due ho pensato di farmi un bagno alle terme, per schiarirmi
le idee. Sapevi che di notte le vasche non sono separate?
-Miyu! Non avrai incontrato
qualche maniaco?!
-No, peggio. Ho incontrato
Kanata. Abbiamo iniziato a parlare, poi ci siamo baciati…io, io non lo so cosa
è successo in quel momento, solo che lui…lui ha detto di amarmi!-Non riuscì a
continuare, pianse ancora più forte. Akira la abbracciò (ma sembra sul serio
una mamma! ndSanachan ).
-E’ per questo?
-Aspetta. Sono sicura che Kanata avrebbe voluto andare oltre, ma l’ ho fermato. In quel momento ho pensato a Chris, oltre al fatto che Kanata era stato già con lei, a quanto lei l’amasse, e non me la sono sentita. Gli ho detto di lasciar perdere, che tra di noi non avrebbe mai potuto funzionare. Lui insisteva; diceva che ora che avevamo ammesso i nostri sentimenti non dovevamo separarci, ma io…io gli ho risposto che tra qualche giorno sarei tornata in America, di considerarla una piacevole parentesi. Gli ho detto addio!!
-Miyu, hai fatto la cosa più
giu…
-Lo so!! Probabilmente lui
mi dimenticherà, ma io non posso considerare la persona che ho amato per anni
una semplice parentesi!!!!!!!!!!
-Hai ragione, non è giusto.
Se…
-Se solo tre anni fa non
avessi avuto quel maledetto incidente, probabilmente gli avrei confessato prima
il mio amore, e ora staremmo insieme!-Poi abbassò la voce, non ce la faceva più
ad urlare-Non…non è giusto.
-Non dire così!- Akira si
alzò, il suo tono di voce era aumentato. Era arrabbiata per quello che le aveva
detto:
-Cosa credi?! Probabilmente
se non avessi avuto quell’incidente molte cose sarebbero cambiate, ma chi ti
dice che sarebbe stato in meglio? Io…io al tuo posto mi riterrei fortunata! Hai
subito delle violenze, ma nonostante questo sei ancora qui, in gita con i tuoi
amici per poterlo raccontare!
Miyu la osservava in
silenzio. Ormai non piangeva neanche, tanto era stato lo stupore per la sua
reazione. Ci fu un po’ di silenzio, le due ragazze continuavano ad osservarsi.
Poi Miyu riprese il discorso:
-Hai ragione, devo smetterla
di pensare a quello che sarebbe stato. Grazie-Poi si alzò, ed abbracciò
l’amica, che sorrideva felice.
Akira:-So che sarà difficile
dimenticarlo, probabilmente anche più di quello che credo, ma sono sicura che
ce la farai e…su! Non ricomincerai a piangere?!-Ora anche se piangeva, Miyu
stava sorridendo.
-Piango, ma il passo in
avanti è che ho capito di dover smettere! –Risero entrambe.
-Devi scaricare la tensione
e distrarti. Posso consigliarle qualcosa nel nostro centro?
Miyu rise ancora, ora era
allegra: -E cosa mi consiglia dottore?
-Mmm…-Akira ci pensò –Un
corso mattutino di kick-boxing? Si, è proprio quello che ci vuole!
-Cosa?! Non ne sarei capace,
come ti vengono in mente certe cose?
-Fantasia. Perché non provi?
Qui al centro c’è una palestra attrezzatissima. Sarà anche divertente!
-Ok, in mancanza di
altro…-In realtà, l’idea l’attirava. Sarebbe stato un ottimo antistress. Cosa
le costava provare?
Poi Akira la lasciò,
raccomandandole di riprendersi. Nel corridoio incontrò Chris, che non vedendola
arrivare era venuta a cercarla. Akira si inventò sul momento che Miyu dormiva,
e oltre al fatto di non dover fare rumore non riusciva a trovare il
portafoglio. Presero un taxi e si fecero portare in paese.
Nel frattempo, Miyu si era
fatta una doccia fredda.
“Ha ragione Akira, devo
scaricarmi. Però, se penso a ieri sera, mi viene da chiudermi qui e…-Ricominciò
a piangere, aveva pianto tutta la notte, ma non aveva ancora esaurito le
lacrime-Forse, almeno ieri notte avrei potuto, dopotutto era Kanata…forse. Lui
però è già andato con Chris, ho fatto bene. Per averlo fatto con lei deve aver
ritenuto di amarla abbastanza. Perché?!” Si accasciò sul pavimento, e prese la
sua decisione. Avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco sino all’ora di pranzo.
Quando tutti sarebbero tornati avrebbe annunciato il suo ritorno immediato in
America, su richiesta dei genitori. Era la cosa più giusta da fare, dimenticare
tutto.
Indossò i pantaloni della
sua tuta preferita e una felpa. Scese nella hall e si informò sui corsi in
palestra. Quello di kick-boxing sarebbe iniziato tra un quarto d’ora.
I ragazzi erano sulla
funivia che li avrebbe portati in pista. Santa e Kanata avevano trovato posto
vicini. Kurita era molto più indietro.
Santa: “Per fortuna. Questa
è la mia occasione!” –Kanata!
-Si
-Ora possiamo anche parlare.
Si può sapere che ti sta succedendo?
A Kanata non era mai
piaciuto raccontare i fatti suoi a Santa, ma aveva bisogno di sfogarsi con
qualcuno: -Non so cosa fare!
Si mise le mani tra i capelli,
quasi a dimostrare che era al limite.
-Kanata, mi dici cos’è
successo? Ha a che fare con Miyu?
Bingo. Santa sapeva
benissimo che aveva indovinato. E l’espressione di Kanata lo dimostrava in
pieno.
-Si. Ieri ti ho visto, eri sveglio
quando sono rientrato.
-Ehm…già.
-Per caso l’ho incontrata
alle terme. Non me lo sarei mai aspettato-Non volle dirgli che era nuda,
altrimenti si sarebbe dovuto sorbire le sue battutine.
-E allora?-Era impaziente-
Vi siete dichiarati?
-Cosa? E tu che ne sai?
-Kanata, tu credi di parlare
con uno sciocco. Tre anni fa era chiaro come il sole che ti piaceva Miyu.
Pensavo che ti fossi messo con Chris perché ti interessasse veramente, ma il
tuo repentino cambiamento in questi giorni ha smentito la mia ipotesi. E lei
cosa ti ha detto?
-Anche lei ha ammesso di
amarmi, solo che dopo esserci baciati (non raccontare altro Kanata, con Santa
non conviene… ndMisato), mi ha allontanato dicendo che non era giusto nei
confronti di Chris. Aveva ragione, Chris mi ama, però…non siamo legati da
chissà cosa! Siamo solo due fidanzati, oltre ai baci non ci siamo mai spinti
oltre!
-Come come? Tu e Chris non
siete mai andati insieme????!!!!
Kanata si vergognava, si
voltò dall’altra parte:-Come avrei potuto? Insensibile sino ad un certo punto.
Non sarei mai potuto andare a letto con Chris avendo sempre in testa Miyu.
-E Chris non ti ha mai detto
niente?
-Certo, mi chiedeva perché.
Io le ho sempre risposto di non essere pronto, e sino ad ora ha funzionato.
Santa scoppiò a ridere.
Disse che si immaginava Chris, fremente di voglia, e lui freddo come un
ghiacciolo che le diceva di non essere pronto. A quel punto, sorrise anche
Kanata. Poi Santa si fermò all’improvviso, quasi avesse avuto un’illuminazione:
-E se Miyu credesse il contrario?
-Come potrebbe saperlo?
-Ieri sera, Akira mi ha
detto che avevano fatto un discorso del genere, però non mi ha raccontato cosa
avesse detto Chris.
Kanata bloccò ogni funzione
vitale (esagerato! ndSanachan), e se fosse per quello che ieri notte Miyu l’aveva
rifiutato? Forse riteneva lui e Chris così legati per quello…Doveva chiarire il
malinteso, forse aveva ancora qualche speranza.
Kanata: -Hai ragione, devo
subito chiarire questa cosa!
-Ma Kanata, come farai?
Siamo arrivati in cima!
Scesero dalla funivia, e
Kanata disse:-Sono venuto per sciare no? Grazie amico mio!- Santa non riuscì
neanche a rispondergli che Kanata era già partito in quarta.
Santa:-Aspetta! Stupido,
spero si sia accorto che quella è la pista n°5, la “pista nera”. Fortuna che è
un bravissimo sciatore.
Poi si sentì
chiamare:-Santa!
-Ah Kurita, sei arrivato
anche tu!
-Ma Kanata?
-Ah, ha deciso di cimentarsi
con la “pista nera”.
-Sul serio?!
-Si, ma non ti preoccupare,
tornerà tutto intero!
Kanata se la cavava molto
bene, anche se aveva schivato due alberi per poco. (Kacchan, non ti
distruggere! ndMisato) Il pensiero che avrebbe potuto chiarire tutto con Miyu
però gli dava la forza di andare avanti. Arrivò sano e salvo in fondo alla
pista, e al rifugio chiamò un taxi per farsi portare al centro termale.
Era passata poco più di
un’ora. Miyu aveva iniziato il corso e si divertiva tantissimo. Finalmente,
(anche se per poco) era riuscita a non pensare a Kanata e Chris. Aveva fatto un
quarto d’ora di riscaldamento muscoli; dopo l’istruttore le aveva insegnato i
colpi base, e ora a ritmo di musica lo seguiva con gli altri. A Miyu era
sembrato un po’ troppo appiccicoso: le stava sempre vicino e non perdeva
occasione per avvicinarsi o toccarla sulla vita e le braccia (se si fosse
spinto oltre, Miyu avrebbe utilizzato uno dei colpi che gli aveva insegnato).
Ogni pugno che sferrava le dava una sferzata d’energia, era come una droga: più
pugni tirava più dimenticava e si sentiva meglio. La lezione da un’ora e
quindici minuti finì poco dopo. Miyu nello spogliatoio fece una doccia veloce,
e indossò di nuovo la tuta (prima indossava pantaloncini e top, come ogni
pugile che si rispetti! NdMisato). Sciolse i capelli e si recò alla reception
per informarsi sugli orari degli altri corsi. Il successivo era nel tardo
pomeriggio, l’avrebbe perso.
“Non importa, in America
troverò di sicuro un corso del genere”. Prima di recarsi in camera, decise di
fare una passeggiata nel parco. Si fermò ancora una volta in riva al lago, e
respirando profondamente liberò la mente da ogni pensiero.
Kanata, che era appena
arrivato, corse incontro a lei chiamandola: -Miyu!!
Miyu riconobbe la voce e si
voltò subito nella direzione da cui proveniva: -Kanata?!
Kanata si fermò davanti a
lei. Aveva il fiatone, e si piegò su se stesso per riprendere fiato: -M…Miyu!
-Aspetta, riprendi fiato. Ma
che hai?
-Ti…ti ho trovata subito per
fortuna! Ti devo parlare.
Il cuore di Miyu batteva
fortissimo, si chiedeva cosa dovesse dirle ancora dopo ieri notte.
-Miyu, c’è stato un
malinteso- Un nodo si formò nello stomaco della ragazza: che volesse dirle che
quello che era successo ieri notte non significava più niente per lui?
Dopotutto era quello che lei stessa gli aveva chiesto –Cosa ti ha detto Chris
su noi due?
-Come cosa mi ha detto?! Più
di quello che avrei voluto sapere! -Fece per voltarsi, ma Kanata la afferrò per
un braccio.
-Non è vero niente.
Miyu si voltò:-Come?
-Non è vero che io e Chris
abbiamo trascorso la notte insieme, non siamo mai andati oltre i baci!
-Ma cosa… Non è possibile,
mi stai prendendo in giro? Ha raccontato lei stessa a me e ad Akira di aver
trovato la persona che amava più di se stessa, che aveva già avuto esperienze…
-Miyu, sto dicendo la
verità!
Miyu cominciava a crederci,
anzi, voleva crederci. Lo guardò come se stesse aspettando che glielo ripetesse
ancora. Kanata continuò:
-Ci sono stati ovviamente
dei tentativi da parte di Chris, ma non siamo mai arrivati sino in fondo perché
io le dicevo di non essere pronto- sorrise –chissà quante volte in questi tre
anni ho fatto la figura dell’impedito!
Risero tutti e due, e Miyu
si liberò da quel peso che portava da due giorni:
-Sei veramente un impedito!-
poi una lacrima di felicità le scivolò sul viso. Si voltò per non farsi vedere
da Kanata, ma lui capendo quanto quella cosa l’avesse fatta star male, si
accostò di soppiatto e con le braccia le cinse la vita. Miyu sobbalzò quasi per
la sorpresa: non se lo sarebbe mai aspettato da un tipo come Kanata, anche se
aveva ammesso di amarla. Lei poggiò le mani sulle sue braccia, si sentiva così
bene! Poi Kanata le disse in un orecchio:
-Probabilmente anche in
un’altra vita ricorderei quello che è successo ieri. Non ti dimenticherò mai,
qualunque cosa accada!
Miyu si asciugò le lacrime
che lentamente, nel frattempo, avevano continuato a scendere; poi si voltò, e
lo baciò. Entrambi assaporarono quel bacio sino in fondo; dopo quello che era
successo la notte precedente credevano che non ne avrebbero più avuto la
possibilità, invece erano lì, ancora insieme a dimostrarsi il loro amore che
tanto li aveva fatti soffrire in quegli anni.
In quel momento, scesero dal
taxi Chris e Akira, appena tornate dal paese. Akira si voltò verso l’autista
per pagarlo. Chris continuava a chiacchierare allegramente con lei, poi rivolse
il suo sguardo verso il parco. Non riuscì più a pronunciare una parola. Akira
sorpresa per l’improvviso silenzio, si voltò verso Chris; poi guardò anche lei
nella stessa direzione. Non fece neanche in tempo a pronunciare il suo nome,
che la ragazza dai capelli rossi era risalita sul taxi e dopo aver detto
qualcosa all’autista l’auto ripartì velocemente.
Akira non aveva afferrato
tutto quello che era successo. Dopo qualche secondo, ritornò in sé e si diresse
verso i due amici che non avevano visto niente di quello che era accaduto.
Arrivata quasi di fronte a
loro li chiamò: -Miyu, Kanata.
I ragazzi smisero di
baciarsi all’istante, come se avessero preso la scossa.
Kanata: -A…Akira?!
Miyu si ricordò che Akira
era uscita con Chris, e subito chiese: -Dov’è Chris?
Akira:-Vi ha visti.